Apulia P.: presidente provincia Foggia ha incontrato i dipendenti
08 Dicembre 2017 - 7:40PM
MF Dow Jones (Italiano)
I lavoratori di Apulia Prontoprestito sono stati ricevuti ieri
da Francesco Miglio, presidente della Provincia di Foggia e sindaco
di San Severo. Miglio ha manifestato la sua vicinanza ai lavoratori
- che rischiano di perdere il posto - e ha garantito l'impegno suo
e delle due istituzioni che rappresenta, sia attraverso suoi
provvedimenti, sia attraverso l'approvazione di ordini del giorno
consiliari "nonché mediante tutti gli atti di impulso politico che
si potranno porre in essere".
E' quanto si legge sul sito di Fisac-Cgil. L'incontro è stato
organizzato dalla segreteria provinciale della Fisac Cgil di
Foggia, per manifestare a Miglio le incertezze sul futuro
lavorativo delle 38 persone che lavorano nella sede di San Severo
di tale società. Apulia Prontoprestito è la società che è rimasta
esclusa dall'operazione di salvataggio delle Banche Venete attuata
lo scorso giugno, quando il Governo, riconoscendo la situazione di
dissesto di Veneto Banca e della Banca Popolare di Vicenza, ne
dispose la liquidazione coatta amministrativa.
Per l'operazione, ricorda l'informativa, furono stanziati circa
20 miliardi di euro a carico della collettività, dei quali ben
4,785 mld. in favore di Intesa Sanpaolo, l'istituto che acquistò,
al prezzo simbolico di un euro, "certe attività, passività e
rapporti giuridici" delle banche in dissesto.
Fra le motivazioni alla base del corposo stanziamento a carico
del bilancio pubblico vi era, fra le altre, anche la tutela del
posto di lavoro dei circa 11 mila dipendenti dei gruppi bancari
salvati.
Fra le "attività" acquistate da Intesa Sanpaolo, però, pur
rientrando Banca Apulia, istituto radicato nel nostro territorio
con sede legale a San Severo, non c'è Apulia Prontopresito, rimasta
- come detto - nel "fuori perimetro", ossia in capo alla
liquidazione coatta amministrativa di Veneto Banca.
Mentre per alcune delle altre società del "fuori perimetro" sono
in corso delle trattative per la loro cessione a terzi, "non
appaiono esserci prospettive, allo stato attuale, per i dipendenti
di Apulia Prontoprestito, lavoratori con età media dai 35 ai 40
anni, ben qualificati, che attualmente svolgono attività di
recupero crediti", prosegue il sindacato.
A tal proposito, va considerato che la massa ingente dei crediti
deteriorati delle banche in liquidazione dovrà essere ceduta alla
Sga, società pubblica che già a suo tempo gestì i crediti in
contenzioso del fallimento del vecchio Banco di Napoli, che per
svolgere tale attività avrà comunque bisogno di altro personale
oltre quello impiegato attualmente.
In considerazione dell'enorme stanziamento di fondi pubblici a
carico della collettività che questa operazione ha comportato, del
numero importante di dipendenti complessivamente tutelato e della
massa ingente di crediti deteriorati da gestire, "sarebbe
inconcepibile lasciare per strada 38 dipendenti, ossia 38 famiglie
del territorio dauno", recita l'informativa.
red/cce
(END) Dow Jones Newswires
December 08, 2017 13:25 ET (18:25 GMT)
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