Finlogic Debutta All (FNL)

- 09/6/2017 10:44
g3kk0 N° messaggi: 5871 - Iscritto da: 19/3/2012
Grafico Intraday: FinlogicGrafico Storico: Finlogic
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1 di 33 - 10/6/2017 00:29
THAITANIUM N° messaggi: 401 - Iscritto da: 06/5/2015

Volevo entrare sui warrant ma oggi era impossibile,sempre sospesi.Alla fine sono schizzati con un +642,86%!!

Azione +13,89% a €4,10,niente male.

Peccato che ora i warrant siano super super sopravvalutati.

2 di 33 - 10/6/2017 12:46
GIOLA N° messaggi: 29573 - Iscritto da: 03/9/2014
Finlogic, debutto col botto, +14%

I proventi della vendita di azioni, 5,7 milioni di euro, saranno impiegati, secondo il ceo Dino Natale, al servizio dell’espansione per linee interne, attraverso l’ampliamento della capacità produttiva, e per linee esterne attraverso le operazioni di M&A

di Giulio De Bosio


Debutto subito in rally per Finlogic sull’Aim Italia, con il titolo che ha chiuso la prima gionata di contrattazioni sull'Aim a 4,1, dopo essere salito a 4,4 euro, facendo registrare un rialzo del 13,9% rispetto al prezzo di quotazione, 3,6 euro. Volumi di scambio in rapida evoluzione con 266 mila azioni passate di mano per un controvalore di 1,1 milione di euro.

«Siamo molto soddisfatti dei proventi della quotazione. Ora l'obiettivo è quello di diventare una societá leader nel settore dell'identificazione automatica,» ha dichiarato Dino Natale, Ceo di Finlogic , intervistato a margine della cerimonia di quotazione.

Finlogic è attiva nel settore dell’information technology con soluzioni per la codifica e l’identificazione automatica dei prodotti, debutta domani sull’Aim Italia, dopo aver raccolto 6,3 milioni di euro, grazie al collocamento di 1,75 milioni di nuove azioni ordinarie al prezzo iniziale di 3,6 euro, a fronte di una domanda complessiva che è stata di circa due volte il quantitativo offerto.

Nell’ambito dell’operazione di quotazione sono stati emessi anche 6,5 milioni di warrant, assegnati gratuitamente a ogni nuova azione sottoscritta e a ogni azione in circolazione prima della data di inizio delle negoziazioni, ad eccezione delle azioni proprie. Le finestre di esercizio sono previste nel 2018, 2019 e 2020, dove ogni 10 warrant esercitati daranno diritto a sottoscrivere un’azione di compendio.

Prima dell’ipo la società era controllata all’85% da BFCapital srl, holding finanziaria della famiglia Battista, e partecipata al 10% da Italcode (controllata da Vincenzo Battista), con il restante 5% di azioni proprie in mano alla stessa Finlogic .

Dopo il collocamento, invece, il capitale sociale di Finlogic è controllato da BFCapital al 62,96%, da Italcode al 7,41%, da Finlogic al 3,7% e per il resto dal mercato. La società debutterà quindi all’Aim con una capitalizzazione di 24,3 milioni e con un flottante pari al 25,93% del capitale sociale.

Nel 2016 Finlogic ha registrato nel 2016 ricavi consolidati per 18,8 milioni, in crescita del 16% rispetto al 2015 ed ebitda di circa 3 milioni (con un ebitda margin del 16%). Il 94% del fatturato del gruppo è stato realizzato in Italia ed il restante in Francia, Svizzera, Belgio e Spagna.

«L’obiettivo della quotazione è sostenere un progetto di sviluppo fondato sulla crescita per linee interne, attraverso il potenziamento degli impianti e l’ampliamento della capacità produttiva, e per linee esterne in continuità con le acquisizioni realizzate in Italia a partire dal 2014. Operiamo in un mercato caratterizzato da alte potenzialità di crescita e sapremo far leva sui nostri vantaggi competitivi per raggiungerle,» ha dichiarato il ceo della società, Dino Natale.

L’azienda pugliese opera nel settore dell’Information Technology con la realizzazione di soluzioni complete e innovative per la codifica e l’identificazione automatica dei prodotti attraverso l’utilizzo di codici a barre e della tecnologia RFID (Radio Frequency Identification).

Il Gruppo fornisce sistemi integrati e personalizzati di etichettatura per la riconoscibilità e tracciabilità, coprendo l’intera catena del valore (hardware, software, materiale di consumo e assistenza tecnica). Negli stabilimenti produttivi in Puglia e Lombardia e nell’ufficio commerciale e tecnico nel Lazio, Finlogic impiega circa 100 dipendenti ed è partner di riferimento e fornitore strategico di numerosi clienti operanti in diversi settori produttivi.

Nell’operazione di quotazione, Finlogic è stata seguita da Integrae sim, in qualità di Nomad, global coordinator e specialist, da KT & Partners, advisor finanziario, dallo studio Studio Legale Grimaldi mentre Ernst & Young ha firmato la revisione dei conti e IR Top agirà da investor relator. Nel complesso Finlogic ha speso 550 mila euro, che saranno pagati dalla società, per raccogliere 6,3 milioni di euro, l’8,3% della somma.
piazza-affari-859862.jpg
https://www.milanofinanza.it
3 di 33 - 21/6/2017 15:14
GIOLA N° messaggi: 29573 - Iscritto da: 03/9/2014
Finlogic rinnova accordo di distribuzione con Sato fino al 2020

Finlogic ha rinnovato l'accordo di distribuzione per l’Italia dei prodotti e soluzioni a marchio Sato rafforzando così la leadership in Italia nel settore dell’identificazione automatica. Il contratto con durata fino al 30 giugno 2020 e rinnovo tacito per un ulteriore anno, prevede anche un’importante collaborazione nell’attività di marketing di Finlogic attraverso l’organizzazione di fiere ed eventi nei prossimi anni.

“Grazie al rinnovo dell’accordo con Sato Europe GmbH, consolidiamo i rapporti con uno dei colossi mondiali nel campo delle soluzioni di stampa di codici a barre - ha commentato Dino Natale, amministratore delegato di Finlogic - Questa partnership strategica ci permette di continuare il nostro percorso di crescita nell’identificazione automatica mantenendo la leadership sul mercato secondo gli obiettivi prefissati in sede di Ipo".

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4 di 33 - 22/6/2017 15:47
DO DI MATTO N° messaggi: 25 - Iscritto da: 22/6/2017
Molto bene, moooooooltoooo bene.
5 di 33 - 23/6/2017 13:30
THAITANIUM N° messaggi: 401 - Iscritto da: 06/5/2015

Io non mi capacito del continuo rialzo dei warrant...rapporto 10 a 1 prezzo esagerato senza senso...sarà solo speculazione

6 di 33 - 26/6/2017 18:23
Bigno N° messaggi: 7443 - Iscritto da: 08/10/2009
Godo...
7 di 33 - 28/6/2017 11:00
nellounic N° messaggi: 633 - Iscritto da: 14/4/2011
chi ha warrant finlogic
8 di 33 - 10/7/2017 09:28
Bigno N° messaggi: 7443 - Iscritto da: 08/10/2009
BOOOOOOOMMMM
9 di 33 - 10/7/2017 09:52
Bigno N° messaggi: 7443 - Iscritto da: 08/10/2009
EH NIENTE LE MIE LE HO VENDUTE...BUONE VACANZE...BOOOOOOOOMMMM
10 di 33 - 13/7/2017 14:42
GIOLA N° messaggi: 29573 - Iscritto da: 03/9/2014
Hydra detiene il 10,28% del capitale di Finlogic

La holding di partecipazioni Hydra, azionista di controllo di Datalogic, ha acquistato fuori mercato 500mila azioni Finlogic, pari al 7,41% del capitale della società di IT, con un lock up fino a giugno 2019. Il controvalore complessivo dell'operazione è stato di 18 milioni di euro. Con il 2,87% sottoscritto il sede di Ipo, ha ora una partecipazione complessiva pari al 10,28% del capitale di Finlogic. Hydra ha rilevato 250mila azioni proprie detenute da Finlogic e 250mila da Italcode srl, società riconducibile a Vincenzo Battista, storico azionista di maggioranza della stessa Finlogic.

“L’incremento della partecipazione da parte di Hydra, azionista di controllo di Datalogic, ha una forte valenza strategica e pone le basi per una collaborazione commerciale - ha commentato l'Ad Dino Natale - L’operazione, avvenuta in parte mediante cessione di azioni proprie, comporta un ulteriore incremento delle risorse finanziarie a disposizione della società per circa 1 milione di euro a sostegno del progetto di sviluppo". Alla data attuale, quindi, l'azionariato di Finlogic vede come azionista di maggioranza Bf Capital con il 62,96% del capitale, Hydra conil 10,28%, Italcode con il 3,7%, mentre gli altri azionisti con una quota inferiore al 3% detengono il rimanente 23,05 per cento.

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11 di 33 - 16/9/2017 14:38
GIOLA N° messaggi: 29573 - Iscritto da: 03/9/2014
Finlogic presenta il nuovo software Anytron Rip

Finlogic ha lanciato il nuovo software Anytron Rip che consente di stampare il colore bianco e bianco spot a prezzi vantaggiosi oltre ad avere numerose funzioni come la gestione della stampa dei codici variabili e la stima dei costi di stampa. “La nostra partecipazione a VISCOM nasce dell’esigenza di presentare le attività della nostra divisione digitale, nata lo scorso anno con l’acquisizione di Primetec, che si è pienamente integrata nel nostro modello di business permettendoci di allargare la filiera di valore in tutte le aree del labeling con l’obiettivo di consolidare la nostra leadership di mercato” ha spiegato l'amministratore delegato Dino Natale. Il funzionamento è ideale per produttori di etichette e tipografie, ma anche industrie manifatturiere di prodotti alimentari, chimici, bevande o altre tipologie di beni stampando carte naturali, lavorate, lucide, opache, enologiche, oltre a PET e PP certificati. La tecnologia Laser Led consente di produrre etichette altamente resistenti agli agenti atmosferici come raggi UV, acqua, abrasione ed è conforme alle direttive GHS/CLP con certificazione BS5609, per i prodotti chimici.

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12 di 33 - 20/9/2017 18:30
GIOLA N° messaggi: 29573 - Iscritto da: 03/9/2014
Finlogic: +21% i ricavi nel primo semestre, in crescita la marginalità

Finlogic ha chiuso il primo semestre con ricavi in crescita del 21% a 10,8 milioni di euro, 1,8 milioni di ebitda (+13%) e 0,9 milioni di euro di utile netto (+15%). Il mercato di riferimento principale resta quello italiano, che ha generato il 93% del fatturato, mentre gli altri mercati europei rilevanti sono la Francia, la Germania, la Svizzera e la Spagna.

“Nel semestre il gruppo ha confermato il suo processo di crescita registrando risultati eccellenti, migliori rispetto al mercato di riferimento e in linea con gli obiettivi di budget, trainati dalle ottime performance dei prodotti tecnologici soprattutto della linea “digitale”, entrati nel core business del gruppo a seguito dell’acquisizione del ramo d’azienda della società Primetec nel 2016 - ha spiegato l'Ad Dino Natale - L’incremento della partecipazione nel capitale sociale da parte di Hydra, azionista di controllo di Datalogic, quotata sul segmento Star di Borsa Italiana, ha inoltre una forte valenza strategica e pone le basi per una prossima collaborazione commerciale”. La posizione finanziaria netta è negativa per 3,4 milioni di euro.

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13 di 33 - 29/11/2017 14:54
GIOLA N° messaggi: 29573 - Iscritto da: 03/9/2014
Finlogic: l’industria 4.0 è una questione di etichetta

di Luigi dell’Olio ♦ Segreti e strategie della società tecnologica quotata all’Aim. Li spiega il suo numero uno Dino Natale

«Dall’industria arriva una spinta decisiva all’evoluzione tecnologica nel campo della codifica e identificazione dei prodotti». Dino Natale, presidente e amministratore delegato di Finlogic, vede nella manifattura un motore decisivo per l’evoluzione del settore in cui opera l’azienda con sede ad Acquaviva delle Fonti (Bari). «Sempre più oggi c’è la necessità di tracciare non solo il prodotto, ma anche il semilavorato e in alcuni casi anche la materia prima. Questo consente infatti un maggiore controllo sulla produzione, in modo da efficientarla».

Il ruolo dell’Rfid

Parte dell’attività della società quotata all’Aim, il listino di Piazza Affari riservato alle piccole e medie imprese, è legata alla tecnologia Rfid (acronimo di Radio Frequency Identification), che consente l’identificazione automatica basata sulla propagazione nell’aria di onde elettro-magnetiche, consentendo la rilevazione a distanza di oggetti, animali e persone sia statici, che in movimento. L’Rfid agisce anche attivamente, allorché i tag – supportati da batteria a lunga durata -, al momento in cui vengono interrogati dal sistema di lettura, emettono una propria energia in radio-frequenza in grado di propagarsi su distanze anche di qualche decina di metri. «Il risultato è che ciascun prodotto ha un’identificazione univoca e in questo senso il dispositivo tecnologico può essere utilizzato ad esempio con scopo di contrasto alle contraffazioni», spiega Natale.
Salvaguardare la qualità dei prodotti

Non solo. «Con l’Rfid è possibile rilevare sia elementi quantitativi, che qualitativi dei prodotti», aggiunge Natale.«In questo senso si rivela utile ad esempio per il trasporto di farmaci, in modo da consentire che durante i processi logistici non vi siano alterazioni (che possono essere comunque registrate) che facciano venir meno l’integrità del dispositivo medico». E lo stesso vale quando si sterilizzano i ferri destinati alla sala operatoria o in caso di trasporti relativi agli alimentari. «Sui prodotti possono essere inseriti dei tag RFID, che registrano modificazioni di temperatura tale da far venire meno l’integrità dello stesso».

Crescita da startup

Nato a Grumo Apulla (BA) 39 anni fa, Natale si è laureato con lode in Economia e Commercio, per poi iniziare a lavorare in Auchan e quindi passare a Finlogic fino al 2008, anno in cui è divenuto presidente e ad. Da quel momento la società è decollata.«Il Cagr (crescita composita annua media, ndr) medio tra il 2009 e il 2016 è stata del 2016, mentre l’Ebitda (il principale indicatore della redditività aziendale, ndr) nello stesso periodo è stato del 26%”, spiega. Un ritmo di crescita che ha spinto l’azienda della Murgia ad ampliare progressivamente il proprio raggio d’azione a tutto il territorio nazionale. Fino alla scelta di quotarsi a Piazza Affari lo scorso giugno. Prima dell’ipo la società era controllata all’85% da BFCapital srl, holding finanziaria della famiglia Battista, e partecipata al 10% da Italcode (controllata da Vincenzo Battista), con il restante 5% di azioni proprie in mano alla stessa Finlogic. Dopo il collocamento, invece, il capitale sociale di Finlogic è controllato da BFCapital al 62,96%, da Italcode al 7,41%, da Finlogic al 3,7% e per il resto dal mercato.

La spinta della Borsa

In cinque mesi il titolo è cresciuto di circa il 40%, forte dei risultati di bilancio in accelerazione. Il primo semestre del 2017 è andato in archivio con un fatturato di 10,8 milioni di euro, con un balzo del 21% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre l’Ebitda è salito del 13% a 1,8 milioni, spingendo la marginalità sul fatturato al 18%. L’utile netto è salito del 15% a 0,9 milioni, mentre la posizione finanziaria ha fatto registrare liquidità per 3,4 milioni di euro, contro debiti per 0,5 milioni un anno prima. «La spinta principale è arrivata dai prodotti tecnologici, in particolare quelli relativi alla linea digitale», aggiunge il numero uno dell’azienda. Con la semestrale sono stati in parte consolidati i risultati di Primetec (ulteriori benefici sono attesi con i conti del secondo semestre e poi quelli del prossimo bilancio), la prima azienda in Italia a offrire soluzioni di stampa digitale a colori in bobina.

Verso un polo dell’etichettatura

«La quotazione in Borsa ci ha consentito di raccogliere capitali (6,3 milioni di euro, ndr), che da una parte ci consentono di effettuare investimenti per la crescita interna e dall’altra di puntare ad acquisizioni in settori affini al nostro, che possano consentirci di generare economie di scala e per questa strada migliorare la marginalità», spiega Natale. «Tendenzialmente seguiremo un approccio misto utilizzando in parte le risorse che derivano dall’Ipo e per il resto ricorrendo alla leva finanziaria, in modo da avere maggiori spazi per acquisire piccole realtà sul territorio».

In questo aiutano anche i tassi eccezionalmente bassi in questa fase di mercato, soprattutto per le aziende sane come questa. Mentre ben più difficile è accedere al canale bancario per chi fatica a far quadrare i conti e quindi agli occhi delle banche appare poco affidabile. «Non va poi dimenticata la nuova produzione di cassa che deriva dal business tradizionale, offrendoci quindi nuova liquidità per gli investimenti e le aggregazioni». L’ad ricorda poi che, anche al di là di eventuali operazioni straordinarie, «essere quotati in Borsa facilita i rapporti con la clientela acquisita e quella potenziale nella misura in cui è un segnale di affidabilità e rispetto di regole ferree in tema di governance».
Focus sull’Italia

Fino a questo momento l’m&a si è concentrato sul mercato italiano, che rappresenta il 92% (con la Francia poco sotto il 5% e il resto distribuito tra Svizzera, Germania, Spagna e Belgio, ciascuna con qualche decimale di punto) dei ricavi ed è fortemente parcellizzato, anche se a tendere la società valuta anche operazioni oltreconfine. «Di pari passo puntiamo su accordi di collaborazione con altri player di mercato, come Datalogic, altra azienda quotata a Piazza Affari, leader mondiale nei codici a barre».

In questo sentiero si muove anche il recente rinnovo dell’accordo con Sato Europe per la distribuzione in Italia di tutti i prodotti e le soluzioni di stampa con marchio Sato, leader mondiale per le soluzioni di stampa di codice a barre, che comprendono stampanti a trasferimento termico e termico diretto, stampanti intelligenti rfid e moduli di stampa. Il contratto, che ha una durata fino al 30 giugno 2020 e prevede il rinnovo tacito per un ulteriore anno, prevede anche un’importante collaborazione di Sato nell’attività di marketing di Finlogic attraverso l’organizzazione di fiere ed eventi nei prossimi anni.

Da segnalare, inoltre, che l’azienda pugliese ha sviluppato internamente un software attraverso il quale, inserendo come input le specifiche di prodotto richieste dal cliente attraverso un’interfaccia grafica user friendly, è possibile definire in tempo reale il prezzo del prodotto stesso. Questo consente una spica personalizzazione e una ricezione di ordine tempestiva.

Due stabilimenti per la produzione

Finlogic opera inoltre attraverso due stabilimenti di produzione: uno ad Acquaviva delle Fonti e l’altro Bollate (Milano). Il primo si sviluppa su un’area di 3mila mq, con 21 linee di produzione e 43 operai al lavoro, mentre il secondo si estende su 3.500 mq con 6 linee di produzione e 10 operai. Il portafoglio clienti include società operanti in diversi settori, come packaging, wine, food, chimica, farmaceutica e industriale. «La sfida è aumentare la capacità produttiva, ormai giunta a saturazione, mediante il potenziamento di entrambi gli impianti produttivi», aggiunge Natale.

In questa direzione spinge anche la crescita degli investimenti in digitale da parte delle aziende italiane, favorita sia della crescente consapevolezza che questo passaggio è fondamentale per restare competitivi, sia per beneficiare degli incentivi Industria 4.0. «Questi ultimi incidono sul nostro business in due direzioni», aggiunge il presidente e ad. «Sia perché possiamo accedervi direttamente, alla luce degli investimenti nella nostra azienda, sia perché favoriscono l’acquisto delle nostre soluzioni da parte dei nostri clienti. Inoltre, per lo stabilimento pugliese c’è l’accesso al Bonus Sud, sotto forma di un credito d’imposta su investimenti fatti in attivi materiali, nell’ordine del 35%, che va a sommarsi alle misure a sostegno di Industria 4.0». Misure che, conclude il manager, «sono valide perché superano la vecchia logica degli incentivi a pioggia o a fondo perduto e vanno invece a premiare le imprese che mettono soldi di tasca propria per crescere e svilupparsi».



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14 di 33 - 25/1/2018 17:45
GIOLA N° messaggi: 29573 - Iscritto da: 03/9/2014
Finlogic finalizza acquisizioni di Tecmark e Multitec

Finlogic ha finalizzato l'acquisizione del 100% di Tecmark srl e Multitec srl, entrambe con sede a Settimo Torinese. La prima è una società specializzata in soluzioni di identificazione automatica anche tramite RFid, terminali, stampanti e sistemi di codifica, mentre la seconda è specializzata nella distribuzione di sistemi di stampa per il comparto industriale ed office e distributore del brand Toshiba-Tec. Il prezzo di acquisto complessivo sarà pari a 1,865 milioni di euro, di cui 50mila euro per l’acquisizione di Multitec mentre per Project T il pagamento è previsto in tre tranche (0,9 milioni al closing, 0,85 milioni entro 60 giorni dal closing e 0,115 milioni a titolo di earn-out, all’approvazione del bilancio 2018.

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15 di 33 - 05/2/2018 17:00
GIOLA N° messaggi: 29573 - Iscritto da: 03/9/2014
Il management di Tecmark entra nel capitale di Finlogic

Si rafforza il legame tra Finlogic e la neo acquisita Tecmark: Marco Roz,amministratore unico della controllata ha infatti rilevato 50mila azioni Finlogic (al prezzo di 5 euro ciascuna), pari allo 0,74% del capitale sociale, da Italcode Srl. “L’ingresso di Marco Roz nel capitale di Finlogic ha una forte valenza perché rafforza le acquisizioni concluse lo scorso mese e la partnership industriale con le stesse - ha detto l'Ad Dino Natale - Finlogic crede in questo schema di M&A e proseguirà la strategia di crescita per linee esterne, replicandolo”. Alla data attualel'azionista di maggioranza di Finlogic resta BF Capital con il 62,96%, Hydra ha il 10,28%, Italcode il 2,96%, mentre gli altri azionisti con una quota inferiore al 5% hanno il rimanente 23,79% del capitale.

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16 di 33 - 26/2/2018 19:08
GIOLA N° messaggi: 29573 - Iscritto da: 03/9/2014
Finlogic sottoscrive accordo con Euroetik Automation

Finlogic ha sottoscritto un contratto di agenzia in esclusiva per il mercato estero con Euroetik Automation società specializzata nella progettazione e costruzione di macchine etichettatrici, stampanti termiche, sfogliatori e dispositivi pick & place per prodotti piani, sistemi di trasporto e impianti speciali di etichettatura.

L’accordo affida a Finlogic la gestione e finalizzazione dei contratti di vendita con tutti i clienti esteri di Euroetik, nonché la promozione e lo sviluppo di tutti i suoi prodotti in tutti i Paesi europei.
6rfca
17 di 33 - 24/3/2018 13:12
GIOLA N° messaggi: 29573 - Iscritto da: 03/9/2014
Finlogic, nel 2017 ricavi +19%, utile netto +6%

Finlogic nel 2017 ha aumentato i ricavi del 19% a 21,4 milioni e l'ebitda del 9% a 3,24 milioni. L'utile netto è cresciuto del 6% a 1,67 milioni di euro. Il CdA proporrà così un dividendo di 0,1481 euro per azione, con un payout del 62% e uno yield del 2,9 per cento. “Chiudiamo con soddisfazione - ha spiegato l'Ad Dino Natale - un esercizio nel quale il Gruppo Finlogic ha registrato una crescita significativa di tutti gli indicatori, con un trend migliore rispetto al mercato di riferimento e in linea con gli obiettivi di budget.

A conferma della strategia di crescita annunciata in IPO, le performance sono trainate dai prodotti tecnologici, che segnano un +49% in termini di ricavi. Le prospettive per il 2018 sono positive e Finlogic perseguirà l’obiettivo di consolidamento della leadership nel settore dell’identificazione automatica facendo leva sia sulla collaborazione con Hydra sia sul vantaggio competitivo in termini commerciali apportato al portafoglio prodotti del Gruppo attraverso le acquisizioni di Tecmark e Multitec. Le due società, il cui acquisto è stato perfezionato il 24 gennaio 2018 e i cui effetti contabili non sono riflessi nei risultati consolidati 2017, hanno registrato nel 2017 un ebitda di euro 0,6 milioni che porta l’ebitda aggregato del gruppo a circa Euro 4,0 milioni. L’utile 2017 di Tecmark pari a Euro 380 migliaia di competenza di Finlogic e contribuirà ad incrementarne gli elementi patrimoniali del Gruppo. Importante sarà anche l’impegno nello sviluppo del mercato estero grazie alla collaborazione con partner internazionali essenziale per la nostra strategia di internazionalizzazione e incremento della market share all’estero.”

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6-egc
MODERATO Gino Beccia (Utente disabilitato) N° messaggi: 762 - Iscritto da: 30/8/2018
19 di 33 - 04/9/2018 05:37
franzl47 N° messaggi: 94 - Iscritto da: 21/3/2015
Quotando: gino beccia - Post #18 - 03/Set/2018 21:14

BOOOOOOOOMMMM

CHE COLPO SIGNORE




se gia per un + 1,38 % per te e' un Colpo, cosa e' allora sarebbe se avesse fatto + 12 %...

poi finche la Azione non quota 8 Euro, il prezzo del Warrant non e giustificato e quota sempre sopra + 150 % (ma visto che la grande maggioranza oggi non sa neanche piu fare il calcolo di un valore reale....

basta vedere un altro exempio del W Askoll Eva che quotava i primi giorni perfino a + 1000 % cioe veniva scambiata perfino sopra ad 1 Euro e' valeva circa 0,10 Euro...
MODERATO Gino Beccia (Utente disabilitato) N° messaggi: 762 - Iscritto da: 30/8/2018
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