Banco Bpm (BAMI)

- Modificato il 10/4/2024 09:55
GIOLA N° messaggi: 29803 - Iscritto da: 03/9/2014
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1361 di 3308 - 27/10/2020 13:33
Vshare N° messaggi: 5906 - Iscritto da: 06/8/2014
Enria va subito al dunque, calcolando il danno che la pandemia del coronavirus potrebbe infliggere alle banche, in termini di crediti deteriorati o NPL. “L’outlook macroeconomico è incerto e non possiamo escludere una ripresa debole caratterizzata da una crescita significativa dei bad loans. La Banca centrale europea stima che in uno scenario grave ma plausibile, il valore degli NPL presenti nelle banche dell’area euro possa raggiungere quota 1,4 trilioni, ben al di sopra dei livelli della crisi finanziaria del 2008 e della crisi dei debiti sovrani Ue del 2011″. E, “mentre possiamo sperare per il meglio, dobbiamo prepararci al peggio. Dobbiamo fare anche meglio rispetto alle crisi precedenti. L’Unione bancaria potrebbe rendere tutto ciò possibile, con lo strumento delle società di gestione degli asset, che potrebbero permetterci di evitare di ripetere gli errori del passato”. “In primo luogo – sottolinea Enria – dobbiamo essere più veloci nel gestire gli NPL: la qualità degli asset delle banche dell’area euro non ha raggiunto ancora i livelli precedenti la crisi. Certo, ci sono stati alcuni progressi. L’EBA (Autorità bancaria europea) e la Bce hanno sviluppato una guidance pratica che richiede alle banche di gestire gli NPL in modo più attivo. La nuova legislazione assicura anche svalutazioni progressive degli asset che sono a rischio. E tuttavia, l’esperienza dimostra che, ogni volta che si è fatto ricorso alle società di gestione degli asset a seguito di una crisi, i bilanci delle banche sono stati ripuliti in modo più veloce, ripristinando in modo più efficace la capacità delle banche di erogare prestiti”. Dunque, “abbiamo bisogno di utilizzare questa opportunità, anche per avviare una ristrutturazione più profonda del settore bancario. Grandi ammontari di soldi dei contribuenti sono stati dispiegati a seguito della crisi finanziaria e della crisi dei debiti sovrani. Ma l’Europa è stata inefficace nel riuscire a utilizzare il consolidamento per rimuovere la capacità in eccesso e riportare le banche a tornare concentrarsi in modo radicale sui modelli di business. Il risultato è un settore bancario Ue fragile, con valutazioni di mercato che hanno toccato il fondo”. E invece le “asset management companies” – così Enria chiama queste società ‘bad bank’ che gestirebbero gli NPL – possono combinare aiuto e condizionalità appropriate per le banche alle prese con gli NPL, riuscendo a garantire in questo modo quei miglioramenti ai loro modelli di business, di cui c’è tanto bisogno”. Così come c’è tanto bisogno di un coordinamento tra i paesi membri dell’Ue, per dar vita, a una “società di gestione degli asset europea“. Questa, precisa Enria nell’articolo pubblicato sull’FT, è “una soluzione efficace. In alternativa, a sostenere la ripresa economica, se creata in modo appropriato, potrebbe essere una rete di società di gestione degli asset nazionali”. A patto che la soluzione sia “europea e integrata”. Enria dice invece no a iniziative nazionali non coordinate. Soprattutto a fronte di “uno shock della pandemia che è esogeno e simmetrico”, ci sono “condizioni favorevoli per una iniziativa europea. Non si tratta di aiutare le banche che si sono accollate rischi eccessivi, gestendoli male. Piuttosto, l’obiettivo è permettere alle banche Ue di sostenere le famiglie, le piccole imprese e società che siano sostenibili, e rafforzare quella trasformazione di cui l’Ue necessita per diventare un’economia più green e più tecnologicamente avanzata, senza che le banche vengano zavorrate dai crediti a rischio”. Nel concludere l’articolo, Enria ricorda che la posta in gioco è alta: “Non possiamo permetterci di avere un settore bancario che fatica ad affrontare i detriti della crisi attuale, negli anni a venire. Né possiamo permetterci un settore bancario che non sia in grado di sostenere la trasformazione delle nostre economie”. Gli analisti di Equita SIM riassumono l’opinione di Enria. In particolare, Luigi Pedone scrive che “Enria ha nuovamente suggerito la creazione di un veicolo unico o di una rete di ‘bad bank’ nazionali ancorate a standard europei sia in termini di funding (raccogliendo quindi risorse a livello europeo) che di pricing dei crediti deteriorati, creando quindi un mercato con prezzi omogenei. La proposta non prevede in ogni caso una mutualizzazione delle perdite, che sarebbero a carico del paese di appartenza della bad bank. Rispetto al passato, quando l’ipotesi di una bad bank europea era stata accantonata, esistono maggiori probabilità che questo progetto possa realizzarsi visti i progressi registrati dalle banche in termini di convergenza verso standard comuni (NPE ratio, CET1, leverage etc), sebbene resti a nostro avviso complesso giungere ad un’armonizzazione del mercato degli NPL, considerando la diversità dei sistemi giudiziari nazionali. La notizia sarebbe ovviamente positiva per il settore bancario, anche se l’effettivo impatto positivo sui bilanci dipenderà dalle tempistiche dell’implementazione che potrebbero essere molto più ritardate rispetto all’effettivo deterioramento dei bilanci delle banche (in Italia le moratorie sui prestiti scadranno a gennaio 2021)”.
1362 di 3308 - 28/10/2020 07:08
Vshare N° messaggi: 5906 - Iscritto da: 06/8/2014
Data utili prossimo 6/11
1363 di 3308 - 29/10/2020 22:02
SoldatinoKingDartagnan N° messaggi: 860 - Iscritto da: 24/2/2017
UBS entra con il 6,38% di azioni, di cui 0,163% con diritto di voto.
E' un investimento speculativo long, in vista di possibili aggregazioni del Banco oppure inizierà a prestare titoli agli hedge fund ribassisti?
1364 di 3308 - 29/10/2020 22:27
Gianni Barba N° messaggi: 33109 - Iscritto da: 26/4/2020

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MOLTO BEN DETTO COMPAGNE E COMPAGNI

1365 di 3308 - 30/10/2020 13:48
Vshare N° messaggi: 5906 - Iscritto da: 06/8/2014
Banco Bpm: Ubs al 6,4% e Girondi al 5% (MF) Fonte: MF Dow Jones (Italiano) Blitz di Ubs in Banco Bpm. Il colosso svizzero è entrato nell'istituto di Piazza Meda con una posizione lunga complessiva del 6,381%. Nel dettaglio, l'esposizione è costituita in gran parte da posizioni lunghe regolabili in titoli (5,797%), a cui si somma una posizione potenziale dello 0,421% rappresentata da un pacchetto di titoli concessi in prestito a terzi e con possibilità di rientro in qualsiasi momento. Un ulteriore 0,163% è poi la quota fisica in mano alla banca svizzera. Gli acquisti risalgono allo scorso 21 ottobre. Lo stesso giorno il presidente di Ufi Filters, Giorgio Girondi, è a sua volta salito nel capitale della banca milanese, incrementando la quota dall'1,02% dichiarato a metà del marzo fino al 4,98%. Una partecipazione detenuta indirettamente attraverso il veicolo Ggg. È possibile che sia Ubs (che in un filing model ha dichiarato di non puntare ad acquisire il controllo dell'istituto, né di volere esercitare la propria influenza sul management) sia Girondi abbiano preso posizione su piazza Meda in vista di un possibile coinvolgimento dell'istituto nel presumibile risiko bancario che la recente opas messa a segno da Intesa Sanpaolo su Ubi Banca potrebbe innescare. Gli acquisti sono infatti avvenuti a valle di indiscrezioni che considerano la banca guidata da Giuseppe Castagna candidata ideale al consolidamento bancario. fch (END) Dow Jones Newswires October 30, 2020 03:27 ET (07:27 GMT) Copyright (c) 2020 MF-Dow Jones News Srl.
1366 di 3308 - 30/10/2020 14:00
Vshare N° messaggi: 5906 - Iscritto da: 06/8/2014
ANSA) - MILANO, OCT 29 - Blitz nel capitale di Banco Bpm da parte di Giorgio Girondi, presidente di Ufi Filters, società produce sistemi di filtrazione su scala globale, con oltre 4 mila dipendenti e 19 siti industriali in altrettanti Paesi nel mondo, e del colosso bancario Ubs. Girondi, si legge negli aggiornamenti della Consob sulle partecipazioni rilevanti, ha aumentato la sua quota dall'1,02% al 4,98% mentre Ubs detiene una partecipazione aggregata in strumenti finanziari del 6,38%, in gran parte costituita da posizioni lunghe regolabili in titoli. Gli ingressi nell'azionariato di Banco Bpm, una public company senza azionisti di riferimento, avvengono a valle delle indiscrezioni di stampa che danno la banca attivamente alla ricerca di un partner. Tra i potenziali candidati ad un'aggregazione figurano anzitutto i francesi del Credit Agricole, con cui sono in corso colloqui anche in relazione alla partnership nel credito al consumo, ma anche Unicredit e Bper. (ANSA).
1367 di 3308 - 30/10/2020 14:24
Vshare N° messaggi: 5906 - Iscritto da: 06/8/2014
Banche, Gualtieri: 'ancora più urgente M&A, distruzione di valore da crescita NPL dovuta a pandemia' L'aumento della situazione di incertezza provocato dalla crisi del coronavirus COVID-19 pone "con ancora più urgenza e rilevanza il tema delle soluzioni di tipo aggregativo" delle banche, dunque operazioni di M&A (merger and acquisitions, fusioni e acquisizione". E' quanto ha detto il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, intervenendo alla 96esima giornata mondiale del risparmio dell'Acri. Le parole di Gualtieri arrivano nel momento in cui si parla con sempre più frequenza, soprattutto in Italia, del tema del risiko bancario. Gualtieri preme sulla necessità di operazioni che siano "promosse dai mercati e basate su solidi piani industriali, che siano in grado di consentire il conseguimento di economie di scala e di diversificazione, e i necessari investimenti in tecnologia e innovazione". "Un simile approccio - ha spiegato il titolare del Tesoro - consentirebbe al settore bancario di riorientare rapidamente il credito verso nuovi settori, come il digitale e la sostenibilità, conciliando un rinnovato sostegno all'economia reale con il necessario ritorno a obiettivi sostenibili di redditività prospettica". Pur mettendo in evidenza i miglioramenti che le banche hanno riportato nel ridurre la mole dei crediti deteriorati, Gualtieri ha ammesso che "la principale sfida nei prossimi mesi sarà gestire la crescita delle esposizioni ai crediti deteriorati (NPL) determinata dalla crisi pandemica, che può comportare una significativa distruzione di valore". Ciò significa che è necessario "un atteggiamento proattivo da parte delle autorità europee e nazionali, identificando misure per diversificare e arricchire la 'cassetta degli attrezzi". Qualche minuto prima, intervenendo allo stesso evento, il governatore di Bankitalia Ignazio Visco aveva invitato le banche a classificare i crediti, per comprendere quelli che sono a rischio. Le banche non devono rinviare l'emersione nei bilanci "di perdite altamente probabili", ha detto il numero uno di Palazzo Koch, parlando della "necessità di non rinviare l'emersione di perdite altamente probabili, anticipando parte delle rettifiche di valore prima che le insolvenze si manifestino in modo conclamato. Va contrastato il rischio che si accumuli nei bilanci delle banche un eccesso di crediti deteriorati non adeguatamente svalutati".
1368 di 3308 - 02/11/2020 07:08
Vshare N° messaggi: 5906 - Iscritto da: 06/8/2014
L'ANTEPRIMA Hines in pole per rilevare Porta Vittoria Se si dovesse concretizzare l'operazione, il colosso americano Hines aggiungerebbe la propria presenza in un'altra casella importante dello scacchiere delle riqualificazioni a Milano. Secondo indiscrezioni che circolano sul mercato, Hines avrebbe fatto una offerta per rilevare gli immobili del fondo Niche, costituito da Prelios nel momento in cui York Capital Management Global Advisors ha perfezionato l'acquisizione del complesso di Porta Vittoria. L'operazione vale circa 200 milioni di euro. Al momento non c'è nulla più dell'offerta, in vista forse di un'esclusiva. Proprio negli ultimi giorni è stato aperto il cantiere per realizzare il parco pubblico, che sarà la continuazione di Largo Marinai d'Italia, al quale andrà aggiunto un importante complesso sportivo. Dopo la realizzazione di tali opere (il parco sarà completato per la primavera del 2021), si potrà procedere alla commercializzazione delle residenze. Il complesso è stato apportato al fondo Niche nel 2018. York è il principale quotista, ma anche {......Bpm fa parte dei soci perché quando è stato avanzato il concordato fallimentare la banca ha mantenuto il debito sostenibile sul fondo mentre il debito in eccesso è diventato equity (quote di classe B del fondo stesso). Le case oggi sono completate, si tratta in tutto di oltre 160 appartamenti. L'intera area è di complessivi 139.000 metri quadrati in uno spicchio di città tra viale Umbria, via Monte Ortigara e via Cervignano. Il progetto include 23.000 mq destinati al residenziale, nonché di ulteriori circa 24.000 mq di strutture ricettive e di servizio tra cui un hotel, una galleria commerciale e un'area fitness, oltre a box e parcheggi.
1369 di 3308 - 02/11/2020 18:50
Vshare N° messaggi: 5906 - Iscritto da: 06/8/2014
Banco Bpm non ha avuto contatti con il presidente di Ufi Filters, Giorgio Girondi, salito nel capitale della banca milanese, incrementando la quota dall'1,02% dichiarato a metá di marzo fino al 4,98% (partecipazione detenuta indirettamente attraverso il veicolo Ggg). La mossa è risultata inattesa e non concordata. E' quanto spiegano fonti aggiungendo che invece la partecipazione di Ubs, entrata nell'istituto di Piazza Meda con una posizione lunga complessiva del 6,381%, è riconducibile a fondi gestiti per conto dei clienti e non risponde a un acquisto "corporate" di tipo strategico. cce
1370 di 3308 - 11/11/2020 06:03
Vshare N° messaggi: 5906 - Iscritto da: 06/8/2014
Macro: Industria: si interrompe la crescita della produzione, pessimo segnale per i prossimi mesi Dopo quattro mesi di crescita, la produzione dell'industria italiana torna a contrarsi. Un segnale preoccupante alla luce delle nuove misure restrittive adottate a livello nazionale e regionale per contenere il contagio di coronavirus, che potrebbero far peggiorare la situazione nei prossimi mesi. Secondo i dati Istat diffusi oggi, la produzione industriale ha evidenziato a settembre un calo del 5,6% rispetto ad agosto, facendo perggio del previsto. Gli analisti infatti avevano messo in conto un ribasso del 2%. Rispetto a febbraio, mese immediatamente precedente l’esplosione della crisi Covid, il livello è inferiore di circa il 4% mentre, in termini tendenziali (rispetto quindi a settembre 2019) l’indice corretto per gli effetti di calendario è più basso del 5,1% (contro attese ferme a -1,7%). Riduzioni tendenziali particolarmente ampie, precisa l'Istat, riguardano le industrie tessili, dell’abbigliamento, pelli e accessori e quelle petrolifere. In controtendenza solo il comparto estrattivo, la fornitura di energia e le altre industrie manifatturiere. E così l'ottimo rimbalzo dei mesi estivi, grazie al quale si erano recuperati i valori pre-Covid, sembra essere già finito. "Insomma, smaltiti questa estate gli ordini arretrati, la produzione arranca nuovamente - afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori - Un segnale pessimo, per non dire drammatico, considerato che ora l'Italia è già riprecipitata in un nuovo lockdown che rende questi valori, già orrendi, appartenenti ad una precedente era geologica". Preoccupa in particolare il tonfo dei beni di consumo, che scendono sia a livello congiunturale (-4,8%) che tendenziale (-5,7%), dato che riflette la scarsa propensione alla spesa da parte delle famiglie e rischia di avere effetti disastrosi sui consumi, soprattutto in vista del Natale. “I dati sulla produzione industriale di settembre, per quanto negativi, sono purtroppo destinati a peggiorare come conseguenza delle ultime misure anti-Covid adottate a livello nazionale e regionale, e crediamo che nemmeno il Natale questa volta possa salvare il comparto, con inevitabili effetti a cascata sull’economia nazionale”, commenta Carlo Rienzi, presidente di Codacons.
MODERATO LuciaLavigna (Utente disabilitato) N° messaggi: 3268 - Iscritto da: 20/10/2020
1372 di 3308 - 11/11/2020 18:10
Vshare N° messaggi: 5906 - Iscritto da: 06/8/2014
🇨🇭 vs it ZURIGO (Reuters) - Il Ceo di Credit Suisse Thomas Gottstein ha detto che l'istituto è aperto ad acquisizioni, specialmente nel suo business principale, il wealth management. "Il consolidamento è necessario e avverrà", ha detto Gottstein nel corso di una conferenza organizzata da Bloomberg. "La nostra strategia si basa principalmente sulla crescita organica, ma siamo anche sempre aperti e pronti a guardare a opportunità di acquisizione, specialmente nel private banking".
MODERATO marianna9 (Utente disabilitato) N° messaggi: 7011 - Iscritto da: 31/5/2020
1374 di 3308 - 18/11/2020 19:41
Vshare N° messaggi: 5906 - Iscritto da: 06/8/2014
Ieri Marshall ha ridotto ancora... Marshall Wace LLP BANCO BPM SPA IT0005218380 0,86 17/11/2020
MODERATO aalberto1 (Utente disabilitato) N° messaggi: 8345 - Iscritto da: 16/1/2020
1376 di 3308 - 20/11/2020 09:06
Vshare N° messaggi: 5906 - Iscritto da: 06/8/2014
Bper: Cimbri; aggregazione con Banco ipotesi affascinante (Sole) Fonte: MF Dow Jones (Italiano) "Bper oggi ha un programma definito ed è impegnata nell'acquisizione delle filiali Ubi a completamento dell'operazione avviata lo scorso febbraio. Certo l'idea di creazione del terzo gruppo bancario italiano attraverso l'aggregazione tra Banco Bpm e Bper è affascinante sia sotto il profilo industriale sia perché si tratterebbe di un grande progetto italiano". Lo ha detto Carlo Cimbri, ad di Unipol che è anche il primo azionista di Bper, al Sole 24 ore, in merito alle ipotesi di aggregazione con Banco Bpm. Con questa aggregazione, ha proseguito, "verrebbe a consolidarsi il settore bancario con un gruppo da 300 miliardi di attivi, prevalentemente nel nord Italia, con quote di mercato importanti nelle regioni più produttive del paese ed economie di scala estremamente rilevanti". "I media riportano che in questo periodo Banco Bpm sta definendo le proprie strategie. Qualora dimostrasse prioritario interesse verso questa ipotesi penso che Bper non potrebbe che approfondirla con grande attenzione. Un progetto che creasse valore e fosse coerente con gli interessi degli azionisti raccoglierebbe il consenso degli stessi e del mercato", ha precisato Cimbri. vs (END) Dow Jones Newswires November 20, 2020 02:04 ET (07:04 GMT) Copyright (c) 2020 MF-Dow Jones News Srl.
1377 di 3308 - 25/11/2020 18:23
Vshare N° messaggi: 5906 - Iscritto da: 06/8/2014
Bce: utili banche rimarranno deboli per tutto il 2021, ostacolando credito a economia reale "La debolezza continua della redditività potrebbe essere di ostacolo alla capacità delle banche di sostenere i prestiti all'economia reale nell'arco dei prossimi mesi, considerando anche che i tassi di interesse rimarranno bassi per un periodo significativo di tempo". E' quanto si legge nel report sulla stabilità finanziaria stilato dalla Bce. Il quadro presentato dalla banca centrale europea non è dei migliori. Nell'ultimo report sulla stabilità finanziaria, la Bce ha scritto di ritenere che la redditività delle banche dell'area euro non tornerà ai livelli precedenti la pandemia coronavirus COVID-19 prima del 2022. Ancora peggio: "Con il recente balzo delle infezioni e le nuove misure di contenimento (in alcuni casi anche di lockdown), è probabile che le stime sulla redditività (del settore) verranno riviste al ribasso, anche per l'incertezza su quando un vaccino (anti-Covid) potrà essere effettivamente disponibile per una fetta più ampia della popolazione". Il report sicuramente non è di buon auspicio per le banche dell'area euro, che chiedono di ricevere il prima possibile dalla Vigilanza della Bce il via libera per ripristinare l'erogazione dei dividendi. La distribuzione delle cedole è stata congelata da Francoforte lo scorso marzo, al fine di incentivare gli istituti a erogare in primis il credito all'economia reale, dunque alle famiglie e alle imprese. Esteso a tutto il 2020, il bando potrebbe essere tolto a partire dal 2021, come ha lasciato intendere anche il vice presidente del board di vigilanza della Bce, Yves Mersch, in una intervista rilasciata all'Ft. Detto questo, ha detto Mersch, la vigilanza dovrebbe essere "molto prudente" nel permettere che "l'erogazione delle cedole venga ripristinata ai livelli precedenti la pandemia". Questo, ha precisato, "non significa che dovremo a mantenere il divieto assoluto a tutti i costi", visto che il bando provoca anche "una incertezza legale", dal momento "che abbiamo un solo strumento di imposizione nella nostra regolamentazione, che è basato su un approccio caso per caso". Ma secondo l'esponente del board esecutivo della Bce, le banche dell'Eurozona potranno tornare a erogare i dividendi a partire dal prossimo anno, solo convincendo le autorità che i loro bilanci siano sufficientemente solidi da riuscire a contrastare gli effetti economici e finanziari provocati dalla pandemia del coronavirus.
1378 di 3308 - 08/7/2021 15:37
GIOLA N° messaggi: 29803 - Iscritto da: 03/9/2014

BANCO BPM grafico giornaliero: il Piave non ha mormorato!


vdcj1
1379 di 3308 - 09/7/2021 16:03
Vshare N° messaggi: 5906 - Iscritto da: 06/8/2014
Fra le combinazioni a disposizione di Unicredit, gli operatori continuano a scommettere su un deal Unicredit-Banco Bpm, news Unicredit ha anticipato il cda il 29 luglio
1380 di 3308 - 12/10/2021 22:14
eolo1 N° messaggi: 289 - Iscritto da: 17/1/2020
Ma questa minchia non si sposta più? Svegliati che è ora Castagna !!!!!!!!!!!
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