La Banca centrale australiana ha lasciato invariato il tasso d'interesse di riferimento, in scia alla continua debolezza dell'inflazione nonostante la forte espansione del mercato del lavoro la maggiore solidità dell'economia globale.

Il cash rate è stato mantenuto all'1,5%, sullo stesso livello da agosto 2016, e ci sono poche probabilità che la Banca decida di muoversi dalla sua attuale posizione nel breve periodo.

"Il basso livello dei tassi d'interesse sta continuando a sostenere l'economia australiana", ha dichiarato il presidente della Rba, Philip Lowe, aggiungendo che "tenuto conto delle informazioni disponibili, il board dell'Istituto ha ritenuto che mantenere inalterato l'orientamento della politica monetaria sarebbe stato coerente con la crescita sostenibile dell'economia del Paese e con il raggiungimento dell'obiettivo d'inflazione nel corso del tempo".

Mentre altre Banche centrali, tra cui la Federal Reserve, l'Istituto del Canada e la BoE, hanno alzato i tassi d'interesse in scia allo slancio economico in atto nei rispettivi Paesi, i trend misti mostrati dai dati macro australiani hanno per ora messo la Rba con le spalle al muro.

L'inflazione è stata debole nel terzo trimestre, mentre la recente crescita salariale dei salari e un calo delle vendite al dettaglio negli ultimi mesi favoriscono anche il continuo sostegno all'economia.

L'Istituto australiano pubblicherà le nuove previsioni economiche venerdì, e gli operatori si aspettano che la Banca possa ridurre la propria traiettoria per quanto riguarda l'inflazione nel corso del prossimo anno. Inoltre, Lowe ha ribadito che la Rba si aspetterebbe un graduale aumento dell'indice dei prezzi al consumo.

Tuttavia, mantenere i tassi d'interesse bassi nel lungo periodo fa aumentare il rischio di instabilità finanziaria per l'Australia, avvertono gli esperti.

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November 07, 2017 02:29 ET (07:29 GMT)

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