LA SUPER-BOLLA A WALL STREET DEVE GONFIARSI ANCORA

Il nuovo record storico dell'S&P 500 (5.633) dimostra la forza di Wall Street

Ci sono ancora tanti tori che scommettono su ulteriore spazio di salita per gli indici americani, con le banche d'affari costrette a rivedere al rialzo i target di fine anno

Ieri Wall Street ha registrato l’ennesimo record storico del 2024 con l’indice S&P 500 salito oltre soglia 5.600 (5.633 punti) per la prima volta nella storia. Anche il Nasdaq ha aggiornato i massimi storici. Quest'anno l'indice S&P 500 ha già raggiunto più di 30 massimi storici e i tori di Wall Street sembrano sempre più convinti che la corsa rialzista dell'indice debba ancora proseguire. In metà anno ha già battuto molti dei target al rialzo delle grandi banche d’affari come quello di Goldman Sachs che prevedeva i 5.600 alla fine del 2024, costringendo gli analisti a rivederli al rialzo.

NUOVO TARGET DI OPPENHEIMER

Gli analisti di Oppenheimer hanno aumentato il loro prezzo obiettivo di fine anno per l’S&P 500 a 5.900, rispetto ai precedenti 5.500, segnando il terzo aggiustamento del prezzo obiettivo dell'azienda per il 2024, inizialmente fissato a 5.200 l'11 dicembre scorso. Tra le motivazioni Oppenheimer segnala “un ciclo di innovazione che potrebbe avvantaggiare tutti gli 11 settori dell'S&P 500 che mostra segni di essere sia ciclico che secolare, unito a esigenze demografiche intergenerazionali che suggeriscono un cambiamento di mentalità”.

ATTESA PER L'INFLAZIONE

Oggi c’è attesa anche per il dato dell’inflazione Usa di giugno che potrebbe confermare il sentore della Fed. Secondo il parere degli analisti raccolto da Bloomberg si aspetta un rallentamento dell’inflazione generale al 3,1% dal 3,3% in linea con quanto prezzato dagli swap, mentre il dato core (base) dovrebbe restare stabile al 3,4%.

L'ANDAMENTO DELL'ECONOMIA USA

Gli investitori sembrano scommettere su un’economia che nonostante la debolezza degli ultimi tempi (il tasso di disoccupazione è salito al 4,1%) ha saputo tener bene a grandi scossoni. Del resto si sa che ai mercati piace la normalità e un’economia con il freno a mano segna il ritorno ai periodi pre-pandamici e spiana la strada a un’inflazione sotto controllo.

Ai tori di Wall Street sono anche piaciute le parole di Jerome Powell che ha mostrato di non essere disposto a sacrificare l’economia per contrastare l’inflazione, sottolineando che “la cosa principale per me è mantenere un equilibrio tra inflazione e mercato del lavoro”.

Il Governatore della Fed ha fatto intendere che, a meno di futuri dati macro anomali, la Fed sembra indirizzata ad implementare il taglio a settembre (prezzato dal mercato al 67%), nonostante abbia ribadito che occorre ancora un po’ di tempo per avere la confidenza necessaria ad agire.

L’inflazione Usa scende oltre le attese, taglio tassi più vicino

Il dato annuale ha rallentato dal 3,3% al 3%, contro stime per un valore al 3,1%. La frenata aumenta le possibilità di un taglio ai tassi di interesse da parte della Fed, già dal prossimo settembre

DATO CORE CRESCE DELLO 0,1%

Guardando al dato core, ovvero quello depurato dalla componente dei prezzi dei beni alimentari ed energetici, si evidenzia una crescita dello 0,1%, contro attese per uno 0,2%. Rispetto a un anno prima, il dato core ha rallentato dal 3,4% al 3,3%, contro il 3,4% delle attese. Si tratta del minor aumento da aprile 2021.

BORSE IN POSITIVO

USA, prezzi produzione giugno salgono più delle attese

Economia,Macroeconomia12 luglio 2024 - 14.52

(Teleborsa) - Crescono oltre attese i prezzi alla produzione nel mese di giugno. Secondo il Dipartimento del Lavoro americano (BLS), i prezzi alla produzione sono saliti dello 0,2% su base mensile dopo la variazione nulla del mese precedente. Le attese degli analisti erano per una crescita dello 0,1%.

Su base annua i prezzi hanno registrato un incremento del 2,6%, sotto il +2,3% del consensus e rispetto al +2,4% del mese precedente.

I prezzi dei beni e servizi "core", ovvero l'indice depurato dalle componenti più volatili quali il settore alimentare e quello dell'energia, segnano una variazione di +0,4% su mese (+0,3% il mese precedente e +0,2% atteso), mentre su anno registrano un +3% dopo il +2,6% precedente (+2,5% atteso).

Wall Street positiva. JP Morgan e Citigroup battono le attese

Parte la stagione delle trimestrali con in focus le big bancarie