Chiusura del 21 ottobre

Brillante rialzo per Cisco, che lievita in modo prepotente archiviando la sessione con un guadagno del 2,61%. Nella giornata abbiamo assistito ad un avvio con forza ed apertura a 41,85 USD, sotto i massimi della seduta precedente, con rafforzamento delle quotazioni nel corso della sessione e chiusura in crescendo a 42,8 in prossimità dei massimi di seduta. Su base settimanale, il trend del titolo è più solido rispetto a quello del Nasdaq 100. Al momento, quindi, l'appeal degli investitori è rivolto con più decisione all'azienda produttrice di apparati di networking rispetto all'indice di riferimento.

Analisi di Status e trenda cura dell'Ufficio Studi di TeleBarbaGianni@🥸

Lo status tecnico di Cisco è in rafforzamento nel breve periodo, con area di resistenza vista a 43,3, mentre il primo supporto è stimato a 41,8.

Le implicazioni tecniche odierne propendono per un ampliamento della performance in senso rialzista, con resistenza vista a quota 44,8.

Analisi del rischio

L'operatività sul titolo appare predisposta soprattutto per quegli investitori avversi al rischio. Il trend si conferma piuttosto costante, con conferme che ci giungono anche dall'incremento dei volumi pari a 17.022.192 rispetto alla media mobile dei volumi dell'ultimo mese fissata a 13.515.765.

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Perché Cisco taglia le stime 2024 su ricavi e utile nonostante un primo trimestre più forte del previsto. I dubbi di Goldman Sachs

L’azione crolla dell’11% all’after-hours dopo che il più grande produttore di apparecchiature per reti informatiche ha fornito un outlook deludente, alimentando le preoccupazioni sul fatto che le aziende stiano limitando le loro spese in prodotti tecnologici. L’importanza dell’acquisizione di Splunk. Goldman Sachs conferma il rating neutral sul titolo
Profit warning di Cisco Systems, il più grande produttore di apparecchiature per reti informatiche. L’azione è crollata all’after-hours dopo che il colosso americano ha fornito un outlook deludente, alimentando le preoccupazioni sul fatto che le aziende stiano limitando le loro spese in prodotti tecnologici.

Cisco taglia le stime su ricavi e utile

Per l’anno fiscale 2024 Cisco ha previsto ricavi compresi tra 53,8 e 55 miliardi di dollari (58 miliardi la stima degli analisti) e un utile per azione rettificato tra 3,87 e 3,93 dollari. In precedenza, aveva stimato ricavi tra 57,0 e 58,2 miliardi e un utile per azione (eps) rettificato tra 4,01 e 4,08 dollari. Invece, nel solo secondo trimestre le vendite saranno comprese tra 12,6 miliardi e 12,8 miliardi. Una stima molto al di sotto dei 14,2 miliardi previsti dagli analisti. Mentre l’utile per azione sarà compreso tra 82 e 84 centesimi rispetto alla previsione degli analisti di 99 centesimi. Così il titolo Cisco è crollato del 16% nelle negoziazioni serali, prima di riprendersi leggermente e chiudere con un -11,19% a 47,32 dollari.

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Ordini attesi ancora deboli

A pesare sul fatturato del gruppo è stata la diminuzione degli ordini di hardware di rete. Il presidente e ceo, Chuck Robbins, sta cercando di ridurre la dipendenza dell’azienda dalle vendite una tantum di apparecchiature, spingendosi più in profondità nel software e nei servizi, come la sicurezza. Ma questa transizione non è stata ancora completata. La riduzione degli ordini, -21% nel primo trimestre fiscale, è stata in gran parte alimentata dai clienti che si prendono una pausa dal farne di nuovi per installare le attrezzature che hanno già ricevuto.

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Cisco ha previsto che il quadro debole a livello di ordini persisterà, stimando che ci sono «ancora uno o due trimestri» di ordini di prodotti spediti in attesa di essere implementati dai suoi clienti. Tuttavia, ha espresso la speranza che le vendite riprenderanno nel secondo semestre dell'anno. «Dopo che i nostri clienti avranno implementato le grandi quantità di prodotti recentemente spedite, ci aspettiamo che i tassi di crescita degli ordini accelerino nel secondo semestre», ha previsto il cfo, Scott Herren.