"La firma del contratto di acquisizione" di Bim "da parte nostra segna un importante traguardo nella strategia di Attestor in Italia".

E' quanto scrive il nuovo azionista della boutique torinese, il fondo Attestor Capital, in una lettera - che MF-Dowjones è in grado di consultare - inviata ai private bankers (data 15/12) in merito al rilancio della banca piemontese.

L'istituto, dopo il fallimento dell'azionista di controllo Veneto Banca, era finito tra gli attivi della liquidazione coatta amministrativa e, al termine di un'asta competitiva, è finito nelle mani del fondo di investimento inglese che può contare su fondi in gestione per circa 4 miliardi di dollari. Anche volendo guardare al passato è difficile individuare un caso analogo. L'unica operazione di shopping recente operata da un fondo nel comparto bancario italiano è quella condotta da Oaktree Capital sulla Banca Popolare Lecchese, oggi Banca Progetto: comunque non una private bank. Essendo un caso pressoché inedito in molti si sono chiesti come sarà il futuro di Bim in mano a un fondo straniero. Nella missiva quest'ultimo spiega perché ha scelto di investire in Italia e che cosa intende fare di quella che, per anni, fu la boutique finanziaria delle famiglie torinesi e punto di riferimento di Carlo De Benedetti e altri big come Luca Cordero di Montezemolo.

La realtà inglese che gestisce risorse provenienti per la maggior parte da fondazioni universitarie, investitori istituzionali e family office (e che ha in portafoglio, società come l'islandese Arion Bank e l'austriaca Kommunalkredit), vede nella Penisola un terreno particolarmente fertile per servizi personalizzati a clienti dai grandi portafogli. "La firma del contratto di acquisizione da parte nostra segna un importante traguardo nella strategia di investimento di Attestor in Italia", si legge nella missiva. "La nostra visione del futuro di Bim parte dalla profonda convinzione che in Italia esista una grande opportunità di servire i clienti high net worth con servizi specializzati e personalizzati, discostandosi così dalla maggior parte dei competitor oggi focalizzata sul segmento dei clienti mass affluent con un'offerta standardizzata". Il nuovo azionista crede che il nuovo quadro normativo delineato da Mifid 2 a partire dal 2018 rappresenterà un'opportunità molto importante per Bim, poiché le istanze di maggiore trasparenza contenute (inclusa la maggiore esplicitazione dei costi al cliente) non costituiranno vincoli, bensì valorizzeranno ulteriormente modelli di servizi evoluti, fortemente consulenziali e tailor made.

A valle dell'accordo di trattativa in esclusiva sottoscritto tra Veneto Banca e il private equity per la quota di controllo di Bim, tra il management della private bank e la sua rete di distribuzione si respirava una certa soddisfazione. Al di là del prezzo, che non è stata la variabile dirimente, la partita si è giocata sulla continuità del business e del progetto, sulle dimensioni e sull'esperienza in campo bancario del fondo che sembrava condividere il piano industriale varato dall'a.d. Giorgio Girelli. Una convinzione che viene confermata nella lettera. "Il piano per il rilancio di Bim è coerente con le linee guida strategiche del piano industriale della banca e prevede in particolare: un radicale intervento di de-risking del business attraverso la cessione e il deconsolidamento dell'intero portafoglio di attività deteriorate (Non performing exposure) e un successivo rafforzamento patrimoniale per 121 milioni di euro; il riposizionamento della banca verso un modello a basso assorbimento di capitale, per consentirle di tornare a essere un soggetto di riferimento nel private banking italiano, capace di attrarre i clienti high net worth attraverso la propria rete di consulenti".

Attestor, pensando al rilancio, ha programmato l'avvio dei cantieri di lavoro "che cambieranno radicalmente le modalità di valutazione e remunerazione delle risorse in Bim, anche attraverso la definizione di un eventuale nuovo piano di incentivazione", anticipa Attestor. "Ci attendiamo che il piano di incentivazione da adottare sia premiante e riconosca sia gli impegni profusi finora sia i contributi per il futuro. In ogni caso, tale piano sarà disegnato e sottoposto all'approvazione dei competenti organi della banca per essere competitivi rispetto ai concorrenti di Bim anche per attrarne di nuovi nel futuro e sviluppare la nostra rete in modo adeguato". In aggiunta agli incentivi finanziari Attestor auspica un rapido miglioramento dello "stato di salute" della struttura organizzativa complessiva di Bim, con un'analisi dei processi operativi per favorirne la relativa efficienza, anche mediante "forti investimenti in It". In molti si chiedono se Attestor manterrà Bim in quotata a Piazza Affari e questa sembra, almeno per il momento, la strada scelta.

Fin qui la vicenda industriale. Dopodiché è noto che è in corso una battaglia per il controllo di Bim. Barents Re, riassicuratore panamense che ha partecipato all'asta per l'acquisto della private bank, dopo essersi rivolto al Tar del Lazio, secondo indiscrezioni stampa, ora sta preparando una denuncia all'Anac in cui sostiene la violazione del codice dei contratti pubblici in materia di scelta dell'advisor Lazard, cui è stato attribuito un servizio senza previa pubblicazione del bando. Un fatto che non sembra impensierire troppo Attestor visto che Banca d'Italia e Ivass hanno avviato i procedimenti autorizzativi per la cessione al gruppo inglese della partecipazione di controllo detenuta da Veneto Banca in Bim.

cce

claudia.cervini@mfdowjones.it

 

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December 22, 2017 13:00 ET (18:00 GMT)

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