Intesa San Paolo (ISP)

- Modificato il 03/8/2019 14:02
GIOLA N° messaggi: 29777 - Iscritto da: 03/9/2014
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INTESA SAN PAOLO CON GRAFICI AFTER HOURS





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1 di 5443 - 06/8/2017 10:32
GIOLA N° messaggi: 29777 - Iscritto da: 03/9/2014
IntesaSanpaolo, il primo semestre 2017

IntesaSanpaolo ha chiuso la prima metà del 2017 con un risultato netto di 5,24 miliardi di euro. La posta include 3,5 miliardi di euro di contributo per Popolare di Vicenza e Veneto Banca

I CONTI ECONOMICI DEL PRIMO SEMESTRE 2017

IntesaSanpaolo ha archiviato la prima metà del 2017 con proventi operativi netti pari a 8,56 miliardi di euro, in flessione dell’1% rispetto agli 8,64 miliardi del primo semestre 2016, ma in aumento del 2% se si escludessero gli effetti della svalutazione della valuta egiziana e i dividendi provenienti dalla quota detenuta in Banca d’Italia.

I costi operativi hanno raggiunto i 4,21 miliardi, in linea con il dato del primo semestre 2016 a seguito di una riduzione dell’ 1,8% per le spese amministrative e di un aumento dello 0,2% per le spese del personale e del 4,8% per gli ammortamenti.

Il risultato netto consolidato è stato pari a 5,24 miliardi di euro. La posta comprende però un contributo pubblico cash di 3,5 miliardi (1,285 miliardi di euro di contributo pubblico cash, esente da imposte, a copertura degli oneri di integrazione e razionalizzazione connessi all’acquisto dei rami di attività d Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca e 1,285 miliardi, al netto dell’effetto fiscale, di corrispondente accantonamento a fondo rischi e oneri). Escludendo quest’ultimo il risultato del primo semestre 2017 è pari a 1,74 miliardi di euro, in salita rispetto agli 1,71 miliardi del primo semestre 2016. Escludendo anche l’ammontare di tributi e altri oneri riguardanti il sistema bancario, il risultato sarebbe pari a circa 2,2 miliardi di euro nel primo semestre 2017 e a 1,82 miliardi nel primo semestre 2016.

CONTI ECONOMICI DEL SECONDO TRIMESTRE 2017

Nel secondo trimestre 2017 IntesaSanpaolo ha registrato proventi operativi netti per 4,35 miliardi di euro, in aumento del 3,3% rispetto ai 4,21 miliardi del primo trimestre 2017 e in diminuzione del 2,6% rispetto ai 4,46 miliardi del secondo trimestre 2016.

Il semestre si è così chiuso con un risultato netto consolidato di 4,34 miliardi di euro. Escludendo il contributo pubblico di 3,5 miliardi di euro relativo all'operazione di integrazione di Popolare di Vicenza e Veneto Banca, il risultato del secondo trimestre 2017 è pari a 837 milioni di euro, in calo rispetto ai 901 milioni sia del primo trimestre 2017 sia del secondo trimestre 2016.

IL CONSENSUS SUL SECONDO TRIMESTRE 2017

Il consensus degli analisti prevedeva per IntesaSanpaolo proventi operativi netti per 4,275 miliardi di euro e un utile (depurato dal contributo pubblico per le due banche venete) pari a 837 milioni di euro. Di conseguenza l'isituto guidato da Carlo Messina ha battuto le attese degli esperti per un 1,7% per quanto riguarda i proventi operativi netti e per un 25% sotto il profilo del risultato netto consolidato.

CREDITI E CREDITI DETERIORATI A FINE GIUGNO 2017

Al 30 giugno 2017 i crediti verso la clientela erano pari a 394 miliardi di euro, di cui 24 miliardi derivanti dall’acquisto dei rami di attività di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca; escludendo tali rami di attività, i crediti alla clientela sono in crescita dell’ 1,2% rispetto al 31 dicembre 2016 e del 2,5% rispetto al 30 giugno 2016.

Il complesso dei crediti deteriorati (in sofferenza, inadempienze probabili e scaduti/sconfinanti), cui non contribuiscono i rami di attività di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca acquistati, ammonta - al netto delle rettifiche di valore - a 27,8 miliardi di euro, in diminuzione del 6,6% rispetto ai 29,77 miliardi di fine 2016. In quest’ambito, i crediti in sofferenza si riducono a 13,92 miliardi di euro dai 14,89 miliardi di fine 2016, con un’incidenza sui crediti complessivi pari al 3,5% e al 3,8% se si escludono dai crediti complessivi i rami di attività di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca acquistati, dal 4,1 di fine 2016 e un grado di copertura al 60,7% dal 60,6% di fine 2016.

RATIO PATRIMONIALI A FINE GIUGNO 2017

A fine giugno 2017 i coefficienti patrimoniali (tenendo conto di circa 1,64 miliardi di euro di dividendi maturati nel primo semestre) erano pari a 12,5% per il Common Equity ratio, dal 12,7% di fine 2016, al 14,3% per il Tier 1 ratio, dal 13,9% di fine 2016 e a 17,1% per il coefficiente patrimoniale totale, dal 17% di fine 2016. La stima del common equity ratio pro-forma del Gruppo a regime è pari al 13%, dal 12,9% al 31 dicembre 2016.

PROSPETTIVE PER I PROSSIMI MESI

Il gruppo attende, per il 2017, un aumento del risultato della gestione operativa, conseguente alla crescita dei ricavi e al continuo cost management, e del risultato corrente lordo (anche escludendo il contributo pubblico cash di 3,5 miliardi di euro per l’operazione di integrazione di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca), con una riduzione del costo del rischio. L’istituto conferma infine l'impegno alla distribuzione di 10 miliardi di euro di dividendi cash complessivi, indicato nel Piano di Impresa, per il quadriennio 2014-2017.

Il gruppo prevede nel secondo semestre la contabilizzazione di 800 milioni di euro di plusvalenza netta derivante dalla cessione di AllFunds firmata nel primo trimestre 2017.

MESSINA SU DIVIDENDO STRAORDINARIO, NPL, M&A E IMPATTO DELLE VENETE

Nel corso della conference call a commento dei conti del semestre il consigliere delegato di IntesaSanpaolo, Carlo Messina, ha dichiarato che l'istituto non sta considerando la distribuzione di una cedola extra rispetto al dividendo ordinario. I vertici non stanno studiando alcun dividendo straordinario perché intendono utilizzare il 2017 come un anno in cui "creare le condizioni per avere performance significativamente migliori nel prossimo piano industriale".

Sui crediti deteriorati il consigliere delegato ha dichiarato che per IntesaSanpaolo è "assolutamente prioritario mantenere un forte trend di riduzione degli Npl".

Messina ha poi dichiarato che non si aspetta di avere alcuna previsione di operazioni di fusione e/o acquisizione nel nuovo Piano di Impresa. Infine il manager ha dichiarato che la banca si aspetta di avere - dall'integrazione di Popolare di Vicenza e Veneto Banca - un impatto neutrale sull'utile per azione nel 2017 e un impatto positivo a partire dal 2018.

4q7jk
2 di 5443 - 10/8/2017 16:46
tortelli N° messaggi: 1129 - Iscritto da: 17/1/2011

Quotando: giola - Post #1 - 06/Ago/2017 08:32IntesaSanpaolo, il primo semestre 2017

IntesaSanpaolo ha chiuso la prima metà del 2017 con un risultato netto di 5,24 miliardi di euro. La posta include 3,5 miliardi di euro di contributo per Popolare di Vicenza e Veneto Banca

I CONTI ECONOMICI DEL PRIMO SEMESTRE 2017

IntesaSanpaolo ha archiviato la prima metà del 2017 con proventi operativi netti pari a 8,56 miliardi di euro, in flessione dell’1% rispetto agli 8,64 miliardi del primo semestre 2016, ma in aumento del 2% se si escludessero gli effetti della svalutazione della valuta egiziana e i dividendi provenienti dalla quota detenuta in Banca d’Italia.

I costi operativi hanno raggiunto i 4,21 miliardi, in linea con il dato del primo semestre 2016 a seguito di una riduzione dell’ 1,8% per le spese amministrative e di un aumento dello 0,2% per le spese del personale e del 4,8% per gli ammortamenti.

Il risultato netto consolidato è stato pari a 5,24 miliardi di euro. La posta comprende però un contributo pubblico cash di 3,5 miliardi (1,285 miliardi di euro di contributo pubblico cash, esente da imposte, a copertura degli oneri di integrazione e razionalizzazione connessi all’acquisto dei rami di attività d Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca e 1,285 miliardi, al netto dell’effetto fiscale, di corrispondente accantonamento a fondo rischi e oneri). Escludendo quest’ultimo il risultato del primo semestre 2017 è pari a 1,74 miliardi di euro, in salita rispetto agli 1,71 miliardi del primo semestre 2016. Escludendo anche l’ammontare di tributi e altri oneri riguardanti il sistema bancario, il risultato sarebbe pari a circa 2,2 miliardi di euro nel primo semestre 2017 e a 1,82 miliardi nel primo semestre 2016.

CONTI ECONOMICI DEL SECONDO TRIMESTRE 2017

Nel secondo trimestre 2017 IntesaSanpaolo ha registrato proventi operativi netti per 4,35 miliardi di euro, in aumento del 3,3% rispetto ai 4,21 miliardi del primo trimestre 2017 e in diminuzione del 2,6% rispetto ai 4,46 miliardi del secondo trimestre 2016.

Il semestre si è così chiuso con un risultato netto consolidato di 4,34 miliardi di euro. Escludendo il contributo pubblico di 3,5 miliardi di euro relativo all'operazione di integrazione di Popolare di Vicenza e Veneto Banca, il risultato del secondo trimestre 2017 è pari a 837 milioni di euro, in calo rispetto ai 901 milioni sia del primo trimestre 2017 sia del secondo trimestre 2016.

IL CONSENSUS SUL SECONDO TRIMESTRE 2017

Il consensus degli analisti prevedeva per IntesaSanpaolo proventi operativi netti per 4,275 miliardi di euro e un utile (depurato dal contributo pubblico per le due banche venete) pari a 837 milioni di euro. Di conseguenza l'isituto guidato da Carlo Messina ha battuto le attese degli esperti per un 1,7% per quanto riguarda i proventi operativi netti e per un 25% sotto il profilo del risultato netto consolidato.

CREDITI E CREDITI DETERIORATI A FINE GIUGNO 2017

Al 30 giugno 2017 i crediti verso la clientela erano pari a 394 miliardi di euro, di cui 24 miliardi derivanti dall’acquisto dei rami di attività di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca; escludendo tali rami di attività, i crediti alla clientela sono in crescita dell’ 1,2% rispetto al 31 dicembre 2016 e del 2,5% rispetto al 30 giugno 2016.

Il complesso dei crediti deteriorati (in sofferenza, inadempienze probabili e scaduti/sconfinanti), cui non contribuiscono i rami di attività di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca acquistati, ammonta - al netto delle rettifiche di valore - a 27,8 miliardi di euro, in diminuzione del 6,6% rispetto ai 29,77 miliardi di fine 2016. In quest’ambito, i crediti in sofferenza si riducono a 13,92 miliardi di euro dai 14,89 miliardi di fine 2016, con un’incidenza sui crediti complessivi pari al 3,5% e al 3,8% se si escludono dai crediti complessivi i rami di attività di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca acquistati, dal 4,1 di fine 2016 e un grado di copertura al 60,7% dal 60,6% di fine 2016.

RATIO PATRIMONIALI A FINE GIUGNO 2017

A fine giugno 2017 i coefficienti patrimoniali (tenendo conto di circa 1,64 miliardi di euro di dividendi maturati nel primo semestre) erano pari a 12,5% per il Common Equity ratio, dal 12,7% di fine 2016, al 14,3% per il Tier 1 ratio, dal 13,9% di fine 2016 e a 17,1% per il coefficiente patrimoniale totale, dal 17% di fine 2016. La stima del common equity ratio pro-forma del Gruppo a regime è pari al 13%, dal 12,9% al 31 dicembre 2016.

PROSPETTIVE PER I PROSSIMI MESI

Il gruppo attende, per il 2017, un aumento del risultato della gestione operativa, conseguente alla crescita dei ricavi e al continuo cost management, e del risultato corrente lordo (anche escludendo il contributo pubblico cash di 3,5 miliardi di euro per l’operazione di integrazione di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca), con una riduzione del costo del rischio. L’istituto conferma infine l'impegno alla distribuzione di 10 miliardi di euro di dividendi cash complessivi, indicato nel Piano di Impresa, per il quadriennio 2014-2017.

Il gruppo prevede nel secondo semestre la contabilizzazione di 800 milioni di euro di plusvalenza netta derivante dalla cessione di AllFunds firmata nel primo trimestre 2017.

MESSINA SU DIVIDENDO STRAORDINARIO, NPL, M&A E IMPATTO DELLE VENETE

Nel corso della conference call a commento dei conti del semestre il consigliere delegato di IntesaSanpaolo, Carlo Messina, ha dichiarato che l'istituto non sta considerando la distribuzione di una cedola extra rispetto al dividendo ordinario. I vertici non stanno studiando alcun dividendo straordinario perché intendono utilizzare il 2017 come un anno in cui "creare le condizioni per avere performance significativamente migliori nel prossimo piano industriale".

Sui crediti deteriorati il consigliere delegato ha dichiarato che per IntesaSanpaolo è "assolutamente prioritario mantenere un forte trend di riduzione degli Npl".

Messina ha poi dichiarato che non si aspetta di avere alcuna previsione di operazioni di fusione e/o acquisizione nel nuovo Piano di Impresa. Infine il manager ha dichiarato che la banca si aspetta di avere - dall'integrazione di Popolare di Vicenza e Veneto Banca - un impatto neutrale sull'utile per azione nel 2017 e un impatto positivo a partire dal 2018.

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CIOE' SUL PUNTO 3 DOVEVA ANDARE IN RIALZO?.. E INVECE HA FALLITO?


3 di 5443 - 17/9/2017 12:10
GIOLA N° messaggi: 29777 - Iscritto da: 03/9/2014
Quotando: tortelli - Post #2 - 10/Ago/2017 14:46

Quotando: giola - Post #1 - 06/Ago/2017 08:32IntesaSanpaolo, il primo semestre 2017

IntesaSanpaolo ha chiuso la prima metà del 2017 con un risultato netto di 5,24 miliardi di euro. La posta include 3,5 miliardi di euro di contributo per Popolare di Vicenza e Veneto Banca

I CONTI ECONOMICI DEL PRIMO SEMESTRE 2017

IntesaSanpaolo ha archiviato la prima metà del 2017 con proventi operativi netti pari a 8,56 miliardi di euro, in flessione dell’1% rispetto agli 8,64 miliardi del primo semestre 2016, ma in aumento del 2% se si escludessero gli effetti della svalutazione della valuta egiziana e i dividendi provenienti dalla quota detenuta in Banca d’Italia.

I costi operativi hanno raggiunto i 4,21 miliardi, in linea con il dato del primo semestre 2016 a seguito di una riduzione dell’ 1,8% per le spese amministrative e di un aumento dello 0,2% per le spese del personale e del 4,8% per gli ammortamenti.

Il risultato netto consolidato è stato pari a 5,24 miliardi di euro. La posta comprende però un contributo pubblico cash di 3,5 miliardi (1,285 miliardi di euro di contributo pubblico cash, esente da imposte, a copertura degli oneri di integrazione e razionalizzazione connessi all’acquisto dei rami di attività d Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca e 1,285 miliardi, al netto dell’effetto fiscale, di corrispondente accantonamento a fondo rischi e oneri). Escludendo quest’ultimo il risultato del primo semestre 2017 è pari a 1,74 miliardi di euro, in salita rispetto agli 1,71 miliardi del primo semestre 2016. Escludendo anche l’ammontare di tributi e altri oneri riguardanti il sistema bancario, il risultato sarebbe pari a circa 2,2 miliardi di euro nel primo semestre 2017 e a 1,82 miliardi nel primo semestre 2016.

CONTI ECONOMICI DEL SECONDO TRIMESTRE 2017

Nel secondo trimestre 2017 IntesaSanpaolo ha registrato proventi operativi netti per 4,35 miliardi di euro, in aumento del 3,3% rispetto ai 4,21 miliardi del primo trimestre 2017 e in diminuzione del 2,6% rispetto ai 4,46 miliardi del secondo trimestre 2016.

Il semestre si è così chiuso con un risultato netto consolidato di 4,34 miliardi di euro. Escludendo il contributo pubblico di 3,5 miliardi di euro relativo all'operazione di integrazione di Popolare di Vicenza e Veneto Banca, il risultato del secondo trimestre 2017 è pari a 837 milioni di euro, in calo rispetto ai 901 milioni sia del primo trimestre 2017 sia del secondo trimestre 2016.

IL CONSENSUS SUL SECONDO TRIMESTRE 2017

Il consensus degli analisti prevedeva per IntesaSanpaolo proventi operativi netti per 4,275 miliardi di euro e un utile (depurato dal contributo pubblico per le due banche venete) pari a 837 milioni di euro. Di conseguenza l'isituto guidato da Carlo Messina ha battuto le attese degli esperti per un 1,7% per quanto riguarda i proventi operativi netti e per un 25% sotto il profilo del risultato netto consolidato.

CREDITI E CREDITI DETERIORATI A FINE GIUGNO 2017

Al 30 giugno 2017 i crediti verso la clientela erano pari a 394 miliardi di euro, di cui 24 miliardi derivanti dall’acquisto dei rami di attività di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca; escludendo tali rami di attività, i crediti alla clientela sono in crescita dell’ 1,2% rispetto al 31 dicembre 2016 e del 2,5% rispetto al 30 giugno 2016.

Il complesso dei crediti deteriorati (in sofferenza, inadempienze probabili e scaduti/sconfinanti), cui non contribuiscono i rami di attività di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca acquistati, ammonta - al netto delle rettifiche di valore - a 27,8 miliardi di euro, in diminuzione del 6,6% rispetto ai 29,77 miliardi di fine 2016. In quest’ambito, i crediti in sofferenza si riducono a 13,92 miliardi di euro dai 14,89 miliardi di fine 2016, con un’incidenza sui crediti complessivi pari al 3,5% e al 3,8% se si escludono dai crediti complessivi i rami di attività di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca acquistati, dal 4,1 di fine 2016 e un grado di copertura al 60,7% dal 60,6% di fine 2016.

RATIO PATRIMONIALI A FINE GIUGNO 2017

A fine giugno 2017 i coefficienti patrimoniali (tenendo conto di circa 1,64 miliardi di euro di dividendi maturati nel primo semestre) erano pari a 12,5% per il Common Equity ratio, dal 12,7% di fine 2016, al 14,3% per il Tier 1 ratio, dal 13,9% di fine 2016 e a 17,1% per il coefficiente patrimoniale totale, dal 17% di fine 2016. La stima del common equity ratio pro-forma del Gruppo a regime è pari al 13%, dal 12,9% al 31 dicembre 2016.

PROSPETTIVE PER I PROSSIMI MESI

Il gruppo attende, per il 2017, un aumento del risultato della gestione operativa, conseguente alla crescita dei ricavi e al continuo cost management, e del risultato corrente lordo (anche escludendo il contributo pubblico cash di 3,5 miliardi di euro per l’operazione di integrazione di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca), con una riduzione del costo del rischio. L’istituto conferma infine l'impegno alla distribuzione di 10 miliardi di euro di dividendi cash complessivi, indicato nel Piano di Impresa, per il quadriennio 2014-2017.

Il gruppo prevede nel secondo semestre la contabilizzazione di 800 milioni di euro di plusvalenza netta derivante dalla cessione di AllFunds firmata nel primo trimestre 2017.

MESSINA SU DIVIDENDO STRAORDINARIO, NPL, M&A E IMPATTO DELLE VENETE

Nel corso della conference call a commento dei conti del semestre il consigliere delegato di IntesaSanpaolo, Carlo Messina, ha dichiarato che l'istituto non sta considerando la distribuzione di una cedola extra rispetto al dividendo ordinario. I vertici non stanno studiando alcun dividendo straordinario perché intendono utilizzare il 2017 come un anno in cui "creare le condizioni per avere performance significativamente migliori nel prossimo piano industriale".

Sui crediti deteriorati il consigliere delegato ha dichiarato che per IntesaSanpaolo è "assolutamente prioritario mantenere un forte trend di riduzione degli Npl".

Messina ha poi dichiarato che non si aspetta di avere alcuna previsione di operazioni di fusione e/o acquisizione nel nuovo Piano di Impresa. Infine il manager ha dichiarato che la banca si aspetta di avere - dall'integrazione di Popolare di Vicenza e Veneto Banca - un impatto neutrale sull'utile per azione nel 2017 e un impatto positivo a partire dal 2018.

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CIOE' SUL PUNTO 3 DOVEVA ANDARE IN RIALZO?.. E INVECE HA FALLITO?




Ciao Tortelli, scusa il ritardo nella risposta. Nell'1-2-3 high di Joe Ross si entra short al prezzo minimo della candela numero 3. Nel nostro caso l'1-2-3 è fallito perchè il prezzo ha superato il massimo della candela 1. Quando ciò avviene io entro long al prezzo massimo della candela 1. Nel nostro caso la strategia non è stata molto profittevole in quanto ci troviamo in "laterale" per cui è consigliata una ZUPPA DI TARTARUGA, ovvero:

ZUPPA DI TARTARUGA

Laurence A. Conner e Linda Bradford Raschke calcolarono che la probabilità di guadagnare andando long (short) su un'uscita (breakout) al rialzo (al ribasso) da un trading range (o sideways) cioè da un movimento laterale, è bassa: solo il 30%.

Pensarono allora di fare l'opposto di ciò che si fa normalmente in questi casi, cioè andare short su un breakout al rialzo e long su un breakout al ribasso.

Notarono inoltre che se l'uscita dal sideways, per esempio al rialzo, fallisce, appare ragionevole pensare che la discesa continui fino al bordo inferiore del trading range a causa delle vendite di coloro che attendevano da tempo il segnale rialzista e che hanno preso una posizione long, rimanendo tuttavia delusi dalle perdite che si stanno nel frattempo accumulando.

Il tutto funziona ovviamente al contrario nel caso di un breakout ribassista.




56c0d
4 di 5443 - 25/9/2017 19:21
GIOLA N° messaggi: 29777 - Iscritto da: 03/9/2014
IntesaSanpaolo, Fondazione Cassa Risparmio Padova e Rovigo al 2,989%

Dalle comunicazioni della Consob sulle partecipazioni rilevanti emerge che in data 14 settembre la Fondazione Cassa Risparmio Padova e Rovigo è scesa al 2,989% del capitale di IntesaSanpaolo. L'ente, dal 1° gennaio 2007, era accreditato di una quota del 4,18% dell'isituto guidato da Messina.

58-tc
5 di 5443 - 28/9/2017 11:18
bonsaro1 N° messaggi: 611 - Iscritto da: 30/12/2013
Bucati i 3 euri
6 di 5443 - 02/10/2017 18:28
eliconia N° messaggi: 4073 - Iscritto da: 18/1/2013
Ha recuperato i valori pre crisi gen 2016
7 di 5443 - 02/10/2017 18:47
1rox N° messaggi: 19 - Iscritto da: 03/4/2015
E si ferma qui ??? Salgono tutte...
8 di 5443 - 06/10/2017 13:36
leo115 N° messaggi: 2539 - Iscritto da: 23/10/2014
Intesa Sanpaolo perde ancora terreno a piazza affari dopo il video diffuso dalla filiale di mantova
https://www.youtube.com/watch?v=Bx4pw5AtglI
9 di 5443 - 06/10/2017 17:05
DALLAFRANC N° messaggi: 144 - Iscritto da: 07/2/2012
La faccia l'ha messa......sicuro..!!!
10 di 5443 - 07/10/2017 12:04
GIOLA N° messaggi: 29777 - Iscritto da: 03/9/2014
Quotando: giola - Post #4 - 25/Set/2017 17:21IntesaSanpaolo, Fondazione Cassa Risparmio Padova e Rovigo al 2,989%

Dalle comunicazioni della Consob sulle partecipazioni rilevanti emerge che in data 14 settembre la Fondazione Cassa Risparmio Padova e Rovigo è scesa al 2,989% del capitale di IntesaSanpaolo. L'ente, dal 1° gennaio 2007, era accreditato di una quota del 4,18% dell'isituto guidato da Messina.

58-tc



5dfsy
11 di 5443 - 10/10/2017 15:14
GIOLA N° messaggi: 29777 - Iscritto da: 03/9/2014
IntesaSanpaolo, la fondazione Compagnia Sanpaolo colloca lo 0,95%

Secondo quanto riportato da Il Sole24Ore la fondazione Compagnia Sanpaolo avrebbe collocato 150 milioni di azioni di IntesaSanpaolo, pari allo 0,85% del capitale dell’istituto guidato da Carlo Messina. L’azionista avrebbe ridotto all’8,2% la quota detenuta nella banca, incassando circa 450 milioni di euro.

ATTENZIONE 1-2-3 HIGH JOE ROSS: SHORT DA 2,9 € CON ENTRATA TRADER'S TRICK!


5ef1y
12 di 5443 - 11/10/2017 14:23
GIOLA N° messaggi: 29777 - Iscritto da: 03/9/2014
Quotando: giola - Post #11 - 10/Ott/2017 13:14IntesaSanpaolo, la fondazione Compagnia Sanpaolo colloca lo 0,95%

Secondo quanto riportato da Il Sole24Ore la fondazione Compagnia Sanpaolo avrebbe collocato 150 milioni di azioni di IntesaSanpaolo, pari allo 0,85% del capitale dell’istituto guidato da Carlo Messina. L’azionista avrebbe ridotto all’8,2% la quota detenuta nella banca, incassando circa 450 milioni di euro.

ATTENZIONE 1-2-3 HIGH JOE ROSS: SHORT DA 2,9 € CON ENTRATA TRADER'S TRICK!

5ef1y



5es-m
13 di 5443 - 12/10/2017 14:49
GIOLA N° messaggi: 29777 - Iscritto da: 03/9/2014
Quotando: giola - Post #11 - 10/Ott/2017 13:14IntesaSanpaolo, la fondazione Compagnia Sanpaolo colloca lo 0,95%

Secondo quanto riportato da Il Sole24Ore la fondazione Compagnia Sanpaolo avrebbe collocato 150 milioni di azioni di IntesaSanpaolo, pari allo 0,85% del capitale dell’istituto guidato da Carlo Messina. L’azionista avrebbe ridotto all’8,2% la quota detenuta nella banca, incassando circa 450 milioni di euro.

ATTENZIONE 1-2-3 HIGH JOE ROSS: SHORT DA 2,9 € CON ENTRATA TRADER'S TRICK!

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5f5iw
14 di 5443 - 14/10/2017 14:34
GIOLA N° messaggi: 29777 - Iscritto da: 03/9/2014
Quotando: giola - Post #11 - 10/Ott/2017 13:14IntesaSanpaolo, la fondazione Compagnia Sanpaolo colloca lo 0,95%

Secondo quanto riportato da Il Sole24Ore la fondazione Compagnia Sanpaolo avrebbe collocato 150 milioni di azioni di IntesaSanpaolo, pari allo 0,85% del capitale dell’istituto guidato da Carlo Messina. L’azionista avrebbe ridotto all’8,2% la quota detenuta nella banca, incassando circa 450 milioni di euro.

ATTENZIONE 1-2-3 HIGH JOE ROSS: SHORT DA 2,9 € CON ENTRATA TRADER'S TRICK!

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15 di 5443 - 19/10/2017 18:21
GIOLA N° messaggi: 29777 - Iscritto da: 03/9/2014
Quotando: giola - Post #11 - 10/Ott/2017 13:14IntesaSanpaolo, la fondazione Compagnia Sanpaolo colloca lo 0,95%

Secondo quanto riportato da Il Sole24Ore la fondazione Compagnia Sanpaolo avrebbe collocato 150 milioni di azioni di IntesaSanpaolo, pari allo 0,85% del capitale dell’istituto guidato da Carlo Messina. L’azionista avrebbe ridotto all’8,2% la quota detenuta nella banca, incassando circa 450 milioni di euro.

ATTENZIONE 1-2-3 HIGH JOE ROSS: SHORT DA 2,9 € CON ENTRATA TRADER'S TRICK!

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5i9rk
16 di 5443 - 22/10/2017 10:48
GIOLA N° messaggi: 29777 - Iscritto da: 03/9/2014
Quotando: giola - Post #11 - 10/Ott/2017 13:14IntesaSanpaolo, la fondazione Compagnia Sanpaolo colloca lo 0,95%

Secondo quanto riportato da Il Sole24Ore la fondazione Compagnia Sanpaolo avrebbe collocato 150 milioni di azioni di IntesaSanpaolo, pari allo 0,85% del capitale dell’istituto guidato da Carlo Messina. L’azionista avrebbe ridotto all’8,2% la quota detenuta nella banca, incassando circa 450 milioni di euro.

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5j6ot
17 di 5443 - 01/11/2017 10:23
GIOLA N° messaggi: 29777 - Iscritto da: 03/9/2014
Quotando: giola - Post #11 - 10/Ott/2017 13:14IntesaSanpaolo, la fondazione Compagnia Sanpaolo colloca lo 0,95%

Secondo quanto riportato da Il Sole24Ore la fondazione Compagnia Sanpaolo avrebbe collocato 150 milioni di azioni di IntesaSanpaolo, pari allo 0,85% del capitale dell’istituto guidato da Carlo Messina. L’azionista avrebbe ridotto all’8,2% la quota detenuta nella banca, incassando circa 450 milioni di euro.

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5ndry
18 di 5443 - 02/11/2017 15:10
GIOLA N° messaggi: 29777 - Iscritto da: 03/9/2014
Quotando: giola - Post #11 - 10/Ott/2017 13:14IntesaSanpaolo, la fondazione Compagnia Sanpaolo colloca lo 0,95%

Secondo quanto riportato da Il Sole24Ore la fondazione Compagnia Sanpaolo avrebbe collocato 150 milioni di azioni di IntesaSanpaolo, pari allo 0,85% del capitale dell’istituto guidato da Carlo Messina. L’azionista avrebbe ridotto all’8,2% la quota detenuta nella banca, incassando circa 450 milioni di euro.

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5o24z
19 di 5443 - 04/11/2017 13:58
GIOLA N° messaggi: 29777 - Iscritto da: 03/9/2014
Quotando: giola - Post #11 - 10/Ott/2017 13:14IntesaSanpaolo, la fondazione Compagnia Sanpaolo colloca lo 0,95%

Secondo quanto riportato da Il Sole24Ore la fondazione Compagnia Sanpaolo avrebbe collocato 150 milioni di azioni di IntesaSanpaolo, pari allo 0,85% del capitale dell’istituto guidato da Carlo Messina. L’azionista avrebbe ridotto all’8,2% la quota detenuta nella banca, incassando circa 450 milioni di euro.

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Gli analisti di Credit Suisse si definiscono selettivamente costruttivi sul settore bancario italiano. Intesa Sanpaolo e Ubi sono da outperform, Unicredit neutral. Giudizio underperform su Mps.


5ov41
20 di 5443 - 05/11/2017 08:01
rampani N° messaggi: 72895 - Iscritto da: 03/9/2007
Seguile la stladina VELT
Studiale MELLUSSS… ahahah

5oyg8
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