Fincantieri, Casta Diva, Sogefi, Telecom & Titr (IGV)

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51 di 112 - 23/10/2020 21:30
Gianni Barba N° messaggi: 33109 - Iscritto da: 26/4/2020

Axa, come difendere i portafogli nella seconda ondata del Covid

Secondo il responsabile degli investimenti della società di gestione, in attesa di nuovi interventi delle banche centrali, un basket di settori difensivi e growth può offrire un profilo di rischio/rendimento migliore rispetto a un fondo bilanciato tradizionale o a un'esposizione pura in azioni.

L'aumento dei casi di Covid-19 in tutta Europa ha reso necessario il ripristino di restrizioni agli spostamenti e delle misure di distanziamento. "La seconda ondata colpisce le economie quando non hanno ancora avuto il tempo di riprendersi dopo la prima fase dell"epidemia", premette Chris Iggo, capo degli investimenti di Axa Investment Managers. Lo scenario negli Stati Uniti appare più disomogeneo, comunque gli occhi sono puntati sulle elezioni e sulla prospettiva di stimoli fiscali e di un vaccino a inizio 2021. Inoltre "la sovraperformance degli Stati Uniti è trainata da una stagione degli utili discreta nel terzo trimestre", spiega Iggo, mentre in Europa ancora poche società hanno pubblicato la trimestrale.

Europa e Usa sono quindi oggi divisi da due scenari diversi. Negli Stati Uniti il focus è sulle elezioni. Le probabilità di un successo da parte dei democratici sono migliorate nelle ultime settimane e, al momento, gli investitori sembrano convinti del vantaggio di Joe Biden ai sondaggi. Una netta vittoria di Biden ridurrebbe il rischio di un risultato contestato e di una lunga battaglia legale. Si aprirebbe dunque la strada a ingenti stimoli fiscali all'inizio del 2021. "Questa settimana, il Fondo monetario internazionale ha dichiarato che i governi non dovrebbero preoccuparsi eccessivamente dell'ampio deficit fiscale, e anche gli investitori non sembrano preoccupati", ricorda il gestore di Axa Im.

Intanto i timori che l'amministrazione Biden alzi le imposte per le imprese e inasprisca la regolamentazione per il momento vengono tenuti a bada. "Dopo tutto, sono in pochi a pensare che sarebbe saggio alzare le imposte subito dopo le elezioni, con una disoccupazione all’8% e molte imprese americane ancora in difficoltà. Sono certo che gli esperti di strategia tra i democratici la pensino allo stesso modo, per quanto il programma politico virerebbe decisamente a sinistra rispetto agli ultimi quattro anni. Gli elettori probabilmente pensano che la priorità per Biden sarà quella di controllare l'epidemia", aggiunge Iggo secondo il quale "le prospettive di una vittoria elettorale netta hanno trainato i mercati e probabilmente continueranno a essere la tesi prevalente fino al 3 novembre (data del voto Usa, ndr).

Prospettive più cupe invece per l'Europa. "All'arrivo della seconda ondata dell'epidemia che come numero di casi è peggiore rispetto all'ondata iniziale di marzo, sono state reintrodotte le restrizioni alla mobilità. La situazione non è ancora così grave, ma si teme un aumento dei ricoveri e dei morti nella regione, per quanto il numero dei casi sia maggiore anche per via del fatto che si fanno più test. Permangono comunque preoccupazioni concrete per l'economia", spiega Iggo.

E soprattutto le nuove regole vengono imposte in un momento in cui le economie stanno ancora funzionando a ritmi inferiori alla fine del 2019. "I settori che subiranno le nuove restrizioni sono quelli già decimati dagli interventi precedenti e dai cambiamenti nel comportamento dei consumatori. È possibile che assisteremo alla chiusura di altre imprese, la disoccupazione salirà ancora e il reddito delle famiglie e la spesa subiranno un altro duro colpo. A livello di famiglie e imprese, il credito potrebbe deteriorarsi, con ripercussioni sul sistema bancario, che deve già fare i conti con uno scenario dei tassi di interesse sfavorevole", prevede Iggo.

Servono quindi maggiori stimoli fiscali. "Il calo dei rendimenti obbligazionari non significa che dovrebbero cambiare le previsioni di un lungo periodo di tassi di interesse invariati. Potrebbe anche significare che i mercati sono consapevoli della necessità di maggiori stimoli fiscali. L'opinione del Fmi sull'aumento dei deficit e del debito sembra condivisa dal mercato obbligazionario. Le banche centrali faranno la loro parte. Forse non è proprio come avevano stipulato le teorie economiche ortodosse, ma praticamente si tratta di stampare moneta per finanziare la domanda con aiuti governativi. L'alternativa del resto qual é?", si chiede Iggo.


Un altro aspetto da considerare è se gli stimoli aggiuntivi arriveranno più rapidamente e in misura più consistente negli Stati Uniti che in Europa. "La storia ci insegna che sarà così, in tal caso la divergenza in termini di performance del mercato tra Stati Uniti ed Europa potrebbe persistere per qualche mese", prosegue Iggo, con riflessi sul cambio euro/dollaro.

Come difendersi in questo scenario? "Mentre in Europa i rialzi delle obbligazioni hanno fatto da copertura ai cali del mercato azionario, negli Stati Uniti non è andata proprio così. I titoli del Tesoro restano entro una banda di oscillazione ristretta, ed è così da mesi", afferma Iggo.

Secondo il money manager c'è un po' di valore nel segmento a lungo termine della curva dei Treasury Usa, ma è difficile che i rendimenti possano scendere, a meno che non ci sia una battuta d'arresto ciclica.

"In questi giorni ho seguito una discussione sui vantaggi di un approccio bilanciato in portafoglio; una delle osservazioni che sono state fatte è che quando questa strategia era popolare negli anni 80 e 90, i rendimenti obbligazionari erano molto più alti. Oggi la sfida sta nel trovare strumenti in grado di offrire una certa diversificazione senza frenare molto i rendimenti", spiega Iggo.

In borsa è più difficile contenere la volatilità e stabilizzare la performance, a fronte delle inevitabili oscillazioni delle azioni. "Un paniere difensivo di obbligazioni con duration lunga e qualche azione difensiva, come i servizi di pubblica utilità e i beni di prima necessità, potrebbe integrarsi bene con un paniere di titoli growth, fornendo un profilo di rischio e rendimento migliore rispetto a un fondo bilanciato tradizionale 60/40 (60% azioni, 40% bond, ndr) o a un'esposizione pura in azioni. Forse dovremmo combinare strumenti azionari ad alto rendimento con una serie di panieri difensivi, costituiti non solo da titoli di stato. I mercati privati possono offrire un'alternativa, ma hanno una liquidità limitata", conclude Iggo. (riproduzione riservata)

52 di 112 - 10/12/2020 08:51
g3kk0 N° messaggi: 5871 - Iscritto da: 19/3/2012

Quotando: aalberto1 - Post #46 - 02/Ott/2020 15:25

Fincantieri

Lo scenario di breve periodo di Fincantieri evidenzia un declino dei corsi verso area 0,5365 con prima area di resistenza vista a 0,5485.Lè attese sono per un ampliamento della fase negativa verso il supporto visto a 0,5315. Target 0,70 a un mese !


vediamo...

53 di 112 - 10/12/2020 09:53
MammadiRampani N° messaggi: 1354 - Iscritto da: 23/6/2020
quanta bella spazzatula
MODERATO marianna9 (Utente disabilitato) N° messaggi: 7011 - Iscritto da: 31/5/2020
MODERATO JIMMY GORGONZOLA (Utente disabilitato) N° messaggi: 2763 - Iscritto da: 31/7/2020
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