Banca Carige (CRG)

- 03/7/2007 17:12
daniele3 N° messaggi: 19336 - Iscritto da: 05/4/2006

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10501 di 10507 - 15/2/2022 19:31
Gianni Barba N° messaggi: 33109 - Iscritto da: 26/4/2020

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BPER, Montani: Carige operazione industriale, sinergie con nuovo piano

ITALIA - "Siamo molto soddisfatti per l'accordo sottoscritto ieri, che una volta completati i necessari procedimenti autorizzativi porterà entro giugno all'acquisizione di Carige.

10502 di 10507 - 15/2/2022 19:32
Gianni Barba N° messaggi: 33109 - Iscritto da: 26/4/2020
"Siamo molto soddisfatti per l'accordo sottoscritto ieri, che una volta completati i necessari procedimenti autorizzativi porterà entro giugno all'acquisizione di Carige. Si tratta di un'operazione industriale che abbiamo fortemente voluto, dopo aver compreso la potenziale creazione di valore che la combinazione tra le due banche era in grado di generare. È quanto detto da Piero Luigi Montani, amministratore delegato di BPER Banca, commentando la sottoscrizione del contratto di acquisizione dell'80% di Carige dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD).

"Il disegno organizzativo del nuovo gruppo e la rappresentazione delle sinergie esprimibili saranno forniti a valle del closing, in sede di presentazione del nuovo Piano Industriale che incorporerà gli impatti dell'acquisizione - ha continuato - Posso però dire, fin d'ora, che siamo ben consapevoli dell'importanza strategica che Carige riveste, in particolare per la regione Liguria. Ecco perché sentiamo fortemente la responsabilità di questo progetto che persegue uno sviluppo sostenibile nel lungo periodo, rispettando le peculiarità di un Istituto storico e i valori che caratterizzano BPER, tra cui sottolineo la grande attenzione alle risorse umane, una positiva tradizione nelle relazioni sindacali e una consolidata esperienza nell'execution di operazioni straordinarie, confermata anche nell'anno appena trascorso, che ci ha visto protagonisti di una forte crescita a livello dimensionale e qualitativo".



"Sono fermamente convinto che Carige saprà esprimere livelli sempre più soddisfacenti di redditività, anche grazie all'apporto delle fabbriche prodotto del gruppo BPER - ha aggiunto - Sarà inoltre valorizzato il ruolo della Banca Cesare Ponti come specifico veicolo di sviluppo nel settore del private banking, mentre per quanto riguarda il modello distributivo manterremo una presenza forte e radicata, anche se in prospettiva meno concentrata e capillare, in coerenza con una situazione di mercato contraddistinta da un forte sviluppo della tecnologia e delle modalità digitali".

"Con queste positive premesse prosegue il nostro impegno quotidiano per portare a compimento un'importante operazione, di cui confermiamo appieno la valenza strategica e industriale", è stata la conclusione dell'amministratore delegato di BPER Banca.
MODERATO FrancoCecchino (Utente disabilitato) N° messaggi: 13603 - Iscritto da: 13/3/2020
10504 di 10507 - 30/5/2022 15:47
cascella1 N° messaggi: 3378 - Iscritto da: 17/3/2011
.....
MODERATO FrancoCecchino (Utente disabilitato) N° messaggi: 13603 - Iscritto da: 13/3/2020
10506 di 10507 - Modificato il 28/9/2022 15:22
Gianni Barba N° messaggi: 33109 - Iscritto da: 26/4/2020
Carige, la Corte Ue dà ragione ai Malacalza contro la Bce
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Carige, la Corte Ue dà ragione ai Malacalza contro la Bce

di Luca Gualtieri
tempo di lettura 1 min



Gli ex azionisti della banca segnano un punto a loro favore dopo le molte sconfitte legali. Secondo la sentenza, Francoforte non poteva negare l'accesso ai documenti dell'amministrazione straordinaria | Bper, ricorso di Malacalza per fermare l'opa residuale su Carige. Udienza il 14 settembre | Carige dice addio alla borsa: delisting e poi la fusione in Bper

La famiglia Malacalza segna un punto a proprio favore mentre la vicenda Carige si va a chiudere con la fusione in Bper. Mercoledì 28 settembre la Corte di giustizia dell’Ue ha confermato che la Bce non poteva negare all'ex azionista l'accesso ai documenti dell'amministrazione straordinaria del primo gennaio 2019, e ha condannato l'istituto legale al pagamento delle spese.



La battaglia legale

Lo scorso anno Malacalza Investimenti e Vittorio Malacalza avevano chiesto alla Corte di giustizia dell’Ue di condannare Bce a risarcirli per un danno stimato complessivamente oltre 875 milioni di euro per le «omissioni di interventi doverosi» e le «positive condotte pregiudizievoli» attinenti all’esercizio delle sue funzioni di vigilanza su Carige. Francoforte, spiegava il ricorso, avrebbe effettuato «impropri condizionamenti e ingerenze nei processi di governance della banca, favorendone una gestione autocratica da parte degli amministratori delegati, in difformità dalle regole del diritto societario e della normale dialettica dell’organo amministrativo collegiale, così da assicurare l’attuazione di misure scorrettamente imposte, precludendo altresì la reazione a pratiche gestionali del management improprie e pregiudizievoli, nonché determinando un fattore di debolezza della banca».



Le tappe precedenti

Nel dettaglio la Corte a Lussemburgo ha respinto l'opposizione alla sentenza del 25 giugno 2020 con cui già aveva annullato la decisione di Bce di negare l'accesso alla decisione nel giugno 2019 e ha confermato l'annullamento della decisione. La Corte Ue ha in particolare ritenuto fondati due argomenti del ricorso di Malacalza: l'erronea applicazione della presunzione generale di riservatezza e la violazione dell'obbligo di motivazione relativo al rischio di pregiudizio per gli interessi in gioco.
10507 di 10507 - 04/10/2023 20:55
mauri1972 N° messaggi: 623 - Iscritto da: 03/2/2015
Bper, Sondrio, Carige e non solo. Cosa succede fra Unipol e Bce

Continua l’avanzata non tanto felpata di Unipol nel sistema bancario. L’ultima mossa del colosso assicurativo-finanziario presieduto da Carlo Cimbri ha portato ad acquisire il 19,7% della Banca Popolare di Sondrio, dove già era primo azionista. Si tratta di una partecipazione che si va ad affiancare a quella del 19,9% di Banca Popolare Emilia Romagna (anche qui Unipol ha la maggior percentuale di capitale, il 19,9%). A questo punto un “gruzzolo” di tutto rispetto che in futuro potrebbe portare magari a una fusione fra i due istituti, secondo alcuni osservatori. Ma per altri non è uno scenario desiderato da Cimbri. Vediamo perché.

COSA PENSANO A FRANCOFORTE DI UNIPOL?
Secondo quanto risulta a Startmag la Banca centrale europea segue con particolare attenzione queste “incursioni” di Unipol nel mondo del credito. C’è però un “ma”: se – come ha fatto pure la Banca d’Italia – ha visto con favore l’operazione Carige per motivi di sistema, ora Francoforte osserva non con particolare piacere che Unipol stia diventando di fatto anche una capogruppo bancaria senza però essere vigilata dalla Bce.

SOLE SCETTICO SU INTEGRAZIONE BPER-SONDRIO
Insomma, Cimbri ha più di uno zampino nelle banche ma non intende fare del credito il core business del gruppo per evitare la vigilanza dell’Istituto centrale. Chi è scettico sulle vere mire creditizie di Cimbri è anche il Sole 24 Ore: “Chi sul mercato si attende una rapida integrazione tra Bper e Banca Popolare di Sondrio rischia di rimanere deluso – ha scritto il giornalista esperto di banche al quotidiano confindustriale diretto da Fabio Tamburini – Dopo essere salita al 20% del capitale di Bper, ora Unipol ha raggiunto un’identica quota anche nell’istituto valtellinese. L’obiettivo industriale della compagnia assicurativa, ovvero tutelare i rinnovati accordi per la distribuzione delle polizze e promuovere una più ampia collaborazione finanziaria, è già stato raggiunto. La fusione tra i due istituti, con le conseguenti sinergie, resta uno scenario plausibile per il futuro ma non immediato. Se ne parlerà, spiegano fonti finanziarie, quando vi saranno le condizioni perché l’operazione non venga considerata ostile a Sondrio, ultima banca ad aver approvato la trasformazione da cooperativa in società per azioni”.

L’OPERAZIONE IN POPOLARE DI SONDRIO
Dunque la compagnia bolognese, come annunciato in una nota diffusa giovedì scorso, ha completato l’acquisto di 46,3 milioni di azioni ordinarie, pari a circa il 10,2% del capitale sociale di Popolare di Sondrio, attraverso l’annunciata procedura di “reverse accelerated bookbuilding”, rivolta ad investitori qualificati e ad investitori istituzionali esteri, a 5,10 euro per azione per un esborso totale di circa 235,6 milioni. In questo modo è salita dal 9,5% al 19,7% del capitale. A inizio settembre la compagnia aveva annunciato in una nota di aver avviato le attività propedeutiche ad ottenere le necessarie autorizzazioni da parte delle competenti Autorità di Vigilanza (italiane ed estere) per “valutare, tenuto conto delle condizioni di mercato e di contesto generale tempo per tempo in essere, possibili futuri incrementi della partecipazione detenuta dal Gruppo Unipol in Banca Popolare di Sondrio”.

Come nota l’Ansa, considerata anche la quota che Unipol possiede in Bper, l’investimento del gruppo bolognese nel settore bancario, che è pure funzionale a vincolare le banche alla distribuzione dei suoi prodotti assicurativi, sale – ai valori di Borsa – a circa 1,3 miliardi di euro.

La stessa Unipol ha motivato la crescita nel capitale con l’obiettivo di “consolidare la partnership industriale e societaria” nel settore della bancassicurazione, di “aumentare la stabilità dell’assetto azionario” di Sondrio per stimolarla “secondo le migliori practice di mercato”.

IL PARERE DEGLI ANALISTI
Ora gli esperti sono in attesa delle mosse future di Cimbri.

Già tre settimane fa gli analisti di Kepler Cheuvreux affermavano che le aspettative di una fusione tra Bper e Popolare di Sondrio “circolano da diverso tempo, in quanto” le due banche “hanno lo stesso partner assicurativo e azionista ma anche gli stessi partner nell’asset management e nel leasing, in aggiunta a una perfetta complementarietà di distribuzione geografica” e dunque Bper non poteva più essere vista “come un potenziale candidato per un’operazione” con Montepaschi.

Ora, secondo Mediobanca le già “alte” probabilità di una fusione “salgono ulteriormente”, con una tempistica che dipenderà “dal processo di ristrutturazione e dalla valutazione di Bper”. Come ricorda ancora l’Ansa, l’amministratore delegato di Bper, Piero Montani, qualche giorno fa ha detto che la banca sarà impegnata ancora per “un anno” nell’integrazione di Banca Carige e degli sportelli Ubi e ha ribadito di non essere interessato né da un punto di vista “strategico” né “geografico” a una fusione con Siena.

Ma – come già detto – un esperto di risiko bancario come il giornalista del Sole 24 Ore, Alessandro Graziani, ha scritto: “L’obiettivo industriale della compagnia assicurativa, ovvero tutelare i rinnovati accordi per la distribuzione delle polizze e promuovere una più ampia collaborazione finanziaria, è già stato raggiunto. La fusione tra Bper e Sondrio, con le conseguenti sinergie, resta uno scenario plausibile per il futuro ma non immediato”.

Anche perché Unipol non gradirebbe che la Bce si impicciacci nei suoi conti.
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