Bami - Banco Bpm (BAMI)

- Modificato il 02/1/2017 10:01
vipex N° messaggi: 9911 - Iscritto da: 10/2/2013
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Auguri a Banco BPM.

 





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15101 di 15730 - 11/1/2021 15:31
Vshare N° messaggi: 5906 - Iscritto da: 06/8/2014
Moody’s su Eurozona: ‘elevati livelli debiti e crescita a singhiozzo intensificheranno rischio altro shock’ 11/01/2021 13:35 di Laura Naka Antonelli 1 “La stabilizzazione del debito rappresenterà una sfida politica cruciale” e “gli elevati livelli dei debiti, insieme a una crescita a singhiozzo intensificheranno il rischio e l’impatto di un altro shock”. E’ quanto ha scritto Moody’s nel report odierno intitolato “Moody’s – Euro area sovereigns’ negative 2021 outlook reflects significant economic and fiscal uncertainty”, ovvero “Moody’s: l’outlook negativo per il 2021 dei debiti sovrani dell’area euro riflette incertezze significative dal fronte economico e fiscale”. “La pandemia del coronavirus ha scatenato una recessione profonda nel 2020 per l’area euro, provocando un forte rialzo dei ratio dei debiti governativi (debito-Pil)”,
MODERATO JIMMY GORGONZOLA (Utente disabilitato) N° messaggi: 2763 - Iscritto da: 31/7/2020
15103 di 15730 - 12/1/2021 06:15
Vshare N° messaggi: 5906 - Iscritto da: 06/8/2014
Banco Bpm Put 12/2023 1,9 320 vol
15104 di 15730 - 12/1/2021 17:17
Vshare N° messaggi: 5906 - Iscritto da: 06/8/2014
Mps: Banco BPM smentisce interesse verso la banca dopo rumor M&A Banco BPM non ha cambiato la propria posizione nei confronti di Monte dei Paschi", il che significa che "non include la rivale toscana tra le possibili opzioni di fusione prese in considerazione". E' quanto riporta Reuters, sulla base di quanto riferito da una fonte vicina alla banca di Piazza Meda, terza banca italiana. Oggi alcuni quotidiani hanno riportato indiscrezioni varie sul futuro di Mps, indicando anche che, oltre a UniCredit, sarebbe rispuntata l'opzione Banco BPM. Il titolo Mps nel pomeriggio segna un rialzo dello 0,63%, dopo la riunione del cda, che si è conclusa ieri con l'ufficializzazione, da parte del Tesoro maggiore azionista, dell'intenzione di vendere la propria quota a un potenziale istituto interessato alla banca senese. UniCredit è debole a Piazza Affari, e mette a segno un rialzo di appena lo 0,14%, mentre Banco BPM sale di oltre +1%.
15105 di 15730 - 12/1/2021 17:46
Vshare N° messaggi: 5906 - Iscritto da: 06/8/2014
Banco Bpm: stop a dossier Statuto (MF) Fonte: MF Dow Jones (Italiano) Tutto da rifare. Quando le condizioni di mercato saranno differenti. E quando il contesto immobiliare e commerciale tornerà alla normalità post pandemia. Il Banco Bpm ha deciso di congelare il dossier Statuto. L'istituto di credito guidato dall'amministratore delegato Giuseppe Castagna, secondo quanto appreso in ambienti del settore real estate da MF-Milano Finanza, ha ritirato dal mercato il dossier denominato Project Brera. Si tratta della procedura di cessione dei crediti vantati dalla banca nei confronti del gruppo che fa riferimento all'immobiliarista campano Giuseppe Statuto e gestita per mesi dagli advisor EY e Dla Piper. Una partita che ha visto a lungo impegnati, nella valutazione del progetto e nella definizione delle offerte, Bain (a lungo in pole position), Apollo Global Management (fattosi avanti assieme ad Apeiron Management), King Street (alleata all'italiana Quinta Capital), Fortress e DeA Capital Re. Il credito vantato da Banco Bpm nel confronti di Statuto comprende varie posizioni, anche relative a immobili di pregio a Milano (hotel esclusi).Da quel che è trapelato, l'istituto avrebbe deciso di mettere nel cassetto il dossier a fronte delle proposte arrivate, che avevano un controvalore oscillante tra 170 e 200 milioni di euro, mentre Banco Bpm avrebbe iscritto in bilancio l'esposizione a circa 300 milioni. Va detto che la banca da diversi anni sta lavorando al miglioramento della propria esposizione verso il gruppo real estate. Un credito che, in seguito alla fusione tra Bpm e Banco Popolare, superava i 900 milioni e che nel corso degli anni è diminuito grazie alla cessione di asset. Basti dire che già a inizio 2019 l'importo era sceso da 700 a 570 milioni in seguito a dismissioni di proprietà immobiliari della galassia Statuto.
15106 di 15730 - 12/1/2021 21:10
federicocianchi N° messaggi: 2389 - Iscritto da: 13/9/2006
Segnalo CONFINVEST per chi non vuole rischiare e raddoppiare.
15107 di 15730 - 12/1/2021 21:26
Gianni Barba N° messaggi: 33109 - Iscritto da: 26/4/2020

Confinvèst non si sa il giorno esatto che escono i dati...quindi fino al giorno che i dati usciranno, il titolo andrà depresso fino a 4,20 dove io proverò un buy sunglasses !

15108 di 15730 - 14/1/2021 04:59
Vshare N° messaggi: 5906 - Iscritto da: 06/8/2014
Stablecoin: Ha parlato di "euro digitale" Christine Lagarde, presidente della BCE, intervenendo a un forum Reuters sul futuro dell'Eurozona dopo la fine della pandemia. «Nel mondo del fintech le cose si muovono a grandissima velocità - ha detto Lagarde - quindi dobbiamo essere pronti ma avendo sempre in primo piano la sicurezza. Guardando alle esperienze nel resto del mondo, in Cina, dove sono in corso esperimenti su "scala cinese", ci sono voluti cinque anni dal primo progetto ad oggi». Eurozona, recupera la produzione industriale a novembre «Quindi per quanto ci riguarda non avverrà domani, ci vorrà del tempo ma avremo l'euro digitale che non soppianterà ma affiancherà le banconote. E spero che non ci vogliano più di cinque anni ma chissà dove ci porterà la continua accelerazione che c'è nel mondo fintech. Di sicuro l'euro digitale risponde alla forte domanda che c'è da parte dei cittadini europei» conclude la presidente dela
15109 di 15730 - 14/1/2021 05:19
Vshare N° messaggi: 5906 - Iscritto da: 06/8/2014
S&P: il grande test per le banche italiane è nel 2021 Le banche italiane hanno già navigato in acque turbolente in passato, ma nell'affrontare la pandemia del coronavirus hanno avuto un significativo e tempestivo supporto da parte delle autorità europee e nazionali. Così scrivono nero su bianco gli analisti di S&P in un rating dedicato agli istituti finanziari italiani. Secondo gli esperti, gli oltre 140 miliardi di euro di prestiti alle piccole e medie imprese e alle aziende in gran parte garantiti dal governo italiano, ad esempio, contribuiranno probabilmente a contenere l'onere delle perdite di credito per le banche, mitigando nel contempo l'impatto della pandemia per molte imprese colpite. Inoltre, le tempestive ed eccezionali misure monetarie della BCE, continuano gli esperti, hanno impedito il rischio di rifinanziamento delle banche, consentendo loro di continuare a fornire credito. Il report di S&P sulle banche italiane S&P Global Ratings ha affermato che per queste ed altre ragioni, i rating sulle banche italiane sono rimasti sostanzialmente invariati nel 2020. Tuttavia, i rischi al ribasso rispetto alle aspettative rimangono rilevanti. “Abbiamo rivisto in negativo le prospettive di diverse banche commerciali nazionali riflettendo gli effetti significativi della pandemia sull'economia e l'incertezza sull'entità dei danni strutturali in diversi settori e sul suo impatto sul sistema bancario” scrivono. "Ci aspettiamo di avere chiarezza sui danni che la pandemia produrrà sui bilanci delle banche una volta ottenuti i dati sulla ripresa economica e una volta che alcune misure di sostegno saranno gradualmente revocate, ma sappiamo già che la qualità degli attivi si deteriorerà materialmente", ha detto l'analista di S&P Global Ratings nel rapporto intitolato "Per le banche italiane, il grande test potrebbe arrivare nel 2021". “Prevediamo che le perdite su crediti per le banche italiane raggiungeranno il loro picco nel 2021, nonostante i consistenti accantonamenti per le perdite future accantonati dalle banche nel corso del 2020. Pur essendo superiori alla maggior parte dei settori bancari in Europa, le perdite su crediti rimarranno in media, a nostro avviso, al di sotto dei livelli del precedente periodo di crisi. Pur ritenendo che per molte banche l'impatto sarà probabilmente gestibile, riteniamo che alcune entità siano molto più vulnerabili di altre alla crisi. E’ il caso di quelle banche che non avevano ancora completato il risanamento dei problemi legati al passato o che avevano vulnerabilità strutturali nei loro modelli di business pre-coronavirus”. "Ci aspettiamo quindi di vedere una resilienza e una performance variabile tra le banche, poiché la recessione si ripercuote sulla qualità delle loro attività e sui loro profili finanziari complessivi".
15110 di 15730 - 14/1/2021 08:01
federicocianchi N° messaggi: 2389 - Iscritto da: 13/9/2006
FORZA CON GLI ORDINI AL MEGLIO SU C O N F I N V E S T
15111 di 15730 - 14/1/2021 13:42
Vshare N° messaggi: 5906 - Iscritto da: 06/8/2014
Gelata su febbre M&A banche italiane. I freni su Mps-UniCredit, CreVal-Credit Agricole e Bper-BPM Le sirene di M&A sembrano spegnersi a Piazza Affari, con il dossier Mps-UniCredit per ora 'bloccato' dalla ricerca di Piazza Gae Aulenti del ceo successore di Jean-Pierre Mustier e la nota di Creval (Credito Valtellinese), che dice chiaramente che anche qualche socio non ritiene adeguato il corrispettivo dell'Opa lanciata da Credit Agricole Italia. C'è poi anche Carlo Cimbri, amministratore delegato di Unipol - compagnia assicurativa che risulta prima azionista di Bper con il 19%- che stoppa i recenti entusiasmi che lui stesso aveva rinfocolato a novembre su un possibile matrimonio tra la banca e Banco BPM. Parlando nel corso della trasmissione Restart su Rai2, stando a quanto riportato da Il Sole 24 Ore, Cimbri ha chiarito la propria posizione, affermando che "le fusioni non sono di per sé la panacea per risolvere i problemi delle aziende", visto che "dipende da come vengono fatte e da come la nuova realtà saprà stare sul mercato". "Prima gli attivi di Ubi", precisa il ceo di Unipol, ricordando che Bper ha comprato da Ubi Banca 30-40 miliardi di attivi". Certo, "un sistema troppo frazionato è un sistema inefficiente" e "il numero degli sportelli bancari è ancora sovradimensionato". Ma l'acquisto degli attivi Ubi da parte di Bper ha, per l'appunto, la precedenza. Per ora nulla di fatto neanche dal fronte CreVal-Credit Agricole Italia. Non solo i consiglieri, ma anche alcuni azionisti non ritengono adeguato il corrispettivo offerto da Credit Agricole Italia, pari a 10,50 euro per azione. Viene fatto notare inoltre che lo stesso titolo CreVal sia stato scambiato, nel periodo successivo all'annuncio dell'Opa, "a premio rispetto al corrispettivo d'offerta". Il titolo Credito Valtellinese riporta tuttavia un trend piatto a Piazza Affari. Alert centrodestra su piano francese sulla finanza italiana A proposito delle mosse di Credit Agricole Italia, vale la pena di riprendere anche l'allarme lanciato dal centro destra, riportato da un articolo di Milano Finanza, su "Un piano francese sulla finanza italiana". Il riferimento è a "un documento firmato dai tre partiti di opposizione, Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia, che porta la firma di circa 80 parlamentari, a partire da Giorgia Meloni", da cui emerge la preoccupazione per "le sorti di Mps", in particolare per il rischio che la banca senese finisca sposa "ad un gruppo francese, come emerso da ipotesi degli ultimi giorni ". E il timore è condiviso anche dai Cinque Stelle. Leggi anche Torna paura atavica per Francia, con banche italiane più fragili per lockdown dividendi Bce. Minaccia Axa su Generali. Il documento parla in generale dell'interesse delle banche francesi sul risparmio degli italiani, citando il report Foreign investors in Italian government debt di UniCredit, da cui è emerso che "alla fine di dicembre 2019 circa il 33% del debito italiano era in mano a soggetti stranieri", con la Francia primo Paese investitore al 21%". Praticamente, le banche francesi, in base a quello studio, "detengono una quota di 285,5 miliardi di euro di debito pubblico italiano". "Come Centrodestra abbiamo firmato una mozione che mette in evidenza la pervasiva presenza nel nostro debito pubblico degli istituti francesi che detengono 285,5 mld di euro di Btp. Non possiamo permettere che MPS finisca il mani francesi come emerso da ipotesi stampa!», scrive sui social il tesoriere della Lega Giulio Centemero". E non solo su Mps: le opposizioni lanciano l'allarme francese anche su Mediobanca e Generali. UniCredit a caccia di AD: meglio un manager italiano. Sarà Orcel? Tutto questo, mentre altri articoli sottolineano come, nella ricerca del prossimo ceo dell'era post Mustier, UniCredit preferisca che il ceo sia un italiano. "UniCredit, il pressing per nominare un manager italiano", scrive il Corriere della Sera, riportando che il cacciatore di teste (Spencer & Stuart) "ha vagliato anche alcuni banchieri stranieri come gli ex ceo di Commerzbank, Martin Blessing, e di Credit Suisse, Tidjane Thiam. Ma non parlano italiano, considerato un requisito de facto". Viene messo in evidenza, così come anche da un articolo de La Stampa, che a chiedere un ceo italiano è il sindacato dei bancari, ovvero la FABI, attraverso il suo numero uno Lando Sileoni. Per ora il favorito a sostituire Mustier nella carica di AD di UniCredit, che ha l'assist dell'azionista Leonardo del Vecchio, si confermerebbe Andrea Orcel , ex banchiere di Ubs e Merrill Lynch, romano. Altri candidati sono Flavio Valeri, Fabio Gallia, Diego De Giorgi e Carlo Vivaldi. Riguardo al dossier Mps-UniCredit, il quotidiano torinese sottolinea che "il successore di Mustier potrebbe schivare la pratica Montepaschi: la crisi di governo aperta ieri da Italia Viva, si spiega, sospende l'accelerazione del Tesoro per la cessione del suo 64% almeno fino a quando non sarà chiarito lo scenario politico". In ogni caso, la priorità di UniCredit per ora, come ha chiarito nelle ultime ore il presidente Cesare Bisoni, è la scelta del nuovo AD.
15112 di 15730 - 14/1/2021 22:01
Vshare N° messaggi: 5906 - Iscritto da: 06/8/2014
Open interest Banco Bpm Put 01/2021 1,9 1.030 Banco Bpm Put 03/2021 1,9 1.030
MODERATO JIMMY GORGONZOLA (Utente disabilitato) N° messaggi: 2763 - Iscritto da: 31/7/2020
15114 di 15730 - 15/1/2021 05:50
Vshare N° messaggi: 5906 - Iscritto da: 06/8/2014
La crisi politica italiana riempie le pagine dei giornali e viene monitorata da vicino anche dai mercati, e dagli investitori. Diversi i commenti e gli scenari offerti da analisti, economisti e banche d’affari che si stanno focalizzando in queste ore sulla crisi in atto e sui possibili risvolti. Tra questi Morgan Stanley che nel report dal titolo “Italy Economics: Can the Government Hold?” ha affrontato il tema sotto diversi punti di vista, tra cui quello delle possibili elezioni. “Con l’ex premier Renzi che ha ritirato il suo partito dal governo, c’è il rischio che l’esecutivo italiano non riesca a ottenere la maggioranza parlamentare – scrivono gli economisti della banca Usa -. Anche se ciò non rientra nel nostro scenario base, il Paese potrebbe comunque andare ad elezioni anticipate che, secondo i sondaggi attuali, porterebbero ad un cambio di governo”. Sul tema elezioni, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, valuterà se è possibile formare un governo sostenuto da una maggioranza parlamentare. Secondo Morgan Stanley l’esito più probabile vede il Premier Giuseppe Conte, il cui governo ha ancora una maggioranza alla Camera, trovare una nuova maggioranza al Senato per sostenere il suo governo nei voti chiave, magari con il sostegno di Italia Viva. Altre opzioni, tra cui un nuovo Premier, o elezioni anticipate, rimangono possibili. Intanto la Lega resta in attesa dietro le quinte. “Se non si riuscirà a formare un governo con una maggioranza parlamentare sicura e si andrà alle elezioni anticipate, un cambio di governo sembra abbastanza probabile, visti i numeri più forti dell’opposizione, con la Lega di Salvini in testa nei sondaggi”, spiegano gli economisti aggiungendo che “nel caso di un governo che coinvolga il partito di Salvini, ci aspettiamo un aumento delle tensioni con l’UE, date le divergenze politiche, ad esempio in merito alle politiche migratorie”. Questo, rimarcano, potrebbe complicare l’implementazione del Recovery Fund, il quale prevede che l’UE fornisca risorse finanziarie all’Italia pari al 10% del Pil nei prossimi 5 anni. Un’altra importante questione che torna sul tavolo è l’aumento del rischio politico europeo. Morgan Stanley sottolinea nel suo report odierno che il rischio politico del 2021 in Europa sembrava modesto, con elezioni programmate solo in Germania e nei Paesi Bassi, con avrebbero dovuto portare a cambiamenti di minor rilievo. Il riemergere del rischio politico italiano mette in discussione questa prospettiva: le elezioni anticipate sembrano possibili e probabilmente porterebbero ad un nuovo governo, meno allineato con l’UE.
15115 di 15730 - 15/1/2021 12:06
peppedj N° messaggi: 16079 - Iscritto da: 27/9/2007
Bialetti top titolo del listino
15116 di 15730 - 15/1/2021 17:57
Vshare N° messaggi: 5906 - Iscritto da: 06/8/2014
Banche, Enria (Bce): 'finora impatto Covid limitato, ma non escluso deterioramento significativo asset' Finora l'impatto della pandemia coronavirus Covid-19 sulle banche è stato "limitato". Così il numero uno della Supervisione bancaria della Bce, Andrea Enria, in un discorso proferito nella giornata di oggi. Tuttavia, "non dovremmo essere compiacenti", ha continuato Enria, avvertendo che "non possiamo escludere che, una volta che le misure di sostegno varate dai governi verranno ritirate, alcune banche si trovino a far fronte a un deterioramento significativo della loro qualità degli asset".
15117 di 15730 - 15/1/2021 17:58
Vshare N° messaggi: 5906 - Iscritto da: 06/8/2014
Bankitalia, Visco lancia alert pandemia su banche più piccole e su rischio effetto domino Le banche piccole sono quelle più esposte ai rischi causati dalla pandemia coronavirus Covid-19. Lo ha detto il governatore di Bankitalia Ignazio Visco, nell'indirizzo di saluto rivolto oggi ai partecipanti al workshop online "The crisis management framework for banks in the EU" How can we deal with the crisis of small and medium-sized banks?": "Una recente analisi della Banca d'Italia conferma che l'effetto della pandemia sull'esposizione al rischio di credito delle banche italiane potrebbe essere maggiore tra gli istituti meno rilevanti rispetto a quelli rilevanti, a causa della diversa composizione dei portafogli di finanziamenti". Visco ha lanciato un chiaro avvertimento: "Dobbiamo tener presente che imporre perdite sui creditori delle banche di piccola e media dimensione in assenza di cuscinetti Mrel finirebbe con il colpire i loro depositi, con possibili effetti domino negativi su altre piccole banche".
15118 di 15730 - 16/1/2021 21:44
Vshare N° messaggi: 5906 - Iscritto da: 06/8/2014
Possibilità di crescita azzerate nel caso in cui l'emergenza sanitaria dovesse perdurare oltre la metà del 2021: queste le previsioni effettuate dalla Banca d'Italia all'interno del bollettino economico reso pubblico nella giornata di ieri. Una stima che non si distacca troppo da quanto ipotizzato lo scorso dicembre, anche se allora i calcoli erano stati effettuati congiuntamente con gli altri Paesi che gravitano nell'area della Bce. La preoccupazione, tuttavia, sarebbe aumentata a causa dei dati registrati negli ultimi giorni del 2020 e nei primi del nuovo anno. La più ottimistica delle possibilità prospettate da Banca d'Italia si baserebbe sulla riduzione dell'emergenza sanitaria entro il termine del primo semestre 2021 e sul suo definitivo superamento entro il 2022. A queste condizioni, tuttavia, dovrebbero aggiungersi anche il supporto economico dell'Europa, sia tramite i fondi previsti dal Next generation Eu che in campo monetario attraverso la stessa Bce. Sempre nelle più rosee previsioni di Banca d'Italia si presuppone anche una crescita degli scambi internazionali e dell'export nostrano. Se tutti questi elementi dovessero verificarsi simultaneamente il Pil (che ha registrato una perdita del 9,2% lo scorso anno) potrebbe riprendersi fino a raggiungere un incremento del 3,5% nell'anno in corso, del 3,8% nel 2022 e del 2,7% nel 2023.
MODERATO JOHN GRUVIERA (Utente disabilitato) N° messaggi: 3537 - Iscritto da: 31/7/2020
15120 di 15730 - 16/1/2021 23:18
federicocianchi N° messaggi: 2389 - Iscritto da: 13/9/2006
NON COMPRARE TRENDEVICE! RIPETO NON COMPRARE TRENDEVICE! POI NON DIGERITE DOPO CENA E CI FA MALE... ALLA LARGA DA TRENDEVICE MEGLIO ENI TELECOM INTESA UNICREDIT FCA BPER ENEL FERRARI GENERALI
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