Banco Bpm: via a trattative sindacali; 2.246 agenzie coinvolte in riassetto (fonti)
21 Novembre 2017 - 5:22PM
MF Dow Jones (Italiano)
Sono ripartite le trattative tra i sindacati e Banco Bpm che si
erano interrotte lo scorso ottobre. Le negoziazioni (che hanno
registrato un nuovo incontro nella giornata di ieri) vedono al
centro la contrattazione di secondo livello e il nuovo modello
commerciale dell'istituto e, secondo quanto riferito da una fonte a
MF-Dowjones, proseguiranno fino al 29 dicembre.
Per quanto riguarda il modello di rete che prenderà avvio il 1
gennaio 2018 sono emerse alcune novità: le filiali interessate -
secondo quanto comunicato alle sigle e riportato in un'informativa
- sarebbero 2.246 (ma la cifra comprende anche i 164 sportelli già
dichiarati in chiusura nel primo semestre 2018). Confermato il
modello hub&spoke (cioè con alcune agenzie complete che fungono
da capofila e altre cosiddette "leggere"), anche se con alcune
differenze rispetto al passato.
La clientela verrebbe classificata per quanto riguarda il retail
in tre categorie: Privati (patrimonio fino a 100 mila euro),
Personal (patrimonio da 100 mila a 1 milione di euro) e Business
(per esempio imprese con fatturato da 5 mln fino a 75 mln e
condomini con fatturato fino a 5 mln di euro). Il Corporate
raggrupperà le società con fatturato da 75 milioni a 1 miliardo e
il Large corporate quelle con fatturato oltre 1 miliardo.
Come detto il modello delle agenzie rimarrebbe quello già in
essere, ma gli sportelli verrebbero suddivisi in quattro tipologie:
hub, spoke, indipendenti e indipendenti coordinate. Le prime
propongono un'offerta completa e gestiscono direttamente tutte le
tipologie di clientela, coordinano le filiali spoke e, a seconda
delle dimensioni, quelle indipendenti e riporteranno a un'Area. Le
Spoke, invece,hanno un'operatività ridotta rispetto agli hub,
gestiscono direttamente la sola clientela Privati (quei clienti con
patrimonio fino a 100 mila euro). Compiti ridotti anche per le
filiali indipendenti coordinate che riporteranno a un Hub. La
logica rimane quella di migliorare il servizio al cliente,
nell'ambito di una gestione oculata dei costi e, per questo motivo,
sempre più flessibile. Le grandi aziende (clientela Large
corporate) verranno seguite a livello centrale da una struttura
dedicata composta da un responsabile e da 16 gestori; quella
Corporate sarà invece gestita da una struttura di rete formata da 5
mercati che coordinano 18 centri corporate situati sul
territorio.
Nelle filiali verranno previste le figure del direttore, di
preposto, di referente commerciale, di referente controlli, di
gestore privati, di gestore personal, di gestore business, di
gestore imprese, di addetto imprese e di operatore di sportello.
Secondo quanto riferito dalla banca alle sigle il nuovo modello non
comporterà mobilità o demansionamenti, anche se il sindacato rimane
vigile soprattutto su quest'ultimo aspetto.
L'istituto aveva già reso noto che il modello di rete - basato
sulla centralità del cliente e sul rafforzamento del presidio sul
territorio - si articola in 8 Direzioni territoriali che copriranno
i territori di radicamento del gruppo. Tali direzioni avranno il
ruolo di coordinamento e supporto commerciale di circa 45 Aree
Retail da ognuna della quali dipenderanno circa 50 filiali.
cce
claudia.cervini@mfdowjones.it
(END) Dow Jones Newswires
November 21, 2017 11:07 ET (16:07 GMT)
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