Banca Popolare Emilia Romagna (BPE)

- Modificato il 06/3/2024 09:20
GIOLA N° messaggi: 29803 - Iscritto da: 03/9/2014
Grafico Intraday: Bper Banca SPAGrafico Storico: Bper Banca SPA
Grafico IntradayGrafico Storico

 

http://www.bper.it

 






Lista Commenti
431 Commenti
 ...   16   ... 
MODERATO Miss Monny Penny (Utente disabilitato) N° messaggi: 1275 - Iscritto da: 19/10/2017
302 di 431 - 11/2/2018 09:51
GIOLA N° messaggi: 29803 - Iscritto da: 03/9/2014
Bper, dimenticare la performance negativa 2017 la sfida è ripulire il bilancio senza ricapitalizzare

Il sesto peggior titolo per performance nell’ultimo anno con un meno 9,47 per cento (a venerdì scorso). E dire che da qualche giorno ha recuperato posizioni, dieci giorni fa era addirittura al quarto posto con meno 20 per cento. Se poi prendiamo in considerazione l’aumento che nel frattempo ha avuto l’indice Ftse banche italiane, salito nello stesso periodo del 24 per cento, si può toccare con mano che il 2017 non è stato davvero un buon anno per Bper. Eppure c’è qualcosa di incomprensibile, a prima vista, nell’andamento di Borsa della Banca popolare dell’Emilia Romagna.

A giudicare dai giudizi degli analisti di oggi, l’azione della banca guidata da Alessandro Vandelli dovrebbe trovarsi più in alto. Infatti, se guardiamo al consensus di Bloomberg, vediamo che i “buy” (acquistare) superano il 61,5 per cento, contro il 38,5 di coloro che consigliano “hold”. E non c’è nessun “sell” (vendere). Negli ultimi giorni, comunque, c’è stato un consistente recupero del titolo in Piazza Affari. Segno che gli elementi positivi vengono di nuovo valutati in una prospettiva più favorevole.

Venerdì scorso il titolo quotava a 4,58 euro, superiore al consensus di Bloomberg di 4,15. Ora le cose stanno migliorando ma il 2017 non è stato un buon anno. Per una serie di motivi, perlopiù esogeni e talvolta frutto di mere speculazioni sula base di notizie di stampa. Primo perché alla fine del 2016 il titolo era schizzato molto in alto, grazie anche all’approvazione da parte della Banca centrale europea dei cosiddetti “modelli interni”. Avendo fatto in Borsa uno scatto superiore a quello degli altri titoli bancari, la correzione è stata maggiore. Il parametro patrimoniale Cet 1 ratio era salito sopra il 14 per cento nel terzo quarto del 2016, uno dei più alti del mercato italiano e questo spiega l’euforia degli acquisti a fine 2016. Durante lo scorso anno, però, a un certo punto una serie di tegole ha raffreddato gli entusiasmi del mercato. Prima era uscita la notizia che Bper potesse essere interessata alla società di asset management Arca. E quando una banca impegnata nel risanamento pensa a fare shopping gli analisti non possono essere contenti.

Poi i giornali avevano parlato di un possibile interesse in Unipol Banca e questo aveva generato ulteriori preoccupazioni sul titolo: perché l’istituto di credito posseduto dalla compagnia guidata da Carlo Cimbri era pieno di non performing loans. E siccome il problema principale della Banca popolare dell’Emilia Romagna è proprio quello dell’eccessiva esposizione ai crediti deteriorati (l’Npe lordo, ovvero il rapporto fra non performing loans lordi e crediti totali lordi, rappresenta piu’ del 20 per cento), la notizia non poteva piacere al mercato. Nella seconda metà del 2017 sono poi cominciate ad arrivare notizie più positive. «Intanto – spiega Riccardo Rovere, analista di Mediobanca – la Bce ha tolto una penalizzazione transitoria che aveva messo quando aveva approvato i modelli interni, e questo ha comportato una riduzione degli Rwa. Ma la cosa più importante è stato l’annuncio di un’ulteriore riduzione di 4 miliardi di Npl (di cui uno da cessione da parte della partecipata Banco di Sardegna, uno da work out interno, per il resto con la cessione di altri crediti deteriorati) - facilitata dall’innalzamento della copertura sugli Npl, con un altro miliardo di rettifiche – contestualmente al mantenimento di un Cet1 ratio al 12%».

Tutti questi interventi, più gli annunci degli obiettivi del piano industriale al 2020, avevano riportato su il titolo nella seconda metà del 2017. A novembre, ad esempio, il giorno dopo la presentazione dei risultati del terzo trimestre e l’annuncio dei dettagli sulle ulteriori pulizie di bilancio, l’azione era schizzata del 9 per cento. Ma poi, a inizio ottobre, era arrivata un’altra tegola, che ha colpito tutte le popolari e in genere tutte le banche con forti esposizioni ai non performing loans, e cioè l’addendum della Bce sulle future svalutazioni automatiche per il 100 per cento dell’ammontare dei crediti deteriorati non garantiti (dopo due anni) e di quelli garantiti (dopo sette anni). Un’accelerazione nella vendita degli Npl che nessuna banca italiana avrebbe gradito. In particolare Bper sta andando avanti con un programma di cessioni immobiliari che garantisce un più alto recupero, fino al 40 per cento, degli immobili sottostanti ai crediti deteriorati. Siamo così arrivati a fine 2017 con un titolo piuttosto debole.

Su cui però gli analisti sono adesso nuovamente ottimisti. «Il programma di cessione degli Npl – spiega ancora Rovere - il cui peso sul totale crediti lordi dovrebbe scendere entro il 2020 al 13,5 per cento dal 21 per cento di oggi può avvenire senza dover ricorrere a nuovi aumenti di capitale ». E questo già tranquilllizza il mercato. Inoltre, anche dopo le pulizie di bilancio, il Common equity Tier 1 potrebbe scendere dall’attuale 14 al 12 per cento, comunque in una zona di sicurezza per l’istituto.

6ltdp
http://www.repubblica.it/
303 di 431 - 13/2/2018 17:51
GIOLA N° messaggi: 29803 - Iscritto da: 03/9/2014

BPER Banca, Equita sim alza a 5,3 euro il prezzo obiettivo.

Dopo la diffusione dei risultati preliminari del 2017 gli analisti di Equita sim hanno alzato da 4,3 euro a 5,3 euro il target price su BPER Banca, in seguito al miglioramento delle stime sulla redditività per il triennio 2018/2020. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di mantenere le azioni in portafoflio.

6mmr3
304 di 431 - 14/2/2018 17:31
GIOLA N° messaggi: 29803 - Iscritto da: 03/9/2014
Bper torna in corsa per il 40% di Arca Sgr

La partecipazione messa in vednita dai commissari delle banche venete. Interessati anche alcuni fondi esteri

di Stefano Neri

Bper torna a vedere all'orizzonte la possibile acquisizione del 40% di Arca Sgr attualmente in capo alle banche venete in liquidazione coatta amministrativa (Lca). Un'operazione che gli analisti hanno più volte indicato come sensata per la banca modenese, che controlla già il 32,75 della sgr.

In partcilare Bper è primo azionista di Arca nonché il maggiore distributore dei suoi prodotti. La Banca Popolare di Sondrio è il secondo azionista x con una quota del 21,1% del capitale. La Popolare di Vicenza (Bpvi) e Veneto Banca detenevano invece invece il 20% a testa della Sgr, rimasta esclusa dal perimetro dell'acquisizione di Intesa Sanpaolo (a 1 euro) e rimasta appunto ai commissari che si stanno occupando di vendere gli ultimi cespiti delle ex venete.

Ora, secondo fonti di stampa, i commissari avrebbero affidato alla banca giapponese Nomura il mandato di gestire la vendita della quota di Arca tramite un'asta competitiva. Il prezzo di cessione sarebbe stimato tra 350/400 milioni. Fra i soggetti potenzialmente interessati all'acquisto della partecipazione figurerebbero anche i fondi internazionali Atlas, Cerberus e Centerbridge.

Nel giugno scorso Bper e la stessa Popolare di Sondrio sarebbero state a un passo dall'acquisizione. Nel frattempo, proprio in quelle settimane, la Popolare di Vicenza e Veneto Banca sono finite in liquidazione coatta amministrativa. Ma tra i commissari e i vertici di Bper, per lo meno, non ci sono stati più contatti.

Bper, che ha riportato conti migliori delle attese nel 2017, raddoppiando il dividendo, ha incassato oggi la conferma della raccomandazione da parte di Société Générale, con target price di 6,2 euro. Stesso giudizio confermato da Kepler Cheuvreux, che ha alzato leggermente il prezzo obiettivo da 5,6 euro a 5,9 euro.

6n28t
http://www.finanzareport.it/
306 di 431 - 17/2/2018 08:54
micio79 N° messaggi: 3925 - Iscritto da: 05/10/2014
.
6o5be
307 di 431 - 25/2/2018 15:19
GIOLA N° messaggi: 29803 - Iscritto da: 03/9/2014
Bper tra puntate al ribasso e nuovo Cda

Mentre il Cda si prepara a varare una lista di candidati per il rinnovo integrale dell'organo amministrativo, un hedge fund americano scommette pesante contro la banca modenese. Il titolo però svetta a Piazza Affari.

di Rosario Murgida

Finora è stata una delle banche abbastanza lontana dai radar delle cronache finanziarie, almeno quelle negative, ma ora anche su Bper iniziano ad accendersi i riflettori.

Sono, in particolare, due gli sviluppi che interessano la banca modenese, uno positivo quantomeno in una visione prospettica e l'altro abbastanza negativo. Il fronte sfavorevole è stato aperto da uno dei soliti hedge fund americani che stanno scommettendo al ribasso sulla Borsa italiana in vista dell'esito delle prossime elezioni ma che finora stanno prendendo una sonora cantonata con perdite enormi. Dopo Bridgewater, che ha scommesso 3 miliardi di euro contro l'Italia e soprattutto contro le banche italiane a partire da Intesa Sanpaolo, o Marshall Wace su Ubi, ora è spuntato anche Aqr Capital Management, fondo del Connecticut, spuntato a sorpresa nel capitale di Bper con una posizione corta del 3,89%, la maggiore finora assunta da un investitore shortista sul Ftse Mib. Qualcosa bolle in pentola? Ai posteri l'ardua sentenza direbbe qualcuno per usare un po' di frasi a effetto.

Di sicuro la banca modenese, nonostante sia tra le possibili candidate al prossimo processo di consolidamento del settore bancario italiano, ha altro a cui pensare, a partire dal rinnovo del consiglio di amministrazione da proporre all'assemblea del 14 aprile. La riunione dei soci sarà la seconda convocata con la nuova struttura da società per azioni di Bper e quindi la ricomposizione integrale del Cda rappresenta un tema delicato anche se già l'anno scorso è stato votato un rinnovo parziale dell'organo amministrativo senza i criteri della cooperativa.

Secondo le ultime indiscrezioni di stampa il consiglio di amministrazione attualmente in carica dovrebbe riunirsi subito dopo le elezioni del 4 marzo per approvare una lista di maggioranza con la conferma di Luigi Odorici, Ettore Caselli e di Alessandro Vandelli e il possibile sostegno di Unipol, maggior azionista con il 10% circa del capitale, e di altri grandi soci a partire dalle numerose fondazioni di origine bancaria come la Fondazione Banco di Sardegna. Il solco dovrebbe essere quello recentemente tracciato dal presidente Odorici in occasione del convegno Assiom-Forex. "L'auspicio è che ci possa essere una condivisione tra le anime dell'azionariato, ovvero Unipol, le fondazioni e che si arrivi a una soluzione condivisa in vista dell'elezione del nuovo cda", ha spiegato il banchiere. "Poi che questa soluzione sia una lista presentata da qualcuno o la lista del cda dipenderà dalle scelte degli azionisti, anche se la lista del cda in teoria è la soluzione più auspicabile perché dimostrerebbe che c'è largo accordo".

Dunque non dovrebbero emergere grandi sorprese con la composizione di un nuova Cda che sarà chiamato almeno a discutere nei prossimi mesi di alcuni temi importati, a partire dai nuovi target aggressivi sulla riduzione di crediti deteriorati. E anche del consolidamento: si tratta, comunque, di una questione di medio termine. Al momento, come affermato dall'a.d. Vandelli sempre all'Assiom-Forex, il focus è sulla riduzione dei crediti deteriorati e non c'è interesse per altre acquisizioni dopo quella della Nuova Carife.

Venerdì a Piazza Affari il titolo ha messo oggi a segno un exploit con il +3,8% a 4,86 euro complice anche la positiva intonazione del mercato.

www.finanzareport.it
https://invst.ly/6r0r2
308 di 431 - 25/2/2018 15:24
GIOLA N° messaggi: 29803 - Iscritto da: 03/9/2014
Quotando: giola - Post #307 - 25/Feb/2018 14:19Bper tra puntate al ribasso e nuovo Cda

Mentre il Cda si prepara a varare una lista di candidati per il rinnovo integrale dell'organo amministrativo, un hedge fund americano scommette pesante contro la banca modenese. Il titolo però svetta a Piazza Affari.

di Rosario Murgida

Finora è stata una delle banche abbastanza lontana dai radar delle cronache finanziarie, almeno quelle negative, ma ora anche su Bper iniziano ad accendersi i riflettori.

Sono, in particolare, due gli sviluppi che interessano la banca modenese, uno positivo quantomeno in una visione prospettica e l'altro abbastanza negativo. Il fronte sfavorevole è stato aperto da uno dei soliti hedge fund americani che stanno scommettendo al ribasso sulla Borsa italiana in vista dell'esito delle prossime elezioni ma che finora stanno prendendo una sonora cantonata con perdite enormi. Dopo Bridgewater, che ha scommesso 3 miliardi di euro contro l'Italia e soprattutto contro le banche italiane a partire da Intesa Sanpaolo, o Marshall Wace su Ubi, ora è spuntato anche Aqr Capital Management, fondo del Connecticut, spuntato a sorpresa nel capitale di Bper con una posizione corta del 3,89%, la maggiore finora assunta da un investitore shortista sul Ftse Mib. Qualcosa bolle in pentola? Ai posteri l'ardua sentenza direbbe qualcuno per usare un po' di frasi a effetto.

Di sicuro la banca modenese, nonostante sia tra le possibili candidate al prossimo processo di consolidamento del settore bancario italiano, ha altro a cui pensare, a partire dal rinnovo del consiglio di amministrazione da proporre all'assemblea del 14 aprile. La riunione dei soci sarà la seconda convocata con la nuova struttura da società per azioni di Bper e quindi la ricomposizione integrale del Cda rappresenta un tema delicato anche se già l'anno scorso è stato votato un rinnovo parziale dell'organo amministrativo senza i criteri della cooperativa.

Secondo le ultime indiscrezioni di stampa il consiglio di amministrazione attualmente in carica dovrebbe riunirsi subito dopo le elezioni del 4 marzo per approvare una lista di maggioranza con la conferma di Luigi Odorici, Ettore Caselli e di Alessandro Vandelli e il possibile sostegno di Unipol, maggior azionista con il 10% circa del capitale, e di altri grandi soci a partire dalle numerose fondazioni di origine bancaria come la Fondazione Banco di Sardegna. Il solco dovrebbe essere quello recentemente tracciato dal presidente Odorici in occasione del convegno Assiom-Forex. "L'auspicio è che ci possa essere una condivisione tra le anime dell'azionariato, ovvero Unipol, le fondazioni e che si arrivi a una soluzione condivisa in vista dell'elezione del nuovo cda", ha spiegato il banchiere. "Poi che questa soluzione sia una lista presentata da qualcuno o la lista del cda dipenderà dalle scelte degli azionisti, anche se la lista del cda in teoria è la soluzione più auspicabile perché dimostrerebbe che c'è largo accordo".

Dunque non dovrebbero emergere grandi sorprese con la composizione di un nuova Cda che sarà chiamato almeno a discutere nei prossimi mesi di alcuni temi importati, a partire dai nuovi target aggressivi sulla riduzione di crediti deteriorati. E anche del consolidamento: si tratta, comunque, di una questione di medio termine. Al momento, come affermato dall'a.d. Vandelli sempre all'Assiom-Forex, il focus è sulla riduzione dei crediti deteriorati e non c'è interesse per altre acquisizioni dopo quella della Nuova Carife.

Venerdì a Piazza Affari il titolo ha messo oggi a segno un exploit con il +3,8% a 4,86 euro complice anche la positiva intonazione del mercato.

309 di 431 - 25/2/2018 15:24
GIOLA N° messaggi: 29803 - Iscritto da: 03/9/2014
Bper tra puntate al ribasso e nuovo Cda

Mentre il Cda si prepara a varare una lista di candidati per il rinnovo integrale dell'organo amministrativo, un hedge fund americano scommette pesante contro la banca modenese. Il titolo però svetta a Piazza Affari.

di Rosario Murgida

Finora è stata una delle banche abbastanza lontana dai radar delle cronache finanziarie, almeno quelle negative, ma ora anche su Bper iniziano ad accendersi i riflettori.

Sono, in particolare, due gli sviluppi che interessano la banca modenese, uno positivo quantomeno in una visione prospettica e l'altro abbastanza negativo. Il fronte sfavorevole è stato aperto da uno dei soliti hedge fund americani che stanno scommettendo al ribasso sulla Borsa italiana in vista dell'esito delle prossime elezioni ma che finora stanno prendendo una sonora cantonata con perdite enormi. Dopo Bridgewater, che ha scommesso 3 miliardi di euro contro l'Italia e soprattutto contro le banche italiane a partire da Intesa Sanpaolo, o Marshall Wace su Ubi, ora è spuntato anche Aqr Capital Management, fondo del Connecticut, spuntato a sorpresa nel capitale di Bper con una posizione corta del 3,89%, la maggiore finora assunta da un investitore shortista sul Ftse Mib. Qualcosa bolle in pentola? Ai posteri l'ardua sentenza direbbe qualcuno per usare un po' di frasi a effetto.

Di sicuro la banca modenese, nonostante sia tra le possibili candidate al prossimo processo di consolidamento del settore bancario italiano, ha altro a cui pensare, a partire dal rinnovo del consiglio di amministrazione da proporre all'assemblea del 14 aprile. La riunione dei soci sarà la seconda convocata con la nuova struttura da società per azioni di Bper e quindi la ricomposizione integrale del Cda rappresenta un tema delicato anche se già l'anno scorso è stato votato un rinnovo parziale dell'organo amministrativo senza i criteri della cooperativa.

Secondo le ultime indiscrezioni di stampa il consiglio di amministrazione attualmente in carica dovrebbe riunirsi subito dopo le elezioni del 4 marzo per approvare una lista di maggioranza con la conferma di Luigi Odorici, Ettore Caselli e di Alessandro Vandelli e il possibile sostegno di Unipol, maggior azionista con il 10% circa del capitale, e di altri grandi soci a partire dalle numerose fondazioni di origine bancaria come la Fondazione Banco di Sardegna. Il solco dovrebbe essere quello recentemente tracciato dal presidente Odorici in occasione del convegno Assiom-Forex. "L'auspicio è che ci possa essere una condivisione tra le anime dell'azionariato, ovvero Unipol, le fondazioni e che si arrivi a una soluzione condivisa in vista dell'elezione del nuovo cda", ha spiegato il banchiere. "Poi che questa soluzione sia una lista presentata da qualcuno o la lista del cda dipenderà dalle scelte degli azionisti, anche se la lista del cda in teoria è la soluzione più auspicabile perché dimostrerebbe che c'è largo accordo".

Dunque non dovrebbero emergere grandi sorprese con la composizione di un nuova Cda che sarà chiamato almeno a discutere nei prossimi mesi di alcuni temi importati, a partire dai nuovi target aggressivi sulla riduzione di crediti deteriorati. E anche del consolidamento: si tratta, comunque, di una questione di medio termine. Al momento, come affermato dall'a.d. Vandelli sempre all'Assiom-Forex, il focus è sulla riduzione dei crediti deteriorati e non c'è interesse per altre acquisizioni dopo quella della Nuova Carife.

Venerdì a Piazza Affari il titolo ha messo oggi a segno un exploit con il +3,8% a 4,86 euro complice anche la positiva intonazione del mercato.

6r0r2
http://www.finanzareport.it/
310 di 431 - 25/2/2018 16:00
fernanda26 N° messaggi: 590 - Iscritto da: 02/9/2014
dai che se sfondiamo i 4,90 arriviamo 5,00
311 di 431 - 28/2/2018 17:24
GIOLA N° messaggi: 29803 - Iscritto da: 03/9/2014
Bper avvia la cartolarizzazione di 2 miliardi di Npl

E' previsto un eventuale utilizzo della garanzia dello Stato (Gacs) per la componente senior con rating investment grade. L'operazione segue quella avviata dal Banco di Sardegna per 1 mld di euro, che verrà finalizzata entro la fine dell'anno. Titolo in rialzo a Piazza Affari in controtendenza rispetto al mercato

di Marco Sasso

Bper Banca avvia la cartolarizzazione di 2 miliardi di Npl. L'istituto ha dato il semaforo verde all'operazione che comprende anche un eventuale utilizzo della garanzia dello Stato (la Gacs) per la componente senior con rating investment grade. La banca ha conferito incarico a Mediobanca e JP Morgan in qualità di advisor/arranger, agli studi legali Chiomenti e Orrik, Herrington & Sutcliffe per la consulenza legale e a Prelios Credit Servicing come due diligence provider e servicer della cartolarizzazione.

"L'avvio della fase operativa della cartolarizzazione di sofferenze di Bper Banca è un ulteriore e decisivo passo in avanti per il miglioramento della qualità dell'attivo, a conferma del forte impegno ad accelerare il processo di riduzione dei crediti dubbi", ha commentato Alessandro Vandelli, amministratore delegato dell'istituto.

"Quest'operazione, per un ammontare di circa 2 miliardi di euro, segue quella relativa alle sofferenze del Banco di Sardegna per circa 1 miliardo già in avanzata fase di esecuzione e che verrà finalizzata presumibilmente entro il primo semestre dell'anno. Complessivamente", ha proseguito Vandelli, "a livello di gruppo l'ammontare di sofferenze cedute entro la fine del 2018 sarà pari a un importo lordo di circa 3 miliardi di euro".

L'effetto combinato delle operazioni di cessione, del significativo miglioramento dello scenario e dei trend della qualità del credito, oltre ai risultati della gestione ordinaria delle strutture interne al gruppo contribuirà a ridurre significativamente l'Npe ratio lordo già entro la fine di quest'anno, "segnando un primo rilevante passo verso la soluzione definitiva del tema della qualità del credito", ha concluso l'ad.

In scia alla notizia il titolo Bper in borsa scambia in rialzo dello 0,39% a quota 4,892 euro, in controtendenza rispetto al mercato, con il Ftse Mib che arretra al momento dello 0,04%.
6s6pr
https://www.milanofinanza.it
312 di 431 - 01/3/2018 20:25
micio79 N° messaggi: 3925 - Iscritto da: 05/10/2014
America permettendo ....
6sovh
313 di 431 - Modificato il 04/3/2018 11:02
GIOLA N° messaggi: 29803 - Iscritto da: 03/9/2014
Bper, accordo con Unipol per la lista di maggioranza

Un patto che, con l’appoggio delle Fondazioni, potrebbe essere determinante per la conferma dell’attuale governance con Odorici, Caselli e l’Ad Vandelli

La data è stata fissata per sabato 14 aprile alle 9 nei padiglioni di Modena Fiere e sarà la seconda assemblea di Bper Banca dopo la trasformazione in società per azioni. Seconda in assoluto ma la prima in cui è previsto il rinnovo integrale del Cda.

Secondo le anticipazioni degli osservatori più autorevoli l’attuale Cda ha ormai approntato la lista di maggioranza che si presenterà in assemblea, lista che di fatto sarà espressione dell’attuale governance e che dovrebbe comprendere l’attuale presidente Luigi Odorici, il suo predecessore Ettore Caselli e l’amministratore delegato Alessandro Vandelli.

Sarà un’assemblea importante perché per la prima volta l’attuale governance potrà essere esposta al rischio teorico di un ribaltone da parte di qualche forza esterna capace di coagulare attorno a sè un numero sufficiente di azioni per puntare al controllo del sesto gruppo bancario italiano.

La governance tuttora in sella punta da tempo alla costituzione di un gruppo che dia vita a un patto parasociale forte al punto da potere resistere a qualsiasi assalto. In questo senso un ruolo determinante può essere ricoperto dal Gruppo Unipol perché la società bolognese guidata da Carlo Cimbri è il maggiore azionista di Bper Banca con una quota vicina al 10 per cento. Attualmente nel Cda è presente Alfonso Roberto Galante, entrato proprio in rappresentanza di Unipol. Qualcuno aveva addirittura ipotizzato un attacco dello stesso Cimbri alla governance in carica ma ora sarebbe stato raggiunto un accordo con Unipol che sarebbe garanzia di continuità per chi sta alla guida di Bper.

La lista di maggioranza dovrebbe poi ottenere l’appoggio degli azionisti privati e delle fondazioni: su tutte Banco di Sardegna oltre a Cassa Provincia dell’Aquila, Banca del Monte di Foggia, Cassa Bra e Cassa Vignola, realtà che secondo le indiscrezioni potrebbero ottenere tre posti nel Cda in forza di un 10 per cento circa di azioni detenute nel capitale Bper.

La lista di minoranza, come nel 2017, dovrebbe essere promossa da Assogestioni per conto di alcuni dei fondi di investimento presenti in misura consistente nel capitale di Bper: già nell’assemblea dello scorso anno la lista di Assogestioni era riuscita a ottenere un risultato significativo.
314 di 431 - 05/3/2018 11:50
lascar74 N° messaggi: 94 - Iscritto da: 25/10/2014
Maledetti!!!
315 di 431 - 05/3/2018 20:54
micio79 N° messaggi: 3925 - Iscritto da: 05/10/2014
Quotando: micio79 - Post #312 - 01/Mar/2018 19:25America permettendo ....6sovh



Più che l' America ... la divergenza ... fuck !!!

6tuey
316 di 431 - 20/3/2018 15:24
GIOLA N° messaggi: 29803 - Iscritto da: 03/9/2014
Banche, fondi in manovra anche su Bper?

Dopo Carige, anche la banca modenese potrebbe subire pressioni. Sembra in vista la presentazione da parte di alcuni fondi istituzionali di una lista di candidati per il rinnovo del Cda

di Rosario Murgida

Non è solo Carige a essere presa di mira dai fondi. Secondo le ultime indiscrezioni di stampa anche Bper, peraltro indicata come prossima protagonista del processo di consolidamento del settore, sembra finita nel mirino di grandi investitori istituzionali.

Non si tratta, almeno per ora, di manovre speculative, bensì di un'attività per così dire meno eclatante e più legata a questioni di governance. MF parla infatti di un gruppo di investitori pronto a depositare una lista di candidati da presentare nell'assemblea del 14 aprile chiamata a rinnovare il consiglio di amministrazione.

Quella di aprile sarà la prima riunione dei soci a deliberare in merito al rinnovo integrale del massimo organo amministrativo dopo la trasformazione in società per azioni. L'anno scorso si è trattato infatti di un rimpasto solo parziale con un compromesso raggiunto tra la lista di maggioranza presentata dallo stesso consiglio di amministrazione e quella di minoranza di Assogestioni.

Pochi giorni fa il Cda ha presentato una lista capeggiata dall'attuale amministratore delegato Alessandro Vandelli e composta da Riccardo Barbieri, Massimo Belcredi, Mara Bernardini, Luciano Filippo Camagni, Giuseppe Capponcelli, Pietro Ferrari, Elisabetta Gualandri, Ornella Rita Lucia Moro, Mario Noera, Rossella Schiavini, Valeria Venturelli, Costanzo Jannotti Pecci, Valeriana Maria Masperi e Roberto Marotta.

Ora bisognerà vedere se il compromesso dell'anno scorso sarà replicato anche perchè, sempre secondo le indiscrezioni, il management ha già iniziato a sondare le intenzioni degli investitori. Chi siano le realtà interessate ad alzare la voce non si sa. Certo rappresentano una parte cospicua del capitale e quindi dell'azionariato. Un azionariato che peraltro sembra destinato a mostrare qualche variazione visto che nei giorni scorsi si è parlato di Fondazioni ormai prossime a superare il 10% sopravanzando così Unipol, ferma al 9,9%.

In particolare Paolo Cavicchioli, presidente di quella Fondazione Cassa di Modena titolare del 3%, ha mobilitato enti sia soci che esterni come Carisbo, Manodori e Cariparma. Attualmente nell'azionariato figurano anche Banco di Sardegna con il 3,4%, Banca Monte di Foggia e le casse di risparmio della Provincia dell'Aquila, di Bra, Vignola e Forlì. Un'operazione di sistema che dimostra come anche per Bper possano aprirsi nuovi fronti caldi.

ATTENZIONE: GARTLEY BEARISH...PRIMO TARGET 4,45 € CIRCA!

6z3gk
http://www.finanzareport.it
317 di 431 - 08/4/2018 11:14
micio79 N° messaggi: 3925 - Iscritto da: 05/10/2014
.
73ywh
318 di 431 - 18/4/2018 15:04
GIOLA N° messaggi: 29803 - Iscritto da: 03/9/2014
GARTLEY!

https://giolanalisys.blogspot.com/2018/04/bpergartley-bearishtarget-445-circa.html
320 di 431 - 24/4/2018 15:18
GIOLA N° messaggi: 29803 - Iscritto da: 03/9/2014
BPER...ADC E 1-2-3 HIGH JOE ROSS!

https://giolanalisys.blogspot.com/2018/04/bperadc-e-1-2-3-high-joe-ross.html
431 Commenti
 ...   16   ... 
Titoli Discussi
BIT:BPE 4.40 -0.3%
Bper Banca SPA
Bper Banca SPA
Bper Banca SPA
Indici Internazionali
Australia -0.9%
Brazil 0.6%
Canada 0.4%
France -0.0%
Germany -0.6%
Greece 0.9%
Holland -0.6%
Italy 0.1%
Portugal -0.5%
US (DowJones) 0.4%
US (NASDAQ) -1.8%
United Kingdom 0.2%
Rialzo (%)
BIT:MDC 26.20 37.9%
BIT:WFTC24 0.03 27.5%
BIT:ILLA 0.00 25.0%
BIT:WSOS24 0.12 24.6%
BIT:BIA 0.26 14.0%
BIT:COSMO 0.92 10.3%
BIT:ELES 2.04 9.1%
BIT:1AZO 2,786 8.4%
BIT:WSAC25 0.06 7.8%
BIT:1OKE 73.16 7.5%

Accedendo ai servizi offerti da ADVFN, ne si accettano le condizioni generali Termini & Condizioni

ADVFN Network