Il Ftse Mib (+0,66% a 23.157 euro) ha chiuso la seduta in positivo favorito dal buon andamento dei bancari.

A piazza Affari Banco Bpm +4,78%, Intesa Sanpaolo +4,58%, Bper +3,98%, B.Mps +3,33%, Unicredit +3,16%, Ubi B. +2,58% e Mediobanca +2,35%.

Le indiscrezioni di stampa in base alle quali la Cina sarebbe in procinto di rallentare la propria esposizione ai titoli di Stato americani hanno spinto al rialzo i rendimenti dei Treasury statunitensi. Proprio l'aumento dei rendimenti ha favorito il settore bancario mentre ha penalizzato quello delle utility: A2A -2,8%, Snam -2,12%, Enel -1,88%, Italgas -1,8% e Terna -1,42%.

I dati macroeconomici non hanno avuto un grande impatto sui principali indici europei: i prezzi import Usa sono aumentati a dicembre dello 0,1%

m/m, deludendo il consenso degli economisti che si aspettavano un incremento dello 0,5% m/m. Le scorte all'ingrosso negli Usa sono aumentate dello 0,8% a novembre rispetto al mese precedente, mentre le scorte settimanali di greggio Usa sono risultate pari a 419,515 di barili, in calo di 4,948 mln di barili rispetto alla settimana precedente (-2,5 mln il consenso).

A piazza Affari oltre alla performance dei bancari si segnala quella di altri finanziari, ovvero Generali Ass. (+2,21%), Unipol (+2,1%) e UnipolSai (+1,8%).

Acquisti anche su Leonardo Spa (+0,83% a 10,9 euro). Ubs ha tagliato il Tp dell'azione da 16 a 13 euro, livello che resta comunque sopra gli attuali prezzi di Borsa. La raccomandazione resta invece buy. Gli analisti hanno ridotto il Tp dopo aver rivisto il proprio modello di valutazione che ora è caratterizzato da un maggiore focus sulla cassa. In generale gli esperti mantengono una visione positiva su Leonardo Spa in vista del nuovo piano industriale che sará presentato alla fine di gennaio e che Ubs pensa sará un catalizzatore per i prezzi di Borsa del titolo.

S.Ferragamo ha guadagnato l'1% a 22,24 euro, nonostante Barclays abbia abbassato il prezzo obiettivo del titolo a 21 da 23 euro, confermando la

raccomandazione equalweight. Gli analisti pensano che il fattore chiave

per la societá siano le vendite a paritá di perimetro.

Sul resto del listino si segnala B.Cucinelli (-6,57% a 27 euro) penalizzata dal fatto che l'azionista di riferimento Fedone ha ceduto attraverso un accelerated bookbuilding il 6% del capitale a 26 euro per azione.

Vendite su Hera (-3,04% a 3 euro) che ha chiuso la seduta in negativo nel giorno della pubblicazione del piano al 2021. Gli obiettivi del piano a detta di un analista sono stati leggermente superiori alle attese, anche se non ci sono state particolari sorprese, elemento che ha portato qualche operatore a prendere profitto sul titolo.

In calo anche Unieuro (-3,07% a 14,83 euro) in attesa dei risultati al 30 novembre 2017. Mediobanca Securities (neutral, Tp 15 euro) si aspetta che la societá realizzi dei buoni conti.

Molto bene invece MutuiOnline (+7,75% a 15,02 euro) che da inizio anno sta performando bene e Gima TT (+5,63% a 18,2 euro) che ha beneficiato della promozione di Kepler Cheuvreux a buy.

sda

susanna.scotto@mfdowjones.it

 

(END) Dow Jones Newswires

January 10, 2018 11:51 ET (16:51 GMT)

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