Euro - Dollaro (EURUSD)

- 09/3/2015 12:04
GIOLA N° messaggi: 29777 - Iscritto da: 03/9/2014
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CHE IL QE ABBIA INIZIO!



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1 di 273 - 09/3/2015 12:05
GIOLA N° messaggi: 29777 - Iscritto da: 03/9/2014
Nella seduta di venerdì il cambio euro-dollaro ha subito una nuova flessione ed è sceso fino a quota 1,0840. Il quadro tecnico di breve termine rimane quindi precario ed è confermato dall’analisi dei principali indicatori quantitativi (l’Macd e il Parabolic si trovano infatti in posizione short). Solo il forte ipervenduto può impedire un ulteriore cedimento che avrò un primo obiettivo in area 1,0810-1,08 e un secondo target a 1,0770. Prima di poter iniziare un recupero di una certa consistenza sarà invece necessaria una fase laterale di riaccumulazione. Solo il ritorno sopra 1,1250 potrebbe fornire una dimostrazione di forza.

(MILANO FINANZA)


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2 di 273 - 09/3/2015 23:15
davidedecataldo N° messaggi: 745 - Iscritto da: 28/1/2014
Grazie Giola ... nuovo forum di sole informazioni in italiano e commestibili ... senza riferimenti insensati
3 di 273 - 10/3/2015 01:31
ennepuntoci N° messaggi: 1168 - Iscritto da: 09/3/2014
SEGUO.

GRAZIE GIOLA
4 di 273 - 10/3/2015 09:27
GIOLA N° messaggi: 29777 - Iscritto da: 03/9/2014
Nella seduta di lunedì il cambio euro-dollaro è sceso in area 1,0825-1,0820 prima di tentare un difficile rimbalzo tecnico, alimentato dal forte ipervenduto di brevissimo termine. Il quadro tecnico di breve termine rimane precario ed è confermato dall’analisi dei principali indicatori quantitativi (l’Macd e il Parabolic si trovano infatti in posizione short). Un primo segnale di tenuta arriverà con il ritorno sopra 1,19 e avrà un primo target in area 1,1960-1,1970. Negativa invece una discesa sotto 1,0820 in quanto può innescare una nuova flessione verso 1,0780-1,0770 prima e attorno a 1,0740-1,0730 in un secondo momento.

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5 di 273 - 10/3/2015 10:29
GIOLA N° messaggi: 29777 - Iscritto da: 03/9/2014
Il dollaro ha toccato i massimi da 12 anni sia nei confronti dell'euro sia nei confronti dello yen, segnalando le differenze di politica monetaria negli Usa, nella zona euro e in Giappone. Gli investitori sono ora in attesa del meeting del Fomc, il braccio operativo della Fed, in calendario la prossima settimana.

In particolare la moneta unica è scesa sui minimi da settembre 2003 a quota 1,0785 a metà della seduta asiatica, prima di stabilizzarsi intorno a 1,0796. Ieri alla chiusura di Wall Street il cross euro/dollaro si attestava invece a 1,0853.

Il biglietto verde ha inoltre ampliato i guadagni nei confronti della valuta nipponica con il cross dollaro/yen che è salito fino a 122, sui massimi da luglio del 2007 e si attesta ora a 121,70.

Con il quantitative easing della Bce entrato in attività, le pressioni sulla moneta unica europea restano al ribasso.

Gli investitori ritengono che i dati sul mercato del lavoro Usa diffusi venerdì alimentino le aspettative di una rimozione dell'aggettivo "paziente" dalla forward guidance sui tassi di interesse alla riunione di politica monetaria della prossima settimana.

"Sembra che gli investitori stiano acquistando il dollaro in anticipo prima del meeting del Fomc della prossima settimana", ha affermato Kenji Yoshii, forex strategist di Mizuho Securities.
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6 di 273 - 10/3/2015 21:16
devatank N° messaggi: 5502 - Iscritto da: 28/3/2007
Come siamo messi qui? Come lo vedete un long?
7 di 273 - 10/3/2015 21:42
davidedecataldo N° messaggi: 745 - Iscritto da: 28/1/2014
Io long assolutamente no. Prevedo 1.06 tondimolto prima del previsto. Usa alzeranno i tassi e giù di brutto. Intanto proseguo con short. Opinione personale
8 di 273 - 11/3/2015 08:42
GIOLA N° messaggi: 29777 - Iscritto da: 03/9/2014
Nella seduta di martedì il cambio euro-dollaro ha subito una nuova flessione ed è sceso fino a quota 1,07-1,0695. Il quadro tecnico di breve termine rimane quindi precario ed è confermato dall’analisi dei principali indicatori quantitativi (l’Macd e il Parabolic si trovano infatti in posizione short). Solo il forte ipervenduto può impedire un ulteriore cedimento e favorire una pausa di consolidamento. Da un punto di vista grafico, tuttavia, un primo segnale di tenuta arriverà soltanto con il ritorno sopra 1,19. Negativa invece una discesa sotto 1,0690 in quanto può innescare una nuova flessione in area 1,0660-1,0650 prima e attorno a 1,0630-1,0620 in un secondo momento.

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9 di 273 - 11/3/2015 09:25
GIOLA N° messaggi: 29777 - Iscritto da: 03/9/2014
L'euro aggiorna i minimi dei 12 anni contro il dollaro nella terza seduta dall'avvio del QE, posizionato ormai in direzione di una parità che potrebbe arrivare prima di quanto atteso dagli analisti.

La moneta unica si attesta ai minimi da aprile 2003 sul dollaro, avendo segnato un punto più basso in seduta a 1,0642 dollari, con un calo dello 0,4% dalla precedente chiusura e di ben il 12% dall'inizio dell'anno.

"Con la Bce che ha dato avvio al 'quantitative easing' c'è sicuramente l'impressione che i fondi stiano uscendo" dice Mitul Kotecha, strategist a Barclays. "Non è un flusso a senso unico, ma c'è questa aspettativa con il QE Bce di sostanziosi flussi in uscita dall'Europa con l'intensificarsi degli acquisti".
10 di 273 - 11/3/2015 22:20
davidedecataldo N° messaggi: 745 - Iscritto da: 28/1/2014
Quotando: davidedecataldo - Post #7 - 10/Mar/2015 20:42Io long assolutamente no. Prevedo 1.06 tondimolto prima del previsto. Usa alzeranno i tassi e giù di brutto. Intanto proseguo con short. Opinione personale

Ed ho fatto bene a proseguire a modo mio. Bella giornata di bigliettoni
11 di 273 - 12/3/2015 08:43
GIOLA N° messaggi: 29777 - Iscritto da: 03/9/2014
Nella seduta di mercoledì il cambio euro-dollaro ha subito una nuova flessione ed è sceso fino a quota 1,0510. Il quadro tecnico di breve termine rimane quindi precario ed è confermato dall’analisi dei principali indicatori quantitativi (l’Macd e il Parabolic si trovano infatti in posizione short). Solo il forte ipervenduto può impedire un ulteriore cedimento e favorire una pausa di consolidamento. Un recupero dovrà affrontare un primo ostacolo in area 1,06-1,0610 e una seconda barriera in area 1,0720. Negativa invece una discesa sotto 1,050 in quanto può innescare una nuova flessione con una prima proiezione teorica in area 1,0460-1,0450.

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12 di 273 - 12/3/2015 10:31
GIOLA N° messaggi: 29777 - Iscritto da: 03/9/2014
Piccola pausa nella discesa dell'euro nei confronti col dollaro, col cambio che stamane mostra un tentativo di risalita per la prima volta da due settimane, dopo aver toccato nelle ultime ore un nuovo minimo da 12 anni, sotto 1,05.

Secondo gli operatori il recupero dell'euro sarà comunque limitato, sullo sfondo dell'inizio lunedì del programma di quantitative easing della Bce. Il mercato continua inoltre a credere nella possibilità di un ritorno alla parità tra valuta unica e biglietto verde, che non si verifica dal 2002.

"C'è un forte slancio verso la parità tra euro e dollaro. La diversificazione dei portafogli sta portando flussi fuori dalla zona euro verso Stati Uniti (...) Anche la Bce vuole un euro debole per sostenere l'inflazione" spiega l'analista di Nomura Yujiro Goto. "Quindi, a meno che non ci siano proteste da parte degli altri partner commerciali, penso che il trend proseguirà".

In mattinata l'euro/dollaro è risalito fino al massimo intraday di 1,0642; dopo aver toccato nella prima parte della seduta quota 1,0495, il livello più basso da gennaio del 2003.

Stamane l'euro si muove in lieve apprezzamento anche nei confronti dello yen, con un massimo intraday a 128,84. Il cambio era sceso ieri a 127,64, ai minimi dall'estate del 2013.
13 di 273 - 13/3/2015 14:58
GIOLA N° messaggi: 29777 - Iscritto da: 03/9/2014
L'euro torna sulle difensive dopo il modesto rialzo registrato ieri sulla scia dei deludenti dati sulle vendite al dettaglio Usa che gli hanno permesso un seppur lievissimo rimbalzo dai minimi dei 12 anni toccati contro il dollaro in una settimana di crollo generale.

Dopo un calo a sorpresa nel Ppi Usa di febbraio pubblicato oggi, l'euro è tornato in apertura di mercati Usa a mostrare un momentaneo rimbalzo. I prezzi alla produzione finali di febbraio si sono attestati a -0,5% congiunturale contro attese per +0,3% e a -0,6% tendenziale contro stime per una variazione nulla (news).

"Non credo sia un'esagerazione dire che questa settimana ha segnato una svolta", dice Neil Mellor, currency strategist a Bank of New York Mellon. "La combinazione delle cifre sul lavoro di venerdì scorso e il lancio del Qe questa settimana ha rafforzato il quadro di una divergenza in termini di politica monetaria. La gente è adesso convinta che la Federal Reserve potrà muoversi a metà di quest'anno. In questo contesto, parlare di parità o addirittura di una discesa al di sotto non è eccessivo".
14 di 273 - 16/3/2015 09:32
GIOLA N° messaggi: 29777 - Iscritto da: 03/9/2014
Nella seduta di venerdì il cambio euro-dollaro ha subito una nuova flessione ed è sceso fino a quota 1,0460. La struttura tecnica di breve termine rimane precaria, con i principali indicatori direzionali (Macd e Parabolic) che sono ancora in posizione short. Nonostante il forte ipervenduto è possibile una nuova flessione, con una prima proiezione teorica in area 1,0410-1,04 e un secondo obiettivo a 1,0380-1,0375. Un rimbalzo dovrà affrontare un primo ostacolo a 1,0530 e una seconda barriera a ridosso di 1,0575-1,0580.

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15 di 273 - 17/3/2015 08:53
GIOLA N° messaggi: 29777 - Iscritto da: 03/9/2014
Nella seduta di lunedì il cambio euro-dollaro ha tentato un recupero ma è stato respinto da quota 1,0620. La struttura tecnica di breve termine rimane precaria, con i principali indicatori direzionali (Macd e Parabolic) che sono ancora in posizione short. Da un punto di vista grafico, tuttavia, solo una discesa sotto 1,0460 potrebbe fornire un nuovo segnale ribassista, con una prima proiezione teorica in area 1,0410-1,04 e un secondo obiettivo a 1,0380-1,0375. Un ulteriore rimbalzo tecnico dovrà affrontare un primo ostacolo a 1,0640 e una seconda barriera a ridosso di 1,0685-1,0690. Difficile quindi il ritorno sopra 1,07.

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16 di 273 - 17/3/2015 12:26
GIOLA N° messaggi: 29777 - Iscritto da: 03/9/2014
L’idea di attendere prima di impostare eventuali vendite in limit a causa della difficoltà di individuazione di potenziali nuvole di ordini, considerando soltanto la possibilità di valutare eventuali approfondimenti sotto area 1.0490 è risultata buona ed ora ci troviamo con quotazioni che hanno formato nuovi massimi relativi e minimi crescenti, con una notte di consolidamento alle spalle. L’idea è quella di seguire l’eventuale approdo nelle aree di resistenza a 4 ore valutate ieri e che rimangono ancora valide (1.0635/75), dove eventualmente pensare a potenziali vendite di euro (a partire da 1.0655) nel momento in cui dovessimo trovarci con stocastico a 4 ore girato a ribasso, per potenziali ritorni verso 1.0615, 1.0590 e 1.0555, tenendo conto che in caso di tentativi di superamento di area 1.0695 il mercato potrebbe tentare delle correzioni rialziste più significative verso 1.07 ¼ e ½. Dovessimo invece assistere a ripartenze dirette a ribasso, l’idea è quella di seguire potenziali tentativi di accelerazione oltre area 1.0545, per potenziali estensioni verso figura.

(FXCM)


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17 di 273 - 18/3/2015 08:56
GIOLA N° messaggi: 29777 - Iscritto da: 03/9/2014
Nella seduta di martedì il cambio euro-dollaro ha compiuto un veloce recupero ed è risalito fino a quota 1,0650. Nonostante questo rimbalzo la struttura tecnica di breve termine rimane precaria, con i principali indicatori direzionali (Macd e Parabolic) che sono ancora in posizione short. Da un punto di vista grafico, tuttavia, solo una discesa sotto 1,0460 potrebbe fornire un nuovo segnale ribassista, con una prima proiezione teorica in area 1,0410-1,04 e un secondo obiettivo a 1,0380-1,0375. Un ulteriore rimbalzo tecnico dovrà affrontare un duro a ridosso di 1,0685-1,0690. Difficile quindi il ritorno sopra 1,07.

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18 di 273 - 19/3/2015 08:47
GIOLA N° messaggi: 29777 - Iscritto da: 03/9/2014
Nella seduta di mercoledì il cambio euro-dollaro ha compiuto un veloce rimbalzo tecnico ed è risalito in area 1,0820-1,0825. Nonostante questo recupero la struttura tecnica di breve termine rimane ancora precaria: un ulteriore rimbalzo tecnico, favorito dal forte ipervenduto, dovrà infatti affrontare un primo ostacolo a 1,0860 e una seconda barriera a ridosso di 1,09. Pericoloso invece il ritorno sotto 1,0550 anche se, da un punto di vista grafico, sarà soltanto una discesa sotto 1,0460 a fornire un nuovo segnale ribassista.

(MILANO FINANZA)


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19 di 273 - 19/3/2015 10:04
GIOLA N° messaggi: 29777 - Iscritto da: 03/9/2014
Dollaro in recupero questa mattina dopo il forte deprezzamento della seduta di ieri innescato dai toni meno restrittivi di quanto atteso adottati dalla Fed al termine del meeting di politica monetaria.

Il cambio euro/dollaro è ridisceso questa mattina fino ad un minimo intraday di 1,0631, con una flessione di oltre il 2% rispetto alla chiusura di ieri.

Al termine del Federal Open Market Committee della banca centrale Usa, il cambio era salito ad un passo da 1,10, al massimo di seduta di 1,0991.

Fed ha indicato la possibilità di un rialzo dei tassi già in giugno, ma ha contemporaneamente peggiorato le proiezioni di crescita e inflazione; inoltre il governatore Janet Yellen ha precisato che rimuovere la parola 'paziente' dal comunicato di politica monetaria non significa che la banca centrale sia "impaziente" di intervenire.

"C'è stato un movimento eccessivo ieri sera e ora ci stiamo riportando verso quella che sarebbe stata una reazione più adeguata a ciò che è stato detto" spiega lo strategist di Hsbc Daragh Maher. "Nel complesso l'intonazione di fondo non sembra essere molto cambiata".

Ad inizio settimana, sull'onda dell'avvio del programma di Qe della Bce, l'euro/dollaro era sceso fino a 1,0458, a nuovi minimi da 12 anni.

Il dollaro recupera stamane anche nei confronti dello yen, sopra quota 120, dopo essere sceso ieri ai minimi da fine febbraio, a 119,29.

Da segnalare poi l'apprezzamento del franco svizzero nei confronti dell'euro a seguito della decisione odierna della banca centrale elvetica di lasciare invariato il costo del denaro.
20 di 273 - 20/3/2015 08:43
GIOLA N° messaggi: 29777 - Iscritto da: 03/9/2014
Nella seduta di giovedì il cambio euro-dollaro ha subito una brusca flessione, con le quotazioni che sono scese in area 1,0640-1,0635. La struttura tecnica di breve termine rimane quindi precaria: un ulteriore rimbalzo tecnico, favorito dal forte ipervenduto, dovrà infatti affrontare un primo ostacolo a 1,08 e una seconda barriera a ridosso di 1,09-1,0910. Il ritorno al di sopra di questa zona potrà avvenire soltanto dopo un’adeguata fase laterale di riaccumulazione. Pericoloso invece il ritorno sotto 1,0550 anche se, da un punto di vista grafico, sarà soltanto una discesa sotto 1,0460 a fornire un nuovo segnale ribassista.

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