Chiusura del 18 febbraio

Ribasso composto e controllato per il leader globale nel settore dei capital goods, che archivia la sessione in flessione dell'1,52% sui valori precedenti. Nella giornata abbiamo assistito ad un avvio con forza ed apertura a 14,16 Euro, sotto i massimi della seduta precedente, seguito da un indebolimento che persiste nella sessione e chiusura più debole a 13,89 in prossimità dei minimi di seduta. L'analisi settimanale del titolo rispetto al FTSE MIB mostra un cedimento rispetto all'indice in termini di forza relativa del produttore di macchine movimento terra, che fa peggio del mercato di riferimento.

Analisi di Status e trend

Analizzando lo scenario di CNH Industrial si evidenzia un ampliamento della fase ribassista al test del supporto 13,76.

Prima resistenza a 14,13.

Le attese sono per un prolungamento della linea negativa verso nuovi minimi a 13,64.

Analisi del rischio

Mani forti non stanno operando su CNH Industrial visto che i volumi giornalieri pari a 3.971.314 risultano essere inferiori alla media mobile dei volumi ad un mese fissata a 4.340.317. Il rischio d'investimento risulta piuttosto contenuto alla luce del basso livello della volatilità intraday pari a 2,193, che sta ad indicare un trend alquanto stabile del titolo. Si delinea uno scenario particolarmente indicato per quegli investitori che desiderano ottenere dei profitti anche non troppo elevati, senza però incorrere in un elevato rischio di perdita.

Deere alza l'utile 2022. Goldman: Cnh dica se le macchine da costruzione non sono core

Il più grande produttore mondiale di macchine agricole vede l'utile dell'attuale esercizio 2022 tra 6,7 e 7,1 mld di dollari. Il consenso FactSet si aspetta 6,9 mld. Questo dopo che nel primo trimestre fiscale, terminato il 30 gennaio, le vendite sono aumentate oltre le attese del 5% a 9,57 mld. In attesa del Capital Market Day, Goldman Sachs stima una liquidità netta industriale, prima delle ipotesi di M&A, pari a 2,5-3 mld, la utilizzerà nell'agricoltura di precisione

Deere & Co. ha aumentato la previsione di utile 2022 di riflesso all'aumento dei margini grazia all'incremento dei prezzi e alla solida domanda di trattori e mietitrebbie. I prezzi record dei cereali hanno, infatti, messo più denaro nelle tasche degli agricoltori e li ha spinti ad aumentare gli investimenti in macchine agricole. Il Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti ha stimato che il reddito agricolo netto sia aumentato del 25% a 23,9 miliardi di dollari lo scorso anno.
Da parte sua, il più grande produttore mondiale di macchine agricole ha aumentato i prezzi per combattere l'aumento dei costi di spedizione e della catena di approvvigionamento, ma ciò non ha scoraggiato la domanda, con gli ordini dell'azienda nordamericana che hanno interessato tutte le categorie delle sue macchine agricole. "Guardando al futuro, prevediamo che la domanda di macchine agricole e movimento terra continuerà a beneficiare di fondamentali solidi", ha dichiarato l'amministratore delegato, John May.
Ora Deere vede l'utile netto dell'esercizio 2022 compreso tra 6,7 miliardi e 7,1 miliardi di dollari, in aumento rispetto alla precedente stima di 6,5 miliardi e 7 miliardi. Attualmente il consenso FactSet si aspetta 6,9 miliardi. Questo dopo che nel primo trimestre fiscale, terminato il 30 gennaio, le vendite del gruppo sono aumentate del 5% a 9,57 miliardi, al di sopra della stima del consenso FactSet di 8,28 miliardi.
Solo le vendite della divisione Production & Precision Ag sono aumentate del 9% a 3,36 miliardi, superando la stima del consenso FactSet a 3,26 miliardi, e quelle della divisione Small Ag & Turf del +5% a 2,63 miliardi, oltre le aspettative di 2,57 miliardi, mentre le vendite di costruzioni e silvicoltura del +3% a 2,54 miliardi, poco al di sotto delle aspettative a 2,56 miliardi. Invece, l'utile netto è sceso a 903 milioni o 2,92 dollari per azione da 1,22 miliardi o 3,87 dollari per azione di un anno prima, a causa del peso dei costi. Il consenso FactSet per l'utile per azione era di 2,27 dollari per azione.
Grazie al miglioramento dell'outlook 2022, il titolo Deere sale dell'1,3% a 385,58 dollaro nel pre-mercato a Wall Street dopo aver guadagnato il 6,6% negli ultimi tre mesi, sovraperformando l'S&P 500 che ha perso il 6,9%. La rivale, Cnh Industrial, non sta al passo e perde lo 0,18% a 14,075 euro, complice Goldman Sachs che ha tagliato il target price dell'Adr quotato a Wall Street da 18,27 a 17,94 dollari, mentre il prezzo obiettivo dell'azione ordinaria quotata a Milano resta a 16 euro e il rating buy in vista del Capital Market Day in cui la società esporrà la sua visione strategica per la prossima fase del ciclo dopo il recente spin-off di Iveco.
Tre le domande chiave a cui con ogni probabilità verrà data una risposta: il percorso di crescita del settore delle macchine agricole (76% dei ricavi 2021 del gruppo) nel medio termine; come Cnh farà leva su Raven per colmare il divario tecnologico nell'agricoltura di precisione rispetto a Deere; i driver di lungo termine della divisione delle macchine da costruzione (16% dei ricavi 2021 del gruppo) e perché/se questo è un asset fondamentale per Cnh.
Inoltre, Goldman Sachs si aspetta che Cnh fornisca indicazioni finanziarie per il periodo 2022-2026 sulle vendite industriali, Roic, margine ebit industriale, oltre che sul debito netto industriale/cassa e sul pagamento dei dividendi. "Ci aspettiamo che la guidance sia la seguente: crescita mediana delle vendite industriali mid-single digit, circa il 4% nel 2022-2026, Roic industriale maggiore del 15% nel 2026, un margine lordo del 30% circa dal 27,6% del 2021 e una liquidità netta industriale, prima delle ipotesi di M&A, pari a 2,5-3 miliardi da 1,1 miliardi del 2021".
In quest'ottica, Goldman Sachs si attende che il management articoli una strategia di M&A utilizzando parte di questa liquidità, probabilmente per espandere la sua quota di mercato nell'agricoltura di precisione. Il margine ebit della divisione delle macchine agricole è visto oltre il 15% entro 3 anni e al 15-17% entro il 2026, quello delle macchine da costruzione oltre il 5% entro 3 anni, ma raddoppierà nel lungo termine (al 5,6% entro il 2024, 6,5% la stima di Visible Alpha Consenso). Infine, la banca d'affari americana si aspetta un payout al 30-40% (dividendo stimato a 0,30 dollari a valere sul bilancio 2022, a 0,40 dollari per il 2023 e a 0,50 dollari per il 2024). (riproduzione riservata)

Cnh sovraperforma il mercato nonostante 1 miliardo di dollari di costi aggiuntivi nel 2022

di Francesca Gerosa

Lo ha detto l'ad Wine alla Cnbc. Bestinver Securities per il secondo trimestre ha stimato costi e spese pari a 4,2 mld di dollari, in linea con le aspettative del mercato. È la difesa della redditività la questione centrale, rating hold confermato | Alleanza fra Eni, Cnh e Iveco per iniziative in ambito agricolo e dei trasporti | Bond Cnh, la cedola a tre anni in dollari sfiora il 4%

Seduta sopra le righe per il titolo Chn Industrial a Piazza Affari. Sale dell'1,71% a 13,705 euro, testando il massimo intraday a quota 13,805 euro, anche se l'ad, Scott Wine, ha dichiarato a Cnbc che l'azienda ha registrato 1 miliardo di dollari di costi aggiuntivi quest'anno. Nel primo trimestre di quest'anno i costi complessivi di Cnh Industrial sono stati pari a 4,2 miliardi di dollari contro i 3,6 miliardi del primo trimestre 2021, segnando di fatto un aumento di circa il 14,5% anno su anno, con un incremento assoluto di 530 milioni, ha calcolato Bestinver Securities che, sulla base di queste considerazioni, per il secondo trimestre ha stimato costi e spese totali intorno a 4,2 miliardi, sostanzialmente in linea con le aspettative del mercato (il consenso si attende un margine ebit adjusted dell'11,5% per il secondo trimestre dal 10,3% del primo).

Bestinver Securities: è la difesa della redditività la questione centrale

"Riteniamo che la difesa della redditività rimanga la questione centrale in questo scenario economico e che il price/mix rimanga la leva con cui affrontarla", ha affermato Bestinver Securities, ricordando che Cnh Industrial ha delineato una prospettiva di settore che vede crescere sia la divisione delle macchine agricole sia quella delle costruzioni in Nord America (circa +15% e 5%, rispettivamente), mentre in Europa è prevista una crescita della sola divisione delle macchine agricole. Meno ottimistiche sono le aspettative di Cnh per l'area Apac, in particolare per la divisione delle macchine per le costruzioni (Heavy -10% circa e Light da -10% a -5%). Finora, la forte domanda ha parzialmente compensato le pressioni sulla catena di approvvigionamento e, sebbene l'aumento dei prezzi dei raccolti possa essere stato inizialmente un fattore positivo per il settore, "l'aumento dei prezzi di combustibili e materie prime potrebbe influire negativamente sulla capacità degli agricoltori di effettuare nuovi investimenti", ha avvertito Bestinver Securities che ha un rating hold e un prezzo obiettivo tra 14 e 15 euro sul titolo Cnh Industrial.

Ad Wine: compensato l'impatto dell'inflazione sui margini del gruppo

Chi, invece, vede un ulteriore upside in borsa è Banca Akros che ha un rating buy e un target price a 18 euro sull'azione, rassicurata dalle indicazioni di Wine: l'inflazione dei costi continua a rappresentare un problema, ma Cnh Industrial è stata in grado di aumentare i prezzi negli ultimi sei trimestri più che compensando l'impatto dell'inflazione sui margini. Inoltre, l'ad ha previsto che le difficoltà della catena di approvvigionamento (compreso l'impatto dell'aumento dei prezzi dell'energia sulle fonderie europee) dovrebbero persistere, ma ha osservato che la società ha dimostrato di essere in grado di saper gestire la situazione. Al contempo, il top manager si aspetta ancora una crescita dei redditi agricoli quest'anno, nonostante l'aumento dei costi di produzione. E l'agricoltura di precisione può aiutare gli agricoltori a ridurre i costi. Infine, il portafoglio ordini di Cnh rimane molto solido, anche per quanto riguarda le macchine per le costruzioni. Cnh Industrial non ha escluso uno scenario di recessione nel 2023, comunque il business delle macchine agricole è visto performare bene in termini relativi. (riproduzione riservata)

Cnh Industrial lancia la prima tranche da 50 milioni di dollari del buyback da 300 milioni

di Francesca Gerosa

Il buyback da 300 milioni di dollari segue quello da 100 milioni di euro, completato lo scorso 14 settembre. Ha anche lo scopo di ottimizzare la struttura del capitale della società. Titolo in calo come il mercato | Margini e ricavi in crescita per Cnh

Cnh Industrial ha lanciato la prima tranche da 50 milioni di dollari del programma di buyback da 300 milioni di dollari annunciato il 29 luglio scorso. Programma che si chiuderà al raggiungimento dell'importo massimo o comunque entro il 12 ottobre 2023. Finanziato dalla liquidità della società, il riacquisto di azioni proprie ha lo scopo di ottimizzare la struttura del capitale e consentire a Cnh Industrial di far fronte agli obblighi derivanti dai piani di incentivazione azionaria in essere, ha spiegato il gruppo.

Il buyback da 300 milioni di dollari segue quello da 100 milioni di euro, completato lo scorso 14 settembre

Il programma segue quello da 100 milioni di euro, completato lo scorso 14 settembre. La società ha stipulato un accordo non discrezionale con un intermediario finanziario per condurre questa prima tranche. Gli acquisti saranno eseguiti su Euronext Milano e sui sistemi multilaterali di negoziazione (MTF/multilateral trading facility) nel rispetto del regolamento market abuse e dei termini e delle condizioni della delega conferita dall'assemblea degli azionisti lo scorso 13 aprile. Al 16 settembre la società deteneva 16.214.663 azioni ordinarie.

(Teleborsa) - CNH Industrial chiude il primo anno quale "pure player" nel settore Agricoltura e Costruzioni con risultati record e registra risultati molto positivi nel quarto trimestre . I ricavi consolidati delle Continuing Operations, nel quarto trimestre, si sono attestati a 6,943 miliardi di dollari e risultano in crescita del 26,7% rispetto al quarto trimestre 2021, mentre i ricavi netti delle Attività Industriali si sono portati a 6,352 miliardi di dollari, in aumento del 27,2% sul 2021, principalmente grazie ai prezzi favorevoli e ai maggiori volumi di vendita e a dispetto della conversione valutaria sfavorevole.

L'EBIT Adjusted delle Attività Industriali si è portato a 680 milioni di dollari, in aumento di 302 milioni di dollari rispetto al quarto trimestre 2021 (378 milioni di dollari) e con entrambi i segmenti in crescita rispetto all'anno precedente. Il margine EBIT Adjusted del segmento Agriculture è del 13,1% e quello di Construction è del 3,5%. Margine operativo lordo delle Attività Industriali pari al 21,6% (19,0% nel quarto trimestre 2021).

L'Utile netto è stato di 592 milioni di dollari nel quarto trimetre, pari ad un EPS diluito di 0,43 dollari, e si confronta con i 464 milioni di dollari del quarto trimestre 2021, pari ad un EPS diluito di 0,34 dollari. Utile netto Adjusted a 486 milioni di dollari, con EPS diluito Adjusted di 0,36 dollari (utile netto Adjusted di 425 milioni di dollari nel quarto trimestre 2021, con EPS diluito Adjusted per azione di 0,31 dollari).

Il Cash Flow delle attività operative nel trimestre è pari a 1.443 milioni di dollari (1.724 milioni di dollari nel quarto trimestre 2021). Il Free Cash Flow delle Attività Industriali è pari a 2.049 milioni di dollari. Debito totale di 23,0 miliardi di dollari al 31 dicembre 2022 (20,9 miliardi di dollari al 31 dicembre 2021).

Posizione finanziaria netta delle Attività Industriali pari a 362 milioni di dollari di cassa, con una riduzione del debito netto di 1,5 miliardi di dollari rispetto al 31 dicembre 2021 e Liquidità disponibile pari a 10.632 milioni di dollari al 31 dicembre 2022. Nel quarto trimestre sono state acquistate 2,9 milioni di azioni ordinarie nell'ambito della prima tranche da 50 milioni di dollari del programma di riacquisto di azioni ordinarie da 300 milioni di dollari approvato il 29 luglio 2022.

Il Consiglio di Amministrazione V. intende raccomandare agli azionisti un dividendo annuale di 0,36 euro per azione ordinaria, per un totale di circa 483 milioni di euro (circa 511 milioni di dollari). Il dividendo proposto è soggetto all'approvazione formale del Consiglio di Amministrazione e all'approvazione dell’Assemblea Generale degli Azionisti annuale del 14 aprile 2023.

Più frumento, dobbiamo attenderci più frumento