Gabetti Su Con Le Bollicine (GAB)

- Modificato il 14/1/2011 17:10
SPANALDO N° messaggi: 2806 - Iscritto da: 01/12/2006

SPERIAMO CHE GABETTI NEI PROSSINI MESI POSSA RAGGIUNGERE I TRAGUARDI PASSATI INTORNO A 3€. Oggi fa veramente schifo è andata dalle stelle alle stalle nell'arco di una giornata.





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1 di 5 - 15/1/2011 09:35
nino32 N° messaggi: 6 - Iscritto da: 15/1/2011
mi spiegate cosa alle mie azioni da lunedi 17/01/2011
2 di 5 - 15/1/2011 09:38
nino32 N° messaggi: 6 - Iscritto da: 15/1/2011
mispigate cosa succede alle mie azioni da lunedi 17/01/2011
3 di 5 - 19/1/2011 13:37
franclt2009 N° messaggi: 105 - Iscritto da: 31/12/2009
mi spiegate cosa succede dopo?
4 di 5 - Modificato il 19/1/2011 15:30
SPANALDO N° messaggi: 2806 - Iscritto da: 01/12/2006
Quotando: franclt2009mi spiegate cosa succede dopo?



Gli speculatori stanno facendo il loro gioco buttando giù il titolo per ricomprarlo insieme ai diritti a prezzi di svendita entro il 28/01/11 facendolo risalire subito dopo per spuntare un prezzo indubbiamente piu alto il giorno di chiusura dell'aumento di capitale. Sicuramente, al momento la stanno "scusatemi" mettendo nel cul... ai quegli investitori sprovveduti che stanno svendendo le loro azioni, bisogna avere il fegato ed aspettare.
5 di 5 - 20/1/2011 14:38
SPANALDO N° messaggi: 2806 - Iscritto da: 01/12/2006
Se passa la legge i contratti di affitto aumenteranno coinvolgendo la agenzie immobiliari, questa è una buona notizia, di seguito il progetto di legge.

Cedolare secca del 20-23% sugli affitti; comparte­cipazione del 2% dell’Irpef a favore dei Comuni, con un in­troito complessivo di circa 4 miliardi di euro; un fondo da 400 milioni a favore delle fa­miglie con figli in affitto; im­posta comunale di soggiorno fino a 5 euro. Sono queste le principali novità del testo fi­nale sul federalismo munici­pale, depositato da Roberto Calderoli alle Camere.

La misura che più interessa i contribuenti è la cedolare secca sui redditi da locazio­ne, che partirà già da que­st’anno. Calderoli prevede una doppia aliquota, del 20% e del 23%, a seconda del tipo di contratto di affitto. Se è a canone «concordato» il pre­lievo è del 20%; mentre nel ca­so di contratto libero di mer­cato, il prelievo sale al 23%. Il risparmio per i proprietari cresce a seconda del reddito. I benefici sono evidenti per tutti i redditi al di sopra dei 28 mila euro l’anno. Oggi l’Irpef si paga sull’85% del canone di affitto, con aliquota margi­nale. Questo significa che per un reddito fino a 55mila euro l’anno,il risparmio su un affit­to da 1.000 euro mensili è pa­ri a 1.116 euro (3.996 attuali contro 2.880). Se il reddito è di oltre 75mila euro, il benefi­cio aumenta a 1.626 euro. Re­sta la possibilità di pagare l’Ir­pef sugli affitti con il vecchio sistema, se più conveniente.

Il 3% di differenza tra le due aliquote, concordata e libe­ra, servirà a finanziare un fon­do da 400 milioni di euro a fa­vore delle famiglie con figli che pagano un affitto per la lo­ro abitazione principale, «con particolare riguardo al numero di figli a carico». Que­sta appare una prima misura di «quoziente familiare», an­che se ancora molto lontana dalla suddivisione del reddi­to per i componenti della fa­miglia. Anche il riordino del­la Tarsu ( la tariffa sui rifiuti ur­bani) terrà conto non soltan­to della rendita catastale di ciascun immobile, ma anche della composizione del nu­cleo e del reddito familiare. La casa rappresenta il «piat­to forte» delle misure. Il testo Calderoli prevede un aumen­to al 9% della tassazione sulle compravendite immobiliari, aliquota che scende al 2% nel caso della prima casa. Ai Co­muni andrà il 30% del gettito.

Per chi regolarizza con ritar­do le «case fantasma», scono­sciute al catasto, è prevista una sanzione del 10%. Nelle casse dei Comuni arriverà an­che una compartecipazione Irpef del 2%,che vale all’incir­ca 4 miliardi di euro, per sosti­tuire parte della futura Imu, che si applicherà sulle secon­de case a partire dal 2014. L’aliquota Imu sarà stabilita ogni anno con la Finanziaria, e sarà dimezzata sugli immo­bi­li affittati. Il riordino del’ad­dizionale Irpef e della Tarsu è affidato a un decreto ad hoc , tarato per mantenere inalte­rato il prelievo complessivo a carico del contribuente. Sale dal 33% al 50% la quota di spettante ai Comuni di quan­to recuperato con la lotta al­l’evasione fiscale. Infine, i Comuni potranno introdurre una tassa di sog­giorno variabile fra i 50 cente­simi e i 5 euro, il cui ricavato andrà a finanziare i servizi al turismo.Oggi si riunisce l’An­ci per esaminare il pacchetto.


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