Giappone E Abenomics (0MO3)

- Modificato il 19/7/2021 09:56
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014
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I tre pilastri del ventilato rilancio del Giappone sono:

 

1) politica monetaria audace;

2) politica fiscale flessibile;

3) una strategia di crescita con cui la mano pubblica finisce per stimolare gli investimenti privati.

 

Il presupposto è l'accantonamento, almeno tempotraneo, del problema del debito pubblico (pari, in Giappone, a circa il 240% del PIL, più o meno il doppio dell'Italia) per concentrarsi sulla promozione dello sviluppo di una economia appena uscita da una recessione.











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1 di 231 - 17/11/2014 11:14
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014
Milano scambia in territorio negativo, con il Ftse Mib che cede lo 0,86% a 18.799 punti. Amy Yuan Zhuang, Senior Analyst di Nordea, afferma che "il Giappone ha sorpreso il mercato questa mattina scivolando in recessione" e spiega che il Pil nipponico del 3* trimestre (-1,6% t/t annualizzato) e' stato deludente sia rispetto alle attese del consenso (+2,2% t/t annualizzato) che alle sue previsioni (+1,4% t/t annualizzato). Analizzando poi il dato piu' nel dettaglio, l'esperta spiega che l'aumento dell'Iva di aprile "sta influenzando ancora negativamente l'economia. I consumi privati sono aumentati solo dell'1,5% e gli investimenti privati residenziali sono calati del 24%. La mancanza del rimbalzo della spesa delle famiglie nel terzo trimestre e' comprensibile". Amy Yuan Zhuang si chiede infatti come possono i consumatori spendere con le merci che sono diventate piu' costose per via dell'aumento delle tasse e le importazioni piu' care a causa dello yen piu' debole. L'analista evidenzia infatti che "i consumatori non sono ancora compensati da stipendi piu' elevati". La volonta' del Governo nipponico "e' ancora la chiave per una ripresa sostenibile", conclude l'analista.
2 di 231 - 19/11/2014 09:28
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014
Banca del Giappone ha lasciato invariata la politica monetaria ultra-espansiva e confermato la propria valutazione positiva dell'economia nazionale, al termine della due giorni di riunioni del proprio comitato di politica monetaria.
Tutto fermo quindi, nonostante gli ultimi dati abbiano evidenziato lo scivolamento dell'economia in recessione nel terzo trimestre: l'istituto centrale ha infatti preferito prendere tempo per valutare gli effetti della nuova mossa espansiva varata a sorpresa il mese scorso.
Il governatore dell'istituto centrale giapponese Haruiko Kuroda, incontrando la stampa dopo il consiglio, ha evitato di criticare la scelta del premier Shinzo Abe che ieri, dopo giorni di speculazioni, ha ufficialmente annunciato il rinvio di un nuovo e impopolare aumento dell'Iva, alla luce dei deludenti dati macroeconomici. Un rialzo già pianificato dal governo per ottobre dell'anno prossimo, e posticipato all'aprile 2017, che il banchiere aveva indicato come una misura necessaria per riequilibrare il bilancio.
Nelle sue dichiarazioni post-meeting Kuroda si è concentrato sull'impegno a lungo termine assunto da Abe a ridurre il debito pubblico più pesante del mondo industrializzato.
"Se alzare o meno l'Iva è una decisione che spetta al governo e al parlamento, tenendo conto dell'economia e di altre condizioni", ha detto Kuroda. "In generale è importante per il Giappone come Paese mantenere intatta la fiducia nei suoi conti pubblici".
Abe contestualmente al rinvio dell'aumento dell'Iva ha annunciato il ritorno anticipato alle urne.
3 di 231 - 02/12/2014 09:45
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014
L'agenzia internazionale Moody's, per la prima volta dal 2011, ha tagliato il rating del Giappone da Aa3 a A1 con outlook stabile. Tra le motivazioni del downgrade gli analisti hanno citato l'incertezza sulla realizzazione degli obiettivi di riduzione del deficit, sui tempi e sull'efficacia delle misure politiche a favore della crescita in un contesto di pressioni deflazionistiche e, di conseguenza, l'aumento del rischio di un rialzo dei rendimenti dei titoli di Stato e una ridotta accessibilità del debito nel medio termine.

In particolare, la decisione del primo ministro, Shinzo Abe, di posticipare di 18 mesi il secondo aumento dell'Iva, comporta rischi per il consolidamento fiscale e, nel lungo termine, per l'accessibilità e la sostenibilità del debito. Quanto al consolidamento fiscale, sarà sempre più difficile da raggiungere a causa dell'aumento della spesa pubblica generato soprattutto dai programmi sociali associati a un rapido invecchiamento della popolazione.

"L'outlook stabile riflette il sostanziale equilibrio tra i rischi al rialzo, come il notevole consolidamento fiscale e una ripresa della crescita economica e rischi al ribasso, tra cui l'intensificazione delle pressioni deflazionistiche e la perdita di slancio economico", ha spiegato Moody's, secondo cui il Giappone ha ancora molti punti di forza grazie a un'economia diversificata. Oggi anche l'agenzia di rating Standard & Poor's si è espressa sul Paese, confermando il merito di credito AA- ma con outlook negativo.

Dopo il downgrade di Moody's lo yen è salito a 119,135 dollari, per poi ritracciare a quota 118,308 ai minimi da sette anni. L'indice Nikkei ha terminato le contrattazioni in rialzo dello 0,8% a quota 17,590,10 punti, aggiornando i massimi degli ultimi sette anni in scia alle indiscrezioni su una forte partenza della stagione dello shopping negli Stati Uniti. Il volume degli scambi si è attestato a 1 miliardo di azioni.

Separatamente, da un'indagine del Ministero delle Finanze nipponico è emerso che gli investimenti di capitale delle imprese sono saliti del 3,1% nel terzo trimestre dell'anno rispetto al trimestre precedente. I dati del Dicastero saranno utilizzati per stimare gli utili societari nell'attuale anno fiscale che termina a marzo del 2015.
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4 di 231 - 02/12/2014 10:27
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014
All'indomani del revisione al ribasso del rating sovrano del Giappone, Moody's taglia anche il giudizio di cinque istituti di credito del Paese, Bank of Tokyo-Mitsubishi, Sumitomo Mitsui Banking e altre tre banche, di un notch ad A1 da Aa3. L'agenzia di rating non modifica tuttavia il suo Bank Financial Strength Rating/Baseline Credit Assessment, ritenendo che "la volonta' da parte del governo giapponese di sostenere i principali istituti di credito continui a essere molto forte". Mufg chiude in calo dello 0,2% a 688,6 yen, Smfg dell'1% a 4.432 yen, mentre Mizuho Financial Group mette a segno un rialzo dello 0,34% a 205 yen.
5 di 231 - 15/12/2014 11:35
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014
Avvio di settimana con una seduta negativa per la borsa di Tokyo. L’indice Nikkei ha terminato la giornata con una flessione dell’1,57% a 17.099,5 punti. Il mercato azionario giapponese non ha beneficiato della vittoria della coalizione guidata da Shinzo Abe alle elezioni politiche.

6 di 231 - 16/12/2014 09:24
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014
Pessima seduta per la borsa di Tokyo, che si è allineata al trend negativo delle principali piazze finanziarie internazionali. L’indice Nikkei ha lasciato sul terreno il 2,01% a 16.755 punti. Male le società esportatrici, penalizzate dal rafforzamento dello yen.
7 di 231 - 19/12/2014 12:37
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014
La Banca del Giappone ha mantenuto invariate le misure espansive di politica monetaria e ha nel contempo offerto una visione più ottimistica sull'economia del Paese.

Sottolineando che non è all'orizzonte nessuna immediata espansione degli stimoli, la BOJ ha deciso di confermare il suo impegno ad aumentare la base monetaria al ritmo annuo di 80.000 miliardi di yen (673 miliardi di dollari) tramite l'acquisto di bond governativi e asset rischiosi.

In disaccordo il membro del board della BOJ Takahide Kiuchi, che riteneva più giusto riportare la politica monetaria alla situazione precedente il 31 ottobre, quando sono stati aumentati gli stimoli.

La banca centrale ha anche rivisto al rialzo i suoi giudizi sull'economia nazionale, sottolineando che la ripresa prosegue con moderazione e che l'impatto dell'incremento dell'Iva di aprile è ormai svanito.

Nel corso di una conferenza stampa il governatore Haruhiko Kuroda ha infine mantenuto una visione ottimistica sull'andamento dei prezzi, per i quali vede alte probabilità di raggiungere il target del +2% nel corso del prossimo anno fiscale.
8 di 231 - 22/12/2014 09:12
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014
La borsa giapponese ha archiviato la seduta di lunedì con segno positivo, ai massimi dal 9 dicembre, sulla scia della ripresa del prezzo del petrolio che ha sostenuto i titoli del settore, con l'indice che ha guadagnato l'8,4%.

Il titolo Showa Shell Sekiyu è svettato del 27,7% su indiscrezioni stampa secondo cui ci sarebbero negoziati per l'acquisizione della società da parte del principale rivale Idemitsu Kosan Co Ltd per unacifra intorno a 500 miliardi di yen (4,2 miliardi di dollari).

L'indice Nikkei è salito dello 0,08% a 17.635,14. Il più ampio Topix è salito dello 0,2%, a 1.413,05 punti.
9 di 231 - 25/12/2014 12:53
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014
Il valore per Nuove Abitazioni Giapponesi é sceso più di quanto ci si aspettasse nell’ultimo quarto, dai dati ufficiali mostrati giovedì.

In un report, Ministry of Land, Infrastructure and Transport ha dichiarato che il valore per Housing Starts Giapponese é sceso a un tasso destagionalizzato di -14,3%, da -12,3% nel precedente quarto.

Gli analisti si aspettavano che il valore per Housing Starts Giapponese un decremento di a -13,2% nell’ultimo quarto.
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10 di 231 - 28/12/2014 10:37
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014
Sposarsi con se stesse? In Giappone è possibile. Secondo quanto riporta la Bbc, citando l'agenzia di stampa giapponese Kyodo, un'agenzia di viaggi specializzata, la Cerca Travel, organizza un pacchetto della durata di due giorni denominato "matrimonio single" che include la scelta di di abito, bouquet e acconciatura da cerimonia, un servizio di limousine, un soggiorno in un albergo e un album fotografico commemorativo.

"Questo pacchetto ha potenziato il mio senso di autostima... l'effetto è stato quello di una straordinaria esperienza, come per esempio la visita di un castello del Patrimonio Mondiale Unesco", ha dichiarato all'agenzia Kyodo Tomoe Sawano, una delle prime a provare il pacchetto del matrimonio single. Per la Bbc, sono circa 30 finora le donne, provenienti da tutto il Giappone, che hanno deciso di fare quest'esperienza da quando il servizio è stato lanciato, lo scorso maggio.

Quasi la metà erano in realtà donne già sposate ma che non avevano avuto una cerimonia di nozze o non erano stati soddisfatti di quella esperienza, sostengono alla CercaTravel, il cui presidente, Yukiko Inoue, sostiene che il pacchetto è nato "per incoraggiare le donne ad avere sentimenti positivi su se stesse”. In Giappone sono sempre più i single, per una serie di motivi legati al tasso d invecchiamento della popolazione la forte urbanizzazione, l’età avanzata in cui si contraggono i matrimoni e l'aumento dei tassi di divorzio. Tutto ciò porterà a un calo complessivo della popolazione tra il 26% e il 38% entro il 2060.

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11 di 231 - 12/1/2015 08:52
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014
Oggi la borsa di Tokyo è rimasta chiusa per festività.
12 di 231 - 13/1/2015 09:16
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014
La borsa di Tokyo ha ripreso le contrattazioni dopo la pausa di ieri con una seduta negativa. L’indice Nikkei ha terminato la seduta odierna con una flessione dello 0,64% a 17.088 punti.

13 di 231 - 13/1/2015 09:30
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014
Tokyo in rosso, Cina in altalena. A muovere le contrattazioni al ribasso, il petrolio caduto ai minimi negli ultimi cinque anni e mezzo (il Wti crude è sceso sotto i 45 dollari a 44,94 dollari, con un calo del 2,5%), uno yen che ha ripreso energia e la chiusura negativa di Wall Street ieri sera. L’avanzo delle partite correnti del Giappone a novembre è stato di 433 miliardi di yen, ben oltre le attese degli economisti. Le esportazioni in Cina sono cresciute del 9,7% a dicembre rispetto ad un anno prima e del 4,7% rispetto a novembre.

Alle ore 8 italiane l’Hang Seng era positivo per lo 0,58%, Shanghai scambiava a -0,10%. Il Nikkei a Tokyo ha chiuso a 17,087.71 (-0,64%).

L’avanzo delle partite correnti del Giappone a novembre è stato di 433 miliardi di yen, ben oltre le attese degli economisti per 139,5 miliardi. E pensare che un anno fa il Paese era in deficit per 596,9 miliardi di yen. Una delle ragioni per questo balzo sta proprio nella debolezza strutturale dello yen contro il dollaro degli ultimi mesi, che ha fatto balzare i rendimenti sulle azioni e sugli investimenti diretti all’estero detenuti dai giapponesi.

La Cina ha importato 30,37 milioni di tonnellate di petrolio a dicembre, equivalenti a 7,2 milioni di barili al giorno. Le importazioni sono state del 13,4% più alte rispetto allo stesso mese del 2013 e in crescita del 19,5% rispetto ai valori di ottobre.

Le esportazioni della Cina sono cresciute del 9,7% a dicembre rispetto a un anno prima e del 4,7% rispetto a novembre. Il dato ha battuto la previsione media per una crescita del 6,6%. Le importazioni, invece, sono scese del 2,4% rispetto a 12 mesi prima dopo il crollo del 6,7% registrato a novembre e meno delle previsioni degli economisti per un calo del 7%.

L’eccedenza della bilancia commerciale a dicembre è scesa a 49,61 miliardi di dollari dai 65,47 miliardi di novembre (attese per 49,4 miliardi).
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14 di 231 - 14/1/2015 10:23
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014
La borsa giapponese ha chiuso in calo con gli investitori che risentono del calo del prezzo del greggio.
L'indice Nikkei ha chiuso a -1,7% a 16.795,96 al suo minimo dal 17 dicembre.
Le azioni più legate all'andamento del petrolio hanno guidato i ribassi con la società di raffineria JX Holding che ha perso il 4% con scambi intensi e Showa Shell che arretra del 2,8%.
Il più ampio indice Topix ha chiuso in calo dell'1,2% a 1.357,98.
15 di 231 - 15/1/2015 11:01
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014
Chiusura decisamente positiva per la borsa di Tokyo. L’indice Nikkei ha terminato la giornata con una progresso dell’1,86% a 17.109 punti. Buone performance per le società esportatrici, che hanno beneficiato della frenata dello yen.

16 di 231 - 16/1/2015 09:01
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014
La borsa di Tokyo ha terminato l’ultima seduta della settimana con un ribasso, penalizzata dal rafforzamento dello yen. L’indice Nikkei ha lasciato sul terreno l’1,43% a 16.864 punti.
17 di 231 - 26/1/2015 08:40
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014
Seduta in ribasso per la borsa giapponese di Tokyo ma il calo è stato comunque solo frazionale. Gli occhi degli investitori erano puntati sulle piazze asiatiche per capire le prime reazioni dei mercati dopo la vittoria, alle elezioni in Grecia, di Syriza, il partito di Alexīs Tsipras decisamente critico contro le misure anti austerità della troika (Ue, Bce e Fmi).Alla campana l'indice Nikkei ha perso lo 0,3% a 17.469 punti.
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18 di 231 - 27/1/2015 08:45
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014
Seduta decisamente positiva per la borsa di Tokyo, che ha chiuso la giornata con un rimbalzo convincente. L'indice Nikkei ha guadagnato 1,72% a 17.768 punti e si è portato ai suo massimi dell'ultimo mese.Molto bene, in particolare, i titoli del comparto bancario.

19 di 231 - 28/1/2015 08:46
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014
Chiusura in frazionale rialzo per la borsa di Tokyo. L’indice Nikkei ha messo a segno un rialzo dello 0,15% a 17.796 punti. Molto bene Sony (+2,7%), in seguito alle indiscrezioni relative a un possibile taglio di 1.000 posti di lavoro nella divisione che si occupa di smartphone.
20 di 231 - 02/2/2015 12:08
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014
Borse asiatiche in rosso, oggi, soprattutto Shanghai (-2,3%) complici alcuni dati poco rassicuranti che giungono dalla Cina e dal Giappone. La lettura finale dell’indice Hsbc sul settore manifatturiero (Hsbc China Manufacturing Purchasing Managers Index - Pmi) ha chiuso a 49,7 a gennaio da 49,6 di dicembre. A Tokyo, invece, la vendita interna di nuove auto, camion e bus è crolata del 18,9% a gennaio rispetto all’anno precedente, segnando il sesto mese consecutivo di calo.

Alle ore 8 italiane, l’Hang Seng era in rosso per lo 0,48%, Shanghai, invece, scambiava a -2,32%. Il Nikkei ha chiuso in ribasso dello 0,66% a 17.558 punti.

Il dato della Cina è in leggera crescita, ma sempre al di sotto dello spartiacque 50 che separa la crescita economica dalla contrazione. Inoltre è ben sotto le previsioni degli esperti interpellati da Bloomberg, che si aspettavano 50,2. Qu Hongbi, capo economista del colosso bancario Hsbc in Cina, ha spiegato che “la domanda nel settore manifatturiero resta debole. C’è bisogno, a questo punto, di nuove misure monetarie espansive”.

Nel frattempo l’oro è sceso dello 0,3% a 1.280,58 dollari all’oncia dopo essere cresciuto a gennaio dell’8,4%, il maggiore rialzo dal gennaio 2012. Gli speculatori scommettono che ci sarà, come prospettato dalla Fed a suo tempo, un rialzo dei tassi negli Usa entro giugno. Del resto il presidente della Federal Reserve Bank di St. Louis, James Bullard, ha detto, il 30 gennaio, che gli investitori sbagliano se ritengono che l’aumento dei tassi slitterà nella seconda parte dell’anno a causa di un rallentamento dell'economia globale.
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