Gli acquisti di Cacao in arrivo dal Mid Crop della Nigeria procedono con estrema lentezza a seguito della scarsa qualità del prodotto caratterizzato da beans non completamente sviluppati e di peso inferiore agli standard richiesti dai compratori.
Nella prima parte dell’anno le piogge hanno fatto la loro comparsa in forte ritardo e questo ha pregiudicato i raccolti con i beans che non sono stati in grado di svilupparsi correttamente all’interno del guscio: questa condizione è nota come “Flat Beans”.
I carichi più recenti mostravano un peso di 230 - 240 grammi per 100 beans contro i 260 - 270 grammi che rappresentano la condizione standard e questo frena in modo significativo le attività dei compratori.
La Nigeria, come la Costa d’Avorio, fornisce due raccolti: il Mid Crop (più contenuto, nel periodo che va da aprile a giugno) ed il Main Crop (più elevato, nel periodo che va da ottobre a dicembre).
La Nigeria si piazza la settimo posto nella classifica dei produttori globali dopo che la ICCO (International Cocoa Organization) ha ridotto a 190000 tonnellate la stima relativa alla produzione 2015 - 2016 (proiezione precedente 270000 tonnellate).
Allo stato attuale è molto probabile che buona parte del prodotto del Mid Crop non sarà commercializzato e finirà a magazzino in attesa di essere miscelato con i beans del Main Crop di qualità superiore.
Fonte - Bloomberg
63 di 661-29/5/2017 06:470
7belfagor
N° messaggi: 17133 -
Iscritto da: 20/11/2009
Oggi riprendo a chiacchierare.
64 di 661-29/5/2017 10:280
7belfagor
N° messaggi: 17133 -
Iscritto da: 20/11/2009
SUGAR
Brazilian double whammy pushes sugar prices to 13-month low
Sugar futures slumped to a 13-month low on a double whammy of a cut in fuel prices, and data showed Brazilian mills processing more cane than had been expected.
Cane crushers in the Centre South, which is responsible for some 90% of Brazilian sugar output, processed 38.5m tonnes of the crop in the first half this month, industry group Unica said.
While down some 1.2m tonnes on the volume of cane handled in the first half of May last year, the figure was well above the figure of 36.2m tonnes expected by investors, who had foreseen a bigger disruptions from rains during the period.
The volume of sugar produced during the fortnight, at 2.11m tonnes, rose by 35,000 tonnes year on year – contrasting sharply with the drop of some 225,000 tonnes that the market had expected, according to an investor survey by S&P Global Platts.
Sugar vs ethanol
The sugar output reflected, besides resilient cane volumes, an increase to 46.8% in the proportion of the crop processed into sugar, rather than ethanol.
That was also above investor expectations, by 0.9 points.
Furthermore, the cane was in better condition than analysts had thought, by some 3 kilogrammes of sugars per tonne of crop, coming in with a concentration of 122.9 kilogrammes per tonne.
Lowest prices in 13 months
Raw sugar futures for July extended declines after the data, touching 15.02 cents a pound in New York at one point, the lowest for a spot contract since April last year, and down 4.1% on the day.
London-traded white sugar futures also hit a 13-month low, of $438.00 a tonne.
The complex had already been under pressure after Petrobras, the Brazilian state-run oil group, overnight revealed a 5.4% cut in average prices for gasoline, as well as a 3.5% cut in diesel prices, at refinery level.
Weaker gasoline prices weigh on values of rival fuel ethanol too, in turn undermining prices of sugar, given the weaker competition for cane from the biofuel.
Gasoline, real impacts
"Should the full [Petrobras] cut be passed on to consumers, this would represent an estimated reduction of 2.2% for diesel prices and 2.4% for gasoline," said Nick Penney, senior trader at Sucden Financial.
"It would reduce the competitiveness of ethanol with gasoline and, given the continued weakness in the Brazilian real, further encourage producers to make sugar for export rather than ethanol for internal consumption."
A weaker real boosts local prices of assets, such as many commodities, traded internationally in dollars.
However, sugar tends benefit more than ethanol, given Brazil's pre-eminence in exports of the sweetener.
Raw sugar futures for July stood at 15.14 cents a pound in late morning deals in New York, a drop of 3.3% on the day.
London white sugar futures for August stood down 2.4% at $440.20 a tonne.
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Il doppio whammy brasiliano spinge i prezzi dello zucchero a un minimo di 13 mesi
I futures dello zucchero sono scesi a un tasso di 13 mesi su un doppio whammy di un taglio dei prezzi del carburante e i dati hanno mostrato che i frantoi brasiliani hanno lavorato più canna rispetto a quanto era stato previsto.
I frantoi di canna nel Centro Sud, responsabile di circa il 90% della produzione di zucchero brasiliano, hanno trattato 38,5 milioni di tonnellate di raccolto nella prima metà del mese, ha dichiarato Unica.
Mentre in calo di circa 1,2 milioni di tonnellate sul volume di canna trattate nella prima metà di maggio dello scorso anno, la cifra era ben al di sopra della cifra di 36,2 milioni di tonnellate prevista dagli investitori, che avevano previsto una maggiore disgregazione delle piogge durante il periodo.
Il volume dello zucchero prodotto durante la quindicina, a 2,11 milioni di tonnellate, è aumentato di 35.000 tonnellate l'anno - in forte contrasto con la goccia di circa 225.000 tonnellate che il mercato aveva aspettato, secondo un'indagine degli investitori di S & P Global Platts.
Zucchero vs etanolo
L'output dello zucchero ha riflesso, oltre ai volumi resilienti della canna, un aumento al 46,8% nella proporzione del raccolto trasformato in zucchero, anziché etanolo.
Ciò era anche al di sopra delle aspettative degli investitori, per 0,9 punti.
Inoltre, la canna era in condizioni migliori che gli analisti avessero pensato, per circa 3 chilogrammi di zuccheri per tonnellata di colture, arrivando con una concentrazione di 122,9 chilogrammi per tonnellata.
Prezzi più bassi in 13 mesi
I futures di zucchero greggio per luglio si estendono dopo i dati, toccando 15,02 centesimi una libbra a New York ad un certo punto, il più basso per un contratto spot da aprile dello scorso anno e sceso del 4,1% al giorno.
I futures di zucchero bianco negoziati a Londra hanno anche colpito un minimo di 13 mesi, di $ 438,00 a tonnellata.
Il complesso era già stato sottoposto a pressione dopo che Petrobras, il gruppo petrolifero statale brasiliano, ha rivelato durante il giorno un crollo del 5,4% dei prezzi medi della benzina, nonché un taglio del 3,5% sui prezzi del diesel a livello di raffineria.
I prezzi più deboli della benzina pesano anche sui valori di etanolo di combustibile rivale, a loro volta minando i prezzi dello zucchero, data la più bassa concorrenza per la canna dal biocarburante.
Benzina, impatti reali
"Se il taglio completo [Petrobras] dovesse essere trasmesso ai consumatori, ciò rappresenterebbe una riduzione stimata del 2,2% per i prezzi del diesel e del 2,4% per la benzina", ha dichiarato Nick Penney, senior trader di Sucden Financial.
"Riderebbe la competitività dell'etanolo con la benzina e, data la continua debolezza del reale brasiliano, incoraggerà ulteriormente i produttori a fare zucchero per l'esportazione piuttosto che per l'etanolo per il consumo interno".
Un reale più debole aumenta i prezzi locali dei beni, come molti prodotti, venduti a livello internazionale in dollari.
Tuttavia, lo zucchero tende a beneficiare di più dell'etanolo, data la preminenza del Brasile nelle esportazioni del dolcificante.
I futures di zucchero greggio per luglio si sono attestati a 15,14 centesimi al chilo di New York, a un ritmo del 3,3% del giorno.
I futures di zucchero bianco di Londra per l'agosto sono scesi al 2,4% a $ 440,20 a tonnellata.
65 di 661-29/5/2017 11:410
7belfagor
N° messaggi: 17133 -
Iscritto da: 20/11/2009
SUGAR
Potrebbe trovare sostegno sulla 200 a 14.......potrebbe.
66 di 661-29/5/2017 11:470
aquilabianca
N° messaggi: 7719 -
Iscritto da: 21/2/2015
ciao belfa e buon mattino a tutti
veloce veloce, i 3 prodotti coffè,cacao e sugar se si guarda di lungo sono destinati al ribasso e di parecchio, amenochè si voglia speculare a breve, il COT parla chiaro le posizioni dei grandi speculatori sono posizionati al ribasso.
vedremo !!!
ciao
67 di 661-29/5/2017 13:420
7belfagor
N° messaggi: 17133 -
Iscritto da: 20/11/2009
Ciao Aquila verissimo che sono tutti e tre down, ma sto controllando e monitorando il range giornaliero min. max. dei tre sopracitati. Spero prossimamente di creare una tabellina dove portarvi sott'occhio i 3 loro movimenti intraday.
tvb
68 di 661-29/5/2017 13:430
7belfagor
N° messaggi: 17133 -
Iscritto da: 20/11/2009
Ora c'è Beautiful e non posso perderlo......a dopo.
69 di 661-29/5/2017 15:250
aquilabianca
N° messaggi: 7719 -
Iscritto da: 21/2/2015
ciao belfa, eccomi dopo il pranzo e lettura breve.
x i movimenti intraday oh brevissimo si potrebbe utilizzare lo spread con S.T. e SAR ?? oh hai altri metodi ?
ciao
70 di 661-29/5/2017 17:050
7belfagor
N° messaggi: 17133 -
Iscritto da: 20/11/2009
7belfagor
N° messaggi: 17133 -
Iscritto da: 20/11/2009
COCOA
Sentendo le varie voci non si capisce quasi niente, però ho sempre saputo che con abbondanza di prodotto il prezzo non può salire. http://www.commoditiestrading.it/spread-trading/Cacao--in-Ghana-il-raccolto-e-da-record-7166.aspx
74 di 661-31/5/2017 15:390
7belfagor
N° messaggi: 17133 -
Iscritto da: 20/11/2009
mix di commodities
75 di 661-31/5/2017 15:450
7belfagor
N° messaggi: 17133 -
Iscritto da: 20/11/2009
COCOA
PRINTABLE VERSION EMAIL TO A FRIEND RSS FEEDS 18:03 UK, 30th May 2017, by Mike Verdin
Cocoa futures soar, amid talk of Cote d'Ivoire forward selling spree
Cocoa futures soared 6% on a wave of short-covering fuelled by talk that Cote d'Ivoire had sold forward the equivalent of some 20% of world production, besides reports of poor weather for the country's mid-crop harvest.
Cocoa futures for July closed up 6.6% at $2,037 a tonne in New York, settling above their 100-day moving average for only the third time in nine months.
The London July cocoa contract ended 5.8% higher at £1,582 a tonne, climbing back above its 50-day moving average.
The jumps were attributed to short-covering, given the extent focus of trading volumes on the July contracts, which in New York attracted more than twice the volume of the September lot, which in turn witnessed more than twice the trading volume that the December contract did.
"The front contracts are where we have the large non-commercial short," Jonathan Parkman joint head of agriculture at Marex Financial, told Agrimoney.com.
'Silly season'
The trigger for the buying looked down "in part" to reports of heavy rain last week in Ivory Coast, provoking concerns for the mid-crop harvest which began last month, a New York-based trader said.
The rains have raised concerns of crop losses, besides transport disruptions, although "in fact, speaking with people on the ground, the situation does not look that bad," the trader said.
"Still, at this time of year, we are getting into the silly season for cocoa," with the deliveries of the bean tending to slow down later in the summer, before the start of the main crop in October.
'Huge amount'
However, the trader also stressed a weekend report that Cote d'Ivoire had sold forward direct to users some 950,000 tonnes of cocoa for 2017-18 for a price of 1,200 CFA francs per kilogramme, equivalent to about $2,040 a tonne.
The country paid farmers 1,100 CFA francs for main crop cocoa this season, although cut the payout to 700 CFA francs for the mid-crop.
"That is a huge amount, if it is true," the trader said, with a volume of that size equivalent to half of the country's output for this season, as estimated by the International Cocoa Organization.
The ICCO estimates world output for 2016-17 at 4.55m tonnes.
"It means next year should anything go wrong with world production, there will not be the volumes there to be hedged," in terms of volumes available through the market.
'I would be gobsmacked'
However, at London-based Marex Spectron, Mr Parkman was less convinced of the implications of forward selling of that size by Cote d'Ivoire.
"I would not be surprised if Cote d'Ivoire had forward sold 950,000 tonnes of cocoa," he said.
"However, I would be gobsmacked if 950,000 tonnes had been hedged."
It was a "mess" over forward selling for 2016-17 which had been behind the tumble in cocoa prices earlier this year to 10-year lows, when the country was forced to reoffer beans, after original buyers walked away from contracts when the price falls made the deals unprofitable.
Sometimes the cocoa market is vulnerable to large price moves thanks to fund shifts which may have no obvious cause in supply and demand fundamentals, Mr Parkman said.
VERSIONE STAMPA EMAIL PER UN AMICO RSS FEEDS 18:03 UK, 30 maggio 2017, di Mike Verdin
I futures del cacao salgono, in mezzo alla conversazione di Cote d'Ivoire in avanti vendendo spettacolo
I futures del cacao sono aumentati del 6% su un'ondata di copertura corta, alimentata dal discorso che la Côte d'Ivoire aveva venduto l'equivalente di circa il 20% della produzione mondiale, oltre a segnalazioni di cattive condizioni meteorologiche per la raccolta a metà del paese.
I futures del cacao per luglio hanno chiuso il 6,6% a 2.037 dollari a tonnellata a New York, stabilendosi al di sopra della media mobile di 100 giorni per la terza volta solo in nove mesi.
Il contratto di cacao di luglio di Londra ha superato il 5,8% in più a £ 1.582 a tonnellata, salendo di nuovo sopra la media mobile di 50 giorni.
I salti sono stati attribuiti a copertura a corto raggio, tenuto conto della concentrazione dei volumi di negoziazione sui contratti di luglio, che a New York attirarono più del doppio del volume del lotto di settembre, che a sua volta hanno assistito più del doppio del volume di negoziazione che il contratto di dicembre fatto.
"I contratti frontali sono dove abbiamo il grande breve non commerciale", ha detto Agrimoney.com, Jonathan Parkman, responsabile del settore agricolo di Marex Financial.
'Stagione sciocca'
Il trigger per l'acquisto ha visto "in parte" i rapporti di pioggia pesante la scorsa settimana in Costa d'Avorio, provocando preoccupazioni per la raccolta delle raccolte intermedie che ha avuto inizio il mese scorso, ha detto un commerciante di New York.
Le piogge hanno sollevato preoccupazioni per le perdite di coltivazione, oltre a interruzioni di trasporto, anche se "in realtà, parlando con persone sul terreno, la situazione non sembra così male", ha detto il commerciante.
"Ancora, in questo periodo dell'anno, stiamo entrando nella stagione stupida per il cacao", con le consegne del fagiolo che tendono a rallentare più tardi in estate, prima dell'inizio del raccolto principale in ottobre.
'Enorme quantità'
Tuttavia, il commerciante ha anche sottolineato un rapporto di fine settimana che la Costa d'Avorio ha venduto direttamente agli utenti circa 950.000 tonnellate di cacao per il 2017-18 per un prezzo di 1.200 franchi CFA per chilogrammo, pari a circa 2.040 dollari per tonnellata.
Il paese ha pagato agli agricoltori 1.100 franchi CFA per il cacao principale delle colture in questa stagione, sebbene tagliava la vincita a 700 franchi CFA per la metà del raccolto.
"Questa è una quantità enorme, se è vero", ha detto il commerciante, con un volume di tale dimensione pari alla metà della produzione del paese per questa stagione, come stimato dall'Organizzazione internazionale del cacao.
L'ICCO stima la produzione mondiale per il 2016-17 a 4,55 milioni di tonnellate.
"Significa l'anno prossimo, se qualcosa non va nella produzione mondiale, non ci saranno i volumi da coprire", in termini di volumi disponibili attraverso il mercato.
"Mi sarei spaventato"
Tuttavia, a Londra, a base di Marex Spectron, il signor Parkman era meno convinto delle implicazioni della vendita anticipata di tale dimensione da parte della Costa d'Avorio.
"Non sarei sorpreso se la Costa d'Avorio abbia venduto 950.000 tonnellate di cacao", ha detto.
"Tuttavia, sarei stato colpito se 950.000 tonnellate erano state coperte".
Era un "disordine" sulla vendita in avanti per il 2016-17 che era stato dietro la caduta dei prezzi del cacao all'inizio di quest'anno a bassi dieci anni, quando il paese è stato costretto a reofferere i fagioli, dopo che i buyer originali hanno abbandonato i contratti quando il prezzo Le cadute rendono le offerte inutili.
A volte il mercato del cacao è vulnerabile a grandi movimenti di prezzo grazie a turni di fondi che potrebbero non avere motivi evidenti nei fondamentali dell'offerta e della domanda, ha affermato Parkman.
76 di 661-01/6/2017 10:160
7belfagor
N° messaggi: 17133 -
Iscritto da: 20/11/2009
COFFEE
Mexican coffee output to rebound near to levels ahead of rust outbreak
Mexican coffee output will bounce back close to levels before its devastating rust outbreak – boding well for exports of one of the few agricultural commodities of which the country is a big shipper to the US.
Mexico's coffee harvest in 2017-18, on an October-to-September basis, will come in at 3.80m bags, the US Department of Agriculture bureau in Mexico City said in its first estimates for next season.
The continued recovery in output from levels which hit their lowest in half a century last season, depressed by an epidemic of the roya, or rust, fungus, reflects benign weather, besides efforts to combat the disease.
A 3.8m-bag harvest would be the best since 2013-14, just as the disease, which causes defoliation and sometimes death of trees, was beginning to make its mark.
'Good flowering'
"Producers have indicated that weather has been good with excellent rainfall and good flowering," the bureau said.
"Yields for 2017-18 are forecast to be better compared to 2016-17, due to expected good weather conditions and assuming that better management is achieved to control and prevent coffee rust issues."
Furthermore, the benefits of a replanting campaign, in which fungus-resistant trees have been increasingly stressed, is bearing fruit.
"New planted areas are expected to be producing more coffee," the bureau said.
Export recovery
The increased output will allow Mexican exports to reach 3.10m bags, a rise of 300,000 bags year on year, and the highest figure since 2012-13, the bureau said.
"The United States continues to be the main international market for Mexican green coffee," responsible for more than half Mexico's overall imports.
The US coffee industry has made inroads into Mexico too in terms of the expansion of Starbucks in the country, though its Alsea chain, with some 560 outlets.
Indeed, Alsea was in January the target of a social media campaign by Mexicans protesting at plans by President Donald Trump to build a wall along the southern US border, and make Mexico pay for it.
Sour on sweeteners
However, in recent days, trade tensions between the nations have centred on sweeteners, and allegations that Mexico has been "dumping" in the US sugar produced at subsidised prices.
Conversely, Mexico's sugar industry association, CNIAA, is reported to have demanded a government investigation into suspected dumping by US fructose producers selling to Mexico.
A group of 10 US senators, both Democrat and Republicans, on Tuesday urged against additional restrictions on US-Mexican sugar trade, saying that it risked raising US sugar prices and hurting consumers.
Mexico has sought to find alternative suppliers for the many major agricultural commodities, such as soybeans and corn, of which it is a large importer from the US.
Produzione di caffè messicano per rimbalzare vicino ai livelli prima dell'epidemia di ruggine
L'uscita del caffè messicano rimbalzerà vicino ai livelli prima della sua devastante scoppio di ruggine - corroborando bene le esportazioni di una delle poche materie prime agricole di cui il paese è un grande spedizioniere verso gli Stati Uniti.
La vendemmia di caffè del Messico nel 2017-18, su base ottobre-settembre, verrà a 3.80m di borse, l'Ufficio Dipartimento dell'agricoltura americano a Città del Messico ha detto nelle sue prime stime per la prossima stagione.
Il continuo recupero dell'output da livelli che hanno colpito il loro più basso mezzo secolo nella scorsa stagione, depresso da un'epidemia del roya, o ruggine, funghi, riflette il tempo benigno, oltre agli sforzi per combattere la malattia.
Un raccolto di 3,8 milioni di sacchi sarebbe il migliore dal 2013-14, proprio come la malattia, che causa la defolizione e talvolta la morte degli alberi, stava cominciando a fare il suo marchio.
'Buona fioritura'
"I produttori hanno indicato che il tempo è stato buono con precipitazioni eccellenti e buona fioritura", ha detto l'ufficio di presidenza.
"I rendimenti per il 2017-18 sono previsti migliori rispetto al 2016-17, a causa delle ottime condizioni meteorologiche previste e supponendo che sia possibile ottenere una migliore gestione per controllare e prevenire problemi di ruggine".
Inoltre, i benefici di una campagna di reimpianto, in cui gli alberi resistenti ai funghi sono stati sempre più sottolineati, stanno portando frutti.
"Le nuove aree coltivate dovrebbero produrre più caffè", ha dichiarato l'ufficio di presidenza.
Ripristino delle esportazioni
L'aumento della produzione consentirà alle esportazioni messicane di raggiungere i sacchi di 3,10m, con un aumento di 300.000 sacchi l'anno e la cifra più alta dal 2012-13, ha dichiarato l'ufficio di presidenza.
"Gli Stati Uniti continuano ad essere il principale mercato internazionale del caffè verde messicano", responsabile di più della metà delle importazioni complessive del Messico.
L'industria del caffè statunitense ha anche messo in moto anche in Messico in termini di espansione di Starbucks nel paese, anche se la sua catena Alsea, con circa 560 punti vendita.
Infatti, Alsea era a gennaio il bersaglio di una campagna di social media da parte dei messicani protestando ai piani del presidente Donald Trump per costruire un muro lungo il confine meridionale degli Stati Uniti e far pagare il Messico.
Sour su dolcificanti
Tuttavia, nei giorni scorsi, le tensioni commerciali tra le nazioni si sono concentrate sugli addolcitori e le affermazioni che il Messico è stato "dumping" nello zucchero degli Stati Uniti prodotto a prezzi sovvenzionati.
Al contrario, l'associazione dell'industria dello zucchero del Messico, CNIAA, è riferita a chiedere un'indagine del governo sul sospetto di dumping dai produttori americani di fruttosio che vendono al Messico.
Un gruppo di 10 senatori statunitensi, sia democratici che repubblicani, ha sollecitato Martedì contro restrizioni supplementari sul commercio di zucchero negli Stati Uniti e Messico, dicendo che ha rischiato di aumentare i prezzi dello zucchero degli Stati Uniti e pregiudicare i consumatori.
Il Messico ha cercato di trovare fornitori alternativi per le molte principali materie prime agricole, come le soia e il mais, di cui è un grande importatore dagli Stati Uniti.
77 di 661-01/6/2017 10:200
aquilabianca
N° messaggi: 7719 -
Iscritto da: 21/2/2015
vedo che ti piace il sito ?!
ciao e buon mattino
78 di 661-01/6/2017 10:360
7belfagor
N° messaggi: 17133 -
Iscritto da: 20/11/2009
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