cascella1
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quindi prezzi al ribasso?
15202 di 15730-21/2/2021 17:280
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Leggera prevalenza delle call,su open interest - il collar serve per chi ha acquistato spot in caso di notizie che possono far variare il prezzo in modo significativo sia in senso che nell altro
ken0782
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MODERATO
JOHN GRUVIERA
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15209 di 15730-26/2/2021 05:560
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Ikigai (生き甲斐)
15210 di 15730-01/3/2021 21:520
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Per il 2021 e il fatto che le banche più forti hanno accumulato capitale in eccesso non pagando dividendi che potrebbero essere utilizzati in fusioni. Le basse valutazioni delle azioni bancarie rendono le acquisizioni ancora più redditizie.
15211 di 15730-02/3/2021 04:340
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Si prevede che l'ondata di fusioni tra banche italiane, iniziata l'anno scorso con l'acquisizione di Ubi Banca da parte di Intesa Sanpaolo, acceleri nel 2021 grazie agli incentivi fiscali e alla pressione sui ricavi legata alla pandemia.
Anima è considerata un asset importante nel panorama italiano. È controllata per un quinto da Banco Bpm, che sta cercando attivamente un partner.
Banco Bpm ha avuto colloqui preliminari per una fusione con la rivale Bper, ma è anche considerata un potenziale target per UniCredit, la seconda banca italiana, che ha ceduto anni fa la propria divisione di asset management.
"Il nostro focus e le nostre risorse finanziarie sono concentrate su cosa succederà in termini di M&A nel settore bancario", ha detto Melzi D'Eril.
Anima, che ha sede a Milano, ha detto l'anno scorso di avere 300-400 milioni di euro stanziati per potenziali acquisizioni.
"Osservando le banche potenzialmente coinvolte in M&A vedo diverse opportunità per noi", ha detto. "Bper è l'unico istituto che gestisce un asset manager, Arca, e ci sarebbero risvolti positivi da una fusione tra Arca e Anima," ha aggiunto.
Anima ha anche molti accordi di distribuzione di lunga data, che includono anche Banco Bpm e Banca Mps, controllata dallo stato e che il Tesoro vorrebbe vendere a UniCredit.
Anima ha anche un contratto con Creval, oggetto di una proposta d'acquisto da parte della divisione italiana di Credit Agricole.
"Se l'accordo andrà a buon fine dovremo fermarci e trovare un nuovo equilibrio... ritengo che ci sia spazio per soluzioni reciprocamente soddisfacenti", ha detto il Ceo.
Gli accordi di distribuzione di Anima possono essere cambiati solo con un mutuo consenso poiché non includono commissioni di scioglimento o clausole "change of control" nel caso di un'acquisizione.
Anima ha riportato un incremento del 7% nell'utile netto per il 2020, a 155 milioni di euro, leggermente superiore al consensus fornito dall'azienda di 147 milioni, a fronte di un incremento del 6% nei ricavi.
Il titolo ha chiuso in rialzo del 5,13%, ben più dell'1,8% guadagnato dall'indice All-share della Borsa di Milano.
Dopo lo scontro che si era aperto tra Banco BPM e Cattolica Assicurazioni – con la Banca che aveva deciso di esercitare l’opzione per acquistare il 65% del capitale delle joint venture Vera Vita e Vera Assicurazioni dalla compagnia veronese -, le due realtà rendono noto di aver raggiunto un accordo con il quale vengono superate le rispettive divergenze e sono definiti i termini e le modalità di adeguamento e di prosecuzione della partnership nel settore della bancassurance e dei relativi diritti di exit, coniugando i rispettivi interessi e tenendo conto del mutato contesto economico.
L’accordo raggiunto tra Banco BPM e Cattolica prevede, a fronte della rinuncia di Banco BPM alla call già esercitata, il riconoscimento allo stesso Banco BPM di un diritto di uscita anticipata dalla partnership, la cui durata originaria era fissata fino al 2033, esercitabile nel periodo compreso tra l’1.1.23 e il 30.6.23, eventualmente posticipabile dalla Banca di sei mesi in sei mesi per tre volte sino al 31.12.24.
). Venerdì, a borsa chiusa, Cattolica e Banco Bpm hanno comunicato di avere raggiunto un accordo sulla prosecuzione delle joint venture assicurative e sui diritti di uscita dalla partnership. L'accordo è giunto dopo che lo scorso dicembre Banco Bpm aveva detto di aver esercitato l'opzione per acquisire la quota del 65% detenuta da Cattolica nelle joint venture ritenendo di averne titolo a causa del cambio di controllo sulla compagnia a seguito dell'operazione societaria con Generali . Cattolica aveva contestato la decisione aprendo la strada ad uno scontro legale con un possibile ricorso all'arbitrato i cui esiti e relativa tempistica sarebbero stati incerti anche a causa dell'ampia distanza tra le parti. Il nuovo accordo prevede, a fronte della rinuncia della call, il riconoscimento a favore di Banco Bpm di un'opzione non condizionata per l'acquisto anticipato delle quote esercitabile nei primi sei mesi del 2023, e eventualmente posticipabile ogni sei mesi fino alla fine del 2024. L'intesa fissa i termini economici e meccanismi di composizione del prezzo dell'opzione di acquisto che, secondo qualche analista, potrebbero comportare un esborso da parte di Banco Bpm di una cifra intorno a 450 milioni di euro. A dicembre Banco Bpm aveva stimato la quota in circa 335,7 milioni di euro a fronte degli 853 milioni pagati da Cattolica nel 2018 quando è stato chiuso l'accordo sulle attività assicurative. Secondo Equita Sim l'accordo è "positivo per Banco Bpm in quanto garantisce alla banca flessibilità strategica in chiave M&A" ed in particolare, "aumenta la probabilità di un deal con Bper Banca", il cui primo azionista è Unipol . Anche secondo Intesa Sanpaolo l'accordo "migliora la posizione del Banco Bpm in qualsiasi operazione di M&A", in quanto lascia l'istituto "con le mani libere per negoziare nuove partnership di bancassurance in un'eventuale operazione, e in particolare in un deal con Bper"
quindi prezzi al ribasso?