Eni Con I Sacrosanti Grafici (ENI)

- Modificato il 27/4/2017 17:09
Derpas N° messaggi: 4912 - Iscritto da: 16/10/2008
Grafico Intraday: Eni SpaGrafico Storico: Eni Spa
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Eni è un'impresa integrata nell'energia. Presente in circa 70 paesi con 76.000 dipendenti è impegnata nella ricerca, produzione, trasporto,
trasformazione e commercializzazione di petrolio e gas naturale, nella petrolchimica e ingegneria e costruzioni.

CODICI IDENTIFICATIVI
Codice Isin: IT0003132476
Codice Alfanumerico: ENI
Segmento: Blue Chip
Settore: Miner-metall-petrol.









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7960 Commenti
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121 di 7960 - 20/4/2009 12:55
Derpas N° messaggi: 4912 - Iscritto da: 16/10/2008
Quotando: codam2La Libyan Foreign Bank punta ad aumentare di dieci volte il proprio capitale in due o tre anni per finanziare acquisti in Europa e Africa. DUBAI, 20 aprile (Reuters)

Lo ha dichiarato il presidente Mohamed Bait-Elmal, aggiungendo di non aver intenzione di salire ancora in Unicredit (CRDI.MI: Quotazione).
La partecipazione nella British Arab Commercial Bank (divisione di Hsbc (HSBA.L: Quotazione)), invece, verrà aumentata fino al 70% circa.
"Il nostro capitale è di 1 miliardo di dollari. Speriamo di portarlo fino a 10 miliardi, auspicabilmente nei prossimi due o tre anni", ha detto il presidente a margine di una conferenza che si è svolta a Dubai.
In Unicredit la Libyan Foreign Bank deteneva lo 0,56% dal 1997 e nell'ottobre dello scorso anno ha comprato un altro 3,67% con la Libyan Investment Authority.
Al 28 ottobre 2008 soggetti libici, compresa la banca centrale, detenevano complessivamente il 4,9% nella società italiana. All'epoca il governatore della Banca Centrale Farhat Omar Bengadara definì "sufficiente per ora" quella quota: "potremo comprare in futuro ma non adesso", aveva aggiunto.
Tutti gli investimenti superiori al 5% nelle banche del nostro Paese necessitano di approvazione da parte della Banca d'Italia.http://it.reuters.com/article/italianNews/idITLK2132220090420


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E questa notizia cosa centrerebbe con ENI?
122 di 7960 - 20/4/2009 12:59
lacarlo N° messaggi: 13916 - Iscritto da: 25/10/2008
fino a giovedì (prima trimestrale) conviene stare alla finestra
123 di 7960 - Modificato il 20/4/2009 13:05
Derpas N° messaggi: 4912 - Iscritto da: 16/10/2008
E per chi è già dentro, conviene buttarsi giù dalla finestra. 8)
124 di 7960 - 20/4/2009 13:21
4everDepecheMode N° messaggi: 2534 - Iscritto da: 19/10/2008
Quotando: DerpasE per chi è già dentro, conviene buttarsi giù dalla finestra. 8)

Prima però aspetta che il Torregiani ti dia il segnale convenuto...
125 di 7960 - 20/4/2009 13:24
Caligola N° messaggi: 27329 - Iscritto da: 01/11/2006
Torreggiani ha detto che al massimo il rimbalzo sarebbe arrivato fino al 22 Aprile e poi giù di brutto ma possibile che l' ENI che ha recuperato relativamente poco dai minimi torni a scendere ?
126 di 7960 - 20/4/2009 13:35
Derpas N° messaggi: 4912 - Iscritto da: 16/10/2008
Ma avete notato che disegno del c...o dal grafico?
127 di 7960 - 20/4/2009 13:40
4everDepecheMode N° messaggi: 2534 - Iscritto da: 19/10/2008
Quotando: CaligolaTorreggiani ha detto che al massimo il rimbalzo sarebbe arrivato fino al 22 Aprile e poi giù di brutto ma possibile che l' ENI che ha recuperato relativamente poco dai minimi torni a scendere ?

Prima di buttarmi dalla finestra aspetto giovedì, quando ci saranno il Cda di Eni e della controllata Snam Rete Gas. Vediamo come sono andati i conti e poi valuteremo il da farsi.
128 di 7960 - 20/4/2009 13:48
agiro N° messaggi: 14334 - Iscritto da: 29/8/2006
l'era del petro NON E' finita x mancanza di petrolio



Eni punta su biomasse e solare
20 aprile 2009 - Secondo Luigi Sampaolo, responsabile sviluppo alternative, si tratta di fonti che possono essere utilizzate su vasta scala ( fonte: http://energia24club.it )

Energia solare e biomasse sono le fonti alternative quelle che hanno la maggiore possibilità di essere utilizzate su vasta scala, a condizione che ci sia uno sviluppo tecnologico che nel lungo periodo renda più convenienti. Questa l'opinione di Luigi Sampaolo, responsabile sviluppo strategico fonti alternative nella direzione strategie e sviluppo di Eni. «Noi lavoriamo in un'ottica di lungo periodo - ha dichiarato Sampaolo all'agenzia Adnkronos - il settore energetico ragione sui decenni ed e' evidente che i combustibili fossili rimarranno alla base della produzione di energia perché sono diffusi nel mondo e sono facilmente utilizzabili». Per il 2030, infatti, è stimato che olio, gas e carbone continueranno a soddisfare l'80% della domanda primaria mondiale di energia.
«Per le fonti alternative - prosegue il responsabile Eni - noi puntiamo in primo luogo sul solare, che può soddisfare una parte della domanda e infatti stiamo lavorando molto sulla ricerca in questo settore. C'e' poi la questione delle biomasse che però devono usate in modo compatibile rispetto all'ambiente e non devono entrare in competizione con l'uso alimentare. C'e' poi il problema dell'uso dell'acqua che insieme all'energia e' l'altra risorsa critica per i prossimi decenni». «Per migliorare l'ecosostenibilità energetica - conclude Sampaolo- nel breve termine le tecnologie orientate all'efficienza energetica sono le misure più pratiche ed economiche per limitare l'impatto negativo delle fonti fossili. Nel medio-lungo termine la ricerca scientifica e tecnologica potrà fornire fonti energetiche realmente complementari o alternative ai combustibili fossili, mentre le tecnologie di “Carbon capture and storage” potranno consentire un uso più pulito delle fonti fossili».
129 di 7960 - 20/4/2009 13:53
ninicap N° messaggi: 3710 - Iscritto da: 02/5/2007
Quotando: 4everDepecheMode
Quotando: CaligolaTorreggiani ha detto che al massimo il rimbalzo sarebbe arrivato fino al 22 Aprile e poi giù di brutto ma possibile che l' ENI che ha recuperato relativamente poco dai minimi torni a scendere ?

Prima di buttarmi dalla finestra aspetto giovedì, quando ci saranno il Cda di Eni e della controllata Snam Rete Gas. Vediamo come sono andati i conti e poi valuteremo il da farsi.


il punto è che un tizio deve arrivare al 10% con l'appoggio del governo che gli ha pure chiesto scusa recentemente...e i conti se fossero presentati nel modo giusto per favorire sempre questo tizio?
io qualche dubbio ce l'ho,per questo se in Africa mi leggete e volete le mie basta farla arrivare a 15,20 almeno e vedete se non ve le do tutte...
130 di 7960 - 20/4/2009 13:57
Derpas N° messaggi: 4912 - Iscritto da: 16/10/2008
Altro che 15,20. Se siamo fortunati forse si fermerà a 13,20.
131 di 7960 - 20/4/2009 14:00
Derpas N° messaggi: 4912 - Iscritto da: 16/10/2008
20/04/2009

Scivolano i petroliferi in Europa

Scivolano le materie prime (-4,7%) e gli energetici, con il prezzo del petrolio in calo dell'1,3%, appesantiti dalla salita del dollaro e da una maggiore cautela sui ritmi di recupero dell'economia globale. A Milano Eni cede l'1,20%, Saipem lo 0,83% a 15,42 euro e Tenaris il 2,58%, complice in questo caso anche la notizia che il numero di pozzi attivi (per petrolio e gas) negli Usa si è attestato a 975 durante questa settimana, in calo rispetto ai dati della settimana scorsa (-30 rigs).

La decrescita rispetto l'anno scorso è del 47%. Nel 2008 Tenaris ha generato circa il 45% dei ricavi della divisione Pipes in Nord America. Nel resto del listino Saras arretra del 3,24%, mentre Socotherm sale dell'1,23% dopo aver ceduto il 26% circa dal 15 aprile, sulla scia della notizia che i revisori di Ernst & Young non hanno certificato il bilancio 2008 dell'azienda, esprimendo dubbi sulla prospettiva di continuità aziendale.

A deprimere comunque i corsi di Saipem oggi ci pensa anche Nomura che ha ridotto il rating a neutral da buy con un nuovo target a 14 euro da 15 euro (tagliate stime di Eps a 1,41 nel 2009, a 1,17 nel 2010 e a 1,27 nel 2011) in quanto vede una serie di ragioni per essere cauti sul titolo nel breve termine. "L'attività relativa ai nuovi ordini", si legge in una nota della banca, "è stata deludente nei primi tre mesi del 2009, con solo un nuovo grande contratto ottenuto nel business on-shore da inizio anno".

Sicuramente ha pesato l'aumento della concorrenza degli operatori oil service europei e asiatici. E anche in caso di aumento degli ordini nel secondo semestre di quest'anno, prosegue Nomura, l'impatto sulle stime di consensus su Saipem sarà nullo visto che, rispetto al consensus sul 2010, mancano circa 4,5 miliardi di euro in termini di ricavi considerando quanto l'azienda ha raggiunto oggi.

Quanto al prezzo del petrolio si sta stabilizzando e il mercato del greggio si ridurrà per la fine dell'anno se le attuali condizioni di domanda e offerta resteranno invariate. Parola di Nobuo Tanaka, direttore esecutivo dell'Agenzia internazionale dell'energia (Aie). "C'è una sorta di stabilizzazione. Di fronte alla politica dell'Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio sulle quote, il mercato si sta stabilizzando. Ma dipende se va giù la domanda o l'offerta", ha dichiarato Tanaka.

Per il ministro dell'Energia degli Emirati arabi uniti, Mohammad al-Hameli, il prezzo del petrolio a 50 dollari al barile sostiene l'economia mondiale in crisi. "Le recenti decisioni dell'Opec hanno portato alla stabilizzazione dei prezzi al livello di 50 dollari al barile, un prezzo che da' il sostegno necessario all'economia mondiale e permette allo stesso tempo di investire" nell'industria petrolifera, ha dichiarato il ministro.

al-Hameli ritiene che nuovi investimenti siano necessari "per evitare una nuova impennata dei prezzi" del petrolio. Inoltre ha sottolineato che l'Opec non ha la volontàdi fissare il prezzo del barile, che deve dipendere dalla domanda e dall'offerta. Al-Hameli non si è pronunciato su possibili tagli della produzione, sostenendo che una decisione in proposito verrà presa "in funzione dell'evoluzione del mercato".

132 di 7960 - 20/4/2009 14:07
4everDepecheMode N° messaggi: 2534 - Iscritto da: 19/10/2008
Ninicap, i libici, per il momento, al 10% non ci arrivano e la ragione non è la mancanza di soldi, quanto per un discorso politico. Siamo ormai in campagna elettorale: pensa se i giornali titolassero che Gheddafi ha in mano il 10% dell'ENI. La gente comune s'incazzerebbe dicendo: ma come, quest'imbecille ci manda i barconi di immigrati e poi si compra a prezzo di saldo le nostre aziende migliori; e questo governo di m... che fa, non si oppone? Così succederebbe, altro che discorsi.
Quanto ai conti, ENI non è Citigroup, qui i soldi li fanno sul serio, che ci si creda o no.
133 di 7960 - 20/4/2009 14:17
Derpas N° messaggi: 4912 - Iscritto da: 16/10/2008
Il problema è che per tenere a bada questa crisi di merda che non abbiam voluto noi, hanno deciso di tenere il prezzo del greggio sottoperformato quando potrebbe tranquillamente salire almeno a 70$.
134 di 7960 - 20/4/2009 14:18
delbenrenzo N° messaggi: 16572 - Iscritto da: 24/3/2007
Qua i Libici arrivano dove vogliono hanno cominciato con Unicredit dopo Eni
e poi Enel ed forse Impregilo ( vedi Repubblica Finanza di Oggi pag.7) e il nostro "Testa d'Asfalto" li stringe la mano...

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135 di 7960 - 20/4/2009 14:18
prostaf N° messaggi: 369 - Iscritto da: 17/10/2008
Quotando: 4everDepecheModeNinicap, i libici, per il momento, al 10% non ci arrivano e la ragione non è la mancanza di soldi, quanto per un discorso politico. Siamo ormai in campagna elettorale: pensa se i giornali titolassero che Gheddafi ha in mano il 10% dell'ENI. La gente comune s'incazzerebbe dicendo: ma come, quest'imbecille ci manda i barconi di immigrati e poi si compra a prezzo di saldo le nostre aziende migliori; e questo governo di m... che fa, non si oppone? Così succederebbe, altro che discorsi.
Quanto ai conti, ENI non è Citigroup, qui i soldi li fanno sul serio, che ci si creda o no.



comunque io penso che prima di scendere 15,34 lo dorà toccare, poi si va sotto prima dello stacco cedola e Scipione l'africano comprerà bene con un immediato ritorno di capitale attraverso i dividendi. Bisogna essere veloci a uscire tra i 15,20 e 15,30 rischiando anche che vada un po più su, perche è quella la paura che ci metteranno a quel punto. Saremo indecisi se uscire a quel livello non sia un errore. Per me ho già sbagliato venerdì, dovevo uscire a 15,05. Si sarebbe potuto tradare un po da 14,65 fino a 14,99 e fare lo stesso guadagno che ci sta negando da giorni.
136 di 7960 - 20/4/2009 14:22
Derpas N° messaggi: 4912 - Iscritto da: 16/10/2008
Crude Oil May 09 (CLK09.NYM)
Alle ore 14:10
Prezzo: 47,57
-5,48%
137 di 7960 - Modificato il 20/4/2009 14:26
Derpas N° messaggi: 4912 - Iscritto da: 16/10/2008
Finitela con questa telenovela su Scipione, non c'entra niente l'Africano, magari arrivasse con i suoi soldini, chi se ne frega, tanto il testa pelata ci vende tutti prima o poi. Il problema numero 1 è il prezzo del petrolio che sta sprofondando.

Crude Oil May 09 (CLK09.NYM)
Alle ore 14:10
Prezzo: 47,57
-5,48%
138 di 7960 - 20/4/2009 15:27
Derpas N° messaggi: 4912 - Iscritto da: 16/10/2008
Il prezzo del petrolio sempre più giù.

Ecco tutte le quotazioni alle ore 15,12
NYMEX WTI CRUDE 47,71 (-5,21%)
ICE WTI CRUDE 46,77 (-7,07%)
ICE BRENT CRUDE 50,39 (-5,55%).

Il futuro è nero come il petrolio.
139 di 7960 - 20/4/2009 15:30
codam2 N° messaggi: 1997 - Iscritto da: 23/1/2007



Crisi: Marcegaglia, peggio passato.Da luglio ci sara' un'inversione di tendenza.
(ANSA) - CREMONA, 20 APR - Il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia ha l'impressione che il peggio della crisi sia alle spalle.Marcegaglia ritiene inoltre che a luglio dovrebbe esserci un'inversione di tendenza. ''L'impressione - ha detto - e' che sia a livello mondiale sia italiano ci siano segnali che il peggio l'abbiamo visto''. Sulla crisi dice che gli imprenditori ''dimostrano che vogliono stare vicini ai lavoratori'' tanto che ''i licenziamenti in Italia sono molto pochi''. ''Noi - spiega Marcegaglia all'assemblea degli Industriali di Cremona - non vogliamo nessuna legge, nessuna rigidita'. Non e' nella logica che serve in questo momento''. In tal senso per il presidente degli Industriali ''e' importante, in questo momento, che ci sia il supporto della cassa integrazione ordinaria e in deroga per far si' che le imprese che hanno cali di fatturati non siano nelle condizioni ma possano mantenere le persone al lavoro''. Marcegaglia sottolinea poi come il tema ''della coesione sociale'' sia nel Dna delle imprese ed e' quello ''che da' la marcia in piu' alle nostre industrie''. (ANSA). 20 Apr 15:07


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140 di 7960 - 20/4/2009 15:41
prostaf N° messaggi: 369 - Iscritto da: 17/10/2008
Quotando: DerpasFinitela con questa telenovela su Scipione, non c'entra niente l'Africano, magari arrivasse con i suoi soldini, chi se ne frega, tanto il testa pelata ci vende tutti prima o poi. Il problema numero 1 è il prezzo del petrolio che sta sprofondando.

Crude Oil May 09 (CLK09.NYM)
Alle ore 14:10
Prezzo: 47,57
-5,48%


scusami non è per contraddirti, ma hai visto le quotazioni del petrolio nel 2003 e il valore di eni? ma senza andare molto indietro hai visto il valore di eni tra nov e febb e a quanto era il petro?
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