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Notizie:sky: Parte Boris3, Attacco Frontale A Mediaset E Berlusconi (MS)

- 02/3/2010 10:27
LL64


ROMA (MF-DJ)--Sono andate in onda ieri sera sulla piattaforma satellitare di Sky Italia le prime due puntate di Boris3, la serie tv che nelle prime due edizioni e' diventata di culto tra il pubblico giovanile anche grazie alla grande diffusione dei suoi contenuti su YouTube.



Nelle prime due puntate, Boris3 si caratterizza per un attacco frontale, nemmeno troppo velato, nei confronti di Mediaset. L'azienda non viene mai nominata, ma basta poco per capire quando si raffigura una grande emittente di Cologno Monzese di proprieta' del "presidente degli italiani". All'interno dei suoi studi televisivi, il protagonista, un regista tv, va a girare un nuovo programma comico evidentemente scadente, con attori mediocri e risate finte, mentre si aggirano assistenti di studio molto procaci e viene offerta apertamente la cocaina.



Al regista vengono anche offerte due escort, che trova sdraiate sul letto nella sua camera d'albergo. Albergo che, ironia della sorte, si chiama "Veronica Hotel", Veronica come Veronica Lario, moglie del premier.



La fiction Boris si e' messa in evidenza anche nelle prime due edizioni per una grande attenzione al rapporto fra politica e televisione, in particolare per la tv pubblica (ma anche la Rai non viene mai nominata), per una forte caratterizzazione dei mali italiani -dalle indispensabili raccomandazioni alla necessita' di appoggi politici per fare carriera, dalla diffusione del lavoro nero alla tv di bassa qualita' .



Questa volta l'attacco e' pero' piu' diretto e riguarda Mediaset e Berlusconi; un altro capitolo, forse, della piu' ampia polemica sorta ai tempi dell'aumento dell'Iva sulle pay-tv e culminata con il decreto Romani approvato ieri dal Consiglio dei ministri, che taglia gli affollamenti pubblicitari per Sky.



(Sky Italia e' controllata da News Corp., societa' proprietaria di Dow Jones Newswires che controlla con Class E. questa agenzia) ren carlo.renda@mfdowjones.it








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Lista Commenti
6 Commenti
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1 di 6 - 02/3/2010 10:27
LL64
beh.... dopo 60 anni di partitocratici che ci hanno ammazzato di tasse e di tangenti, i poteri forti si sono arroccati su un'emittente a pagamento... non c'è niente di strano in questo.
MODERATO paolobradi (Utente disabilitato)
3 di 6 - 24/3/2010 14:22
Bigno
Raccolta pubblicità +5% in tre mesi, Mediaset distribuirà tutto cash flow
24/03/2010 12.45
E' partita bene la raccolta raccolta pubblicitaria di Mediaset in Italia. A gennaio ha registrato un incremento del 3,3% rispetto allo stesso mese di un anno fa, facendo meglio del mercato italiano che, escludendo Mediaset, in base ai dati Nielsen, ha riportato un +1,1% nello stesso mese.

"Le anticipazioni del 2010 sono buone, i primi segnali sono molto positivi. A gennaio noi cresciamo molto di più di quanto cresce il mercato, ma continuiamo a crescere e chiuderemo il primo trimestre a +5%", ha previsto il Ceo di Mediaset, Giuliano Adreani, davanti alla comunità finanziaria.

Al contempo Mediaset stima di raggiungere una posizione finanziaria netta negativa di 1,6-1,65 miliardi a fine 2010 (l'indebitamento netto consolidato di fine 2009 è risultato pari a 1,552 miliardi). D'altra parte l'operazione spagnola, ha specificato il Cfo, Marco Giordani, richiamando l'acquisto di Cuatro da parte di Telecinco, ha un esborso importante di 250 milioni di euro che influenzerà la posizione finanziaria netta.

"Pensiamo di arrivare a fine 2010 con 1,6-1,650 miliardi: in termini di rapporto sull'Ebitda dovrebbe esserci un saldo però migliore del 2009 e questo ci permetterà di affrontare l'aumento di capitale di Telecinco con tranquillità", ha precisato ancora Giordani.

Nonostante questo, l'anno prossimo, in assenza di operazioni straordinarie, tutto il cash flow sarà distribuito agli azionisti sotto forma di dividendo. Sul fronte dei costi televisivi, invece, Mediaset ha stimato un +1% nell'intero 2010 dopo il -1,8% dello scorso anno, risultato migliore rispetto alle previsioni iniziali di un incremento "zero" dei costi di produzione televisiva in Italia.

Per quanto riguarda la pay tv, le tessere Mediaset Premium attive al 21 marzo 2010 sono state pari a 4,148 milioni rispetto ai 3,725 milioni al 31 dicembre 2009. "Confermiamo che Mediaset Premium nel 2010 arriverà a break even e inizierà a fare utili. Con questo break even tutte le attività diversificate saranno in utile", ha sottolineato Pier Silvio Berlusconi, vicepresidente esecutivo di Mediaset, che ha inoltre annunciato il prossimo lancio di un nuovo canale sul digitale terrestre: "Pensiamo ad altri canali tematici. A maggio partirà La 5 dedicato al pubblico femminile giovane e sarà molto vicino a Canale 5".

In generale, Mediaset lo scorso anno ha mostrato "risultati molto buoni", a detta del presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri. Nel 2009, infatti, la società "ha saputo far fronte alla recessione meglio degli altri, acquisendo quote di mercato e portando anche a compimento acquisizioni internazionali come quella di Cuatro in Spagna".

Sull'operazione spagnola, Confalonieri ha ribadito che le previsioni sono per un closing "nel terzo trimestre di quest'anno", mentre non ci sono spazi sul digitale terrestre per un ingresso di Sky, mercato da cui è esclusa per il momento data la posizione di monopolista nel satellitare.

"La nostra posizione è molto chiara", ha spiegato Confalonieri, "in compagnia di tutti gli altri operatori tv diciamo che non ci sono cambiamenti tali sul mercato che consentano al monopolista satellitare di acquisire le scarse frequenze di trasmissione, già insufficiente per gli operatori attuali", ha precisato, aggiungendo che nessun operatore tv è riuscito a scalfire il monopolio Sky sul satellite, proprio quello che invece la Commissione europea auspicava che accadesse.

A piazza Affari il titolo Mediaset, da un minimo a quota 5,885 euro, ora scambia a quota 6,095 euro e sale del 2,35%. dopo i conti 2009, in linea con le attese degli analisti eccetto il dividendo a 22 centesimi dai 24 stimati dal consenso, quest'oggi Deutsche Bank ha confermato la raccomandazione buy e il target price a 6,5 euro sull'azione, Banca Akros accumulate e un target a 6 euro, JP Morgan overweight, Intermonte outperform e un target a 6,50 euro, tutti alla luce di un outlook giudicato incoraggiante, invece Ubs neutral e un prezzo obiettivo a 5,80 euro.

"Peggiore delle stime e del consensus è stato il dividendo ridotto da 38 centesimi a 22 centesimi, rispetto ai 26 centesimi stimati e ai 24 centesimi del consensus", si legge nella nota di Equita sim. "La pubblicità nei primi due mesi 2010 è in deciso miglioramento sia in Italia che in Spagna e la previsione sull'anno è di una raccolta pubblicitaria in crescita: nostra stima +4%".

"Ci attendiamo che il titolo possa soffrire nel breve per il ridotto dividendo", aggiungono gli esperti della sim. "Sui multipli il titolo tratta con un P/E 2010 di 17 volte, in linea con il settore, e un EV/Ebitda di 9,7 volte contro le 11 del settore. Lo yield 2009 del 3,7% rimane superiore a quello del settore, atteso al 3,1% medio per l'anno successivo. quindi buy e target price a 6,3 euro confermati".
4 di 6 - 30/7/2012 14:56
Al59ma63
poi bersani e c. raccontano di democrazia quando sono in atto persecuzioni senza fine di una magistratura politica che e' arrivata ad espropriare quattrini agli avversari politici della sinistra per mediaset e famiglia Berlusconi, ESATTAMENTE dalla discesa in campo del Cavaliere. Grande risalto la morte di un collaboratore di Napolitano dopo una gogna senza fine.....ma e Berlusconi? Napolitano sarebbe meglio andasse in pensione, ha ancora la bandiera rossa davanti agli occhi.
5 di 6 - 22/2/2013 16:44
Al59ma63
questi rossi finiranno nei gulag, Monte Paschi Siena l' ultima loro preda.
6 di 6 - 01/3/2013 13:37
roby6589
E' iniziato il vero declino del cav ma ancor di piu la fine di mediaset.
6 Commenti
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