Astaldi: pista nuovo partner e paletti banche (Mess)
22 Novembre 2017 - 9:43AM
MF Dow Jones (Italiano)
Corsa ad ostacoli per il piano di rilancio di Astaldi
costruito su un rafforzamento da 400 milioni, di cui 200 milioni
di
aumento e 200 di strumenti finanziari. Nella manovra potrebbe
aprirsi la
necessità di far posto a un nuovo socio-alleato.
Il general contractor romano, secondo quanto scrive Il
Messaggero, ha
ingaggiato tre super consulenti: Enrico Laghi per la società,
Luigi
Gubitosi per FinAst - finanziaria degli Astaldi che detiene il
52,53% del
capitale e il 69,02% dei diritti di voto- più l'avvocato Franco
Gianni,
patron dello studio Gop. Finora il gruppo si è avvalso di Lazard
e
BonelliErede. I tre super consulenti stamane terranno il primo
summit per
elaborare la strategia rispetto al negoziato con le principali
banche
(Intesa Sp, Unicredit, Banco Bpm, Bnp Paribas, Hsbc) che nelle
ultime ore,
nel corso di conference call, hanno deciso di avvalersi di
advisor per
l'attuazione del piano di rafforzamento patrimoniale e
finanziario varato
dal cda di una settimana fa. La rosa degli advisor finanziari
comprende
Pwc, EY, Kpmg mentre Bcg dovrebbe compiere l'esame del
portafoglio
commesse. Astaldi ha chiuso i nove mesi in rosso di 88 milioni a
causa
della svalutazione del Venezuela (230 milioni) a fronte di
ricavi in
crescita del 2% a 2,2 miliardi e con un ebitda in aumento del
6%a 302
milioni.
Tutta la negoziazione, prosegue il giornale, è work in progress,
nessuna
ulteriore decisione è stata presa a parte il rafforzamento da
400 milioni.
Gli istituti vogliono la verifica della congruità del quadro
complessivo
del gruppo alle prese con una fase delicata da superare.
Sulla
ricapitalizzazione l'azionista di maggioranza ha manifestato il
proprio
sostegno all'operazione.
Gli Astaldi però non avrebbero tutti i 104 milioni necessari per
seguire
pro-quota il rafforzamento e avrebbero sondato gli istituti per
un
prestito. Le banche però, hanno dato la disponibilità a
concedere 120
milioni: a formare il consorzio di garanzia per coprire la
tranche
riservata al mercato sul presupposto dell'impegno dei soci e a
valutare la
revisione dei covenants della linea rcf da 500 milioni la cui
scadenza va
allungata oltre il 2022. Sul tavolo c'è anche la revisione del
bond high
yield al 2020.
In più stanno esaminando varie opzioni per gli strumenti da
emettere per
200 milioni: un'ipotesi è un convertendo. In questo contesto il
tassello
chiave è rappresentato dall'aumento per la tranche riservata
all'azionista. L'avvento di Laghi, Gubitosi e Gianni serve per
creare una
soluzione sulla governance che mantenga la guida in capo ad
Astaldi nel
caso in cui dovessero diluirsi sotto il 50%. Potrebbe aprirsi lo
spazio
per qualche socio: si pensa a un fondo orientale
infrastrutturale che
stipuli eventualmente un patto con la famiglia romana. Dal
vertice di oggi
potrebbe essere più chiaro il cammino futuro, ancora fluido.
vs
(END) Dow Jones Newswires
November 22, 2017 03:28 ET (08:28 GMT)
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