B.Carige: salva grazie ai grandi soci (MF)
07 Dicembre 2017 - 9:09AM
MF Dow Jones (Italiano)
Carige si salva grazie all'impegno dei grandi soci e degli
investitori istituzionali. Ieri sera la cassa genovese ha diffuso i
risultati dell'aumento di capitale da 560 milioni necessario per la
salvezza. Gli azionisti hanno sottoscritto solo il 66%
dell'offerta, ma sull'inoptato si aprirà il paracadute definito
alla vigilia dell'operazione. Circa 46 milioni saranno infatti
coperti da Intesa Sanpaolo Vita, Generali e UnipolSai che hanno
scelto di convertire in equity parte dei bond subordinati. Altri
120 milioni arriveranno dagli impegni di primo accollo. Nell'asta
dell'inoptato interverranno infatti Credito Fondiario, Sga e
Chenavari Investment Managers, il fondo che si è aggiudicato la
controllata Creditis.
Senza considerare l'impegno dei soci forti della banca a partire
dalla famiglia Malacalza che, scrive MF, ha chiesto alle autorità
di vigilanza l'autorizzazione per salire al 28%, appena sotto la
soglia di opa. Una richiesta che ha già costretto gli imprenditori
piacentini a cambiare lo statuto della holding per escludere le
funzioni di direzione e coordinamento. Vittorio Malacalza ha
peraltro esercitato i diritti per la quota detenuta a titolo
personale Anche Gabriele Volpi salirà, portandosi vicino al 9,99%
rispetto all'attuale 6%. Ci sono insomma risorse sufficienti per
coprire i mancati impegni degli attuali azionisti e condurre in
porto l'operazione senza zavorrare le tre banche del consorzio di
garanzia, cioè Credit Suisse, Deutsche Bank e Barclays. Non per
caso del resto i tre istituti internazionali hanno chiesto agli
investitori e alla banca precise garanzie prime di garantire
l'operazione.
red/lab
(END) Dow Jones Newswires
December 07, 2017 02:54 ET (07:54 GMT)
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