Eataly

- 13/9/2017 15:07
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014

 

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1 di 3 - 13/9/2017 15:11
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014
Eataly, a Piazza Affari il 33%

Prende avvio formalmente il progetto di quotazione della catena di store. Tra metà e fine ottobre il consiglio d’amministrazione che definirà i contorni dell’operazione. A Unicredit il ruolo di coordinamento dell’ipo. Fatturato 2017 a 500 milioni, mol di 25-30 mil.

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2 di 3 - 15/9/2017 19:43
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014
Tamburi, in borsa il 33% di Eataly entro il 2018

Come anticipato da MF-Milano Finanza, la quotazione sarà oggetto di discussione nel cda di fine ottobre. Il presidente, Tamburi, non ha dato indicazioni precise sul prezzo, ma ha assicurato che sarà "molto elevato"

di Matteo Fusi

Eataly dovrebbe sbarcare in borsa nel 2018. Giovanni Tamburi , presidente di Tamburi Investment Partners, ha assicurato che la quotazione sarà oggetto di discussione del prossimo cda di fine ottobre. "Pensiamo di poter portare a termine la quotazione nel corso del prossimo anno", ha detto Tamburi , precisando che gli attuali azionisti di Eataly venderanno una quota di circa il 33% del capitale.

Per quanto riguarda il prezzo, il numero uno del gruppo non ha indicato un valore preciso, spiegando che al momento non può ancora essere rivelato, ma ha affermato che sarà "molto elevato". Indiscrezioni di stampa hanno parlato una volta di 1 miliardo, una volta di 3 miliardi e ciò spiega quanto sia disorientato il mercato", ha proseguito Tamburi , sottolineando che c'è un "interesse enorme a livello internazionale verso il titolo e aggiungendo che Eataly sarà "la nuova Ferrari ".

Invece l'Ipo di Furla non sarà nel breve. "Stiamo riflettendo, è l'equity story da costruire. Bisogna essere pronti. Ci stiamo ragionando" ma "non la vedo a breve, non c'è nessuna necessità. La vedremo nel medio termine", ha spiegato il numero uno di Tamburi , soffermandosi poi su Fiat Crysler Automobiles che sta crescendo bene e sta dando molte soddisfazioni agli investitori.

"Penso che Marchionne abbia dimostrato di essersi messo in una posizione tale da far diventare Fca il gruppo più appetibile del mercato mondiale dell'auto. Continuerà a ricevere molte proposte", ha detto. Comunque, la puntata in Fca "era un investimento di liquidità temporanea". Tamburi non investirà in Pirelli, "non credo". Pirelli "non fa parte della nostra normale politica e quindi non credo che ci investiremo, ma non perché non sia buona. E' solo fuori dalla nostra politica".

A Piazza Affari il titolo Tamburi sale dell'1% a quota 6,09 euro con i risultati del primo semestre 2017 che hanno dato grandi soddisfazioni: utile netto consolidato pari a circa 53,7 milioni di euro, in forte miglioramento rispetto ai circa 14,5 milioni di euro del primo semestre 2016. Il patrimonio netto è salito a 526 milioni (3,3 euro per azione), mentre il debito netto è sceso a 123 milioni di giugno, dopo il pagamento del dividendo e l'esercizio dei warrant Tamburi .

"Il primo semestre è stato molto buono. Siamo veramente molto contenti, orgogliosi e rispetto a tutti gli indici di riferimento stiamo andando piuttosto bene", ha concluso Tamburi . Per gli analisti di Banca Akros i "numeri sono stati eccezionali" con i ricavi dell'attività di consulenza cresciuti a 3,8 milioni dai 2,3 milioni di euro del primo semestre 2016. Gli analisti hanno così confermato sul titolo il rating buy con un target price a 5,9 euro.

Mentre proprio i risultati di ieri hanno spinto gli analisti di Equita ad alzare il target price sul titolo da 5,5 da 5,33 euro. Il rating però resta neutral. "Le principali operazioni di investimento del primo semestre", hanno osservato alla sim, "hanno riguardato Interpump , ClubItaly, Alpitour e Digital Magics . Dopo giugno il gruppo è entrato, attraverso Tipo, con il 20% in Chiorino, leader nel settore dei nastri di trasporto e di processo per applicazioni industriali". Il cda ha anche deciso di concentrare tutte le partecipate nel settore del digitale (Digital Magics , Talent Garden, Telesia e altre) in un unico veicolo StarTip, in cui saranno convogliate le iniziative relative a questo settore, che sarà dotato di capitali fino a 100 milioni di euro.


https://www.milanofinanza.it/
3 di 3 - Modificato il 25/10/2017 14:40
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014
Eataly, Guerra conferma Ipo nel 2018 o nel 2019

Intanto i conti stanno migliorando. Il presidente Guerra stima di chiudere l'anno con ricavi attorno a 470-475 mln di euro (385 mln nel nel 2016) e un ebitda in crescita nonostante le molte aperture. Il 31 ottobre, come anticipato dal fondatore Farinetti, si riunirà il cda di Eataly che dovrà prendere una decisione sul collocamento in borsa della società

di Francesca Gerosa

Eataly si quoterà nel 2018 o 2019, mettendo sul mercato circa il 30% del capitale. Parola del numero uno della società, Andrea Guerra. "Che ci quoteremo non c'è dubbio, ma lo faremo quando saremo pronti, nel 2018 o 2019", ha dichiarato il presidente questa mattina a margine del convegno di Altagamma sul lusso. "Il percorso va avanti", ha aggiunto, "l'evoluzione va avanti, ci stiamo preparando".

Intanto i conti di Eataly stanno crescendo. "Prevediamo di chiudere l'anno con ricavi attorno a 470-475 milioni di euro", ha stimato Guerra (nel 2016 erano stati pari a 385 milioni), convinto che il 2017 sarà un anno di grande crescita anche per l'ebitda che l'anno scorso era attorno allo zero e nonostante le aperture. "Anche l'ebitda, vicino allo zero l'anno scorso, sta crescendo, così come l'ebitda margin, nonostante le molte aperture", ha aggiunto.

Guerra ha poi ricordato che Eataly si prepara ad aprire il 3 novembre uno spazio a Los Angeles, "molto importante visto che è il primo nella costa ovest degli Stati Uniti". Inoltre sarà inaugurato il 15 novembre Fico, il parco tematico in prossimità di Bologna. A gennaio è già in calendario l'apertura di Eataly a Stoccolma.

Il 31 ottobre, come annunciato lo scorso 20 ottobre dal fondatore Oscar Farinetti, si riunirà il cda di Eataly che dovrà prendere una decisione sul collocamento in borsa della società. "Siamo l'unica azienda globale nel food retail italiano e dobbiamo essere globali anche in questo. Mi piacerebbe che il cda decidesse di collocare il 30% a Milano e non a New York anche se lì sarebbe più facile perché siamo più conosciuti e amati", ha detto Farinetti, precisando che "comunque non cederemo più del 30-33%, noi come famiglia vogliamo restare".

Non solo. Entro fine anno Eataly sceglierà un partner locale per lo sbarco in Cina. "Lì bisogna andare con un partner locale", ha anticipato Farinetti, aggiungendo che entro fine anno verrà annunciato anche quando Eataly aprirà a Shanghai e a Pechino. Mentre "il 2019 sarà l'anno di Londra", ha concluso.
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