Spigolature

- Modificato il 01/12/2017 10:47
lella6 N° messaggi: 1519 - Iscritto da: 01/2/2010

e di tutto un po'.

gocce di saggezza, briciole di buone letture,

poesia e musica indimenticabile e chi più ne ha più ne metta.

Buona giornata!





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MODERATO JessicaGuersa (Utente disabilitato) N° messaggi: 439 - Iscritto da: 23/10/2017
MODERATO JessicaGuersa (Utente disabilitato) N° messaggi: 439 - Iscritto da: 23/10/2017
MODERATO JessicaGuersa (Utente disabilitato) N° messaggi: 439 - Iscritto da: 23/10/2017
MODERATO DoppiaCifra (Utente disabilitato) N° messaggi: 948 - Iscritto da: 11/5/2018
609 di 996 - Modificato il 29/5/2018 11:46
lella6 N° messaggi: 1519 - Iscritto da: 01/2/2010
DANTE ALIGHIERI MODERNISSIMO !

DonneCultura

Riportiamo alcune frasi del grande maestro Dante Alighieri che, anche nel 2014, abbiamo trovato perfettamente moderne; adattissime anche alla nostra epoca e che rispecchiano lo spirito di questo blog/ giornale.

–Libertà va cercando, ch’è si cara come sa chi per lei vita rifiuta.

Dante ci vuole ricordare quanto sia preziosa la libertà, come ben sa chi per la libertà ha dato la vita. [la ricerca della libertà, come della “Verità”, dovrebbe essere il movente di ogni comunicatore e quindi anche di ogni blog].

-O voi ch’avete li ‘ntelletti sani, mirate la dottrina che s’asconde sotto ‘l velame de li versi strani.

Dante ci invita a comprendere anche gli insegnamenti che si trovano nascosti, nei suoi versi. [Dante con la sua saggezza e intelligenza ci suggerisce e insegna; sempre].

–Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!

Una tale verità non ha bisogno di commenti.

-Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza.

Dante ci ricorda che l’uomo, con la sua intelligenza, dovrebbe sempre vivere, non secondo l’istinto brutale, ma secondo le regole della virtù e della conoscenza. [Un consiglio assai poco seguito, visto che l’uomo non è nemmeno riuscito, in tanti millenni di storia, a comprendere che le guerre dovrebbero essere evitate, ricorrendo alla saggezza, al rispetto reciproco e al buon senso].

-Vien dietro a me, e lascia dir le genti:
sta come torre ferma, che non crolla
già mai la cima per soffiar di venti.

Dante ci suggerisce di non occuparci di cosa dice la gente, ma di avere la forza di mantenere le proprie idee e convinzioni al di là delle suggestioni delle mode; del pensiero del momento.

-Amor, ch’a nullo amato amar perdona, mi prese del costui piacer sì forte, che, come vedi, ancor non m’abbandona.

Dante riconosce la complessità del sentimento dell’amore e propone questa frase che ha sempre avuto diverse interpretazioni. Forse Dante voleva ricordarci i vertici che la passione-amore può raggiungere, tanto da creare situazioni assai complesse. Francesca deve amore a suo marito, ma nulla può impedire che in lei nasca, malgrado tutto, un sentimento forte verso Paolo. Dante li mette all’inferno, ma non giudica, anzi si fa prendere dalla compassione; dalla misericordia direbbe Papa Francesco.

-Tu proverai sì come sa di sale
Lo pane altrui e com’è duro cale
Lo scender e il salir per l’altrui scale…

Una frase attualissima, in questo momento storico nel quale molti italiani, e non solo, devono andarsene dal proprio Paese per trovare un lavoro all’altezza o non, delle loro aspettative. In ogni caso l’esilio, anche se volontario, è quasi sempre una sofferenza; ci si ritrova estranei e l’integrazione non è quasi mai facile.
610 di 996 - 29/5/2018 12:06
quasi40 N° messaggi: 1287 - Iscritto da: 25/8/2016
Cara Lella, hai dimenticato " il mal seme d ' Adamo "; ingloba tutto. L ' essere umano impara e mette in pratica soltanto il peggio, e ammanta ciò che fa con parole false. È la peggior specie del regno animale.
611 di 996 - Modificato il 29/5/2018 13:56
lella6 N° messaggi: 1519 - Iscritto da: 01/2/2010
Viviamo giorni molto difficili che possono portare
a situazioni delicate quanto pericolose per tutti (e
causate a volte da giovani arrampicatori sociali
assetati di potere e ambizione)che mi
hanno fatto ricordare queste antiche parole....

&&&&&&&&&&

« Come gonfio pallon, che spesso balza
quando è caduto, e vien gettato al piano,
o che talor verso le stelle incalza
di esperto giocator possente mano,
e da tal forza spinto assai s’inalza
verso del cielo, ed il fermarsi è vano,
perché alla terra alfin torna repente
precipitevolissimevolmente....... »

(Francesco Moneti, La Cortona convertita, canto III,)
MODERATO DoppiaCifra (Utente disabilitato) N° messaggi: 948 - Iscritto da: 11/5/2018
MODERATO DoppiaCifra (Utente disabilitato) N° messaggi: 948 - Iscritto da: 11/5/2018
614 di 996 - 30/5/2018 08:11
lella6 N° messaggi: 1519 - Iscritto da: 01/2/2010
ualsiasi riferimento a cose o persone dei nostri giorni
è "puramente casuale".......

L'ELEZZIONE DER PRESIDENTE

(TRILUSSA 1930)


Un giorno tutti quanti l'animali
Sottomessi ar lavoro
Decisero d'elegge' un Presidente
Che je guardasse l'interessi loro.
C'era la Societa de li Majali,
La Societa der Toro,
Er Circolo der Basto e de la Soma,
La Lega indipendente

Fra li Somari residenti a Roma,
C'era la Fratellanza
De li Gatti soriani, de li Cani,
De li Cavalli senza vetturini,
La Lega fra le Vacche, Bovi e affini...
Tutti pijorno parte a l'adunanza.

Un Somarello, che pe' l'ambizzione
De fasse elegge' s'era messo addosso
La pelle d'un leone,
Disse: - Bestie elettore, io so' commosso:
La civirtà, la libbertà, er progresso...
Ecco er vero programma che ciò io,
Ch'è l'istesso der popolo! Per cui
Voterete compatti er nome mio... -
Defatti venne eletto propio lui.
Er Somaro, contento, fece un rajo,
E allora solo er popolo bestione
S'accorse de lo sbajo
D'ave' pijato un ciuccio p'un leone!
- Miffarolo!... Imbrojone!... Buvattaro!...
- Ho pijato possesso,
- Disse allora er Somaro - e nu' la pianto
Nemmanco si morite d'accidente;
Silenzio! e rispettate er Presidente!
MODERATO Pippone Gianluca (Utente disabilitato) N° messaggi: 308 - Iscritto da: 12/5/2018
MODERATO La Pastorella (Utente disabilitato) N° messaggi: 223 - Iscritto da: 19/10/2017
MODERATO BillyCarson (Utente disabilitato) N° messaggi: 1011 - Iscritto da: 12/5/2018
619 di 996 - 04/8/2018 11:08
lella6 N° messaggi: 1519 - Iscritto da: 01/2/2010
I BUONI PARENTI

I buoni parenti, dica chi dir vuole,
a chi ne può aver, sono i fiorini:
quei son fratelli carnali e ver cugini,
e padre e madre, figlioli e figliole.
Quei son parenti, che nessun sen dole,
bei vestimenti, cavalli e ronzini:
per cui t'inchinan franceschi e latini,
baroni, cavalier, dottor di scuole.
Quei ti fanno star chiaro e pien d'ardire,
e venir fatti tutti i tuoi talenti,
che si pon far nel mondo, nè seguire.
Però non dica l'uomo: "I' ho parenti";
che, s'e' non ha denari, e' può ben dire:
"Io nacqui come fungo a' tuoni e venti!"


IL COMMENTO DI CAIOMARIO

I veri parenti per Cecco Angiolieri sono i fiorini (la moneta di Firenze nell'epoca il cui visse l'irriverente senese) ma a condizione che uno può averne. I fiorini cioè i soldi sono i veri parenti di cui non si ha mai motivo di lamentarsi, essi ti procurano comodità di ogni tipo; e davanti ad essi si inchinano tutti: francesi e latini, nobili, cavalieri e dottori. Insomma vale il detto latino che "pecunia non olet" per nessuno.
I soldi -ribadisce Cecco- fanno in modo che tu possa conseguire qualsiasi obiettivo materiale....ovviamente in questo mondo.
Conclude Cecco con un'osservazione caustica e cinica: Però non si deve dire -Io ho parenti- pensando di trovare in loro un appoggio se non si hanno soldi; chi infatti non ha soldi dovrebbe dire:
Io nacqui solo come un fungo esposto alle intemperie".
Ancora una volta Cecco Angiolieri si dimostra beffardo e cinico, con una malizia ed una perfidia rarissima ma....ammirabile!!
MODERATO DoppiaCifra (Utente disabilitato) N° messaggi: 948 - Iscritto da: 11/5/2018
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