Banco Popolare

- 10/2/2014 14:55
custodedellanotte1 N° messaggi: 16 - Iscritto da: 11/2/2013

Chiedo scusa volevo sapere da qualcuno se sa qualcosa di piu' in merito all'aumento di capitale del Banco Popolare.Io ne possiedo tantissime a 1,68 quado tutti dicevano che il titolo valeva almeno 3 euro..Chi le possiede puo'partecipare all'aumento di capitale che si terra' ad Aprile oppure lo stesso essendo stato gia'interamete sottoscritto va cosiderato riservato?



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1 di 83 - 10/2/2014 14:56
custodedellanotte1 N° messaggi: 16 - Iscritto da: 11/2/2013
Chiedo scusa volevo sapere da qualcuno se sa qualcosa di piu' in merito all'aumento di capitale del Banco Popolare.Io ne possiedo tantissime a 1,68 quado tutti dicevano che il titolo valeva almeno 3 euro..Chi le possiede puo'partecipare all'aumento di capitale che si terra' ad Aprile oppure lo stesso essendo stato gia'interamete sottoscritto va cosiderato riservato?
2 di 83 - 10/2/2014 14:57
custodedellanotte1 N° messaggi: 16 - Iscritto da: 11/2/2013
VI PREGO AIUTATEMI BARCOLLO NEL BUIO
3 di 83 - 10/2/2014 15:03
custodedellanotte1 N° messaggi: 16 - Iscritto da: 11/2/2013
Un'ultima cosa come mai il titolo galleggia ancora a 1,25 mentre pare che l'aumento ad Aprile verra' fatto intorno a 0,80/0,88 ?
4 di 83 - 27/3/2015 11:51
GIOLA N° messaggi: 29803 - Iscritto da: 03/9/2014
POPOLARI-ALCUNI AZIONISTI FANNO RICORSO

Sembra non essere finita la partita relativa alla riforma della banche popolari. Infatti, nonostante l' iter parlamentare sia concluso con l' approvazione da parte del Senato di martedi' scorso, l' opposizione potrebbe partire dai soci che si sentono penalizzati dal provvedimento. Secondo quanto riportato dalla stampa questa mattina, sembrerebbe che alcuni azionisti si stiano riunendo in comitati con l' intento di lanciare iniziative legali contro la riforma, nonostante i vertici degli istituti si dicano estranei a questi movimenti. L' obiettivo dei soci sembrerebbe quello di fare ricorso alla Corte Costituzionale, facendo leva sulla presunta incostituzionalita' del decreto Renzi-Padoan. In primo luogo verrebbe contestato l' uso del decreto legge, in quanto sembrerebbero mancare i termini di straordinaria necessita' e urgenza necessari per farne ricorso. Secondariamente, l' indice e' stato puntato contro le presunte violazioni della liberta' d' iniziativa economica privata e della funzione sociale della cooperazione. Sembra comunque che la zona che si sta schierando piu' attivamente contro il provvedimento e' quella del nord-est, caratterizzata da una tradizionale familiarita' con il mutualismo. Non e' comunque escluso che iniziative analoghe si diffondano anche in altre regioni, a partire dalla Lombardia. Secondo quanto riportato da Milano Finanza, uno degli emendamenti proposti da questi movimenti sarebbe quello di alzare da 8 a 30 miliardi la soglia degli attivi che fa scattare automaticamente la procedura per la trasformazione in Spa.
5 di 83 - 28/3/2015 09:59
Vshare N° messaggi: 5906 - Iscritto da: 06/8/2014
Gli analisti di HSBC hanno tagliato da 6,71 euro a 6,56 euro il prezzo obiettivo su Unicredit, in seguito alla riduzione delle stime sull’utile netto per il biennio 2015/2016. Per lo stesso motivo la banca d’affari ha tagliato da 14,8 euro a 13,36 euro il target price sul Banco Popolare. Gli esperti hanno anche peggiorato da “Overweight” (sottopesare) a “Hold” (mantenere) il giudizio sulle due banche.
6 di 83 - 28/3/2015 23:04
Vshare N° messaggi: 5906 - Iscritto da: 06/8/2014
Quotando: vshare - Post #5 - 28/Mar/2015 08:59Gli analisti di HSBC hanno tagliato da 6,71 euro a 6,56 euro il prezzo obiettivo su Unicredit, in seguito alla riduzione delle stime sull’utile netto per il biennio 2015/2016. Per lo stesso motivo la banca d’affari ha tagliato da 14,8 euro a 13,36 euro il target price sul Banco Popolare. Gli esperti hanno anche peggiorato da “Overweight” (sottopesare) a “Hold” (mantenere) il giudizio sulle due banche.

L'ultima chiusura e' stata registrata a 14.44 euro. La variazione percentuale da inizio anno e' del 43.54%. La prima resistenza per il titolo e' a 14.6564 , livello oltre il quale i prezzi potrebbero arrivare a 15.0324 . In caso di violazione di 14.2264 rischio invece di discese verso 13.6409 euro. Il controvalore scambiato nell'ultima seduta sul totale del controvalore scambiato dal mercato e' stato del 1.6165% circa. Nell'ultimo mese la variazione relativa nei confronti dell'indice Ftse All Share e' stata del 6.41%.
7 di 83 - 29/3/2015 11:45
Vshare N° messaggi: 5906 - Iscritto da: 06/8/2014
Banca Popolare di Milano Scarl, Banco Popolare SC and Banca Popolare dell’Emilia Romagna Scrl may combine their leasing units, MF reported, without saying where it got the information. Popolare di Milano owns 40 percent of leasing company Selmabipiemme, while the other two lenders control Alba Leasing, according to MF. A combination may happen “only if” Mediobanca SpA decides to sell its 60 percent stake in Selmabipiemme, the newspaper said.
8 di 83 - 30/3/2015 10:32
Vshare N° messaggi: 5906 - Iscritto da: 06/8/2014
Supporto14,10 resistenza 14,65 supporto 1 13,67 obiettivo rialzo 15,10 rsi 63
9 di 83 - 09/6/2015 22:11
Vshare N° messaggi: 5906 - Iscritto da: 06/8/2014
[FLASH] Secondo quanto riportato da Mf, il presidente della Cassa di Risparmio di Lucca ha dichiarato che potrebbe decidere di investire nuovamente nel Banco Popolare se l’istituto tornasse ad essere una partecipazione redditizia e quindi ricominciasse a distribuire dividendi. Le stime di consensus FactSet prevedono per il 2015 per il Banco Popolare un utile netto di 372 milioni ed un ritorno al dividendo con 22 centesimi per azione, per cui è probabile che la Fondazione Cr Lucca decida di incrementare la propria quota. La Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca attualmente detiene il 2,89% del capitale del Banco Popolare, di cui rappresenta il principale azionista, seguito da Norges Bank con il 2,17%. Insieme a Cariverona la Fondazione Lucca potrebbe rappresentare il nuovo nocciolo duro dell’azionariato del Banco Popolare una volta avvenuta la trasformazione in Spa.
10 di 83 - 09/6/2015 22:22
Vshare N° messaggi: 5906 - Iscritto da: 06/8/2014
Il presidente di Banca Carige ha dichiarato che entro fine mese il management si riserva di prendere una decisione sulla cessione di Banca Cesare Ponti e di Creditis. Questa decisione potrà essere presa con serenità in quanto l’aumento di capitale da 850 milioni è di molto superiore all’ammanco di 750 milioni identificato dalla Bce. A termine della prima giornata di aumento di capitale di Banca Carige, il presidente Cesare Castelbarco Abani ha dichiarato che il consiglio di amministrazione si riserva di prendere una decisione entro fine mese riguardo alla cessione di Banca Cesare Ponti e di Creditis. Ricordiamo che la Banca Centrale Europea aveva richiesto una ricapitalizzazione per 750 milioni e che il management ha deciso di approvare un aumento di capitale per 850 milioni. L’ampio margine tra la richiesta della Bce e l’effettiva portata dell’operazione consente a Carige di decidere senza pressioni se procedere con la cessione di Banca Cesare Ponti o di Creditis. Gli istituti interessati a Banca Cesare Ponti sono Banca Finnat, che aveva in precedenza avanzato un’offerta di 40 milioni, e il Banco Popolare.
11 di 83 - 10/6/2015 09:08
daniele3 N° messaggi: 19336 - Iscritto da: 05/4/2006
State lontani da questa banca. La polvere che aveva nascosto sotto il tappeto sta per venire fuori
12 di 83 - 10/6/2015 09:09
GIOLA N° messaggi: 29803 - Iscritto da: 03/9/2014
BANCO POPOLARE - La BCE chiede spiegazioni sul modello di calcolo del patrimonio

Banco Popolare potrebbe registrare in avvio di seduta importanti variazioni di prezzo. Secondo indiscrezioni riportate da la Repubblica, la Banca Centrale Europea avrebbe chiesto alla banca di fornire informazioni supplementari sul modello interno di contabilizzazione dei crediti in portafoglio. Il Banco Popolare, nel calcolo del core Tier 1, segue un suo criterio, diverso da quello in vigore in ambito internazionale, anche altre quattro banche italiane sono state autorizzate ad adottare un sistema interno.
Il quotidiano scrive che il regolatore potrebbe spingere il gruppo bancario a rivedere alcuni elementi della contabilizzazione, in particolare, dovrebbe aggiornare i dati alla situazione di un anno fa, oggi invece la banca si ferma al 2011.

Sono 11 gli analisti (sui 23 censiti da Bloomberg) che raccomandano l'acquisto del titolo. Target price medio 14,94 euro.

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13 di 83 - 11/6/2015 05:50
Vshare N° messaggi: 5906 - Iscritto da: 06/8/2014
Dalle comunicazioni di Internal Dealing diffuse da Borsa Italiana si apprende che nelle sedute comprese tra i 4 e il 10 giugno il consigliere Fabio Ravanelli ha acquistato 25mila azioni del Banco Popolare a prezzi compresi tra i 14,8113 euro e i 15,4183 euro per azione. Il manager ha speso circa 376mila euro.
14 di 83 - 11/6/2015 06:07
Vshare N° messaggi: 5906 - Iscritto da: 06/8/2014
BANCHE-LE SOFFERENZE NON RALLENTANO IN APRILE I dati pubblicati ieri da Bankitalia relativi agli aggregati del sistema bancario italiano per il mese di aprile evidenziano una sostanziale conferma dell’andamento registrato in marzo, con gli impieghi al settore privato in calo dell’1,4% ed i depositi in crescita del 3,6%. Il costo della raccolta continua a scendere (-3 punti base rispetto a marzo) ma è accompagnato da una riduzione lievemente superiore dei tassi sugli impieghi (-9 punti base sui mutui casa e -5 punti base sui finanziamenti alle imprese), per cui il credit spread peggiora leggermente. Deludente il dato delle sofferenze lorde, che crescono su base annua del 15,1% a 191,6 miliardi, evidenziando un flusso mensile di nuovo superiore ai 2 miliardi. Ieri Banca d’Italia ha pubblicato i dati mensili aggiornati ad aprile riferiti al sistema bancario italiano. L’andamento dei prestiti al settore privato mostra una riduzione su base annua dell’1,4%, in linea con l’andamento di marzo, con gli impieghi alle imprese in calo del 2,2%, come in marzo, e quelli alle famiglie in riduzione dello 0,2% (-0,3% in marzo). In crescita risulta sempre l’andamento dei depositi dal settore privato: +3,6% in aprile da +3,3% di marzo. Si conferma invece pesantemente negativo l’andamento della raccolta obbligazionaria, che risulta in calo del 18,2% dal 17,5% del mese precedente. Sotto il profilo dei tassi, in aprile i mutui ipotecari per le famiglie hanno registrato mediamente un calo di 9 punti base rispetto a marzo (da 2,95% a 2,86%), mentre sui finanziamenti alle società non finanziarie si è avuto un calo di 5 punti base (da 3,36% a 3,31%). Il costo dei depositi è anch’esso diminuito rispetto a marzo ma di soli 3 punti base (da 0,65% a 0,62%). Il costo delle obbligazioni emesse nel corso del mese è aumentato di 46 punti base all’1,81%, risentendo dell’aumento dei rendimenti a lungo termine sui titoli governativi. In aprile le sofferenze lorde hanno raggiunto il valore di 191,6 miliardi, registrando un incremento di 2,06 miliardi rispetto al mese precedente. La variazione a/a delle sofferenze lorde si mantiene stabile a +15,1% e quella delle sofferenze nette aumenta leggermente al 7,2% dal 6,8% di marzo, con il coverage ratio in lieve calo al 57% dal 57,3% di marzo. Commento I dati di aprile confermano che l’andamento del margine di interesse delle banche italiane nel secondo trimestre 2015 dovrebbe continuare a risentire di volumi deboli sul fronte degli impieghi e di un credit spread in lieve calo rispetto a quello del 1° trimestre. Sul fronte delle sofferenze giudichiamo negativamente il dato di aprile, in quanto la variazione mensile delle sofferenze lorde risulta superiore ai 2 miliardi, un dato in lieve peggioramento rispetto al valore medio del primo trimestre (1,95 miliardi), il quale aveva invece evidenziato un calo del 14% rispetto a quello del trimestre precedente.
15 di 83 - 11/6/2015 19:16
Vshare N° messaggi: 5906 - Iscritto da: 06/8/2014
HSBC ha incrementato il prezzo obiettivo sulla Popolare di Milano e su UBI Banca, portandolo rispettivamente a 0,93 euro e a 6,82 euro, sull’ipotesi di un miglioramento della redditività nei prossimi trimestri. Gli esperti hanno anche migliorato da “Reduce” (ridurre) a “Hold” (mantenere) il rating sui due istituti. Per lo stesso motivo HSBC ha aumentato da 13,36 euro a 17,03 euro il target price sul Banco Popolare. Gli esperti hanno anche migliorato il giudizio e ora consigliano l’acquisto delle azioni.
16 di 83 - 11/6/2015 22:37
Vshare N° messaggi: 5906 - Iscritto da: 06/8/2014
Secondo rumor di stampa, il Governo dovrebbe pronunciarsi entro oggi sul tema dei crediti in sofferenza. Sotto studio dovrebbero esserci due soluzioni: la prima riguarda l’abbreviazione dei tempi per la deducibilità delle rettifiche da 5 a 1 anno, mentre la seconda riguarda la velocizzazione di 2-3 anni del recupero crediti. Queste soluzioni avrebbero un impatto positivo sul comparto bancario italiano. Oggi, secondo fonti di stampa, il Governo si dovrebbe incontrare per discutere sul tema dei Non Performing Loans (Npl). Le azioni che verranno messe al vaglio riguardano la deducibilità delle rettifiche su crediti, i cui tempi dovrebbero ridursi dai precedenti 5 a 1 anno. La copertura necessaria per questa manovra dovrebbe essere di circa 3 miliardi all’anno per i prossimi tre anni. Non è ancora chiaro se la nuova regola sarà applicata a tutte le rettifiche su crediti o se solo ai Npl. Un ulteriore traguardo potrebbe riguardare la velocizzazione di 2-3 anni del recupero dei crediti grazie all’agevolazione della liquidazione dei collaterali. Le tempistiche attuali sono di 7 anni e 3 mesi. Sempre secondo i giornalisti, è sempre aperto il dibattito con la Bce per la costituzione di una bad bank Commento Queste soluzioni, qualora venissero approvate, avrebbero un impatto positivo sul settore bancario italiano.
17 di 83 - 11/6/2015 22:58
Vshare N° messaggi: 5906 - Iscritto da: 06/8/2014
Attenzione ai vostri risparmi Le banche sono luoghi sempre meno sicuri, per i capitali. Le regole sulla trasparenza e l’obbligo di trasmettere all’Agenzia delle entrate i dati più importanti hanno fatto venire meno il segreto bancario. Le norme sul pignoramento presso terzi hanno reso i conti correnti aggredibili dal fisco e dai creditori. E ora c’è pure il rischio che i risparmiatori possano essere chiamati a rispondere dei debiti dell’istituto di credito. È quanto prevede la direttiva europea Banking recovery and resolution (2014/59/Ue) entrata in vigore dal 1° gennaio 2014, anche se in Italia gran parte delle norme necessarie al suo recepimento è contenuta in un decreto legislativo ancora all’esame del parlamento (che prevede peraltro la necessità di ulteriori decreti attuativi). La novità comunque è abbastanza chiara: lo Stato non interverrà più a salvare le banche in stato fallimentare: l’ingrato compito toccherà agli azionisti prima, agli obbligazionisti poi; se non fosse sufficiente interverranno anche i correntisti. Sono fatti salvi solo i conti fino a 100 mila euro. Più o meno quello che è già successo a Cipro, e che succederà tra poco in Austria con una banca in default, la Hypo Alpe Adria. Ne ha parlato il 22 aprile al senato il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, sottolineando che l’obiettivo delle nuove regole è quello di sgravare la collettività dall’onere del salvataggio degli istituti di credito. Il funzionamento è piuttosto semplice: una volta dichiarato il bail-in (per evitare il default della banca), si bloccano tutte le transazioni sui titoli azionari e obbligazionari, ma anche sui conti correnti, fino a quando non si definisce il livello di intervento necessario per turare le falle che si sono aperte nei bilanci. Dopo di che si procede ad annullare i crediti degli azionisti, degli obbligazionisti e infine, se necessario, anche dei correntisti e titolari di conti deposito, con esclusione dei primi 100 mila euro che dovrebbero essere coperti da un fondo interbancario di tutela dei depositi, in via di costituzione. Paura? Non è il caso di allarmarsi in modo eccessivo: le banche italiane hanno fama di essere tra le meglio patrimonializzate e le più oculate nella gestione dei propri investimenti. Ma è pur vero che da dati diffusi il 30 aprile risulta che le sofferenze bancarie sono arrivate a quota 186 miliardi, due in più del mese precedente. Inoltre se è vero che finora gli istituti di credito non hanno avuto bisogno di un grande aiuto dello Stato per affrontare la crisi degli ultimi anni, è pur vero che qualche banca in difficoltà, magari di piccole o medie dimensioni, prima o poi potrebbe pur spuntare. Inevitabile quindi che i risparmiatori prendano le loro precauzioni: certamente nessuno si metterà a spulciare i bilanci della propria banca per capire se nascondono pericolose voragini, ma è inevitabile che i risparmiatori finiranno per privilegiare gli istituti di maggiori dimensioni o comunque quelli ben patrimonializzati. Conseguenza immediata, per le banche più piccole e meno dotate si annunciano tempi difficili: facile prevedere una stagione di acquisizioni e fusioni che toglierà dal mercato gli istituti più problematici.
18 di 83 - 12/6/2015 14:52
GIOLA N° messaggi: 29803 - Iscritto da: 03/9/2014
Il titolo conserva una notevole sovraperformance da inizio anno rispetto al mercato: +52%, contro il +22% del FtseMib.

Il 2014 si è chiuso con una perdita del 4% contro la performance invariata dell'FtseMib.

Graficamente, dopo il crollo negli anni 2007-2011, il recupero si sta articolando a "gradini". Il primo step è stato costruito nella banda 6,0-13,0 euro. Il successivo, quello attuale, si è alzato a 8,50-16,0 euro.

La prossima direzionalità verrà letta dietro violazione di area 16 euro.

L'analisi tecnica di WEBSIM ha preso profitto sullo spunto della scorsa settimana (sopra 15,50 euro).

popolare.png
19 di 83 - 16/6/2015 20:07
Vshare N° messaggi: 5906 - Iscritto da: 06/8/2014
Banche Popolari in affanno: livelli da monitorare Focus sulle popolari Mercato domestico in flessione e contestuale ribasso delle più importanti società presenti sul listino principali; ma tra le popolari qual'è quella impostata meglio dal punto di vista tecnico? Banco Popolare: peggiora il quadro tecnico di periodo La bocciatura del titolo in area 16,20 euro, ha costretto gli analisti a rivedere le proiezioni che volevano i prezzi oltre i massimi dello scorso mese di aprile 2014. La barriera statica e determinante sita nell'intorno dei massimi annui a 15,80 euro, rimane quindi il riferimento primario a fronte di un eventuale rimbalzo dai minimi di periodo. Minimi che si sono stazionati nell'intorno di area 13,30 euro e che al momento, costituiscono un' importante base che potrebbe fungere da volano, a fronte di un possibile ritracciamento ribassista. Tuttavia, il canale laterale delimitato dai livelli di prezzo citati in precedenza, potrebbe rappresentare il range entro il quale Banco Popolare si muoverà nel corso delle prossime settimane di contrattazioni. In ottica futura, dal punto di vista squisistamente tecnico, un'eventuale rottura ribassista (break down) di area 13,30 euro, alimenterebbe tesi ribassiste volte all'apertura di posizioni corte aventi come target area 12 euro circa. Il titolo ad ogni modo, è sorretto da una forza rialista che probabilmente, non si è rivelata all'altezza delle aspettative; l'incapacità di aggiornare i propri massimi relativi oltre il picco dello scorso anno e quindi il mancato completamento di un movimento swing rialzista, è sintomatico di un titolo che al momento, potrebbe sopperire alla pressione ribassista, più di altri competitors legati al settore delle popolari.
20 di 83 - 18/6/2015 21:33
Vshare N° messaggi: 5906 - Iscritto da: 06/8/2014
Banco Popolare ha perfezionato la cessione pro-soluto di un portafoglio di crediti in sofferenza. Il portafoglio comprende circa 17 mila posizioni per un valore nominale complessivamente pari a circa 210 milioni. “La cessione è stata perfezionata in blocco ai sensi della Legge 130/1999 e comporta per il Gruppo Banco Popolare il reale e definitivo trasferimento dei rischi di credito connessi alle partite cedute”, riporta la nota della società. Il portafoglio è stato acquistato da Marte SPV, veicolo di proprietà di Hoist Finance, istituto finanziario tra i più importanti operatori pan europei nel mercato degli NPL, quotato al Nasdaq di Stoccolma.
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