Val Di Susa

- 28/6/2011 22:12
zizza2 N° messaggi: 1182 - Iscritto da: 09/11/2010

 

Secondo voi?



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370 Commenti
1     ... 
1 di 370 - Modificato il 28/6/2011 22:17
zizza2 N° messaggi: 1182 - Iscritto da: 09/11/2010
L'attacco è stato violentissimo, con la ruspa, hanno lanciato i lacrimogeni ad altezza uomo e attaccato alla cieca, OVUNQUE, ANCHE DENTRO LA TENDA DELLA CROCE ROSSA, anche dentro i bagni e ora non c'è più nessuno al presidio e le persone che sono state malmenate sono in procinto di essere trasportate negli ospedali. Hanno usato delle ruspe con le pinze, hanno tolto il guard rail e le protezioni antirumore (quelle di vetro) e un gruppo di una decina di persone si sono messi in piedi sulla barricata per opporre resistenza nonviolenta. Quando le forze dell'ordine hanno finito di liberare il varco, hanno lanciato i lacrimogeni per creare un muro di copertura, per cui - senza poter vedere nulla - hanno sradicato la barricata alla cieca, senza poter sapere se c'era qualcuno sulla barricata o meno mentre la sradicavano. I lacrimogeni, lanciati ad altezza uomo, hanno colpito Ivo a un braccio; una volta sradicata la barricata, Ivo a capofila, in maglietta e senza coperture né protezioni, a viso scoperto e mani alzate, ha comunicato urlando "indietreggiamo lentamente... indietreggiamo lentamente" e loro hanno caricato e li hanno manganellati. Ivo è stato colpito in piena faccia. Sono scappati verso l'accampamento e in infermeria hanno avuto giusto il tempo di essere medicati, dopo di che sono arrivate le cariche all'accampamento e nell'infermeria, hanno lanciato i lacrimogeni nelle tende e nei bagni. Il gruppo di noTAV che è stato caricato si è disperso verso la montagne. Ivo si è fatto una scarpinata e poi è stato recuperato da un altro gruppo di umanisti; in questo momento lo stanno accompagnando a Bussoleno per le medicazioni e le lastre, poi verrà trasportato alle Molinette. La situazione di salute non sembra grave. Sporgerà denuncia.

Val_di_Susa.jpg
2 di 370 - 28/6/2011 22:16
lucabrix N° messaggi: 3393 - Iscritto da: 23/8/2009
secondo me quattro pseudo ambientalisti rintronati non possono infirmare le politiche dei trasporti di un intero continente!
E' mai possibile che su non so quante migliaia di km tra Lisbona e Kiev, che si stanno realizzando, solo pochi km che attraversano la loro valle sono così deleteri da non essere fatti?
Ogggi la gente non ragiona più e non vede altro che il proprio immediato tornaconto, peggio poi se condito di retorica idealistica.
3 di 370 - 28/6/2011 22:42
protomega N° messaggi: 23994 - Iscritto da: 02/3/2007
Ciao Zzì,casso ma è mai possibile che non ti posso lasciare solo che ti vai a incasinare...
ma l'altra settimana non eri mica a passeggiare in Toscana,com'è che ti ritrovo in Piemonte??
4 di 370 - 28/6/2011 23:18
zizza2 N° messaggi: 1182 - Iscritto da: 09/11/2010
Ciao Protus, in una settimana, se passeggi abbastanza spedito, la copri la distanza...eheheh
Visto il grande scambio di opinioni su materie nazionali e internazionali che il forum ci offre, ho ceduto alla curiosità...

Io non voglio la libera circolazione delle merci senza quella delle persone. E poi la patata toscana non ha nulla da invidiare a quella catalana....

Saludos
5 di 370 - 28/6/2011 23:20
protomega N° messaggi: 23994 - Iscritto da: 02/3/2007
hihihihihihi...
PATATA,SEMPRE CHE SIA INTESA COME GNOCCA...
6 di 370 - 28/6/2011 23:33
zizza2 N° messaggi: 1182 - Iscritto da: 09/11/2010
Certo, gnocca di patata alla valsugana senza galletto francese per secondo ma cinghiale...e un brunello! Insomma made in italy
7 di 370 - 28/6/2011 23:42
protomega N° messaggi: 23994 - Iscritto da: 02/3/2007
ciao ZZì,BUONA NOTTE...
8 di 370 - 28/6/2011 23:44
MASSI65 N° messaggi: 4191 - Iscritto da: 07/8/2009
Se IVO se ne stava a casa sua.......forse non rompeva le scatole a nessuno.....e nessuno gli rompeva la testa. HANNO FATTO BENE !!!!!!!!!!!!!!!!!!

Per la tele ho visto una manifestazione di protesta fatta da persone violente...........come succede negli stadi.

Per anni ci siamo lamentati che le forze dell'ordine in Italia erano troppo molli, mentre in germania o in svizzera erano molto severi e mantenevano l'ordine. Ora che anche le forze dell'ordine in Italia maganellano i manifestanti violenti.....CI LAMENTIAMO ??????????????????????????????????????
9 di 370 - 28/6/2011 23:57
zizza2 N° messaggi: 1182 - Iscritto da: 09/11/2010
Ciao...non credo che il problema siano le forze dell'ordine. L'articolo era per colmare il vuoto del servizio dei tg.

E' la gestione appaltatrice che preoccupa. Oltre ad un certo grado di inutilità dell'opera in quanto proprio l'esasperazione della globalizzazione porta ad un mercato fuori da ogni regola. Perché un francese deve comprare i miei pomodori ed io i suoi? Pare stupido non trovi?

notte Protus, mo' vado a nanna...ciao
10 di 370 - 29/6/2011 07:17
duca minimo N° messaggi: 38149 - Iscritto da: 29/8/2006



IO STO SEMPRE CON LE NOSTRE FORZE DELL'ORDINE , PERCHE' CARLO GIULIANI NON E' UN CITTADINO ITALIANO E IL TERRITORIO VA DIFESO ....

la questione VAL SUSA è imbarazzante per tutti, perchè tutti vogliono ragione , ma quella è INACCETTABILE per tutti !


Auguratevi soltanto che certe opere di modernizzazione non passino nel vostro giardino.... è più facile fare gli opinionisti ...
11 di 370 - 29/6/2011 11:51
delbenrenzo N° messaggi: 16572 - Iscritto da: 24/3/2007
In Italia,,se non cambiamo testa, resteremo sempre del 4° mondo fuori dalla realtà
e del progresso..colpa sempre dei soliti(pochi) idioti facinorosi e prezzolati x far casino ovunque...in certe situazioni il pugno di ferro ci vuole
12 di 370 - Modificato il 29/6/2011 14:12
odiocaderedalquintopiano N° messaggi: 744 - Iscritto da: 14/12/2010
Quotando: duca minimoIO STO SEMPRE CON LE NOSTRE FORZE DELL'ORDINE , PERCHE' CARLO GIULIANI NON E' UN CITTADINO ITALIANO E IL TERRITORIO VA DIFESO ....

la questione VAL SUSA è imbarazzante per tutti, perchè tutti vogliono ragione , ma quella è INACCETTABILE per tutti !

Auguratevi soltanto che certe opere di modernizzazione non passino nel vostro giardino.... è più facile fare gli opinionisti ...



Ti piace ingiuriare i morti? Mi riferisco a Carlo Giuliani.

Sì — e qui ti do ragione — è facile fare gli opinionisti: basta pensare a te. L'Ivo a cui ti riferisci infatti era in prima linea, assieme agli altri valsusini, a difendere la sua terra e non dietro un piccì a vomitare astio.

Il TAV non lo vogliono in Val di Susa e hanno ragione: è un'opera assurdamente costosa, inutile, e alla fine dannosa. Le mozzarelle, faccio un esempio, possono anche fare qualche curva in più
durante il loro tragitto, e se impiegano un'altra mezz'ora per giungere a destinazione l'importante è che siano ben refrigerate.
Non c'è bisogno di scavare montagne e deturpare paesaggi per far viaggiare le mozzarelle alla velocità della luce, si fa per dire.

Tu sei sempre dalla parte delle forze dell'ordine, perché non resisti al fascino della divisa e ti piace tanto chi tiene in mano il manganello, ma che ci dici di quel che hanno combinato, una notte di qualche anno fa,
i tuoi eroici celerini in quella scuola di Bolzaneto?

Ci hanno fatto anche un bel fumetto, nel caso ti sia andata in corto la memoria.

diaz_fumetto_mirra.jpg
13 di 370 - 29/6/2011 15:38
odiocaderedalquintopiano N° messaggi: 744 - Iscritto da: 14/12/2010
Il Tav è un'opera inutile (il traffico merci e passeggeri in Val di Susa è in diminuzione da anni). Ha però il pregio di costare circa 15 miliardi di euro (quasi completamente a carico dei contribuenti).
14 di 370 - 29/6/2011 15:43
odiocaderedalquintopiano N° messaggi: 744 - Iscritto da: 14/12/2010
Quotando: delbenrenzoIn Italia,,se non cambiamo testa, resteremo sempre del 4° mondo fuori dalla realtà
e del progresso..colpa sempre dei soliti(pochi) idioti facinorosi e prezzolati x far casino ovunque...in certe situazioni il pugno di ferro ci vuole


Ahi, ahi, signora Longari, lei non è poi così informata, avrebbe detto il "povero" Mike.
Ecco un esempio di "idiota facinorosa e prezzolata" (come TU dici)
Noi-madri-di-Valle-di-Susa.jpg
15 di 370 - 29/6/2011 15:48
odiocaderedalquintopiano N° messaggi: 744 - Iscritto da: 14/12/2010
Per tagliare la testa al toro, ecco un articolo di Luca Mercalli sull'argomento:

Le grandi opere non le vuole più nessuno, salvo chi le costruisce e la politica bipartisan che le sponsorizza con pubblico denaro. Dell’inutilità del Ponte sullo Stretto non vale più la pena di parlare, e dell’affaruccio miliardario delle centrali nucleari ci siamo forse sbarazzati con il referendum. Prendiamo invece il caso Tav Val di Susa.

Per i promotori si tratterebbe di un progetto “strategico”, del quale l’Italia non può fare a meno, sembra che senza quel supertunnel ferroviario di oltre 50 km di lunghezza sotto le Alpi, l’Italia sia destinata a un declino epocale, tagliata fuori dall’Europa.

Chiacchiere senza un solo numero a supporto, è da vent’anni che le ripetono e mai abbiamo visto supermercati vuoti perché mancava quel buco. I numeri invece li hanno ben chiari i cittadini della Valsusa che costituiscono un modello di democrazia partecipata operante da decenni, decine di migliaia di persone , lavoratori, pubblici amministratori, imprenditori, docenti, studenti e pensionati, in una parola il movimento “No Tav”, spesso dipinto come minoranza facinorosa, retrograda e nemica del progresso. Numeri che l’Osservatorio tecnico sul Tav presieduto dall’architetto Mario Virano si rifiuta tenacemente di discutere…

Proviamo qui a metterne in luce qualcuno. Il primo assunto secondo il quale le merci dovrebbero spostarsi dalla gomma alla rotaia è di natura ambientale: il trasporto ferroviario, pur meno versatile di quello stradale, inquina meno. Il che è vero solo allorché si utilizza e si migliora una rete esistente. Se invece si progetta un’opera colossale, con oltre 70 chilometri di gallerie, dieci anni di cantiere, decine di migliaia di viaggi di camion, materiali di scavo da smaltire, talpe perforatrici, migliaia di tonnellate di ferro e calcestruzzo, oltre all’energia necessaria per farla poi funzionare, si scopre che il consumo di materie prime ed energia, nonché relative emissioni, è così elevato da vanificare l’ipotetico guadagno del parziale trasferimento merci da gomma a rotaia.

I calcoli sono stati fatti dall’Università di Siena e dall’Università della California. In sostanza la cura è peggio del male.

Veniamo ora all’essere tagliati fuori dall’Europa: detto così sembra che la Val di Susa sia un’insuperabile barriera orografica, invece è già percorsa dalla linea ferroviaria internazionale a doppio binario che utilizza il tunnel del Frejus, ancora perfettamente operativo dopo 140 anni, affiancato peraltro al tunnel autostradale.

Questa ferrovia è attualmente molto sottoutilizzata rispetto alle sue capacità di trasporto merci e passeggeri, sarebbe dunque logico prima di progettare opere faraoniche, utilizzare al meglio l’infrastruttura esistente. Lyon-Turin Ferroviarie a sostegno della proposta di nuova linea ipotizza che il volume dell’interscambio di merci e persone attraverso la frontiera cresca senza limiti nei prossimi decenni.

Angelo Tartaglia del Politecnico di Torino dimostra che “assunzioni e conclusioni di questo tipo sono del tutto infondate”. I dati degli ultimi anni lungo l’asse Francia-Italia smentiscono infatti questo scenario: il transito merci è in calo e non ha ragione di esplodere in futuro.

Un rapporto della Direction des Ponts et Chaussées francese predisposto per un audit all’Assemblea Nazionale nel 2003 afferma che riguardo al trasferimento modale tra gomma e rotaia, la Lione-Torino sarà ininfluente.

E ora i costi di realizzazione a carico del governo italiano: 12-13 miliardi di euro, che considerando gli interessi sul decennio di cantiere portano il costo totale prima dell’entrata in servizio dell’opera a 16-17 miliardi di euro. Ma il bello è che anche quando funzionerà, la linea non sarà assolutamente in grado di ripagarsi e diventerà fonte di continua passività, trasformandosi per i cittadini in un cappio fiscale.

Ho qui sintetizzato una minima parte dei dati che riempiono decine di studi rigorosi, incluse le recenti 140 pagine di osservazioni della Comunità Montana Valle Susa e Val Sangone, dati sui quali si rifiuta sempre il confronto, adducendo banalità da comizio tipo “i cantieri porteranno lavoro”.

Ma suvvia, ci sono tanti lavori più utili da fare! Piccole opere capillari di manutenzione delle infrastrutture italiane esistenti, ferrovie, acquedotti, ospedali, protezione idrogeologica, riqualificazione energetica degli edifici, energie rinnovabili.

Non abbiamo bisogno di scavare buchi nelle montagne che a loro volta ne provocheranno altri nelle casse statali, altro che opera strategica!

Seguendo lo stesso criterio, anche l’Expo 2015 di Milano sarebbe semplicemente da non fare, chiuso il discorso. Sono eventi che andavano bene cent’anni fa. Se oggi in Italia tanti comitati si stanno organizzando per dire “no” alle grandi opere e per difendere i beni comuni e gli interessi del Paese, non è per sindrome Nimby (non nel mio cortile), bensì perché, come ho scritto nel mio “Prepariamoci” (Chiarelettere), per troppo tempo si sono detti dei “sì” che hanno devastato il paesaggio e minato la nostra salute fisica e mentale.
16 di 370 - Modificato il 29/6/2011 16:13
odiocaderedalquintopiano N° messaggi: 744 - Iscritto da: 14/12/2010
Sulla questione della Val di Susa girano dei luoghi comuni che sono già stati confutati dal Movimento No TAV cinque, dico cinque, anni fa. Meglio informarsi prima di (eventualmente) blaterare.
17 di 370 - 29/6/2011 16:14
odiocaderedalquintopiano N° messaggi: 744 - Iscritto da: 14/12/2010
1. SENZA LA TORINO-LYON IL PIEMONTE SAREBBE ISOLATO DALL'EUROPA
In realtà il Piemonte è già abbondantemente collegato all’Europa e soprattutto attraverso la Valle di Susa. In questa valle esistono già due strade statali, un’autostrada e una linea ferroviaria passeggeri e merci a doppio binario. Esiste perfino la cosiddetta autostrada ferroviaria (trasporto dei TIR su speciali treni-navetta). Sono tutte linee di collegamento con la Francia attraverso due valichi naturali (Monginevro e Moncenisio) e due tunnel artificiali (Frejus ferroviario e autostradale). Il tutto in un fondo-valle largo in media 1,5 km ! A fatica ci sta anche un fiume, la Dora Riparia, che di tanto in tanto va in piena.
18 di 370 - 29/6/2011 16:15
odiocaderedalquintopiano N° messaggi: 744 - Iscritto da: 14/12/2010
2. LE LINEE FERROVIARIE ESISTENTI SONO SATURE
In realtà l’attuale linea ferroviaria Torino-Modane è utilizzata solo al 38% della sua capacità. Le navette per i TIR partono ogni giorno desolatamente vuote. (Ma sono state riscoperte e prese d’assalto nel periodo di chiusura del Frejus per incendio). Il collegamento ferroviario diretto Torino-Lyon è stato soppresso per mancanza di passeggeri. E il flusso delle merci — previsto da chi vuole l’opera in crescita esponenziale — è invece sceso del 9% nell’ultimo anno!
19 di 370 - Modificato il 29/6/2011 16:43
odiocaderedalquintopiano N° messaggi: 744 - Iscritto da: 14/12/2010
3. LA TORINO-LYON E’ INDISPENSABILE AL RILANCIO ECONOMICO DEL PIEMONTE
In realtà è vero il contrario. Togliendo risorse (è tutto denaro pubblico) alla ricerca, all’innovazione e al risanamento dell’industria in crisi profonda (Fiat e non solo), il TAV sarà la mazzata finale all’economia piemontese.
20 di 370 - Modificato il 29/6/2011 16:29
odiocaderedalquintopiano N° messaggi: 744 - Iscritto da: 14/12/2010
4. Il TAV TOGLIERÀ I TIR DALLA VALLE
In realtà, tanto per cominciare, i 10/15 anni di cantiere necessari a costruire la Torino-Lyon porteranno sulle strade della Valle e della cintura di Torino qualcosa come 500 camion al giorno (e alla notte) per il trasporto del materiale di scavo dai tunnel ai luoghi di stoccaggio. Con grande aumento di inquinanti e polveri. Finita la apocalittica fase di cantiere e realizzata la Grande Opera, chi ci dice che le merci passeranno dall’autostrada alla nuova ferrovia? Anzi. I promotori dell'opera e recenti studi di ingegneria dei trasporti ci dicono che solo l' 1% dell'attuale traffico su gomma si trasferirà sulla ferrovia. Bel vantaggio.
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