Banco Popolare

- 10/2/2014 14:55
custodedellanotte1 N° messaggi: 16 - Iscritto da: 11/2/2013

Chiedo scusa volevo sapere da qualcuno se sa qualcosa di piu' in merito all'aumento di capitale del Banco Popolare.Io ne possiedo tantissime a 1,68 quado tutti dicevano che il titolo valeva almeno 3 euro..Chi le possiede puo'partecipare all'aumento di capitale che si terra' ad Aprile oppure lo stesso essendo stato gia'interamete sottoscritto va cosiderato riservato?



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41 di 83 - 11/8/2015 06:40
Vshare N° messaggi: 5906 - Iscritto da: 06/8/2014
Non si sono fatte attendere le indicazioni delle banche d’affari dopo la semestrale. Equita sim e Société Générale hanno incrementato il prezzo obiettivo sull’istituto, portandolo rispettivamente a 16,8 euro e a 18 euro. Entrambe le banche d’affari hanno confermato l’indicazione di acquisto delle azioni. Indicazione simile da Deutsche Bank, che ha portato da 17,6 euro a 18,4 euro il target price sulla banca, in seguito al miglioramento delle stime sull’utile per azione per il triennio 2015/2017. Gli esperti hanno ribadito il rating “Buy” (acquistare). Sulla stessa lunghezza d’onda Banca IMI, che ha incrementato da 17,13 euro a 17,48 euro il prezzo obiettivo sull’istituto, confermando l’indicazione di aggiungere le azioni in portafoglio. Anche Citigroup ha aumentato il target price sul Banco Popolare, portandolo da 15,9 euro a 16,5 euro. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale”. Kepler Cheuvreux, invece, ha aumentato da 11,5 euro a 13,2 euro il prezzo obiettivo sulla banca, ma ha confermato l’indicazione di ridurre l’esposizione del titolo in portafoglio. Gli esperti hanno anche incrementato la stima sull’utile per l’esercizio in corso.
42 di 83 - 11/8/2015 13:11
giuliano1045 N° messaggi: 47 - Iscritto da: 08/9/2014
Quotando: vshare - Post #41 - 11/Aug/2015 04:40Non si sono fatte attendere le indicazioni delle banche d’affari dopo la semestrale. Equita sim e Société Générale hanno incrementato il prezzo obiettivo sull’istituto, portandolo rispettivamente a 16,8 euro e a 18 euro. Entrambe le banche d’affari hanno confermato l’indicazione di acquisto delle azioni. Indicazione simile da Deutsche Bank, che ha portato da 17,6 euro a 18,4 euro il target price sulla banca, in seguito al miglioramento delle stime sull’utile per azione per il triennio 2015/2017. Gli esperti hanno ribadito il rating “Buy” (acquistare). Sulla stessa lunghezza d’onda Banca IMI, che ha incrementato da 17,13 euro a 17,48 euro il prezzo obiettivo sull’istituto, confermando l’indicazione di aggiungere le azioni in portafoglio. Anche Citigroup ha aumentato il target price sul Banco Popolare, portandolo da 15,9 euro a 16,5 euro. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale”. Kepler Cheuvreux, invece, ha aumentato da 11,5 euro a 13,2 euro il prezzo obiettivo sulla banca, ma ha confermato l’indicazione di ridurre l’esposizione del titolo in portafoglio. Gli esperti hanno anche incrementato la stima sull’utile per l’esercizio in corso.

Scappate via da questo titolo.avete solo da perdere!
43 di 83 - 15/8/2015 01:45
Vshare N° messaggi: 5906 - Iscritto da: 06/8/2014
Le strategie di Citigroup sui bancari Quest'oggi torniamo a guardare ai titoli del settore bancario che di recente sono finiti sotto i riflettori degli investitori complice la diffusione dei risultati del secondo trimestre. Dai conti sono arrivate nel complesso indicazioni positiva tanto che gli analisti di Citigroup affermano che le trimestrali del settore sono state un altro passo nella giusta direzione. La banca americana è stata rassicurata dal trend positivo confermato negli ultimi tre mesi, con particolare riferimento al recupero della redditività, alla crescita dei prestiti, al miglioramento della qualità dell'attivo, alla confortevole posizione di capitale e ai progressi compiuti dal punto di vista economico. Alla luce di ciò gli esperti di Citigroup confermano la view positiva sul settore bancario italiano, ribadendo l'invito a sovrappesare il comparto. Tra i vari titoli Unicredit è presente nella focus list Europe ed è tra le top pick di Citigroup. Il giudizio è positivo anche su Intesa Sanpaolo, Ubi Banca, Mediobanca e Banca Popolare dell'Emilia Romagna, sui quali viene ribadita la raccomandazione "buy". Bullish anche la view di Nomura Alla view bullish di Citigroup si affianca quella di Nomura che continua a scommettere sul settore bancario di Piazza Affari. Il broker giapponese ha deciso di rivedere le valutazioni dei vari titoli per riflettere i ritorni cash in dividendi fino al 2017 e i risultati trimestrali diffusi dai vari gruppi. Guardando ai singoli titoli, Unicredit viene confermata tra le top pick con una raccomandazione "buy" e un prezzo obiettivo alzato da 6,5 a 7,1 euro, anche in ragione della bassa valutazione del titolo malgrado i ritorni attesi e i ratio di capitale più elevati rispetto a quanto stimato in precedenza. Meno entusiastica la view su Intesa Sanpaolo, per il quale viene ribadito il rating "neutral", con un target price migliorato da 2,6 a 2,9 euro. La stessa raccomandazione viene espressa per Mediobanca, il cui fair value sale da 8 a 9 euro e un giudizio neutrale viene riservato a Banca Popolare di Milano e Banco Popolare, il cui prezzo obiettivo rimane invariato rispettivamente a 0,8 e a 13,5 euro. Sempre tra le Popolari, i titoli favoriti da Nomura sono Banca Popolare dell'Emilia Romagna e Ubi Banca. Gli analisti si aspettano che queste due società ottengano ritorni relativamente più elevati tra le Popolari. Per Banca Popolare dell'Emilia Romagna la raccomandazione è "buy", con un target price alzato da 8 a 8,4 euro, e lo stesso rating viene ribadito per Ubi Banca, con un fair value invariato a 7,9 euro.
44 di 83 - 18/8/2015 12:33
ily3 N° messaggi: 3777 - Iscritto da: 02/11/2010
Graficamente pronta per testare i 22...ma attenzione e a non perdere i 15 in chiusura
45 di 83 - 18/8/2015 13:48
Vshare N° messaggi: 5906 - Iscritto da: 06/8/2014
Quotando: ily3 - Post #44 - 18/Aug/2015 10:33Graficamente pronta per testare i 22...ma attenzione e a non perdere i 15 in chiusura

La fusione e x ottobre
46 di 83 - 18/8/2015 13:58
Vshare N° messaggi: 5906 - Iscritto da: 06/8/2014
Il titolo del Banco Popolare registra acquisti importanti in borsa. Venerdì la banca ha pubblicato i risultati del secondo trimestre che si sono rivelati migliori delle attese del consenso con un utile di 73 milioni di euro (+6% rispetto al consenso). In particolare gli analisti sottolineano il positivo andamento delle performance operative dell'istituto e il calo delle rettifiche grazie anche alla forte pulizia di bilancio effettuata. Il titolo avanza così del 3,75% a 16,03 euro. "L'utile del Banco Popolare ha battuto le aspettative del consenso del 6%, ma è rimasto al di sotto delle nostre del 9%", commentato gli esperti di Mediobanca Securities. Però "al netto di 12 milioni di costi una tantum relativi a pensionamenti anticipati", aggiungono, "l'utile core ante imposte sarebbe stato di 34 milioni contro la nostra previsione di 39 milioni, una differenza insignificante". Mediobanca Securities conferma quindi il rating outperform con un prezzo obiettivo a 17,60 euro, Banca Akros ribadisce accumulate con un target price a 15,50 euro, Banca Imi add e un target price a 17,13 euro, Equita buy con target price alzato da 15,9 a 16,8 euro, Deutsche Bank buy e un prezzo obiettivo ritoccato da 17,6 a 18,4 euro, mentre Citigroup mantiene il rating neutral con un prezzo obiettivo rivisto da 15,90 a 16,50 euro e Kepler Cheuvreux reduce, pur alzando il target price da 11,5 a 13,20 euro. Il Banco Popolare ha, infatti, riportato un miglior margine di interesse (+3%), costi migliori (-2%) e minori perdite sui crediti (-3%), compensati da minori ricavi da commissioni (-6%), ma in linea con la guidance del management di circa 350 milioni per trimestre. Anche l'andamento della qualità del credito sembra migliore di quello dei competitor, con le sofferenze lorde che sono rimaste stabili su base trimestrale, contro un aumento dell'1-2% per Bper, Bpm , Credem , Creval e Ubi. Inoltre, la copertura è diminuita su base trimestrale grazie alla vendta di 200 milioni di crediti deteriorati. "Per quanto riguarda i costi di finanziamento", spiegano gli esperti di Mediobanca , "l'istituto ha registrato 402 milioni di margine di interesse nel secondo trimestre, battendo sia il consenso sia le nostre stime del 3-4%. La performance è attribuibile a minori costi di finanziamento nel wholesale, visto che lo spread alla clientela è diminuito di 5 punti base da 186 a 181, supportato da un minor costo di finanziamento nel retail", aggiungono. Nel secondo semestre dell'anno, inoltre, scadranno altri 1,7 miliardi di finanziamenti retail e wholesale e 0,5 miliardi di obbligazioni retail potrebbero essere ri-acquistate tramite il piano retail call. "Per questo", dichiarano gli analisti, "pensiamo che la banca abbia ancora spazio per migliorare il costo di finanziamento per sostenere il margine di interesse che nell'ultimo trimestre non è stato aiutato dai volumi, data la mancanza di ripresa nella crescita dei prestiti (-0,7, ndr)". In aggiunta, il Banco Popolare ha rivelato che l'organico sarà ridotto di ulteriori 230 unità nel secondo semestre oltre alle 200 unità del primo semestre. Dal punti di vista patrimoniale, il gruppo ha riportato un rapporto Cet1 fully-loaded in calo all'11,3% nel secondo semestre, rispetto all'11,6% del primo. "Il calo è spiegato dalla flessione di 70 punti base delle riserve Afs, diminuite di 14 milioni a giugno a causa di un aumento dei rendimenti sovrani, che hanno più che bilanciato l'aumento di 20 punti base, derivante dalla trasformazione delle Dta (deferred tax asset o imposte anticipate) in crediti d'imposta (-0,7 miliardi risk weighted assets), e di altri 20 punti base derivante dal minor rischio controparte", hanno dichiarato gli esperti. Secondo gli esperti di Banca Akros, tuttavia, il Cet1 potrebbe anche aumentare fino al 12,4% grazie all'impatto della cessione della quota di partecipazione in Icbpi. Invece, l'impatto negativo dell'aggiornamento dei parametri di rischio, potrebbe essere compensato dalla cessione del 20% di Arca. "Escludendo la vendita di 200 milioni di crediti deteriorati effettuata nel secondo trimestre, lo stock di sofferenze lorde sarebbe stato stabile nel periodo (194 milioni), vale a dire un costo del rischio pari a 89 punti base dei crediti lordi contro gli 82 punti base del primo trimestre", spiegano a Mediobanca Securities, confermando un costo del rischio per quest'anno vicino alla estremità inferiore della guidance di 80-100 punti base. Infine, Kepler Cheuvreux, che conferma il rating reduce sul titolo perché il prezzo di mercato sconta eccessivamente rendimenti ottimistici e la creazione di valore attraverso le operazioni di M&A, alza il prezzo obiettivo a 13,2 euro dopo aver aumentato le stime di utile netto 2015 del 20% a 487 milioni di euro in scia a più alte voci straordinari, 255 milioni. "Il nostro prezzo obiettivo di 13,2 euro", spiegano gli analisti, "che include il 15% di premio per eventuali operazioni di M&A, implica un rapporto prezzo/equity 2017 di 9 volte e un rapporto prezzo/total equity di 0,6 volte in vista di un rote maggiore del 6% nel 2017 su base standalone, a cui si aggiunge il potenziale di creazione di circa 110 milioni di sinergie lorde, ovvero l'8% dell'utile operativo lordo, assumendo una partner di dimensioni simili". Invece Equita ha incorporato nel nuovo prezzo obiettivo a 16,8 euro il 100% delle sinergie da M&A rispetto al 75% precedente.
47 di 83 - 18/8/2015 19:58
Vshare N° messaggi: 5906 - Iscritto da: 06/8/2014
MF è ritornata sul processo di trasformazione delle banche popolari italiane in società per azioni, dopo che i risultati semestrali degli istituti hanno ottenuto un riscontro positivo dagli operatori di Piazza Affari. Il quotidiano finanziario ha evidenziato che i manager hanno già preparato le bozze dei nuovi statuti in vista delle assemblee degli azionisti che dovranno dare il via libera alla trasformazione degli istituti. Tra i punti cardine dei nuovi istituti c’è anche la possibilità di limitare temporaneamente il diritto di voto, per evitare eventuali scalate ostili. Il governo ha fissato il limite al 5% del capitale, per un periodo massimo di 24 mesi. MF ha segnalato che diversi istituti sfrutteranno questa possibilità. In particolare, UBI Banca ha anticipato che l’istituto introdurrà il limite temporaneo al diritto di voto, mentre il numero uno del Banco Popolare, Pier Francesco Saviotti, ha precisato che una decisione definitiva sarà presa nel consiglio di amministrazione in agenda il 15 settembre.
48 di 83 - 18/8/2015 21:05
Vshare N° messaggi: 5906 - Iscritto da: 06/8/2014
impsmiling_impsmiling_impsmiley_catsmiling_impDi matrimoni si parla molto, ma per il momento sono solo rumor. Nel corso delle presentazioni dei dati del secondo trimestre, avvenute in larga parte nel corso della settimana scorsa, gli istituti di credito destinati a trasformarsi in società per azioni hanno detto molto poco, quasi niente, sul tema aggregazioni. E’ presumibile che fino a quando la Banca Centrale Europea e la Banca d’Italia non avranno chiarito in modo definitivo quali siano i requisiti patrimoniali da rispettare, le banche si limiteranno ad un blando ed innocuo corteggiamento. Per Banco Popolare, la vita da single potrebbe non essere rose e fiori, i dati del terzo e del quarto trimestre 2015 potrebbero essere meno brillanti di quelli del secondo, sopra la attese grazie a un basso costo della raccolta e a fronte di un andamento degli impieghi ancora debole. Nella seconda parte dell’anno, segnala Barclays, i bond in portafoglio daranno un contributo positivo meno rilevante di quello registrato nella prima parte. Nel corso del 2015, inoltre, il costo della raccolta sarà influenzato negativamente da due obbligazioni emesse di recente. C’è poi tema degli accantonamenti sui crediti in sofferenza (6,3 miliardi) e delle inadempienze probabili (7,5 miliardi). L’indice di copertura dell’intero aggregato dei crediti deteriorati è 44,9%, dal 44,6% del 31 dicembre 2014, un livello che potrebbe essere aumentato per rendere più agevole la dismissione dei crediti deteriorati.
49 di 83 - 19/8/2015 18:29
Vshare N° messaggi: 5906 - Iscritto da: 06/8/2014
Banco popolare spinge per fusione sara la prima a comunicare Al mercato il progetto di fusione a ottobre Piazza Affari i riflettori tornano ad accendersi sui titoli del settore bancario e in particolare sulle Popolari che non a caso oggi viaggiano in territorio positivo, in controtendenza rispetto al mercato. Necessario ristrutturare il settore bancario in Italia A favorire gli acquisti sulle banche popolari contribuiscono le indicazioni di stampa che ripropongono nuovi scenari per il consolidamento di questo settore. Proprio oggi in un'intervista rilasciata al Sole 24 Ore, l'AD di Rothschild Italia, ha affermato che c'è la necessità di ristrutturare il settore bancario nel nostro Paese, in primis perchè lo chiede la BCE, dal momento che sono troppi gli istituti di credito in Italia. Alessandro Daffina segnala che le banche hanno dovuto operare in condizioni molto difficili per vari motivi e da ciò nasce la necessità di concentrazione nel settore. Possibili scenari per il risiko delle Popolari Sempre oggi il Sole 24 Ore ha presentato alcuni possibili scenari per il risiko delle Popolari, indicando come deal più probabile quello tra Ubi Banca e Banco Popolare, tanto che i contatti tra le parti sarebbero già in fase avanzata. Secondo gli analisti di Equita SIM, in caso di fusione l'operazione avrebbe senso a prezzi di mercato visto che i due titoli presentano valutazioni simili. Il deal avrebbe una forte valenza industriale e la SIM milanese stima sinergie pari al 13% dei costi, agevolate dalle sovrapposizioni in alcune aree, quali ad esempio Bergamo. Oltre al personale ci sarebbero spazi di razionalizzazione nel real estate e IT e gli analisti vedono spazi di efficientamento nel risk management che non hanno considerato. Al 2018 le sinergie darebbero 2% di ROTE che salirebbe all'8,6% da circa il 6% con un rapporto prezzo-utili di 8,5 volte. Al 2018 il Common Equity Tier 1 sarebbe al 13,7%, e ipotizzando di portare il coverage dal 34% al 45%, scenderebbe al 12% con possibilità di risalire via cessioni. In termini di valutazione la nuova realtà che nascerebbe dalla fusione tra Ubi Banca e Banco Popolare, sarebbe una proxy, quindi molto simile ad Intesa Sanpaolo, vantando un elevato capitale e visibilità su dividendi. Inoltre, Equita SIM segnala che ipotizzando uno sconto del 25% rispetto ai multipli, l’upside sarebbe rilevante visto che sarebbe superiore al 30%. Le fusioni meno probabili Una fusione tra Banca Popolare di Milano e Banca Carige diluirebbe invece il ROTE 2018 dal 7,8% al 7,2%, anche con sinergie rilevanti, 35% della base costi di Carige, perché quest'ultima è una banca non profittevole, quindi gli analisti di Equita SIM credono che l’operazione abbia bassa possibilità di concretizzarsi. Eventuali nozze invece tra Banca Popolare di Milano e Banca Popolare dell'Emilia Romagna sarebbero molto più redditizie, con effetti simili a quelli di un'eventuale fusione tra Ubi Banca e Banco Popolare.
50 di 83 - 21/8/2015 00:11
Vshare N° messaggi: 5906 - Iscritto da: 06/8/2014
L'ondata di vendite che si sta abbattendo quest'oggi su Piazza Affari colpisce anche Banco Popolare che tuttavia è tra quelli che si difendono meglio nel settore bancario. Il titolo, dopo aver chiuso la sessione di ieri con un rialzo di circa mezzo punto percentuale, quest'oggi dopo un avvio in calo ha cercato di spingersi ancora in avanti, fallendo però nel suo intento. Dopo aver toccato un massimo intraday a 16,36 euro Accordo per la cessione del 100% di Bp Luxembourg A richiamare l'attenzione su Banco Popolare è la nota diffusa ieri dalla società, da cui si è appreso che la banca ha sottoscritto un accordo per la cessione del 100% del capitale sociale di Banco Popolare Luxembourg a Banque Havilland. Il prezzo preliminare per la cessione è stato concordato a 30,9 milioni di euro, oltre all'utile netto dall'1 gennaio fino alla data del closing. Banco Popolare ha fatto sapere che l'operazione non comporterà impatti significativi per la società nè sotto il profilo economico nè sotto quello patrimoniale rispetto alla situazione del gruppo riferita al 30 giugno scorso. I rischi e i benefici relativi all'intero portafoglio crediti di Banco popolare Luxembourg rimarranno in capo al Banco Popolare e nel perimetro dell'operazione non rientra la cessione della partecipazione in Aletti Suisse attualmente detenuta da Banco Popolare Luxembourg. Il commento di Bca Akros Gli analisti di Banca Akros segnalano che il deal permette a Banco Popolare di continuare a focalizzarsi sul business bancario domestico che rappresenta l'attività core. Gli esperti fanno notare che la razionalizzazione prosegue senza significativi impatti sui risultati del gruppo. Confermata così la view positiva su Banco Popolare per il quale viene ribadita la raccomandazione "accumulate", con un prezzo obiettivo a 15,5 euro. La view di Mediobanca e di Equita SIM A scommettere sul titolo sono anche i colleghi di Mediobanca Securities secondo cui Banco Popolare è destinato a sovraperformare il mercato, con un target price a 17,6 euro. L'accordo per la cessione del 100% del capitale sociale di Banco Popolare Luxembourg è in linea con il piano strategico della banca che punta a focalizzarsi sul core business domestico. Mediobanca scommette su Banco Popolare anche perchè insieme ad Ubi Banca viene indicata tra le principali indiziate ad essere pivot del processo di trasformazione da Popolari in Spa. Le due banche potrebbe dare vita ad operazioni distinte, ma non è da escludere anche una fusione tra le due che darebbe vita al più grande gruppo bancario italiano dopo Unicredit e Intesa Sanpaolo. Gli analisti di Equita SIM ritengono che le nozze tra Ubi Banca e Banco Popolare siano l'operazione più probabile nel panorama bancario italiano. Anche per questo motivo la SIM milanese ha deciso di alzare ulteriormente il sovrappeso su Banco Popolare che diventa la scommessa più forte nel comparto bancario a Piazza Affari. La raccomandazione sul titolo viene confermata a "buy", con un fair value a 16,8 euro.
51 di 83 - 25/8/2015 20:10
Vshare N° messaggi: 5906 - Iscritto da: 06/8/2014
Dalle comunicazioni di Internal Dealing diffuse da Borsa Italiana si apprende che il 24 agosto il consigliere Sandro Veronesi ha acquistato 20mila azioni del Banco Popolare a un prezzo di 14,714 euro per azione. Il manager ha speso oltre 294mila euro.
52 di 83 - 27/8/2015 09:01
ily3 N° messaggi: 3777 - Iscritto da: 02/11/2010
Up up
53 di 83 - 07/9/2015 22:52
Vshare N° messaggi: 5906 - Iscritto da: 06/8/2014
le ultime sul riassetto bancario dopo che la presentazione dei risultati di bilancio del primo semestre dell’anno ha contribuito a comporre la mappa delle banche italiane. Gli istituti che stanno meglio sono Banco Popolare, Popolare di Milano e UBI Banca, non solo sotto il profilo degli utili ma anche considerandone la struttura patrimoniale e di governance. Banca Popolare di Vicenza — oltre un miliardo di perdite — e Veneto Banca — in rosso per oltre 210 milioni — le due che, con la commissariata Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio, stanno peggio. Nel mezzo le altre. Le ipotesi circolanti sui mercati indicano che dovrebbero essere le grandi a fare la prima mossa, cercando per quanto possibile un accordo tra di loro. Si potrebbe arrivare alla creazione di una 'superpopolare' dalla fusione di due grandi istituti che potrebbero essere Banco Popolare e UBI Banca.
54 di 83 - 08/9/2015 19:37
Vshare N° messaggi: 5906 - Iscritto da: 06/8/2014
8/9/2015 - Secondo indiscrezioni di stampa la banche italiane hanno ottenuto risultati positivi dallo Srep. I rumor riportano che Intesa Sanpaolo è la banca che ha ottenuto il miglior risultato rientrando in fascia 2, in una scala dove 1 rappresenta il livello più elevato e 4 il livello che precede il rischio di default, mentre la fascia 4 sarebbe occupata dalla Banca Popolare di Vicenza e da Veneto Banca. Nel complesso la maggior parte delle banche italiane rientra in classe 3. Nella riunione del Single Supervisory Mechanism del 3 e 4 settembre, sono stati discussi i requisiti di capitale delle 123 banche oggetto dello Srep (Supervisory Review and Evaluation Process). Sul fronte italiano, sembrerebbe che gli istituti abbiano ottenuto risultati nel complesso positivi, anche se le richieste patrimoniali da parte della Bce pare che siano leggermente aumentate. Nel dettaglio, si rileva che la maggior parte delle banche italiane è stata inserita a livello 3 di una scala dove 1 rappresenta la posizione più elevata mentre 4 il livello precedente al rischio di default. La posizione raggiunta dagli istituti del nostro paese sembra essere rassicurante e sostanzialmente allineata con gli altri istituti europei e consentirebbe di evitare ulteriori aumenti di capitale. Indiscrezioni rivelano che Intesa Sanpaolo è rientrata in fascia 2, a conferma del suo buon stato di salute, mentre la fascia 4 sarebbe occupata dalla Banca Popolare di Vicenza e da Veneto Banca. Entrambi gli istituti veneti hanno già comunicato di volere ricorrere ad un aumento di capitale per rientrare nei parametri europei. Ricordiamo infine che i coefficienti indicati dalla Bce sono preliminari e che potrebbero essere soggetti a correzioni nelle prossime settimane.
55 di 83 - 09/9/2015 20:01
Vshare N° messaggi: 5906 - Iscritto da: 06/8/2014
HSBC ha tagliato da 17,03 euro a 15,42 euro il target price sull’istituto, in seguito alla riduzione delle stime sull’utile per azione per il biennio 2016/2017. Gli esperti hanno anche peggiorato il rating sul Banco Popolare, portandolo da “Buy” (acquistare) a “Hold” (mantenere).
56 di 83 - 10/9/2015 09:02
Vshare N° messaggi: 5906 - Iscritto da: 06/8/2014
News fonti sindacali indicano il mancato accordo di fusione con ubi al parere negativo dato dall'antitrast (troppe sovrapposizione di sportelli) si parla ora di accordi con pop milano
57 di 83 - 15/9/2015 00:19
Vshare N° messaggi: 5906 - Iscritto da: 06/8/2014
Deutsche Bank ha inserito il Banco Popolare nella propria lista di titoli preferiti all’interno del settore bancario europeo, sulle prospettive di una ripresa della redditività del comparto nei prossimi trimestri. Gli analisti hanno un target price di 18,4 euro sulla banca.
58 di 83 - 15/9/2015 17:04
ily3 N° messaggi: 3777 - Iscritto da: 02/11/2010
Up up
59 di 83 - 15/9/2015 19:47
Vshare N° messaggi: 5906 - Iscritto da: 06/8/2014
Il consiglio di amministrazione del Banco Popolare ha approvato l'avvio al progetto di trasformazione della forma giuridica dell'istituto da società cooperativa per azioni a responsabilità limitata a società per azioni. In particolare, l'assemblea straordinaria dei soci per l'esame della proposta di trasformazione in società per azioni e dello statuto della Banca post-trasformazione potrà tenersi indicativamente nell'autunno 2016, salva comunque la facoltà della banca di anticiparne la convocazione.
60 di 83 - 15/9/2015 20:21
Vshare N° messaggi: 5906 - Iscritto da: 06/8/2014
Quotando: vshare - Post #59 - 15/Sep/2015 17:47Il consiglio di amministrazione del Banco Popolare ha approvato l'avvio al progetto di trasformazione della forma giuridica dell'istituto da società cooperativa per azioni a responsabilità limitata a società per azioni. In particolare, l'assemblea straordinaria dei soci per l'esame della proposta di trasformazione in società per azioni e dello statuto della Banca post-trasformazione potrà tenersi indicativamente nell'autunno 2016, salva comunque la facoltà della banca di anticiparne la convocazione.

e la facolta' della banca di anticiparne la convocazione, in coincidenza con eventuali operazioni straordinarie ovvero per altre ragioni di opportunita'" e "in ogni caso sempre e comunque nel rispetto del termine di 18 mesi" previsto dalla legge di riforma delle Popolari. Lo annuncia l'istituto, sottolineando che il cda, appurato "il superamento della soglia di attivo di 8 miliardi prevista dalla normativa vigente, ha approvato le modifiche statutarie obbligatorie", in merito alle quali nei prossimi giorni "presentera' istanza" per il via libera della Banca d'Italia. Il cda, "sentito il collegio sindacale", ha quindi approvato "di dare avvio al progetto di trasformazione della forma giuridica del Banco Popolare da societa' cooperativa per azioni a responsabilita' limitata a societa' per azioni e il piano contenente le iniziative a tal fine necessarie nonche' la tempistica della loro attuazione, nel rispetto dei termini di legge".
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