Il Ftse Mib chiude l'ultima seduta della settimana con

un +0,12% a 22.416 punti.

Sul fronte dei dati macroeconomici sono arrivate buone notizie: in

Germania l'indice Ifo si è infatti attestato a 117,5 punti a novembre. Il

dato, che ha aggiornato il massimo storico, ha battuto il consenso degli

economisti che si aspettavano una lettura a 116,5 punti.

In America il Pmi manifatturiero nella lettura preliminare di novembre è

calato a 53,8 punti dai 54,6 di ottobre, mentre il Pmi servizi è sceso a

54,7 punti dai 55,3 di ottobre.

A piazza Affari si sono fatte notare le banche: Bper +5,86%, Banco Bpm

+4,81%, Ubi B. +2,51%, Unicredit +1,48% e Intesa Sanpaolo +0,07%. Il

settore bancario è stato sostenuto dalle indiscrezioni di stampa relative

al fatto che nelle ultime bozze in circolazione delle nuove direttive di

riferimento per l'industria bancaria (la Crr2 e la Crd5) sarebbe prevista

la sterilizzazione automatica degli effetti contabili in caso di cessioni

massicce di crediti deteriorati.

In luce anche Mediaset (+4,1% a 3,202 euro) con la stampa che continua a

focalizzarsi sul possibile accordo con Vivendi sul fronte Premium. Le

indiscrezioni aumentano, cosi' come i dettagli, e il mercato inizia a

scommetterci.

Su A2A (+0,91% a 1,551 euro) Banca Imi ha alzato il rating da hold

a add, con prezzo obiettivo che passa da 1,55 a 1,73 euro, citando la

maggiore visibilitá sul 2018.

Poco mossa Telecom I. (+0,07% a 0,723 euro) dopo i rialzi della vigilia.

Gli analisti continuano a ragionare sui possibili benefici legati al

probabile spin-off della rete, elemento che il gruppo potrebbe trattare

nel Cda di inizio dicembre.

Sulla parità anche Atlantia (-0,07% a 27,3 euro) su cui RBC ha ridotto

la raccomandazione da outperform a sector perform, con prezzo obiettivo

alzato a 27,5 euro da 23 euro. Il rating è modificato alla luce del cambio

dell'analista che ha in copertura l'azione.

Sul resto del listino si segnalano Rcs (+3,69%) e Cairo Comm. (+1,27%).

Il focus, commentano nelle sale operative, è sempre sulle indicazioni

positive fornite dal management sull'andamento del business.

Equita G. ha messo a segno un +4,18% a 3,094 euro. Il titolo, che ha

debuttato ieri sull'Aim Italia a quota 2,9 euro, si è portato molto vicino

al livello massimo della forchetta di prezzo indicata nell'Ipo, compresa

tra 2,4 e 3,1 euro.

sda

susanna.scotto@mfdowjones.it

 

(END) Dow Jones Newswires

November 24, 2017 11:54 ET (16:54 GMT)

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