Danieli (DAN)

- Modificato il 05/6/2008 11:06
SAMPEY N° messaggi: 263 - Iscritto da: 12/2/2008
Chi conosce la situazione di DANIELI ORD?
Dove puo' arrivare?

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117 Commenti
     6
101 di 117 - 13/11/2015 09:34
dibbo1 N° messaggi: 2827 - Iscritto da: 08/10/2013
Il gruppo Danieli ha reso noti i risultati relativi al primo trimestre dell'esercizio 2015/2016, chiuso al 30 settembre, con un utile netto di 22,5 milioni di euro, in calo del 58% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Ricavi in calo del 15% a 556 milioni e EBITDA che scende del 22% a 28,1 milioni, così come il numero dei dipendenti che passa a 10.573 dai precedenti 10.954. Danieli, in un comunicato, ha spiegato il calo dei ricavi per un" minor avanzamento delle commesse nel settore plant making (ingegneria e costruzione impianti produzione metalli-acciaio e alluminio), con una tenuta nel fatturato steel making (produzione acciaio) con il gruppo Abs (Acciaierie Bertoli Safau e Abs Sisak) stabile nei volumi di vendita". Tuttavia, il gruppo aspetta un miglioramento generale a partire dalla seconda metà del 2016 e poi nel 2017 "grazie ai numerosi progetti per investimenti privati ed infrastrutture pubbliche previsti in essere specialmente nei paesi con economie emergenti".
102 di 117 - 13/11/2015 09:35
dibbo1 N° messaggi: 2827 - Iscritto da: 08/10/2013
C'e' qualche Danielofilo ?
103 di 117 - 16/11/2015 08:57
GIOLA N° messaggi: 29893 - Iscritto da: 03/9/2014
Borsa, flop delle risparmio. Buzzi, Danieli e Carige pronte a seguire Telecom (Affari&Finanza)

Affari&Finanza, l’inserto del lunedì del quotidiano La Repubblica ha segnalato che alcune società quotate a Piazza Affari potrebbero seguire il recente esempio di Telecom Italia e procedere con la conversione dei titoli di risparmio in azioni ordinarie. Il settimanale ha spiegato che questa scelta deriva dal fatto che i titoli di risparmio sono diventati uno strumento costoso e obsoleto per le aziende quotate, in quanto “per proteggere l’azionista di controllo la governance si è evoluta con nuovi meccanismi, come quello del voto multiplo”. Inoltre, il ritorno alla distribuzione di cedole più elevate rispetto al passato anche per le azioni ordinarie ha fatto venire meno l’appeal su questa tipologia di titoli. Secondo Affari&Finanza, Buzzi Unicem, Danieli e Banca Carige sarebbero pronte a procedere con la coversione delle azini. Per gli addetti ai lavori anche IntesaSanpaolo potrebbe valutare questa possibilità, dopo le modifiche alla governance dell’istituto e alla decisione delle fondazioni di ridurre la quota detenuta nel capitale della banca.
104 di 117 - 25/11/2015 10:49
GIOLA N° messaggi: 29893 - Iscritto da: 03/9/2014
Danieli&C.: delicato test del supporto a 18,22-18,17 euro

Nelle ultime settimane il quadro tecnico di Danieli &C. si è rapidamente deteriorato, con il titolo che non ha saputo confermare il breakout della resistenza psicologica a 20 euro e da questo livello ha iniziato una brusca fase correttiva. Il titolo si trova ora alle prese con il supporto di breve a 18,22-18,17 euro e proprio l’esito del test di tale livello potrà definire la dinamica delle prossime sedute. Il cedimento di quest’area finirà infatti per imporre un’ulteriore accelerazione negativa con un primo target verso 17,80-17,75 e un secondo posto a ridosso di quota 17,50-17,45. Anche l’analisi algoritmica descrive uno scenario debole, con gli indicatori di tendenza allineati in posizione short e gli oscillatori di forza relativa in discesa verso le rispettive aree d’ipervenduto. Al rialzo, un primo segnale di tenuta si avrà invece solo con il recupero di 18,60 euro.

(MILANO FINANZA)

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105 di 117 - 05/1/2016 11:51
GIOLA N° messaggi: 29893 - Iscritto da: 03/9/2014
Danieli&.C: a rischio i minimi estivi a 16,83 euro

Pericoloso breakout ribassista per Danieli &C., che ha ceduto la soglia psicologica dei 17 euro arrivando a un passo dal minimo dello scorso mese di agosto a quota 16,83. Il quadro tecnico è decisamente precario e una conferma in chiusura sotto 17 euro avrebbe un impatto molto negativo, in grado di creare lo spazio per un’ulteriore violenta battuta d’arresto. Gli indicatori di tendenza sono allineati in posizione short così come gli oscillatori di forza relativa stazionano a ridosso delle rispettive aree d’ipervenduto. In queste condizioni diventa difficile ipotizzare anche solo un rimbalzo: solo il ritorno sopra 17,30 potrebbe aprire uno spiraglio in tal senso.

(MILANO FINANZA)

danieli-812534.jpg
106 di 117 - 25/1/2016 11:20
GIOLA N° messaggi: 29893 - Iscritto da: 03/9/2014
Quotando: giola - Post #98 - 20/Ott/2015 10:04STACCO DIVIDENDI

9 novembre DANIELI: ordinarie 0,10 euro, risparmio 0,1207 euro.

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DANIELI +5,3% In arrivo maxi-contratto con l'Iran

Danieli balza in avanti del 5,3% e si porta a 15,15 euro, riducendo la perdita da inizio 2016 al 17%.

L'apertura dell'Iran ai mercati internazionali potrebbe portare grossi benefici alla società che opera nel settore acciaio e che vanta una lunga tradizione di rapporti con il Paese mediorientale.

Secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa iraniana Tasnim, il responsabile della Camera di Commercio ha detto che Teheran è pronta a sottoscrivere un accordo da 2 miliardi di dollari con la società friulana.

La società per il momento non ha commentato la notizia.

Il titolo ha chiuso il 2015 con una perdita del 15% dovuta alla contrazione degli investimenti nel settore e al calo dei prezzi delle commodity.

Attualmente, Danieli è seguita da 7 analisti, 3 di essi consigliano di comprare. Target medio 22 euro.

Venerdì scorso Exane ha ribadito la raccomandazione Outperform con target 21 euro, abbassato da 22,50 euro.

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107 di 117 - 26/1/2016 08:56
GIOLA N° messaggi: 29893 - Iscritto da: 03/9/2014
Quotando: giola - Post #106 - 25/Gen/2016 10:20
Quotando: giola - Post #98 - 20/Ott/2015 10:04STACCO DIVIDENDI

9 novembre DANIELI: ordinarie 0,10 euro, risparmio 0,1207 euro.

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DANIELI +5,3% In arrivo maxi-contratto con l'Iran

Danieli balza in avanti del 5,3% e si porta a 15,15 euro, riducendo la perdita da inizio 2016 al 17%.

L'apertura dell'Iran ai mercati internazionali potrebbe portare grossi benefici alla società che opera nel settore acciaio e che vanta una lunga tradizione di rapporti con il Paese mediorientale.

Secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa iraniana Tasnim, il responsabile della Camera di Commercio ha detto che Teheran è pronta a sottoscrivere un accordo da 2 miliardi di dollari con la società friulana.

La società per il momento non ha commentato la notizia.

Il titolo ha chiuso il 2015 con una perdita del 15% dovuta alla contrazione degli investimenti nel settore e al calo dei prezzi delle commodity.

Attualmente, Danieli è seguita da 7 analisti, 3 di essi consigliano di comprare. Target medio 22 euro.

Venerdì scorso Exane ha ribadito la raccomandazione Outperform con target 21 euro, abbassato da 22,50 euro.

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Danieli sottoscrive contratti per 5,7 miliardi di euro con l'Iran. (IlSole24ore)



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108 di 117 - Modificato il 26/1/2016 09:34
GIOLA N° messaggi: 29893 - Iscritto da: 03/9/2014
DANIELI -1,3% Cheuvreux conferma Buy, alza il target a 22,80 euro dopo le commesse in Iran

Danieli cede l'1,3% a 17,10 euro e consolida il +20% registrato ieri sulla notizia delle importanti commesse con l'Iran.

Il gruppo ha siglato accordi con aziende iraniane nei settori minerario e siderurgico per complessivi 5,7 miliardi di euro, in occasione della visita a Roma del presidente iraniano Hassan Rouhani.

Un accordo da 2 miliardi di euro, con investitori iraniani e internazionali, riguarda la joint venture Persian Metallics che "utilizzerà minerale di ferro ed energia per produrre pellets da utilizzare in impianti di riduzione diretta".

Altri circa 3,7 miliardi riguardano macchine ed impianti per produrre acciaio ed alluminio.

Grazie al rimbalzo di ieri, il titolo ha quasi azzerato la perdita da inizio 2016 (-2%).

Ha chiuso il 2015 con una perdita del 15% dovuta alla contrazione degli investimenti nel settore acciao e al calo dei prezzi delle commodity.

Attualmente, Danieli è seguita da 7 analisti, 3 di essi consigliano di comprare. Target medio 22,5 euro.
109 di 117 - 26/1/2016 11:24
GIOLA N° messaggi: 29893 - Iscritto da: 03/9/2014
Danieli corre ancora, Kepler: il maxi accordo con l'Iran vale 1,8 euro in più

Non si arresta l'ascesa del titolo Danieli & C.a Piazza Affari dopo che ieri la società ha annunciato accordi commerciali per un valore totale di circa 5,7 miliardi di euro con diverse società iraniane, alcuni di questi prevedono la fornitura di macchinari e impianti. Il titolo, dopo il rally della vigilia (+21%), oggi guadagna un altro +2,08% e raggiunge quota 17,69 euro contro un mercato in perdita dello 0,69%.

L'intesa con Tehran configura anche la nasciata della joint-venture Persian Metallic, un'iniziativa che coinvolgerà un gruppo di investitori, iraniani e internazionali. Persian Metallic utilizzerà minerale di ferro ed energia per produrre circa 6 milioni di tonnellate l'anno di semilavorati per l'alimentazione di macchinari adibiti alla produzione di acciaio.

I lavori entreranno nel portafoglio ordini di Danieli alla sigla dei contratti definitivi e saranno realizzati dalla divisione plant making nell'arco di 4/5 anni. E' ragionevole attendersi margini e profili di incasso allineati alla prassi di Danieli , quindi un ebitda margin al 10% circa e un anticipo del 10/15%. Al momento non è chiaro in che modo la società si impegnerà nella joint venture in termini di gestione, capitale, debito e l'ammontare percentuale di lavori di competenza di Danieli .

Sicuramente gli accordi migliorano notevolmente la visibilità sule stime di raccolta ordini della divisione plant making, dagli analisti di Equita ipotizzata pari a circa 2,1/2,2 miliardi di euro annui, compensando il possibile impatto sulla raccolta derivante dal rallentamento macro in atto e dalla situazione di eccesso di capacità in cui versa il settore acciaio che hanno penalizzato di recente la performance del titolo.

Comunque gli analisti di Kepler Cheuvreux stimano che queste commesse e le forniture possano tradursi in una creazione di valore pari a 1,8 euro per azione in più rispetto al prezzo attuale. Infatti gli analisti di questa banca d'affari hanno fatto una simulazione, arrivando alla conclusione che questo accordo potrebbe valere il 12% della capitalizzazione di mercato della società.

Hanno calcolato il potenziale impatto dell'accordo sulla base delle seguenti ipotesi: valore totale della raccolta ordini di 4,7 miliardi di euro; periodo di esecuzione dal 2016 al 2028 (otto anni fiscali). Il portafoglio ordini di Danieli copre un anno. Dato che la media tende a essere un paio di mesi per i ricambi e fino a tre anni per i progetti complessi chiavi in ​​mano, gli analisti di Kepler Cheuvreux si aspettano che gli accordi con l'Iran si traducano in ricavi per un periodo molto più lungo.

Così oggi anche Equita ha alzato il rating sul titolo da hold a buy rivedendo al ribasso il target price dell'azione ordinaria da 25,5 a 24,5 euro e al rialzo quello della risparmio (+1,23% a 13,21 euro) da 17,2 a 18,4 euro che entrano nel portafoglio small cap della sim.

"Passiamo a buy sostenuti da una valutazione molto interessante di Danieli visto che tratta a 8,6 volte gli utili 2016 con un tasso composto medio annuo dell'utile per azione rettificato 2015-2018 del +13% alla luce dell'eccezionale solidità finanziaria con una cassa pari a 900 milioni di euro circa", spiegano gli analisti di Equita.

Anche Banca Akros ha promosso l'azione da neutral ad accumulate, portando il prezzo obiettivo da 20,60 a 24 euro, in quanto questo maxi ordine aumenta notevolmente la visibilità del fatturato del gruppo nei prossimi anni e conferma il forte potere di mercato di Danieli in Medio Oriente.

Inoltre, "riteniamo che, come altri ordini precedenti raccolti in questa regione dal gruppo, questo contratto dovrebbe essere caratterizzato da una buona redditività. Per cui visti i notevoli effetti positivi attesi sui risultati della società (i conti dle primo semestre 2015/2016 saranno approvati il prossimo 27 febbraio, ndr) grazie a questo accordo, abbiamo cambiato la nostra raccomandazione ad accumulate", spiegano alla banca d'affari.
110 di 117 - 27/1/2016 09:51
GIOLA N° messaggi: 29893 - Iscritto da: 03/9/2014
Quotando: giola - Post #106 - 25/Gen/2016 10:20
Quotando: giola - Post #98 - 20/Ott/2015 10:04

STACCO DIVIDENDI

9 novembre DANIELI: ordinarie 0,10 euro, risparmio 0,1207 euro.

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DANIELI +5,3% In arrivo maxi-contratto con l'Iran

Danieli balza in avanti del 5,3% e si porta a 15,15 euro, riducendo la perdita da inizio 2016 al 17%.

L'apertura dell'Iran ai mercati internazionali potrebbe portare grossi benefici alla società che opera nel settore acciaio e che vanta una lunga tradizione di rapporti con il Paese mediorientale.

Secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa iraniana Tasnim, il responsabile della Camera di Commercio ha detto che Teheran è pronta a sottoscrivere un accordo da 2 miliardi di dollari con la società friulana.

La società per il momento non ha commentato la notizia.

Il titolo ha chiuso il 2015 con una perdita del 15% dovuta alla contrazione degli investimenti nel settore e al calo dei prezzi delle commodity.

Attualmente, Danieli è seguita da 7 analisti, 3 di essi consigliano di comprare. Target medio 22 euro.

Venerdì scorso Exane ha ribadito la raccomandazione Outperform con target 21 euro, abbassato da 22,50 euro.

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DANIELI +2,86% a 18 € ORE 9:51

111 di 117 - 29/1/2016 09:26
Lore95 (premium) N° messaggi: 1497 - Iscritto da: 18/12/2014
Comunicato stampa Danieli & C Officine Meccaniche SpA


Buttrio, 26 gennaio 2016 -

A conclusione della visita in Italia del Presidente Hassan Rohuani, con la partecipazione del Presidente del Consiglio Renzi, di ministri del Governo e del Presidente di Confindustria Squinzi, sono stati firmati a Roma dalla Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. accordi per investimenti di circa 2 miliardi di Euro nella joint-venture Persian Metallics e accordi per la fornitura di alcuni impianti per produrre acciaio ed alluminio con diverse aziende iraniane, per un valore di circa 3,7 miliardi di Euro.
Si evidenzia che tali progetti saranno realizzati dalla divisione "plant making" del Gruppo Danieli ed entreranno in vigore non appena saranno implementati i relativi pacchetti finanziari con SACE e le principali banche di riferimento italiane ed europee, con lavori che si realizzeranno lungo i prossimi 4/5 anni.
Questi progetti hanno l'obiettivo non solo di aumentare la capacità produttiva in Iran ma di migliorarne la qualità, ridurre l'impatto ambientale e ottimizzare i costi di trasformazione dando così valore aggiunto alle risorse minerarie ed energetiche che il Paese ha e che determinano la competitività nel produrre acciaio nel Paese.
Gli investimenti nell'acciaio rientrano nella strategia iraniana di aumentare la percentuale del "manufacturing" industriale rispetto all'attuale predominio dell'industria petrolifera; sono previste la costruzione di porti, strade, ferrovie e centrali elettriche ed il Governo sta varando leggi per tutelare investimenti esteri anche con incentivi come già hanno fatto altri paesi Il costo dell'energia in Iran è circa 18 volte inferiore di quella italiana e la disponibilità di ingegneri e tecnici qualificati viene garantita dal loro efficiente sistema scolastico già in grado di produrre annualmente quasi 18.000 "scientific papers" con quasi 235.000 laureati all'anno in discipline ingegneristiche (il 36% del totale).
Queste, in sintesi, le premesse che unitamente alla crescita non solo del Paese ma auspicabilmente dell'intera area medio orientale faranno dell'Iran un punto di riferimento nell'"engineering & manufacturing" e renderanno i progetti di espansione dell'acciaio economicamente fattibili.
Riteniamo che in base a questi fatti e con l'apertura in atto del Paese, il sistema finanziario considererà positivamente il finanziamento dei progetti di cui sopra con il loro progressivo "come into force" nei prossimi 12/36 mesi.
Illuminante a questo proposito l'accordo commerciale siglato la scorsa settimana tra Iran e Cina per investimenti di 600 miliardi di Euro in 10 anni che "la dice lunga" sulle prospettive e le potenzialità che la Cina vede in questo Paese.
La divisione "plant-making" del Gruppo Danieli, con sede a Buttrio, occupa circa 10,000 persone e si compone di diverse linee di prodotto attive nella progettazione, costruzione ed avviamento di impianti per la produzione di acciaio e metalli non ferrosi, a partire dal trattamento del minerale e rottame alla fusione, colaggio, laminazione e finitura di innumerevoli prodotti finiti, piani, lunghi estrusi e tubolari.
Con centri di progettazione ubicati nei più importanti hub industriali in Europa, USA e Giappone, Danieli produce macchinari di qualità nei propri stabilimenti produttivi in Italia, Germania, Cina, Tailandia e India.

112 di 117 - 02/2/2016 09:48
GIOLA N° messaggi: 29893 - Iscritto da: 03/9/2014
Quotando: giola - Post #110 - 27/Gen/2016 08:51
Quotando: giola - Post #106 - 25/Gen/2016 10:20
Quotando: giola - Post #98 - 20/Ott/2015 10:04

STACCO DIVIDENDI

9 novembre DANIELI: ordinarie 0,10 euro, risparmio 0,1207 euro.

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DANIELI +5,3% In arrivo maxi-contratto con l'Iran

Danieli balza in avanti del 5,3% e si porta a 15,15 euro, riducendo la perdita da inizio 2016 al 17%.

L'apertura dell'Iran ai mercati internazionali potrebbe portare grossi benefici alla società che opera nel settore acciaio e che vanta una lunga tradizione di rapporti con il Paese mediorientale.

Secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa iraniana Tasnim, il responsabile della Camera di Commercio ha detto che Teheran è pronta a sottoscrivere un accordo da 2 miliardi di dollari con la società friulana.

La società per il momento non ha commentato la notizia.

Il titolo ha chiuso il 2015 con una perdita del 15% dovuta alla contrazione degli investimenti nel settore e al calo dei prezzi delle commodity.

Attualmente, Danieli è seguita da 7 analisti, 3 di essi consigliano di comprare. Target medio 22 euro.

Venerdì scorso Exane ha ribadito la raccomandazione Outperform con target 21 euro, abbassato da 22,50 euro.

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DANIELI +2,86% a 18 € ORE 9:51



DANIELI +0,91% a 18,83 € ORE 9:48






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113 di 117 - 02/2/2016 12:07
Lore95 (premium) N° messaggi: 1497 - Iscritto da: 18/12/2014
Danieli&C: necessarie nuove energie per superare ostacoli di rilievo La reazione a "V" che Danieli & C. (-1,18%) ha realizzato dopo il test di nuovi minimi dal 2010 a 13,40 circa si è arrestata al cospetto dei primi ostacoli a 19/19,20. Nuovi indizi positivi giungerebbero oltre questa soglia e al superamento di area 20 per target ambiziosi sui top dello scorso aprile a 24,28 con target intermedio a 22 circa, trend line che scende dai top del 2014. Tali attese andrebbero deluse invece in caso di mancato superamento di area 20, seguito dal perentorio ritorno sotto 16,60
114 di 117 - 02/2/2016 14:36
Lore95 (premium) N° messaggi: 1497 - Iscritto da: 18/12/2014
Per EXANE il titolo è da OUTPERFORM con Target Price 22,0000
115 di 117 - 03/2/2016 13:49
Lore95 (premium) N° messaggi: 1497 - Iscritto da: 18/12/2014
Come fanno una previsione come affondano i titoli ............ma che gioco è questo ????????????????
116 di 117 - 03/2/2016 19:01
Lore95 (premium) N° messaggi: 1497 - Iscritto da: 18/12/2014
Qualcuno sa il
Motivo di questa disfatta .... Ok tutto è negativo oggi ma in perdita così pesante ... C'è qualche notizia ?
117 di 117 - 23/2/2017 11:46
borsamania N° messaggi: 577 - Iscritto da: 09/6/2016
Il titolo Danieli & C. Officine Meccaniche, dopo aver raggiunto quota 21.18 euro lo scorso 6 gennaio, ha invertito la rotta (prese di profitto dopo il lungo rally) riportandosi così fino a 19.32 euro. Nelle ultime due settimane invece i corsi stanno nuovamente percorrendo la via degli acquisti avvicinandosi così alla prima resistenza a 20.81 euro, oltre la quale il successivo obiettivo è posizionato a 21.30 euro. Oltre tale livello, in particolar modo in chiusura di seduta, ci sarà la possibilità di assistere ad un allungo in direzione di 21.88 euro e 22.43 euro (oltre questo ultimo riferimento, il target è in area 23.50 euro). Primi segnali di debolezza al di sotto di 19.35 euro, segnali di allarme scatteranno con la violazione, in chiusura di seduta, di quota 18.50 euro. Il titolo in 6 mesi ha guadagnato il 13%, il 14% in 12 mesi, -23% in 3 anni e +2% in 5 (dal 2000 ad oggi +347%).
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