"Per la Fiom è un errore escludere dal tavolo negoziale

sulla vertenza Ilva i rappresentanti delle istituzioni locali e regionali,

in particolare il sindaco di Genova e il presidente della Liguria, nonchè

il sindaco di Taranto e il presidente della Puglia". Lo dichiara in una

nota Rosario Rappa, segretario nazionale Fiom-Cgil, spiegando come

"riteniamo che sia paradossale in una vertenza così complicata, che

interessa diverse Regioni, non coinvolgere le Istituzioni locali, mentre

assistiamo, su questioni anche meno rilevanti, alla convocazione di tutti

gli enti".

"Su Genova e la Liguria -prosegue- è in essere un accordo di programma

siglato con le istituzioni locali, Governo e azienda, ad oggi esigibile e

giuridicamente valido per la salvaguardia dell'occupazione". "Sulla

questione fondamentale, che è l'ambientalizzazione dello stabilimento di

Taranto, e che è il punto intorno a cui ruota la risoluzione dell'intera

vertenza, è inaccettabile che non siano convocati il sindaco e il

presidente della Puglia, in quanto hanno la titolarità e la delega alla

tutela della salute pubblica e sono competenti rispetto al benessere del

territorio. E sono, peraltro, tenuti a far rispettare quanto stabilito

dalla legge regionale che prevede la valutazione del danno sanitario",

prosegue il rappresentate Fiom.

"Siamo in una fase in cui non servono scomuniche preventive, il Governo

ha l'obbligo di ascoltare tutti i soggetti che hanno titolarità in questa

vertenza e che devono essere posti nelle condizioni per poter trovare una

sintesi alla risoluzione dei problemi. Con questo atteggiamento il Governo

si assume la responsabilità di far saltare i tavoli negoziali e quindi le

soluzioni possibili per l'Ilva. Il ministro Calenda -conclude il

sindacalista- non pensi che i sindacati siano chiamati solo ad apporre

firme tecniche su accordi tra il Governo e ArcerolMittal".

vs

 

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October 27, 2017 09:18 ET (13:18 GMT)

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