Banca Akros conferma la raccomandazione buy su Nexi e il prezzo obiettivo di 8 euro.
Secondo indiscrezioni stampa i fondi di private equity starebbero valutando una possibile vendita delle loro quote. "Attualmente il titolo è scambiato ai minimi storici e il rischio di overhang peserà ulteriormente", affermano gli analisti.
83 di 120-08/2/2025 09:160
GIOLA
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84 di 120-12/2/2025 09:080
stefano castelli
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Iscritto da: 20/1/2014
Poste in nexi... che possa poi aumentare la sua quota???
85 di 120-12/2/2025 10:340
stefano castelli
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Iscritto da: 20/1/2014
Vi aspetto cmq a 4!
86 di 120-12/2/2025 10:410
flexmarco
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A mio avviso..si potrebbe entrare..intorno a questa quotazione..parere personale..io non lo faccio x mancanza di liquidità ma se potessi.. inizierei ad accumulare
87 di 120-12/2/2025 12:490
stefano castelli
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Iscritto da: 20/1/2014
Non avrei fretta... entrerà poste ma usciranno i fondi storici!!! 4€ è un valore ragionevole... a mio parere.
88 di 120-12/2/2025 15:070
flexmarco
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Iscritto da: 18/10/2012
4?? Se ci va..prendo un prestito e ne compro più possibile
89 di 120-12/2/2025 20:180
stefano castelli
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3,80 e da lì si può partire...
90 di 120-12/2/2025 21:200
peppedj
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3.5
91 di 120-17/2/2025 09:170
GIOLA
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Poste Italiane – Acquisisce il 9,81% di TIM da CDP e cede il 3,78% di Nexi
Il Cda di Poste Italiane ha deliberato l' operazione di acquisizione del 9,81% circa delle azioni ordinarie di TIM attualmente detenute da Cassa Depositi e Prestiti, societa' che detiene il 35% del capitale di Poste Italiane ed e' a sua volta controllata dal MEF.
Al contempo il CdA ha deliberato la cessione dell' intera partecipazione detenuta da Poste Italiane in Nexi, pari al 3,78% circa del capitale sociale, a favore della stessa Cassa Depositi e Prestiti.
Il corrispettivo per l' acquisto delle azioni di Tim sara' riconosciuto (i) in parte mediante i proventi derivanti dal trasferimento da Poste Italiane a Cassa Depositi e Prestiti della partecipazione in Nexi e (ii) in parte mediante cassa disponibile.
L' operazione – spiega Poste Italiane in una nota – “rappresenta, nel suo complesso, un investimento di natura strategica, con la finalita' di creare sinergie tra le aziende e favorire, con tutti gli attori interessati, il consolidamento del mercato delle telecomunicazioni in Italia.
92 di 120-17/2/2025 09:490
GIOLA
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NEXI, le stime degli analisti per il 2024
Prima della diffusione dei risultati finanziari del 2024 NEXI ha fornito le stime degli analisti sull'intero esercizio, aggiornate al 14 febbraio 2025.
Secondo le indicazioni fornite dalle banche d’affari la società – quotata al FTSEMib e attiva nel business dei pagamenti digitali – dovrebbe aver chiuso l'esercizio con ricavi per 3,52 miliardi di euro, in aumento del 5,2%.
Il margine operativo lordo è stimato a 1,86 miliardi di euro, in aumento del 7,1%; di conseguenza, la marginalità è indicata al 53%.
L'utile per azione normalizzato è previsto a 0,6 euro.
93 di 120-17/2/2025 18:170
peppedj
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Chiusura short dei fondi
94 di 120-17/2/2025 18:230
peppedj
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Non piace a l mercato
95 di 120-18/2/2025 20:190
peppedj
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Short fondi
96 di 120-24/2/2025 09:150
GIOLA
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Nexi: fatica a ripartire dopo aver gonfiato il debito per comprare Nets e Sia (Mi.Fi.)
Un campione italiano leader assoluto in Europa, ma con una zavorra di oltre 5 miliardi di debito. In fondo, se si volesse riassumere con un'immagine la parabola di Nexi, il gruppo dei pagamenti digitali quotato a Piazza Affari dal 2019, questa è la fotografia che da sola può spiegare il lento inabissamento del valore del titolo sul listino, un drastico calo avviato guarda caso proprio con la campagna di shopping a leva che ha portato la pay tech a conquistare il podio europeo.
Il cambio di passo, scrive MF-Milano Finanza, è avvenuto nel 2021 con l'acquisizione prima del network nordico Nets, che ha permesso a Nexi di sbarcare nei Paesi baltici oltre che in Germania, Svizzera, Austria e Polonia. E subito dopo con la fusione con l'italiana Sia, che ha rafforzato il mercato dell'infrastruttura tecnologica.
Il rapido doppio colpo ha trasformato Nexi da operatore solo sul mercato domestico a realtà paneuropea, allargando il suo mercato, ma ha portato con sé il forte incremento del debito, con quello finanziario netto salito in un colpo solo da poco più di 2 miliardi di fine 2020, prima delle due operazioni, a ben 5,2 miliardi alla fine del 2021.
Da allora il titolo, che si è trovato con nuovi mercati ma struttura finanziaria assai sfruttata, ha iniziato a cadere in borsa, dopo la buona corsa post-quotazione del 2019, avvenuta a poco più di 8 euro nell'aprile di quell'anno. Nexi, che ha sempre vantato un'alta marginalità in virtù della posizione di primattore nel mercato delle carte di credito, dei Pos degli Atm e dei servizi digitali di pagamenti per imprese e banche, era volato da poco più di 8 euro dello sbarco in borsa ai massimi di ben 19 euro dell'estate del 2021.
In fondo Nexi è una cash cow: margini industriali al 50% dei ricavi, cassa in eccesso e debito sotto controllo. Ma questo prima delle nozze con gli scandinavi di Nets e subito dopo con l'acquisizione di Sia. La società, guidata da Paolo Bertoluzzo e posseduta in maggioranza dai fondi di private equity, ha visto salire la leva finanziaria a ben tre volte il valore del margine lordo. Ovvio che parte della cassa prodotta avrebbe finito per ripagare il debito e gli interessi fortemente lievitati.
Ma dipende tutto dalla velocità di rientro. Casi simili, di aziende controllate dal private equity con grandi flussi di cassa che sono state indebitate oltre misura, se ne sono viste molte in passato, da Telecom e Seat solo per fare qualche nome, e con effetti deprimenti sui valori di borsa. Così è stato anche per Nexi. Dopo la corsa post-quotazione, ecco che dall'estate del 2021, di fatto in coincidenza con i due matrimoni, ecco che Nexi ha preso la strada del ribasso.
E che caduta: da allora il livello massimo di 19 euro è stato abbandonato, con una lunga discesa senza soluzioni di continuità che hanno portato il valore dell'azione a poco più di 4,7 euro. Un crollo vero e proprio che dura da quasi tre anni e che ha fatto di Nexi uno dei peggiori titoli tra le blue chip di Piazza Affari:valore di mercato bruciato per 12 miliardi di euro.
Che la colpa della fuga degli azionisti sia proprio il debito esploso fino a 5 miliardi è intuibile, dato che il gruppo sul fronte dei risultati economici ha continuato a crescere. Dalle maxi-fusioni del 2021 i ricavi non possono che salire fortemente e la marginalità industriale è arrivata a fine settembre 2024 al 57% dei ricavi. Solo il debito fa fatica a sgonfiarsi, dato che tuttora quota 2,4 volte i margini.
E qui la società ha peccato di ottimismo: nel piano 2021-2025 prometteva una leva finanziaria tra 1 e 1,5 volte i margini nel 2025. Obiettivo per ora resta di là da venire. Per il resto l'azienda non solo ha incrementato fortemente il giro d'affari ma ora è attore dominante in Europa, con fondamentali assai migliori del concorrente francese Worldline, ridotto tra l'altro da un paio di profit warning lo scorso anno. I conti dell'intero esercizio 2024 saranno diffusi il 28 febbraio.
Gli analisti non si attendono grandi sconvolgimenti. La guidance è stata confermata e vedrà ricavi e margini salire su una sola cifra percentuale. Le stime di consenso raccolte da S&P Global market intelligence mostrano ricavi a 3,52 miliardi (+5% sul 2023) e un ebitda a 1,86 miliardi (+7% sul 2023) con un ebitda margin al 53%; un utile netto intorno ai 770 milioni e cassa prodotta per 700 milioni di euro.
Come si vede sul piano del conto economico un gruppo redditizio, ma questo ancora non è bastato a invertire il rottame sul listino di borsa. Nexi è ai suoi minimi storici, ma questa può essere una base da cui ripartire. In fondo il titolo della finanza tech vale relativamente poco: un prezzo/utili di poco più di 7 e un valore d'impresa (capitalizzazione più debito finanziario) di poco più di sei volte il mol.
Pesa però il debito, che scende ma non alla velocità che gradirebbe il mercato, dato che Nexi solo per gli oneri sul debito paga oltre 200 milioni l'anno. Per invocare il mercato la cassa verrà utilizzata per rimborsare il debito e per remunerare i soci maltrattati sul listino con un buy back sostanzioso nei prossimi anni.
97 di 120-28/2/2025 09:010
GIOLA
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Iscritto da: 03/9/2014
NEXI, i dati di bilancio del 2024. C'è il dividendo
Esercizio chiuso con un aumento dei ricavi e della redditività, in linea con il consensus degli analisti. NEXI ha fornito anche i target finanziari per il 2025
NEXI – società quotata al FTSEMib e attiva nel settore dei pagamenti digitali – ha comunicato i dati economici e finanziari del 2024, esercizio chiuso con un aumento dei ricavi e della redditività, in linea con il consensus degli analisti.
NEXI ha fornito anche i target finanziari per il 2025 e ha fornito una prima indicazione sul dividendo 2025.
NEXI, ricavi e redditività nel 2024
Nel dettaglio, NEXI ha terminato il 2024 con ricavi per 3,51 miliardi di euro, in aumento del 5,1% rispetto ai 3,34 miliardi ottenuti nell’esercizio precedente. Il consensus degli analisti pubblicato sul sito internet della società e aggiornato al 14 febbraio 2025 indicava ricavi per 3,52 miliardi di euro.
In aumento il margine operativo lordo (+7,1%), passato da 1,74 miliardi a 1,86 miliardi di euro; di conseguenza, la marginalità è migliorata al 53%, beneficiando di maggiori efficienze e sinergie. Il consensus degli analisti indicava un margine operativo lordo di 1,86 miliardi di euro, con una marginalità del 53%.
NEXI ha terminato il 2024 con un utile netto normalizzato di 731 milioni di euro, in crescita del 4,1% rispetto ai 702,3 milioni contabilizzati l’anno precedente. Il risultato netto reported è stato positivo per 167,36 milioni di euro.
NEXI, ricavi e redditività nel 4° trimestre 2024
Nel solo 4° trimestre 2024 i ricavi di NEXI sono saliti del 3,7% a 942,4 milioni di euro, mentre l’EBITDA è aumentato del 6,7% a 513,3 milioni, con una marginalità del 54%.
NEXI, indebitamento netto a fine 2024
A fine 2024 l’indebitamento netto di NEXI ammontava a 4,97 miliardi di euro. Alla stessa data il rapporto posizione Finanziaria Netta/EBITDA era pari a 2,7x (2,4x escludendo il programma di share buy back eseguito nel corso del 2024).
La weighted average maturity del debito è pari a circa 2,4 anni con un costo cash medio del debito al lordo delle imposte stabile a circa il 2,7%.
Nell’intero esercizio l’excess cash generation è aumentata a 717 milioni di euro (+19% a/a).
NEXI, le stime per il 2025
Sulla base dei risultati finanziari del 2024 NEXI ha fornito i target finanziari per il 2025.
La società prevede un aumento dei ricavi low-to-mid-single digit (meno del 5%), influenzati da impatti eccezionalmente elevati relativi alla vendita dei business di acquiring da parte di alcune banche e a rinegoziazioni di contratti rilevanti in termini di size. I vertici stimano un EBITDA margin expansion di almeno 50 punti base, con un excess cash generation di almeno 800 milioni di euro.
NEXI, c’è il dividendo
Il management di NEXI ha proposto la distribuzione di un dividendo 2025 (relativo all’esercizio 2024) di 0,25 euro per azione, per un ammontare complessivo di circa 300 milioni di euro.
In aggiunto, il management intende procedete con un ulteriore programma di riacquisto di azioni proprie pari a circa 300 milioni di euro da eseguire nell’anno.
NEXI giornaliero
