"La Fondazione aveva omesso di comunicare al pubblico informazioni rilevanti sui derivati -che avevano un impatto sulla sua partecipazione potenziale in Mps- e la banca aveva dato informazioni non corrette sull'operazione Fresh, che ben conosceva, sia alle Autorità di vigilanza sia in occasione degli aumenti di capitale 2008 e 2011 e della predisposizione dei relativi prospetti informativi".

Lo ha detto nel corso di un'audizione su B.Mps davanti alla commissione di inchiesta il d.g. di Consob, Angelo Apponi, spiegando che "un altro aspetto che ha formato oggetto di indagine ha riguardato la sottoscrizione da parte della Fondazione Mps dei titoli Fresh. La Fondazione, che aveva già sottoscritto quasi il 58% dell'aumento di capitale di 5 miliardi al servizio dell'acquisto di Antonveneta, non voleva che fosse diluita la propria partecipazione in Mps a seguito dell'acquisizione di Antonveneta e al contempo aveva necessità di percepire le remunerazioni dei Fresh per pagare gli interessi agli intermediari che l'avevano finanziata".

"La Fondazione Mps, pertanto, decise di sottoscrivere indirettamente una quota dei Fresh pari a circa il 49%, senza esborso immediato, attraverso la stipula di contratti derivati (c.d. TROR-Total Rate Of Return Swap). Tali contratti derivati trasferivano sulla Fondazione MPS il rischio di detenzione dei Fresh". La Fondazione aveva poi rinegoziato i contratti nel giugno 2012 ed era entrata in possesso dei Fresh per 490 milioni di Euro. Tutto ciò in perfetto accordo con Mps -ha spiegato Apponi- e in assenza di una adeguata informativa al mercato e nei prospetti informativi redatti nel 2008 e nel 2011".

"Nel 2013 la Fondazione è stata, quindi, sanzionata dalla Consob per non aver dato le informazioni corrette al pubblico sull'entità della sua partecipazione in Mps (contestazione di ottobre 2012) e Mps è stata sanzionata per aver fornito informazioni false alla Consob che aveva chiesto notizie sui sottoscrittori dei Fresh e sul ruolo della Fondazione (contestazione di ottobre 2012).

"La Consob, prima di acquisire tutta la documentazione che ha consentito di ricostruire l'operazione, aveva infatti valutato l'impatto degli annunci di ristrutturazione del debito della Fondazione (febbraio 2012) e gli andamenti di mercato del titolo Mps (il 9 gennaio 2012 il titolo perdeva quasi il 15%). Erano state chieste informazioni tra gennaio e aprile 2012, da un lato, per capire chi operava sul mercato e, dall'altro, per avere informazioni da Fondazione e Mps. Va considerato che le azioni Mps in possesso della Fondazione erano a garanzia dei debiti e la variazione delle loro quotazioni influiva sulle condizioni del debito".

Apponi ha quindi ricordato come "in esito al complesso delle azioni di vigilanza relative alla "vicenda Fresh" e ad esito dei procedimenti sanzionatori, la Cosbob ha irrogato sanzioni ad esponenti aziendali di Mps, alla stessa Mps e alla Fondazione Mps per 3,15 milioni di euro, relativamente alla violazione della disciplina sul prospetto informativo, a quella sulle comunicazioni alla Consob e per manipolazione informativa.

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November 21, 2017 06:04 ET (11:04 GMT)

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