CHINA AWARDS 17: Panerai; accordo Class/Xinhua, nasce piattaforma per Belt & Road
05 Dicembre 2017 - 8:21AM
MF Dow Jones (Italiano)
In seguito a un incontro avvenuto in Cina con i vertici di
Xinhua Agency - il gruppo multimediale più grande del Paese,
direttamente posseduto dallo Stato - "è nato un accordo operativo
che ha portato alla creazione di una grande piattaforma di
informazione, advisory ed educational per Belt and Road".
È quanto ha dichiarato Paolo Panerai, vice Presidente e a.d. di
Class E. (che assieme a DowJones & Co. controlla
quest'agenzia), nel corso della dodicesima edizione dei Cina Awards
2017, charity dinner organizzata da MF/Milano Finanza e Fondazione
Italia Cina.
"L'accordo è stato firmato a Francoforte venerdì scorso: sarà
una piattaforma per scegliere contributi d'informazione da tutto il
mondo", ha aggiunto l'editore di Class. In questo contesto, "è già
operativa una banca dati importantissima che consente di consultare
in via diretta oltre un milione di società cinesi, delle quali è
possibile ottenere bilanci e informazioni chiave. Un insieme di
dati e informazioni utili - proprio come avviene per le società
italiane nel resto del mondo - a disposizione di quanti vorranno
approfittare di quello che sarà il più importante avvenimento
economico dei prossimi trent'anni, perché la proiezione di Belt and
Road è al 2050".
A titolo d'esempio, Panerai ha citato il settore delle
infrastrutture. "Sapete benissimo qual è l'importanza delle
infrastrutture per i cinesi, parliamo di trilioni di dollari
d'investimenti pianificati". Per essere della partita, l'Italia
continua a tessere relazioni diplomatiche: nel 2017 - è stato
ricordato - sono avvenute "a marzo, la visita del Presidente della
Repubblica, Sergio Mattarella, e poi a maggio quella del Primo
Ministro Paolo Gentiloni che è stato invitato da Xi Jinping".
"La storia la Cina non la dimentica e sa benissimo che la Via
della Seta una volta arrivava in Italia: questa volta non sarà
così. perché i cinesi hanno comprato il porto del Pireo e per
fortuna le Ferrovie Italiane hanno acquistato quelle greche, quindi
in un certo modo l'Italia riuscirà comunque a trarne beneficio", ha
aggiunto Panerai, ricordando anche come la Cina abbia "investito
sei miliardi in Serbia per costruire una ferrovia che arriverà fino
a Budapest". In questo contesto, l'Italia deve ancora "decidere
quale porto dell'Adriatico indicare come riferimento, con Trieste
che ha il vantaggio di avere una free zone, ma che ha il problema
di non possedere un retroporto. Venezia ha invece i problemi che
conosciamo. In un certo senso, l'approdo portuale più favorevole
sarebbe Ravenna che ha larghi spazi, ma ha un problema di
allacciamenti con autostrada e ferrovia".
ofb
(END) Dow Jones Newswires
December 05, 2017 02:06 ET (07:06 GMT)
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