Leonardo-Finmeccanica (LDO)

- Modificato il 27/6/2017 14:43
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014
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http://www.leonardocompany.com/







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161 di 3253 - 30/1/2018 17:06
gaio2 N° messaggi: 5648 - Iscritto da: 14/5/2008
Prese safilo a 5.01.....rumors di opa a 6.2/6.7 euro..sperem.... intanto accumulo a sconto
162 di 3253 - 30/1/2018 17:16
rob73gfr N° messaggi: 2575 - Iscritto da: 19/3/2014
Ma finiscila pagliaccio
163 di 3253 - 30/1/2018 17:21
gaio2 N° messaggi: 5648 - Iscritto da: 14/5/2008
Quotando: rob73gfr - Post #162 - 30/Jan/2018 16:16Ma finiscila pagliaccio

Va a cagar coglionazxo
164 di 3253 - 30/1/2018 17:26
crisby1 N° messaggi: 11105 - Iscritto da: 19/2/2015
Praticamente ha investito una milionata oggi...di cazzate joy
165 di 3253 - 30/1/2018 17:38
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014
Leonardo conferma le stime ridotte, il titolo sprofonda

Il piano industriale al 2022 prevede una crescita annua dei ricavi del 5/6%, del margine operativo lordo dell'8/10% l'anno e un'accelerazione del free cash flow. Il 2017 si chiuderà con ricavi tra 11,5 e 12 mld e un ebita tra 1,05 e 1,1 mld. Profumo: "nel 2018 gettate le basi per una crescita sostenibile"

di Marco Sasso

Leonardo dà il via al nuovo piano industriale al 2022 e conferma le stime fornite per l'esercizio 2017, già ridotte in occasione della presentazione dei conti dei primi nove mesi. Il nuovo piano industriale quinquennale presentato oggi prevede una crescita annua dei ricavi del 5-6% e ordini con un aumento medio annuo superiore al 6%. In termini di redditività, è prevista una crescita media annua del margine operativo lordo (ebita) dell'8-10%, con il raggiungimento della doppia cifra nel 2020. Il contributo positivo dell'Efa Kuwait, la piena ripresa del segmento degli elicotteri e l'incremento di ordini e attività dovrebbero poi consentire un'accelerazione nella crescita del free cash flow operativo.

Il gruppo ha spiegato che il nuovo business plan prevede il mantenimento di una struttura finanziaria solida e flessibile. Leonardo punta infatti a ritornare verso il rating "investment grade", mantenendo immutato l'impegno verso una strategia finanziaria "disciplinata" che mira a un adeguato bilanciamento tra la riduzione dell'indebitamento e degli oneri finanziari, il sostegno agli investimenti e la remunerazione agli azionisti. A tal proposito, l'ad Alessando Profumo ha puntualizzato che "dovremo mantenere il dividendo annuale ripristinato di recente".

La società, inoltre, ha comunicato che chiuderà l'esercizio 2017 con ricavi compresi tra 11,5 e 12 miliardi di euro, un ebita tra 1,05 e 1,1 miliardi e un free operating cash flow tra 500 e 600 milioni di euro. Mentre gli ordini sono previsti tra 11,3 e 11,7 miliardi di euro, a causa delle tempistiche legate alla finalizzazione di un contratto C27J export. Quanto all'indebitamento è atteso a circa 2,6 miliardi di euro.

"Nel 2017 abbiamo toccato il fondo, ora vogliamo riprenderci e rilanciare un processo di crescita solida, consolidata e sostenibile" ha dichiarato Profumo, presentando il nuovo piano industriale agli analisti. "Il 2017 è stato un anno deludente”, ha spiegato, "il mercato è stato debole per gli elicotteri e la performance non è stata delle migliori, ora dobbiamo creare delle aspettative realistiche".

Profumo ha proseguito osservando che il gruppo sta entrando in una nuova fase. "I nostri mercati di riferimento crescono del 6%, sappiamo di avere dei prodotti di qualità e ben posizionati per i trend attuali. Vogliamo che Leonardo resti sulla cresta dell'onda e fare leva sui punti di forza dell'azienda".

Il management ha intrapreso azioni per risolvere difficoltà temporanee emerse nel business degli elicotteri. "Il 2018 sarà quindi un anno di consolidamento e siamo certi che questo piano fornirà le basi per una nuova fase di crescita sostenibile, caratterizzata dal costante miglioramento della nostra top line, della redditività e del flusso di cassa per la creazione di valore a beneficio di tutti gli stakeholder", ha concluso Profumo escludendo la cessione della quota del 25% in Mbda. Male il titolo Leonardo a Piazza Affari, che attualmente cede il 10,16% a 10,13 euro. Gli analisti, già scottati dal taglio della guidance 2017, sono rimasti delusi dalla prospettiva che il 2018 sarà un anno di consolidamento e del fatto che non sono state date indicazioni su possibili operazioni di M&A.

6hf13
https://www.milanofinanza.it/
166 di 3253 - 30/1/2018 18:10
gaio2 N° messaggi: 5648 - Iscritto da: 14/5/2008
Quotando: crisby1 - Post #164 - 30/Jan/2018 16:26Praticamente ha investito una milionata oggi...di cazzate joy

Altro coglione..son dentro con 15000 a 9.88....tu come sempre coglione demente
167 di 3253 - 30/1/2018 18:13
matteo13123 N° messaggi: 992 - Iscritto da: 30/6/2012
io oggi ne ho comprate 75000 in 3 tranche a 7.49, speriamo che domani uppino
168 di 3253 - 30/1/2018 18:16
scherma64 N° messaggi: 3157 - Iscritto da: 24/10/2009

Scusate... ma tutti qui scrivono gli storditi??
169 di 3253 - 30/1/2018 18:26
matteo13123 N° messaggi: 992 - Iscritto da: 30/6/2012
qui dove?
MODERATO Giuseppe Cavaletta (Utente disabilitato) N° messaggi: 1796 - Iscritto da: 29/1/2018
171 di 3253 - 30/1/2018 18:41
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014
Il piano di Leonardo: crescita sul lungo periodo

Confermata la guidance ridotta sul 2017, il 2018 "anno di consolidamento". Forti realizzi in Borsa. Il gruppo punta a recuperare nel settore elicotteri e si aspetta nuovi ordini.

di Mirko Molteni

E' all'insegna della "crescita sostenibile di lungo periodo", ossia piuttosto graduale, il nuovo piano industriale 2018-2022 presentato oggi dal gigante dell'industria militare e aerospaziale italiana, il gruppo Leonardo che fu già Finmeccanica. Il consiglio d'amministrazione presieduto da Gianni De Gennaro e sotto la guida dell'amministratore delegato Alessandro Profumo ha fatto il punto sulla situazione al 2017, delineando le linee guida per i prossimi quattro anni. E spicca soprattutto che il 2018 sarà un anno di consolidamento per porre solide basi in vista dei maggiori risultati attesi negli anni successivi.

In sostanza, si conferma la guidance ridotta del 2017 e un lieve miglioramento nell'anno appena iniziato, con il meglio previsto sul lungo periodo. La reazione immediata del mercato azionario rispetto al titolo Leonardo è stata di forte realizzo (chiude in calo del 12% sotto 10 euro, azzerando tutti i recenti guadagni).

La stima di chiusura del 2017 vede il gruppo realizzare ricavi fra 11,5 e 12 miliardi di euro, un margine Ebita fra 1050 e 1100 milioni di euro e un flusso di cassa Focf fra 500 e 600 milioni. Riguardo al valore del portafoglio ordini, è fra gli 11,3 e gli 11,7 miliardi. Sono stime desunte dall'andamento dei primi nove mesi del 2017, a cui i numeri definitivi per l'anno appena chiuso seguiranno nelle prossime settimane all'atto dell'approvazione del Progetto di Bilancio, prevista il prossimo 14 marzo.

Su questa base, quello che è il primo piano industriale varato durante la stagione Profumo prevede, per cominciare, un 2018 in cui il portafoglio ordini dovrebbe incrementare fino a 12,5-13 miliardi di euro, mentre i ricavi dovrebbero mantenersi in lieve avanzamento rispetto a quelli del 2017, sulla forbice 11,5-12 miliardi. L'Ebita aumenterebbe leggermente, sui 1075-1125 miliardi, mentre il flusso Focf calerebbe sui 100 milioni. Ciò secondo le linee guida del piano, che vede una ripresa del gruppo spalmata su più anni, in particolare con un aumento medio degli ordini sul 6% annuo, e di pari percentuale sui ricavi, mentre sul medio periodo il flusso Focf dovrebbe migliorare dal 2020, quando si prevede che renderà l'affare della vendita degli aviogetti da caccia supersonici Alenia Eurofighter Typhoon al Kuwait e anche la piena ripresa del settore elicotteri, negli ultimi tempi sottotono.

Nel dettaglio, il piano prevede, fra le direttive principali, una spinta alla razionalizzazione, anche per ottimizzare i costi, in particolare una "gestione risorse più integrata", un miglior "approccio al cliente" per migliorare l'offerta in termini di macchine e anche di assistenza e flessibilità e infine una "razionalizzazione del portafoglio ordini". Il cda dichiara di aver compreso i motivi delle difficoltà sofferte dal ramo elicotteri, con i pur ottimi Agusta-Westland AW.109 e AW.139, e di essere pronto a scommettere di nuovo sull'ala rotante come "business di eccellenza a livello internazionale". Del resto, importante si rivela la vendita di elicotteri specializzati per missioni particolari, come il servizio offshore per le piattaforme petrolifere della russa Rosneft.

Importante sarà infine vedere se nel prossimo luglio dovesse, oppure no, prevalere il jet da addestramento Alenia Aermacchi M-346 per il concorso T-X indetto dall'aviazione americana, che potrebbe assicurare una mega-commessa da 350 velivoli, per 16 miliardi di dollari. La qualità invidiabile della macchina è però in tal caso ostacolata dal fatto che Leonardo si presenta da sola, senza un partner americano, come invece hanno fatto vari concorrenti come la svedese Saab.

Profumo stesso ha dichiarato: "Nel 2018 stiamo piantando i semi della crescita sostenibile. La nostra strategia finanziaria sarà basata su questo, sappiamo dove stiamo andando". L'amministratore delegato ha inoltre detto che "dobbiamo mantenere i dividendi annuali che sono stati ripristinati recentemente", ricordando inoltre che "nel 2017 abbiamo toccato il fondo e vogliamo riprenderci per accelerare il nostro percorso di crescita". E infatti, a livello di fondamenta finanziarie, Leonardo sta rinegoziando una nuova linea di credit revolving con una cordata di un totale di 26 banche italiane e straniere, con oversubsubscribment di 3,6 miliardi di euro. Si prevede il pagamento di un margine di 75 punti base sopra l'Euribor, assai meno dei 100 punti dell'operazione del luglio 2015. La scadenza sarà al febbraio 2023 e la dimensione dell'operazione di credito sarà di 1,8 miliardi, contro i 2 miliardi della precedente di due anni e mezzo fa.

La nuova linea di credito dovrebbe aiutare non poco il gruppo, nel contempo alleggerendo gli oneri. Si conferma insomma che Leonardo preferisce una crescita cauta e calibrata, non prima di essersi garantita un solido retroterra, sotto tutti gli aspetti, dalla cassa ai costi.

6hg3-
http://www.finanzareport.it
172 di 3253 - 30/1/2018 18:46
scherma64 N° messaggi: 3157 - Iscritto da: 24/10/2009

Vabbuo... io mi sono esposto con convinzione su questo titolo (9.89).
Confido nel breve in una ripartenza, in caso medieremo.
Buona serata a tutti, storditi e non !
MODERATO Giuseppe Cavaletta (Utente disabilitato) N° messaggi: 1796 - Iscritto da: 29/1/2018
174 di 3253 - 30/1/2018 19:06
scherma64 N° messaggi: 3157 - Iscritto da: 24/10/2009


Ossignur... vado va !
175 di 3253 - Modificato il 30/1/2018 19:45
Rina39 N° messaggi: 131 - Iscritto da: 30/5/2016

Mi spiace solo per gli ignari investitori, ma 'sta società governativa che produce strumenti di morte e che inquinano assai, spero sprofondi a zero :-)

176 di 3253 - 30/1/2018 20:03
gaio2 N° messaggi: 5648 - Iscritto da: 14/5/2008
Che ne dite domani si rocketrocketrocketrocketrocket???sperem vedrem e brinderem
MODERATO EcLiTTiCaRoBerTa (Utente disabilitato) N° messaggi: 258 - Iscritto da: 01/12/2017
178 di 3253 - 30/1/2018 20:27
matteo13123 N° messaggi: 992 - Iscritto da: 30/6/2012
Quotando: matteo13123 - Post #167 - 30/Gen/2018 17:13io oggi ne ho comprate 75000 in 3 tranche a 7.49, speriamo che domani uppino



prese altre 42000 sottobanco a 6.58, appena finita l'asta di chiusura.
incrociamo i diti incrociamo.
179 di 3253 - 30/1/2018 20:35
dario963 N° messaggi: 241 - Iscritto da: 08/2/2015
Fanno lo sconto 30% in asta di chiusura????
180 di 3253 - 30/1/2018 20:39
matteo13123 N° messaggi: 992 - Iscritto da: 30/6/2012
se paghi cash il prezzo lo fai tu
3253 Commenti
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