Banche: inchiesta parte da buco 1 mld di Vicenza (Mess)
20 Ottobre 2017 - 09:07AM
MF Dow Jones (Italiano)
Partirà dalle operazioni "baciate", in particolare quelle
realizzate dalla Popolare di Vicenza (BpVi), l'indagine della
Commissione di inchiesta sulle sette banche finite in crisi che
dovrà fare luce sulle cause dei dissesti. Ma tra i 4.200 documenti
che la prossima settimana verranno consegnati da Bankitalia in una
chiavetta usb, ce n'è più d'uno che può accendere "una luce ambigua
sulle attività di Vigilanza della banca centrale. Perché dalle
carte -scrive Il Messaggero- emergerebbe che in alcuni casi Via
Nazionale non ignorava quanto stava accadendo negli istituti e dei
gravi rischi che correvano correntisti e titolari di prestiti, in
particolare nel caso della BpVi".
Per esempio, rivela il quotidiano, il 5 marzo 2013 la Banca
d'Italia scrive a Vicenza di aver notato "azioni o quote proprie
ricomprese tra gli elementi negativi del patrimonio di base" e che
"tale importo complessivo risultava superiore al 5% del capitale
sociale". Dunque, "in considerazione di quanto sopra, codesta banca
dovrà adottare ogni iniziativa al fine di assicurare uno scrupoloso
rispetto dei limiti previsti per il riacquisto o rimborso di
proprie azioni".
Subito dopo, continua il giornale, una seconda missiva chiede
alla popolare di vigilare proprio sulle operazioni baciate, che
finanziando con i prestiti l'acquisto delle azioni sono
particolarmente rischiose per i singoli clienti. L'operazione viene
però autorizzata, pur avvertendo Bankitalia: "Sul piano prudenziale
si rammenta che la normativa ricomprende tra gli elementi negativi
del patrimonio di base "le operazioni di finanziamento destinate
all'acquisto di azioni o quote di propria emissione" assimilate
alle "azioni o quote di propria emissione rilevate in bilancio".
Anche la vigilanza della Bce, nel gennaio 2016, denuncerà 1.086,9
milioni "di finanziamenti erogati dalla banca e individuati come
"correlati" - si legge nel verbale - all'acquisto e sottoscrizione
di azioni della banca".
Il capitolo delle operazioni correlate della Vicenza, finita in
amministrazione straordinaria assieme a Veneto Banca e salvata con
il decreto del governo del 25 giugno che ha consentito di mantenere
integri i depositi e gli attivi grazie all'intervento di Intesa
Sanpaolo, è uno dei primi che formano il lungo elenco consegnato
nella serata di mercoledì 18 da Visco al presidente della
Commissione Pierferdinando Casini e ai due vice Renato Brunetta e
Mauro Maria Marino. L'incontro sarebbe stato sollecitato dallo
stesso governatore probabilmente allo scopo di rendere "legittima"
la consegna delle carte -essendo avvenuta quando ancora Visco è nel
pieno delle sue funzioni- nell'eventualità del mancato reincarico.
Circostanza, quest'ultima, che renderebbe complicata ogni
testimonianza in assenza della documentazione "legittimamente"
depositata.
Peraltro, prosegue il quotidiano, su quelle carte è in corso da
settimane un'attività di assemblaggio da parte dei funzionari
dell'ufficio legislativo della Banca dItalia, il cui compito è
selezionare i documenti che possono essere liberamente utilizzati
dalla Commissione separandoli da quelli che invece andranno
maneggiati con grande cura onde evitare che la loro divulgazione
dia origine fattispecie penali.
L'incontro a Palazzo San Macuto sarebbe durato circa un'ora,
parte della quale dedicata allo scambio di informazioni operative
(non si sarebbe parlato né di calendario delle audizioni né di
modalità delle convocazioni) in presenza del tecnico informatico
della Commissione e dei tre di Via Nazionale: il loro compito è
mettere a punto i meccanismi di lettura della documentazione
compressa nelle chiavette. Per tutte le sette banche finite in
default sono in corso indagini o procedimenti giudiziari e dunque
gli atti saranno raggruppati per insiemi - le due banche venete,
Mps, le quattro banche in risoluzione (Etruria, Marche, Chieti,
Ferrara) - e per livelli di segretezza: atti pubblici, atti
riservati provenienti dalle banche e atti segreti perché parte di
fascicoli giudiziari.
Il lavoro è immenso e i giorni per completarlo pochissimi. Entro
l'inizio della prossima settimana dovrà essere tutto funzionante
perché partiranno le audizioni.
vs
(END) Dow Jones Newswires
October 20, 2017 02:52 ET (06:52 GMT)
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