Giglio Tv Group (GG)

- Modificato il 22/2/2020 11:58
GIOLA N° messaggi: 29893 - Iscritto da: 03/9/2014
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http://www.giglio.org/









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105 Commenti
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81 di 105 - 10/7/2019 09:27
hi68ma N° messaggi: 1175 - Iscritto da: 15/10/2014
Si !
82 di 105 - 19/7/2019 16:15
hi68ma N° messaggi: 1175 - Iscritto da: 15/10/2014
è venerdì...
83 di 105 - 30/7/2019 12:41
hi68ma N° messaggi: 1175 - Iscritto da: 15/10/2014
ok, questo non lo avevo previsto... quindi ? qualcuna sa qualcosa ?
84 di 105 - 30/7/2019 14:33
hi68ma N° messaggi: 1175 - Iscritto da: 15/10/2014
Ok, solito ... che spettacolo!
85 di 105 - 24/8/2019 01:01
hi68ma N° messaggi: 1175 - Iscritto da: 15/10/2014
gran bel trend
86 di 105 - 26/8/2019 18:41
hi68ma N° messaggi: 1175 - Iscritto da: 15/10/2014
e continua a salire
87 di 105 - Modificato il 05/9/2019 10:20
GIOLA N° messaggi: 29893 - Iscritto da: 03/9/2014
Giglio Group entra nel mondo del design grazie accordo Kartell

Una nuova dimensione per Giglio Group. La società che si occupa del retail online ha siglato un importante accordo con uno dei più famosi brand italiani nel mondo, Kartell, azienda di design simbolo della progettualità Made in Italy.

L'accordo prevede la gestione in esclusiva del negozio online di Kartell nonché del servizio alla clientela e la logistica a livello internazionale.

Il mandato si inserisce in un quadro di crescita costante che sta portando Giglio Group alla leadership nel settore della distribuzione on line del Made in Italy, sono infatti già più di 70 i marchi italiani che hanno stretto accordi con il Gruppo.

Secondo i dati diffusi da #truenumbers ad aprile, il fatturato complessivo del comparto design italiano raggiunge i 41,5 miliardi.

c0r4y
88 di 105 - 24/9/2019 15:24
hi68ma N° messaggi: 1175 - Iscritto da: 15/10/2014
Giglio Group: sull’e-commerce arriva il food Made in Italy Massimiliano Carrà, Money.it 24 settembre 2019 Giglio Group dopo la moda e il design accoglie nel suo e-commerce anche il food Made in Italy. La società romana quotata in Borsa Italiana ha annunciato di aver siglato nuove partnership con aziende rinomate del s Dalla moda al design, fino ad arrivare al food. Giglio Group non smette mai di allargare i suoi orizzonti. Quotato sul mercato MTA-STAR di Borsa Italiana, il gruppo che gestisce l’e-commerce per le eccellenze del Made in Italy nel settori Fashion e Design ha deciso di estendere i propri servizi anche nell’ambito food. Proprio per questo Giglio Group, ha annunciato di aver siglato delle nuove partnership con aziende rilevanti come Riso Scotti, Fratelli Carli, Generale Conserve, Everton e Bosca. Esse si vanno ad aggiungere a Cameo, Fabbri e Grandi Salumifici italiani, già presenti nel portafoglio di Giglio Group grazie alla recente acquisizione di Terashop, uno dei maggiori fornitori di servizi di e-commerce in outsourcing in Italia. Giglio Group: l’e-commerce è essenziale per il settore food La decisione da parte di Giglio Group di aprire il proprio e-commerce anche al settore food è stata abbastanza semplice, tant’è che Alessandro Giglio, Presidente e Amministratore dell’azienda fondata nel 2003 ha riassunto così: “Qualche decennio fa il settore alimentare subiva un’importante mutazione: si affacciava alla GDO in un mondo in mano ai grossisti. A distanza di molti anni, ci troviamo di fronte a un ulteriore e più radicale cambiamento: l’ingresso dell’e-commerce nel mondo del food. Per le aziende del settore è cruciale cogliere questa nuova grande opportunità”. Inoltre, l’ingresso nel grande e-commerce di Giglio Group del settore food rappresenta rappresenta l’avvio di una nuova linea di business in un settore strategico simbolo del Made in Italy, dando la possibilità ai Web Consumers di tutto il mondo di avere facile accesso ai migliori prodotti alimentari italiani, acquistandoli dalle principali vetrine dei Marketplace. Come sottolinea l’azienda romana, questo ampliamento è coerente con gli obiettivi strategici del Piano Industriale del Gruppo, che continua ad espandere la propria offerta a nuove categorie merceologiche e ambisce a diventare il più grande distributore digitale italiano di made in Italy nel mondo, con un portfolio di brand unico e con un’offerta di servizi sempre più innovativa. Anche perché come sottolinea il gruppo diretto da Alessandro Giglio può contare su un team internazionale di professionisti e strutture logistiche basate su quattro hub, in Italia, Cina e Stati Uniti, e sulla sua innovativa tecnologia in continuo miglioramento e sviluppo. E proprio nel Paese asiatico Giglio Group ha anche un ruolo in un programma su CCTV, la tv di Stato, nell’ambito del quale vengono raccontate le peculiarità del cibo made in Italy. Il giro d’affari dell’e-commerce Ovviamente uno degli altri motivi che ha spinto l’azienda romana ad ampliare il proprio e-commerce, riguarda proprio il giro d’affari di questo tecnologico processo di acquisto e vendita. Nel 2018 infatti il valore dell’e-commerce è stato pari a circa 2.875 miliardi di dollari, ossia il 12% in più rispetto al 2017. Di questi, il 65%, con precisione 1.892 miliardi, è stato registrata nell’area Asia-Pacifico, con una concentrazione di 855 miliardi nella sola Cina. Inoltre, le stime di crescita indicano che il settore tra tre anni, e quindi nel 2022, raggiungerà quota 4.035 miliardi di dollari , il 40,35% in più. Infine, va anche considerato che il Made in Italy all’estero ammonta ad un valore di 462,8 miliardi di dollari l’anno. Solo in Italia per esempio il Food online ha registrato una performance positiva del 39% nell’ultimo anno.
89 di 105 - 26/12/2019 14:22
GIOLA N° messaggi: 29893 - Iscritto da: 03/9/2014
GIGLIO GROUP

p8tv8
90 di 105 - 22/2/2020 12:05
GIOLA N° messaggi: 29893 - Iscritto da: 03/9/2014
Un Giglio fa da ’abilitatore’ per il digitale «Forniamo l’e-commerce chiavi in mano»

La crescita del gruppo, quotato al segmento Star

Un «abilitatore» delle aziende per entrare nel grande mondo digitale. E quindi dell’e-commerce. Alessandro Giglio presidente, fondatore e principale azionista, definisce così la società che porta il suo cognome (Giglio Group), nata nel 2003 e da marzo 2018 quotata al segmento Star di Borsa Italiana. Una realtà innovativa che facilita e spinge la crescita di «un binomio esplosivo: la potenzialità del digitale unita a quella di un brand come il made in Italy».

Dire Giglio oggi significa parlare di un gruppo che nel 2018 (ultimi dati approvati ma si guarda con fiducia, in termini di ulteriore incremento, ai risultati del 2019 che saranno comunicati al mercato nelle prossime settimane) ha realizzato un Gmv (il valore del transato) pari a 86 milioni con un balzo del 48% rispetto all’esercizio precedente. In crescita del 27% a 39 milioni anche i ricavi con un ebitda di 1,2 milioni. «L’e-commerce – racconta Giglio – è un settore in continua crescita. Uno sviluppo proporzionale alle abitudini delle persone che quando sperimentano un’esperienza d’acquisto che consente flessibilità di orari, facilità d’accesso a una varietà di prodotti infinitamente maggiore rispetto al commercio tradizionale e la comodità di vederseli consegnati a casa, difficilmente tornano indietro».

Gli acquisti online – che dai 2.875 miliardi di dollari del 2018 saliranno a 4.035 nel 2022 – già oggi hanno superato in Cina e Stati Uniti quelli «fisici». In Europa, ma soprattutto in Italia, siamo ancora un po’ in ritardo. Ma quanto indietro? «Il made in Italy vende con l’e-commerce nel mondo circa l’8-9% del totale rispetto a una media del 20% nel mercato del largo consumo confezionato. Esiste quindi uno spazio di crescita del 12%, che in numeri equivale a un punto di Pil». Non avere ancora occupato questo spazio è riconducibile a più cause. L’essere partiti in ritardo con l’e-commerce, lo sviluppo più lento delle autostrade digitali (banda larga) e la cultura che in alcuni casi caratterizza le aziende familiari italiane. «Ma di mese in mese – avverte Giglio – arrivano segnali positivi. Percepiamo una sensibilità e un’attenzione molto forte sulle potenzialità del binomio digitale-made in Italy. E quindi per settori di eccellenza come la moda, il design e il food, quello che ha maggiori potenzialità di crescita».

Una crescita che il digitale rende più rapida e meno costosa (difficilmente si potranno vedere tutte le firme della moda italiana nelle vetrine di una via di una città dell’Azerbaigian!) consentendo una capillarità di presenza nel mondo e avendo un partner unico come Giglio anche un’ottimizzazione del magazzino senza dover parcellizzare i prodotti disponibili per singolo Paese ma averli tutti a disposizione in base alla variabile domanda del mercato. Alle aziende che vogliono navigare nel grande mercato dell’e-commerce, Giglio – che opera nel panorama internazionale e in particolare in Europa, Stati Uniti, Russia e Asia-Pacifico – offre chiavi in mano tutto quello che serve.

La creazione di siti di e-commerce e la gestione totale di tutta l’attività: dal marketing ai social media, dal customer care alla logistica fino ai pagamenti. Il posizionamento dei prodotti dei brand nelle vetrine dei principali marketplace del mondo che oltre al gigante Amazon sono ormai circa 200. Ma anche lo sviluppo di progetti avanzati di omnicanalità per integrare i punti vendita fisici con i negozi virtuali. Un team internazionale di professionisti specializzato, strutture logistiche e competenze all’avanguardia tecnologica, aggiunge Giglio, consentono al gruppo di garantire un supporto estremamente efficiente a propri clienti: oltre 100 brand che a breve aumenteranno con il lancio in corso delle griffe Stefano Ricci e Trussardi.

Un mercato dalle enormi potenzialità è quello cinese – che da solo assorbe il 30% delle vendite del lusso nel mondo – dove Giglio, oltre a disporre di due strutture logistiche, una a Hong Kong e una a Shenzhen e ad avere ottenuto dal governo di Pechino l’ICP License che consente di poter operare sul web, può contare su oltre 180 milioni di utenti attivi sui propri canali social e video utilizzati per la comunicazione e il marketing. Canali che Giglio ha deciso di mantenere per la particolarità del mercato cinese mentre il settore media è stata dismesso recentemente in Italia per concentrarsi sul focus dell’e-commerce. Una strategia che fa parte del piano industriale al 2021 che prevede ricavi superiori a 70 milioni di euro, un transato a quota 159 milioni e un Ebitda di oltre 9 milioni.




pxod9
91 di 105 - 02/3/2020 17:00
GIOLA N° messaggi: 29893 - Iscritto da: 03/9/2014
Quotando: giola - Post #90 - 22/Feb/2020 11:05Un Giglio fa da ’abilitatore’ per il digitale «Forniamo l’e-commerce chiavi in mano»

La crescita del gruppo, quotato al segmento Star

Un «abilitatore» delle aziende per entrare nel grande mondo digitale. E quindi dell’e-commerce. Alessandro Giglio presidente, fondatore e principale azionista, definisce così la società che porta il suo cognome (Giglio Group), nata nel 2003 e da marzo 2018 quotata al segmento Star di Borsa Italiana. Una realtà innovativa che facilita e spinge la crescita di «un binomio esplosivo: la potenzialità del digitale unita a quella di un brand come il made in Italy».

Dire Giglio oggi significa parlare di un gruppo che nel 2018 (ultimi dati approvati ma si guarda con fiducia, in termini di ulteriore incremento, ai risultati del 2019 che saranno comunicati al mercato nelle prossime settimane) ha realizzato un Gmv (il valore del transato) pari a 86 milioni con un balzo del 48% rispetto all’esercizio precedente. In crescita del 27% a 39 milioni anche i ricavi con un ebitda di 1,2 milioni. «L’e-commerce – racconta Giglio – è un settore in continua crescita. Uno sviluppo proporzionale alle abitudini delle persone che quando sperimentano un’esperienza d’acquisto che consente flessibilità di orari, facilità d’accesso a una varietà di prodotti infinitamente maggiore rispetto al commercio tradizionale e la comodità di vederseli consegnati a casa, difficilmente tornano indietro».

Gli acquisti online – che dai 2.875 miliardi di dollari del 2018 saliranno a 4.035 nel 2022 – già oggi hanno superato in Cina e Stati Uniti quelli «fisici». In Europa, ma soprattutto in Italia, siamo ancora un po’ in ritardo. Ma quanto indietro? «Il made in Italy vende con l’e-commerce nel mondo circa l’8-9% del totale rispetto a una media del 20% nel mercato del largo consumo confezionato. Esiste quindi uno spazio di crescita del 12%, che in numeri equivale a un punto di Pil». Non avere ancora occupato questo spazio è riconducibile a più cause. L’essere partiti in ritardo con l’e-commerce, lo sviluppo più lento delle autostrade digitali (banda larga) e la cultura che in alcuni casi caratterizza le aziende familiari italiane. «Ma di mese in mese – avverte Giglio – arrivano segnali positivi. Percepiamo una sensibilità e un’attenzione molto forte sulle potenzialità del binomio digitale-made in Italy. E quindi per settori di eccellenza come la moda, il design e il food, quello che ha maggiori potenzialità di crescita».

Una crescita che il digitale rende più rapida e meno costosa (difficilmente si potranno vedere tutte le firme della moda italiana nelle vetrine di una via di una città dell’Azerbaigian!) consentendo una capillarità di presenza nel mondo e avendo un partner unico come Giglio anche un’ottimizzazione del magazzino senza dover parcellizzare i prodotti disponibili per singolo Paese ma averli tutti a disposizione in base alla variabile domanda del mercato. Alle aziende che vogliono navigare nel grande mercato dell’e-commerce, Giglio – che opera nel panorama internazionale e in particolare in Europa, Stati Uniti, Russia e Asia-Pacifico – offre chiavi in mano tutto quello che serve.

La creazione di siti di e-commerce e la gestione totale di tutta l’attività: dal marketing ai social media, dal customer care alla logistica fino ai pagamenti. Il posizionamento dei prodotti dei brand nelle vetrine dei principali marketplace del mondo che oltre al gigante Amazon sono ormai circa 200. Ma anche lo sviluppo di progetti avanzati di omnicanalità per integrare i punti vendita fisici con i negozi virtuali. Un team internazionale di professionisti specializzato, strutture logistiche e competenze all’avanguardia tecnologica, aggiunge Giglio, consentono al gruppo di garantire un supporto estremamente efficiente a propri clienti: oltre 100 brand che a breve aumenteranno con il lancio in corso delle griffe Stefano Ricci e Trussardi.

Un mercato dalle enormi potenzialità è quello cinese – che da solo assorbe il 30% delle vendite del lusso nel mondo – dove Giglio, oltre a disporre di due strutture logistiche, una a Hong Kong e una a Shenzhen e ad avere ottenuto dal governo di Pechino l’ICP License che consente di poter operare sul web, può contare su oltre 180 milioni di utenti attivi sui propri canali social e video utilizzati per la comunicazione e il marketing. Canali che Giglio ha deciso di mantenere per la particolarità del mercato cinese mentre il settore media è stata dismesso recentemente in Italia per concentrarsi sul focus dell’e-commerce. Una strategia che fa parte del piano industriale al 2021 che prevede ricavi superiori a 70 milioni di euro, un transato a quota 159 milioni e un Ebitda di oltre 9 milioni.

pxod9



p-qa8
92 di 105 - 09/3/2020 20:19
GIOLA N° messaggi: 29893 - Iscritto da: 03/9/2014
MASSIMA ATTENZIONE!


q2930
93 di 105 - 12/3/2020 10:00
GIOLA N° messaggi: 29893 - Iscritto da: 03/9/2014
Quotando: giola - Post #92 - 09/Mar/2020 19:19MASSIMA ATTENZIONE!

q2930



1-2-3 LOW JOE ROSS NON SI E' PALESATO!

q3c1v
94 di 105 - 26/3/2020 11:53
hi68ma N° messaggi: 1175 - Iscritto da: 15/10/2014
bella salita
95 di 105 - 26/3/2020 19:00
hi68ma N° messaggi: 1175 - Iscritto da: 15/10/2014
wow
96 di 105 - 02/4/2020 09:07
GIOLA N° messaggi: 29893 - Iscritto da: 03/9/2014
GIGLIO. ACCORDO CON CONFINDUSTRIA PER DISPOSITIVI DI PROTEZIONE. OCCHIO!!!
qbf53
97 di 105 - 28/4/2020 08:56
GIOLA N° messaggi: 29893 - Iscritto da: 03/9/2014
Quotando: giola - Post #96 - 02/Apr/2020 07:07GIGLIO. ACCORDO CON CONFINDUSTRIA PER DISPOSITIVI DI PROTEZIONE. OCCHIO!!!

qbf53



qlk1q
MODERATO Betsabea (Utente disabilitato) N° messaggi: 2352 - Iscritto da: 09/4/2020
MODERATO GIACOMINA1 (Utente disabilitato) N° messaggi: 7785 - Iscritto da: 03/6/2020
100 di 105 - 13/8/2022 21:47
Gianni Barba N° messaggi: 33176 - Iscritto da: 26/4/2020
Chiusura del 12 agostoa cura dell'Ufficio Studi di Telebarbagianni@🥸.smoking

Composto rialzo per Giglio Group, che archivia la sessione con un guadagno dello 0,61%. La partenza è stata effervescente per il titolo che ha iniziato la sessione odierna a 1,32 Euro posizionandosi sopra il top della seduta precedente difeso per l'intera sessione, prima di terminare a 1,32 sul valore più elevato di seduta. Lo scenario su base settimanale di Giglio Group rileva un allentamento della curva rispetto alla forza espressa dal FTSE MIB. Tale ripiegamento potrebbe rendere il titolo oggetto di vendite da parte degli operatori.

Analisi di Status e trend a cura dell'Ufficio Studi di Telebarbagianni@🥸.smoking

Il contesto tecnico generale evidenzia implicazioni ribassiste in via di rafforzamento per Giglio Group,
con sollecitazioni negative tali da forzare i livelli verso l'area di supporto stimata a 1,309.
Contrariamente alle attese, invece, sollecitazioni rialziste potrebbero spingere i prezzi fino a quota 1,333
dove staziona un importante livello di resistenza.
Il dominio dei ribassisti alimenta attese negative per la prossima sessione con target potenziale posto a quota 1,299.

Analisi del rischio a cura dell'Ufficio Studi di Telebarbagianni@🥸.smoking

La rischiosità di Giglio Group risulta essere piuttosto elevata a conferma dell'elevato scostamento esistente tra i prezzi nell'ultimo periodo. L'investimento appare dunque appropriato a coloro che, consapevoli del rischio di ingenti perdite, propendono per elevati guadagni. I volumi giornalieri risultano sotto tono a 8.869, inferiori dunque alla media mobile dei volumi ad un mese pari a 10.171.

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