Economia: Salini, Italia guardi a futuro con nuova visione strategica
18 Gennaio 2018 - 02:49PM
MF Dow Jones (Italiano)
"Vision e progetti a lungo termine, con un nuovo piano
energetico e nuovi investimenti per ridurre il deficit
infrastrutturale. Sono queste le decisioni strategiche su cui si
deve concentrare il nostro paese per agganciare un nuovo percorso
di crescita, indipendentemente dal contesto politico contingente,
in fase di tassi di interesse estremamente bassi".
Lo ha affermato Pietro Salini, a.d. di Salini Impregilo,
intervenuto alla sesta edizione della conferenza annuale Ispi "Il
mondo nel 2018: opportunità e rischi per le imprese italiane",
tenutasi presso Assolombarda, insieme, tra gli altri, a Enrico
Letta, Dean Paris School of International Affairs, Beniamino
Quintieri, Presidente di Sace, Marco Alverà, Amministratore
Delegato di Snam e Pietro Modiano, Presidente Sea.
Salini ha sottolineato come l'assenza di un progetto strategico
per l'Italia venga spesso considerata conseguenza di un periodo di
crisi politica ed economica. E' invece necessario cambiare
prospettiva e considerare la mancanza di una strategia come una
delle cause che porta all'immobilizzazione di un paese, dovuta in
particolare ad una visione politica di breve termine legata più a
scelte elettorali che a scelte strategiche che guardano ad un
futuro di lungo periodo. Uno scenario che ha causato la fuga di
aziende e talenti, con il loro know how, e di capitali, con la loro
capacità di supportare gli investimenti.
Un cambio di prospettiva, prosegue Pietro Salini, serve nel
settore delle infrastrutture, dove la programmazione di lungo
periodo è indispensabile, come dimostrato da altri Paesi riusciti a
cavalcare momenti di crisi per cogliere nuove opportunità. In tutto
il mondo ci sono casi virtuosi come quelli di Parigi, con il Grand
Metro, con investimenti per 28 miliardi; dell'Arabia Saudita, con
National Transformation Plan e Vision 2030, con investimenti nelle
infrastrutture per 88 miliardi nei soli prossimi 5 anni; della
Cina, con il progetto transfrontaliero One Belt One Road, per il
quale da sola ha messo a disposizione 113 miliardi; e degli Stati
Uniti, con il piano infrastrutturale avviato da Obama e proseguito
con la nuova amministrazione di Trump.
Nel corso del dibattito è emerso come i paesi che investono in
infrastrutture capitalizzano sui benefici di medio lungo periodo
che ne derivano, sia in fase di costruzione, ad esempio con aumento
dell'occupazione, che in fase di operatività, grazie al meccanismo
virtuoso che le infrastrutture attivano non solo in termini di
miglioramento della qualità della vita, ma anche in termini di cost
saving nel lungo periodo, grazie all'aumento di produttività delle
aziende e degli individui.
"Il sistema Italia esprime una serie di eccellenze che hanno
reso virtuoso il loro processo di internazionalizzazione,
esportando competenze e know how, e confermando la loro
competitività sul mercato internazionale. Mi auguro per il 2018
nuove opportunità non solo nel mondo ma anche in Italia, per far
restare in questo paese un po' del valore che oggi esportiamo in
tutto il mondo. Mi auguro una classe politica che guardi al futuro
per noi e per i nostri figli, con un nuovo progetto strategico
infrastrutturale come lo è stato l'alta velocità negli anni '90 o
l'Autostrada del Sole, un progetto che porti gli investimenti
infrastrutturali ad un valore superiore al 2% del PIL nazionale, e
porti di nuovo le imprese italiane a competere come una squadra
alle stesse condizioni in cui competono le aziende degli altri
paesi", ha aggiunto.
com/lab
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January 18, 2018 08:34 ET (13:34 GMT)
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