Gianni Barba
N° messaggi: 32674 -
Iscritto da: 26/4/2020
Il panorama di medio periodo conferma la tendenza rialzista di Trendevice. Tuttavia, l'esame della curva a breve, evidenzia un rallentamento della fase positiva al test della resistenza 0,832, con il supporto più immediato individuato in area 0,778. All'orizzonte è prevista un'evoluzione negativa nel breve termine verso il bottom identificato a quota 0,76.
5322 di 5442-28/1/2021 13:110
federicocianchi
N° messaggi: 2389 -
Iscritto da: 13/9/2006
CON LA BENEDIZIONE DI TUTTI PARTIRA' ANCHE TRENDEVICE E IL SUO WARRANT. FORZA.
5323 di 5442-28/1/2021 13:220
serpico1
N° messaggi: 213 -
Iscritto da: 09/1/2016
capisco perfettamente
questo senso di "impotenza" verso un mondo fatto come a forma di gabbia dorata e inattaccabile è nelle corde dei molti
destra o sinistra quale differenza ? dicono i molti
ma loro si alimentano soprattutto con quei vermi che gli corrono dietro
troppi vermi si allattano da mamma stato
bene sappiamo che siamo circondati da vermi
però quel pizzico di onestà che alberga nelle suddette persone non va perso
perché è grazie a loro che ancora sto pese si regge in piedi
serpico1
N° messaggi: 213 -
Iscritto da: 09/1/2016
ehmmmmmmmm……..
rettifico
5326 di 5442-28/1/2021 14:460
serpico1
N° messaggi: 213 -
Iscritto da: 09/1/2016
e se quella in foto fosse il senatore Vitali sotto mentite spoglie ?
hhihi
allora niente rettifica !
5327 di 5442-28/1/2021 14:520
sans souci1
N° messaggi: 1421 -
Iscritto da: 03/8/2018
È ormai risaputo che il mondo si regge sugli equilibri, quando questi saltano producono gli sconquassi che ognuno può vedere. Guardiamo quelli che interessano il genere umano. L ' ampliarsi delle diseguaglianze causate dalla globalizzazione, l ' aumento esponenziale della popolazione soprattutto nelle aree sottosviluppate che genera esodi destabilizzanti nei paesi nei quasi si riversano ( Italia in primis...ma c ' è chi ci campa sopra, tanto per non cambiare ) con conseguente arroccamento di questi ultimi costretti a dare spiegazioni le più svariate nel mentre si tratta di un ' autodifesa del tutto istintiva, cosa che vale anche per l ' altra parte. Nel mezzo l ' ipocrisia, nella quale tutti si trovano coinvolti loro malgrado autoconvincendosi di essere migliori degli altri, ed in realtà non si può dire che non ci siano persone migliori di altre. Più volte ho citato il detto, tutto toscano, il quale sostiene che il mondo è un gran pagliaio e bisogna saperlo pelare. Un chiaro invito ad essere furbi, magari anche scaltri, forse anche disonesti. Oggi non ha più importanza comportarsi con metodi che rispettino un minimo di moralità che ti permetterà soltanto di essere in pace con te stesso ma che ti farà fare alla fine una vita che può ridursi a quella di un pezzente. Ed è quello che si sta verificando per un sempre maggior numero di persone, ridotte, nelle cronache televisive e giornalistiche, a numeri, come nei lager nazisti, né più né meno. Esagerato ? Non credo. Ognuno adduce le proprie giustificazioni, valide tutte e nessuna. Presupposto valido per continuare ad andare avanti come si è sempre fatto, pandemia o no, chi ha l ' armi in pugno è padron d ' ogni cosa, scriveva Frate Indovino. Anche la parola è un ' arma , tanto è vero che si usa dire che ne uccide più la lingua che la spada. Ad equilibrare il detto c ' è l ' altro che recita che chi di spada ferisce di spada perisce. I proverbi sono la saggezza dei popoli. Sarà vero ? Il dubbio si è insinuato dappertutto, il sospetto accompagna il nostro vivere inquieto fino a farlo diventare turbolento. Con queste premesse le prospettive non possono essere che nefaste. Non c ' è il coraggio di guardare in faccia la realtà.
5328 di 5442-28/1/2021 15:100
serpico1
N° messaggi: 213 -
Iscritto da: 09/1/2016
solo chi non ha memoria non guarda in faccia la realtà
e chi non ha memoria vivrà male
questo mondo-il mondo dell'apparire- non ha memoria... vive di byte
spero presto che avanzi l'era della coscienza.. quella che alberga dentro ognuno di noi
magari ci si mette un bel po' di tempo e noi non vedremo neanche questo cambiamento
esclusi i malvagi (e gli apatici) tutti abbiamo dentro qualcosa che ci indirizza verso il bene
cesaregiov
N° messaggi: 8168 -
Iscritto da: 04/1/2011
l'ultima dal faccia da culo......."..chi vorra portarci alle elezioni si assumera' le proprie responsabilita".......perdendo i soldini europei e tutto il resto che gli girera' intorno .......questo lo dico io.. grazie mister renzino ..sarai sempre un grande...
serpico1
N° messaggi: 213 -
Iscritto da: 09/1/2016
allora possiamo partire col vento in poppa visto l'appoggio ?
5340 di 5442-29/1/2021 10:040
Gianni Barba
N° messaggi: 32674 -
Iscritto da: 26/4/2020
Stallo messicano e pistole puntate, ma la crisi non è un Western
Ogni leader tiene sotto tiro l’altro. Nessuno spara
Il primo round della crisi è un perfetto stallo alla messicana. Nessuno sa perché si chiami così, ma tutti l’abbiamo visto mille volte al cinema, da Il buono, il brutto e il cattivo di Sergio Leone a Pulp Fiction di Tarantino. Tre persone si puntano reciprocamente addosso un’arma: nessuno può fare la prima mossa senza rischiare che sia l’ultima. Può durare a lungo. Di solito finisce male.
Nel nostro film della crisi il primo uomo con la pistola è Matteo Renzi. La punta contro Conte. La minaccia è semplice: se ottieni l’incarico devi venire a chiedere i miei 17 voti al Senato perché di voti tuoi, quelli dei «responsabili», non ne hai trovati abbastanza. Dunque dovrai concedere adesso ciò che hai negato finora. Un altro Recovery plan, un’altra cabina di regia, un altro ministro di Giustizia, forse un altro ministro del Tesoro e chissà che altro. Naturalmente Conte sa benissimo che, se abbassa la sua arma e accetta le condizioni, Renzi può sparare comunque.
Anche Conte però ha una pistola carica, e la rivolge contro Di Maio. Se, insieme con Zingaretti, dovesse essere tentato di approfittare della situazione per sostituirlo con un altro premier, lui può trovare al Senato quella ventina di voti che possono far saltare l’operazione e forse la legislatura. È l’unico in grado di promettere posti in Parlamento se si torna alle urne, con una sua lista nuova di zecca: rifiutando l’«inciucio», tanti pentastellati salverebbero così l’anima e la poltrona.
Di Maio mostra di aver capito l’antifona, e infatti punta platealmente la sua colt contro Renzi, che pure gli offrirebbe perfino Palazzo Chigi, dicendosi pronto a sparare se anche un proiettile vagante dovesse colpire il presidente del Consiglio; da cui l’espressione «o Conte o morte».
Ma poiché lo stallo alla messicana è anche detto «triello», non possiamo non vedere anche quello in corso nel centrodestra; per ora poco influente, perché al primo giro la partita si gioca solo nella metà campo giallo-rosso, ma domani chissà.
Qui è Giorgia Meloni la donna con la pistola. Con mano che non trema minaccia Salvini: se apri a un governo qualsiasi che eviti le elezioni, io sparo, e il nostro elettorato saprà che l’unica vera pistolera da queste parti sono io. A sua volta Salvini, preso tra due fuochi, intima a Berlusconi di non tentare fughe, anzi di fermare i suoi uomini come il senatore Vitali, che con il favore delle tenebre l’altra notte ha tentato di lasciare il villaggio. L’arma che impugna Berlusconi potrebbe sembrare scarica. Ma in fin dei conti ha una cinquantina di proiettili (pardon, senatori), e se decidesse di usarli sarebbe la pistola delle elezioni anticipate a rivelarsi caricata a salve.
Non invidiamo il presidente Mattarella. Come lo sceriffo nei saloon, deve convincere uno a uno i triellanti a calmarsi, ad abbassare le armi, e a sedersi buoni buoni a un tavolino davanti a una birra, per fare la pace. Ci vuole sangue freddo: nello stallo alla messicana basta un niente e parte il grilletto. Ma la metafora cinematografica finisce qui. Nella realtà ci sono quasi novantamila vittime del Covid, un piano vaccinale ancora in ballo, un programma di investimenti da definire, centinaia di migliaia di licenziamenti in agguato da marzo. È ora di uscire dal film.
Il panorama di medio periodo conferma la tendenza rialzista di Trendevice. Tuttavia, l'esame della curva a breve, evidenzia un rallentamento della fase positiva al test della resistenza 0,832, con il supporto più immediato individuato in area 0,778. All'orizzonte è prevista un'evoluzione negativa nel breve termine verso il bottom identificato a quota 0,76.