Gas Plus (GSP)

MODERATO FrancoCecchino (Utente disabilitato) N° messaggi: 13603 - Iscritto da: 13/3/2020
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81 di 217 - 15/9/2022 11:23
Gianni Barba N° messaggi: 32674 - Iscritto da: 26/4/2020

Il prezzo del gas naturale europeo sale oltre quota 230 euro a megawattora (+8,54% a 2,365 euro a MWh) all'indomani della presentazione dei piani della Commissione europea per raccogliere più di 140 miliardi di euro per far fronte alla crisi energetica che ha aumentato la prospettiva di razionamenti in vista dell'inverno. I prezzi del gas in Europa hanno subito un'impennata a causa della riduzione delle esportazioni da parte della Russia come ritorsione alle sanzioni occidentali per l'invasione dell'Ucraina, lasciando le famiglie in difficoltà nel pagare le bollette energetiche e le utility alle prese con una crisi di liquidità.

82 di 217 - 15/9/2022 11:23
Gianni Barba N° messaggi: 32674 - Iscritto da: 26/4/2020
Gas, prezzo oltre 230 euro. L'Europa rischia una bolletta più alta di 800 mld di dollari.
Ecco perché il piano dell'Ue fa acqua, secondo Citi

83 di 217 - 15/9/2022 11:25
Gianni Barba N° messaggi: 32674 - Iscritto da: 26/4/2020

I governi europei hanno risposto con misure che vanno dal contenimento dei prezzi delle bollette dell'elettricità e del gas per i consumatori all'offerta di crediti e garanzie per evitare che i fornitori di energia collassino. Il piano della commissione Ue punta a raccogliere più di 140 miliardi di euro per i 27 membri dell'Ue a sostegno di famiglie e imprese. Non è stato escluso un tetto al prezzo del gas russo, ma è necessario ulteriore lavoro per valutare l'impatto di questa misura. Bruxelles sta anche analizzando come potrebbe funzionare un più ampio tetto al prezzo su tutte le importazioni di gas del blocco, quindi non solo su quelle di gas russo. Un'idea che ha diviso gli Stati membri, dopo che la Russia ha avvertito che potrebbe tagliare tutte le forniture.

84 di 217 - 15/9/2022 11:25
Gianni Barba N° messaggi: 32674 - Iscritto da: 26/4/2020

L'Ue rischia una bolletta più alta di 800 miliardi di dollari

Ebbene, secondo le stime di Alastair R Syme, analista di Citi, quest'anno l'Europa dovrà far fronte a una bolletta di 800 miliardi di dollari più alta del normale per il suo gas naturale e alcuni report (Bloomberg il 6 settembre) suggeriscono che i trader di energia sono esposti a un rischio sistemico da 1,5 trilioni di dollari di margin calls. "Il tanto atteso intervento d'emergenza dell'Ue non si propone di affrontare nulla di tutto ciò, concentrandosi, invece, sul mercato dell'elettricità (imposizione di un cap a 180 euro a MWh, che funzionerà come un claw back dei ricavi extra realizzati sopra questo livello in vigore dal 1 Dicembre 2022 al 31 Marzo 2023, ndr), solo un piccolo segmento della domanda di gas, e sulla tassa sugli extra profitti delle compagnie petrolifere che, secondo le nostre stime, raccoglierà al massimo 8 miliardi di euro", ha contestato l'analista di Citi.

85 di 217 - Modificato il 15/9/2022 11:27
Gianni Barba N° messaggi: 32674 - Iscritto da: 26/4/2020

Citi smonta il piano dell'Ue: deve essere incentrato sulla riduzione della domanda di gas, non sull'elettricità

Il gas mantiene l'Europa al caldo e la riduzione delle importazioni russe significa che le forniture totali di gas in Europa sono circa il 12% al di sotto del normale. L'unica soluzione suggerita da Alastair R Syme è che l'Europa deve ridurre la domanda di una quantità simile. "Siamo sorpresi che il fulcro del piano energetico aggiornato dell'Europa non sia incentrato sulla riduzione della domanda di gas", ha rincarato la dose Alastair R Syme, ribadendo che l'attenzione dell'Ue si è concentrata sul mercato dell'elettricità e su quello che viene definito un "contributo di solidarietà", infatti l'Ue non usa il termine "windfall tax" per l'industria dei combustibili fossili.


86 di 217 - Modificato il 15/9/2022 11:30
Gianni Barba N° messaggi: 32674 - Iscritto da: 26/4/2020

Dal contributo di solidarietà 8 miliardi di euro, solo l'1% della bolletta del gas gonfiata in EuropaCiti, almeno per quanto riguarda le principali aziende che copre, ha stimato che questa tassa possa raccogliere fino a 8 miliardi di euro, ipotizzando un'aliquota del 33%, al di sotto delle proiezioni dell'Ue di 25 miliardi di euro e soprattutto solo l'1% della bolletta del gas gonfiata in Europa quest'anno.

D'altra parte, la proposta di una windfall tax presenta due grandi incertezze. La prima, ha spiegato Alastair R Syme, è che sono gli Stati membri a stabilire la politica fiscale, non l'Ue, e non è chiaro se tutti i Paesi seguiranno la proposta dell'Ue.

Francia e Spagna sono notevolmente più tolleranti nei confronti dei combustibili fossili rispetto alla Germania. In secondo luogo, "stiamo arrivando a un punto in cui non corre buon sangue tra l'industria petrolifera e l'Ue, il che potrebbe aprire vie legali.

E la decisione di utilizzare il 2020, un anno in cui la mobilità globale si è fermata a causa del Covid-19, come un anno "normale" nel calcolo degli extra profitti sembrerebbe un argomento chiave", ha concluso l'analista di Citi.

87 di 217 - 15/9/2022 12:51
Gianni Barba N° messaggi: 32674 - Iscritto da: 26/4/2020

La Cina paga il gas russo la metà di quello europeo

Pechino ha infatti sempre fornito un sostegno verbale a Mosca da allora, con il terzo più importante funzionario della seconda maggiore economia al mondo, Li Zhanshu, che ha recentemente detto ai politici russi che i leader di Pechino "comprendono pienamente la necessità" delle azioni intraprese. Tuttavia, la Cina ha evitato di inviare rifornimenti militari o sostegno finanziario, un fatto che la renderebbe bersaglio di sanzioni economiche che Washington e altri Paesi occidentali hanno applicato alla Russia. Pechino sta però comprando gas e petrolio russi a prezzi scontati sostituendo in questo modo l'Europa fra i grandi clienti di Mosca.

Infatti, secondo quanto risulta a Caixin, l'impianto di gas Sakhalin-2 LNG che si trova nell'Estremo Oriente russo, ha spedito diverse commesse di materia prima in Cina per la consegna fino a dicembre a quasi la metà del prezzo spot attuale in una gara che si è conclusa all'inizio di questa settimana. Una bella concorrenza all'Europa che non riesce a fare quadrato attorno alla decisione comune di porre un tetto al prezzo del gas, a partire da quello russo.

88 di 217 - 15/9/2022 13:02
Gianni Barba N° messaggi: 32674 - Iscritto da: 26/4/2020

Gas troppo caro, il colosso metalmeccanico tedesco Kion fa profit warning e crolla del 40% in quattro giorni

89 di 217 - 15/9/2022 13:09
Gianni Barba N° messaggi: 32674 - Iscritto da: 26/4/2020

Gas europeo, manca l'accordo sul tetto al prezzo. Ecco le proposte alternative

Sul fronte energetico, dopo la fiammata sul finale di seduta di ieri (che ha portato la giornata a chiudere sul +12%), il prezzo del gas continua ad aumentare sulla piazza di Amsterdam. Investitori e trader si trovano a valutare l'intervento di emergenza sui mercati europei dell'energia presentato mercoledì dalla Commissione Ue, con l'obiettivo di rispondere ai recenti drammatici aumenti dei prezzi. C'è incertezza su come le misure verranno attuate dagli Stati membri, che sono divisi su diversi punti e devono approvare i piani dell'esecutivo di Bruxelles. Inoltre non ci sono indicazioni su come incrementare la fornitura di gas a un mercato colpito dal taglio delle forniture russe.

Tre le proposte della Commissione Ue ci sono: l'obbligo di ridurre il consumo di energia elettrica di almeno il 5% in fasce orarie di picco dei prezzi selezionate, la riduzione della domanda complessiva di energia elettrica di almeno il 10% fino al 31 marzo 2023, l'applicazione di un massimale temporaneo sui ricavi dei produttori di energia elettrica "inframarginali" e un contributo temporaneo di solidarietà sugli utili in eccesso generati dalle attività nei settori del petrolio, del gas, del carbone e della raffinazione. I provvedimenti annunciati ieri fanno seguito a misure precedentemente concordate per il riempimento dei depositi di gas e per la riduzione della domanda di gas in preparazione al prossimo inverno.

90 di 217 - 19/9/2022 18:44
Gianni Barba N° messaggi: 32674 - Iscritto da: 26/4/2020


Gas, Ue: l'import dalla Russia è sceso al 10%. La Norvegia è il primo fornitore

Gli Stati Uniti hanno inviato più gnl (gas naturale liquefatto) di quanto previsto nell'accordo con l'Europa | Prezzo del gas sui minimi di aprile, ecco perché potrebbe aver raggiunto il picco | IL VIDEO. Il gas tocca i minimi da aprile per poi risalire

91 di 217 - 19/9/2022 18:47
Gianni Barba N° messaggi: 32674 - Iscritto da: 26/4/2020

La Norvegia è diventata il primo fornitore di gas dell'Unione Europea, spodestando la Russia che è passata dal rappresentare il 40-45% dei flussi in entrata in Europa ad essere appena il 10%, come reazione congiunta all'invasione russa dell'Ucraina.
Lo ha comunicato il portavoce della Commissione europea Tim McPhie, nel briefing quotidiano con la stampa.

92 di 217 - 19/9/2022 18:47
Gianni Barba N° messaggi: 32674 - Iscritto da: 26/4/2020

Forniture di gas più diversificate

La riduzione della dipendenza dell'Unione europea dalla Russia è stata possibile grazie agli sforzi tanto a livello comunitario, quanto dei singoli stati membri, nel trovare accordi alternativi con produttori diversi, tra cui Norvegia, Usa, Israele ed Egitto.
In particolare, se la Norvegia ha superato la Russia per quota di flussi di gas verso l'Europa, gli Stati Uniti hanno già fornito più GNL di quello fissato nell'accordo in materia tra le due superpotenze, ha detto il portavoce della Commissione.

93 di 217 - 19/9/2022 18:47
Gianni Barba N° messaggi: 32674 - Iscritto da: 26/4/2020

Accelerare sulle rinnovabili è cruciale

Oltre alla costante ricerca di diversificazione delle fonti, l'Europa si muove su altri due fronti per rendersi meno dipendente dalla Russia: accelerare le energie rinnovabili e ridurre la domanda di gas. Un'intesa europea sulla riduzione della domanda di gas per questo inverno è stata trovata. La Commissione ha proposto però un regolamento aggiuntivo sulla riduzione della domanda di energia elettrica, dato che questa impatta direttamente sull'utilizzo del gas, ha sottolineato McPhie.

94 di 217 - 19/9/2022 20:05
Gianni Barba N° messaggi: 32674 - Iscritto da: 26/4/2020

SIAMO A CAVALLOSenza-titolo-1.png

95 di 217 - Modificato il 27/9/2022 13:53
Gianni Barba N° messaggi: 32674 - Iscritto da: 26/4/2020

Nord Stream, l’ipotesi di un attacco ai gasdotti. «Danni senza precedenti», il prezzo del gas sale del 10%

Il «forte calo di pressione» annunciato lunedì 26 settembre dall’operatore di Nord Stream sarebbe stato causato da un attacco ai gasdotti 1 e 2. A sostenerlo sono fonti del governo tedesco, secondo le quali «un incidente è altamente improbabile»: per Berlino entrambe le linee sarebbero state «attaccate». Lo riporta il quotidiano tedesco Tagesspiegel. Il Nord Stream è un gasdotto che, attraverso il Mar Baltico, trasporta in Europa il gas proveniente dalla Russia, passando per la Germania. Secondo le autorità, gli incidenti non hanno conseguenze per la sicurezza o la salute dei residenti delle vicine isole danesi di Bornholm e Christianso. Inoltre, l’approvvigionamento energetico del paese non è coinvolto. Sulla questione nella mattinata di martedì 27 settembre è intervenuto anche il Cremlino, che ha parlato di «una situazione senza precedenti che richiede un’indagine urgente». Lo afferma il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, secondo quanto riferisce la Tass.
Nord Stream, l’ipotesi di un attacco ai gasdotti. «Danni senza precedenti», il prezzo del gas sale del 10%Nord Stream, l’ipotesi di un attacco ai gasdotti. «Danni senza precedenti», il prezzo del gas sale del 10%© Fornito da Corriere della Sera«Danni senza precedenti»
I danni sono avvenuti contemporaneamente su tre linee offshore di Nord Stream in un solo giorno e «sono senza precedenti», ha dichiarato l’operatore della rete Nord Stream ag, secondo quanto riporta Ria Novosti. L’azienda ha detto che al momento è impossibile stimare quando sarà ripristinata la capacità operativa del sistema di reti del gas. Fughe di gas stanno interessando i gasdotti Nordstream 1 e 2, ha fatto sapere il governo danese, martedì 27 settembre, annunciando di aver elevato il suo livello di allerta sulle infrastrutture energetiche.
Il prezzo del gas torna a salire
L’annuncio dei danni ai gasdotti Nord Stream 1 e 2, forse a causa di un sabotaggio, fa correre il prezzo del gas, che torna a salire. All’hub di riferimento europeo Ttf il contratto future con scadenza ottobre è aumentato del 9,87% a 191 euro per megawattora, dopo aver toccato il picco di 194,7 euro (+12%). Intanto, sempre nella giornata di martedì 27 settembre, gli stoccaggi italiani di gas sono arrivati a sfiorare la soglia del 90%. Obiettivo che sarà raggiunto in settimana, come aveva anticipato l’ad di Snam, Stefano Venier, sabato 24 settembre, al convegno organizzato dalla Federazione Nazionale Cavalieri del Lavoro. La piattaforma europea che certifica il dato segna stamattina 173,36 TWh come quantità di gas iniettata, pari al 89,62% della capacità complessiva. In Europa finora sono stati immagazzinati 976,95 TWh con un indice medio di riempimento dell’87,73%.
L’allarme
Un calo di pressione nella tubatura A del gasdotto Nord Stream 2, che non è attualmente in uso, ma è stato completato e contiene gas, è stato segnalato la sera di lunedì 26 settembre. Ne sono state informate le autorità marittime responsabili in Germania, Danimarca, Svezia, Finlandia e Russia,aveva dichiarato alla Dpa Ulrich Lissek, portavoce dell’operatore del gasdotto, Nord Stream 2 Ag. «Deve esserci un buco da qualche parte», aveva detto Lissek, «solo che nessuno sa dove». Il gasdotto Nord Stream 2 si estende per 1230 chilometri dalla Russia alla Germania, attraverso il Mar Baltico. La pipeline è stata completata, ma il gas non è mai stato importato, perché Berlino ne ha bloccato l’uso in risposta all’invasione russa dell’Ucraina. A seguito della fuga di gas nel Mar Baltico, l’agenzia danese per il traffico marittimo ha vietato la navigazione nella zona. Dopo l’annuncio, l’azienda Nord Stream 2 AG ha dichiarato che secondo le autorità danesi la perdita sarebbe nella zona economica esclusiva della Danimarca, nel mare a sud-est dell’isola di Bornholm. Anche il gasdotto Nord Stream 1 ha registrato un calo di pressione, poche ore dopo la segnalazione della perdita nel gasdotto Nord Stream 2 nel Mar Baltico, al largo della Danimarca. «Stiamo indagando anche su questo incidente, insieme alle autorità interessate e all’Agenzia federale per le reti», ha dichiarato il ministero in un comunicato di lunedì.
96 di 217 - 27/9/2022 18:00
Gianni Barba N° messaggi: 32674 - Iscritto da: 26/4/2020
Le borse europee flettono anche in scia alle notizie delle tre fughe di gas delle linee del Nord Stream 1 e 2 identificate dalla Svezia e dalla Danimarca. Finora non è nota la causa delle perdite di gas, ma secondo gli esperti avranno un impatto limitato sul mercato dell'energia europeo. La Germania e il Cremlino dal canto loro non escludono un sabotaggio. La Commissione Ue ha preciso però che è ancora prematuro speculare sulla causa delle fughe. La notizia ha spinto il prezzo del gas che è tornato a 183 euro al megawattora (+5,27%).
97 di 217 - Modificato il 27/9/2022 18:03
Gianni Barba N° messaggi: 32674 - Iscritto da: 26/4/2020

Il prezzo del gas è tornato a salire dopo che Svezia e Danimarca hanno annunciato la scoperta delle fughe di gas. Nord Stream: si tratta di danni senza precedenti. Due ipotesi di un possibile attacco sottomarino. Riunioni di emergenza in Svezia e Danimarca.

Il prezzo del gas sul Ttf di Amsterdam torna a salire (+6,9%) a circa 186 euro al megawattora, dopo tre giorni consecutivi di cali. Il prezzo è spinto dalle ultime novità che arrivano dalla Svezia e dalla Danimarca che hanno identificato due perdite sul gasdotto Nord Stream 1 Russia-Europa nel Mar Baltico, poche ore dopo un incidente simile sul suo gasdotto gemello, il Nord Stream 2. Svezie e Danimarca hanno indetto riunioni di emergenza nei loro due Paesi per affrontare la questione.

98 di 217 - 27/9/2022 18:04
Gianni Barba N° messaggi: 32674 - Iscritto da: 26/4/2020

La dinamica dei fatti: la perdita di gas è stata scoperta dopo un'improvvisa caduta di pressione

La pressione nel Nord Stream 2 è scesa durante la notte di lunedì 26 settembre da 105 a 7 bar. Più tardi lunedì, una perdita è stata confermata da vaste aree di bolle apparse sulla superficie del largo dell'isola danese di Bornholm. Ore dopo, le due perdite sono state ricollegate al Nord Stream 1, a soli sette chilometri di distanza.

99 di 217 - 27/9/2022 18:04
Gianni Barba N° messaggi: 32674 - Iscritto da: 26/4/2020

Le perdite si verificano in tre punti. Il Nord Stream 1 ha due perdite, una concidente con la zona industriale ed economica svedese approssimativamente all'altezza di Simirishamn. Il Nord Stream 2 perde invece nella zona economica danese, a sud-est di Bornholm. La distanza tra le perdite nel Nord Stream 1 e 2 è di circa 75 chilometri e la distanza tra le perdite nel Nord Stream 1 è di circa 6 chilometri. L'amministrazione marittima ha anche emesso due avvertimenti per le perdite. Alle barche e agli aerei è stato vietato di viaggiare più vicino di cinque miglia nautiche e 1.000 metri dalle perdite, rispettivamente.

Si ritiene che grandi quantità di gas siano fuoriuscite, ma non è chiaro quanto. Si stima che il solo Nord Stream 2, che non è mai stato messo in servizio, contenga 300 milioni di metri cubi di gas stazionario. I soldati danesi che sono andati in ricognizione riferiscono che "il mare ribolle". Chiunque viva sulla costa vicino alle emissioni non deve preoccuparsi, hanno però rassicurato le autorità. Al contrario, queste hanno riferito che la fuoriuscita potrebbe causare danni all'ambiente. Le perdite comunque non dovrebbero rappresentare una minaccia per le attuali scorte di gas, poiché il Nord Stream 1 non ha mai aperto dopo una chiusura pianificata per la manutenzione, che sarebbe terminata all'inizio di settembre.

100 di 217 - 27/9/2022 18:05
Gianni Barba N° messaggi: 32674 - Iscritto da: 26/4/2020

Secondo gli analisti è troppo presto per trarre conclusioni su quanto l'aumento dei prezzi sia effettivamente dovuto alle preoccupazioni per gli eventi che circondano i gasdotti Nord Stream. Il Nord Stream 2 non è mai entrato in funzione e dall'inizio di settembre non c'è stato alcun flusso commerciale di gas attraverso Nord Stream 1. Quindi, da questo punto di vista, per gli esperti l'impatto diretto sul mercato europeo dell'energia è limitato da ciò che è accaduto.

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