Registration Strip Icon for default Registrati gratuitamente per ottenere quotazioni in tempo reale, grafici interattivi, flusso di opzioni in tempo reale e altro ancora.

Performance Food Group Company🍝🍝🍝🍝🍝 (PFGC)

MODERATO Arciducacontelupogufocorvo (Utente disabilitato) N° messaggi: 5414 - Iscritto da: 18/3/2024
Lista Commenti
3 Commenti
1
MODERATO Arciducacontelupogufocorvo (Utente disabilitato) N° messaggi: 5414 - Iscritto da: 18/3/2024
2 di 3 - 04/9/2024 20:16
MIO NONNO N° messaggi: 8099 - Iscritto da: 07/7/2024

AgriFood Future 2024: L'innovazione e la sostenibilità per il futuro del Made in Italy nell'agroalimentare, promette cibo gratis per tutti i poveriAgriFood Future 2024: innovazione e sostenibilità per il futuro del Made in Italy agroalimentare

Economia04 settembre 2024 - 16.13
- Torna a Salerno la seconda edizione di AgriFood Future, che quest’anno punta a consolidare il suo ruolo di riferimento nazionale per il settore agroalimentare. L'edizione 2024, organizzata da Unioncamere e dalla Camera di Commercio di Salerno, si svolgerà dall'8 al 10 settembre in diverse location della città, con un programma ricco di interventi, workshop e momenti di confronto su temi cruciali per il futuro dell'agroindustria e guarda al G7 Agricoltura che si terrà a settembre ad Ortigia (SR).

Il comparto agroalimentare, fulcro dell’economia italiana, è fortemente influenzato da mutamenti ambientali, economici, geopolitici e sociali, in particolare nel Mezzogiorno. I dati economici evidenziano l'interconnessione tra dinamiche globali e peculiarità locali e per questa ragione è urgente trovare una direzione agile e riconfigurabile che permetta alle imprese di essere protagoniste nelle transizioni digitale ed ecologica.

L’evento di quest’anno si focalizza infatti su due temi fondamentali: innovazione tecnologica e sostenibilità. AgriFood Future 2024 propone tre giorni di discussioni che coinvolgeranno istituzioni, imprese ed enti di ricerca, con l’obiettivo di promuovere un confronto aperto e costruttivo sul futuro del settore.
"AgriFood Future rappresenta un'opportunità cruciale per il settore agroalimentare italiano di affrontare le sfide poste dal cambiamento climatico e dall'evoluzione tecnologica" dichiara il presidente di Unioncamere e promotore dell’evento Andrea Prete. "L'evento si propone come punto di riferimento nazionale per fornire alle aziende strumenti concreti per innovare i propri processi produttivi, attraverso l'integrazione di tecnologie avanzate come l'intelligenza artificiale, che permettono di ottimizzare l'uso di fertilizzanti, migliorare il benessere animale e ridurre l'impatto ambientale. In un contesto in cui il calo della produttività agricola è aggravato da eventi climatici estremi, AgriFood Future si propone di guidare le imprese verso un futuro sostenibile e competitivo, valorizzando le eccellenze italiane e proiettandole nei mercati internazionali" conclude Prete.

Il sistema cibo è centrale per le dinamiche socio economiche globali e ancora di più per l’Italia. Considerando la filiera allargata del food system in ottica Farm to Fork, esso comprende una vasta gamma di attori che vanno dalla logistica al turismo, dai beni culturali alla ricerca scientifica. La visione del FoodSystem 5.0, introdotta da Alex Giordano, direttore scientifico dell’evento, sarà uno dei pilastri dell’edizione 2024.
"Il settore agroalimentare italiano si trova di fronte a sfide senza precedenti, alle quali non siamo preparati", dichiara Giordano. "Per affrontare queste sfide, è indispensabile un cambiamento radicale del sistema del cibo e ci servono nuove conoscenze e nuovi strumenti. Le due transizioni - digitale ed ecologica - segnano la via del cambiamento e vanno tradotte in politiche, ricerca, nuovi saperi, applicazioni tecnologiche, scelte imprenditoriali, attività di formazione, nuove professioni, scelte di stili di vita... in questo senso è un cambiamento radicale che riguarda e dipende da tutti gli attori coinvolti nella lunga catena del cibo: farm to fork. E in questo scenario il mondo del cibo apre belle occasioni per i giovani: è urgente un foodsystem 5.0 dove le tecnologie ci possano aiutare a potenziare le nuove soluzioni che ci servono per rendere sostenibile la nostra vita sul Pianeta", conclude.

Esempio concreto di come l’evento miri a proiettare questo settore chiave dell'economia italiana verso l’innovazione è la partecipazione di Google con il progetto "IA per il Made in Italy", ideato per affiancare le eccellenze italiane nel cogliere le opportunità che l’intelligenza artificiale offre per migliorare competitività e innovazione.
L’iniziativa, attiva anche online, arriva a Salerno proprio all’interno di AgriFood Future 2024 con lo Spazio Interattivo temporaneo dedicato all’agroalimentare: installazioni che mostrano casi d’uso concreti di soluzioni di IA per il settore si affiancano a consulenze con figure esperte e corsi di formazione dedicati all’IA, fruibili senza costi e destinati al pubblico e agli operatori del settore, per approfondire come l'IA possa essere un supporto concreto per innovare l'intera filiera, dalla produzione alla distribuzione.
Inoltre, anche quest’anno torna la Summer School FoodSystem 5.0. Già avviata la call per le iscrizioni, questa iniziativa si rivolge a studenti, ricercatori e professionisti per esplorare nuove frontiere di innovazione e sostenibilità nel settore agroalimentare. La scuola estiva offre lezioni, workshop e attività pratiche con esperti di rilievo, dando l’opportunità di approfondire i modelli di produzione e consumo alimentare del futuro.

Il primo giorno, domenica 8 settembre, vedrà l'inaugurazione ufficiale con il taglio del nastro dello spazio Interattivo di Google, un'installazione dedicata all'intelligenza artificiale applicata all'agroalimentare. Alla cerimonia parteciperanno, tra gli altri, il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, il Presidente di Unioncamere Andrea Prete, il Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, il prefetto di Salerno Francesco Esposito, il Rettore dell'Università di Salerno Vincenzo Loia, il Rettore dell'Università degli Studi di Napoli Federico II Matteo Lorito, e Diego Ciulli di Google Italia.

La serata, presentata dalla giornalista RAI Barbara Carfagna, proseguirà con una riflessione sui progressi fatti nell'ultimo anno. Alessandro Rinaldi dell'Istituto Tagliacarne presenterà il Rapporto Agrifood Future 2024, seguito da un'intervista al Presidente Prete condotta da Claudio Cerasa, Direttore de Il Foglio. Successivamente, Google sarà protagonista di un panel su "AI per il Made in Italy", con interventi del Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Maria Teresa Bellucci, Diego Ciulli di Google Italia e Alex Giordano, Direttore Scientifico di Agrifood Future.
La serata proseguirà con un monologo del giornalista e scrittore Antonio Pascale intitolato "Da Pinocchio a Masterchef", e con un’intervista allo storico del cibo Alberto Grandi dell’Università di Parma sul tema provocatorio "La cucina italiana non esiste?". Anna Maria Barrile e Direttore Generale Confagricoltura, Alessandra Pesce, Direttrice di ricerca del CREA dialogheranno sul valore dell’innovazione nel food system. La giornata si concluderà con un'intervista a Vincenzo De Luca, Presidente della Regione Campania, condotta da Claudio Cerasa, che offrirà spunti sulle politiche regionali per lo sviluppo del settore agroalimentare.
Il secondo giorno, lunedì 9 settembre, sarà dedicato a temi di grande attualità geopolitica e climatica. La giornata, condotta da Janina Landau di Class CNBC, si aprirà con un videomessaggio del Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida, seguito da un panel moderato dalla giornalista Stefania Lorusso sulla transizione climatica ed economica nel mondo dei derivati del pomodoro che coinvolgerà leader del settore come Patrizio Podini, Fondatore e Presidente di MD, Diodato Ferraioli, Direttore Commerciale Italia di La Doria Group, l’ad di CRAI Secom Giangiacomo Ibba, e il Presidente della Sezione Filiera Alimentare di Unione Industriali Napoli Gaetano Torrente.
Alle 19:30 l’analista Dario Fabbri introdurrà un approfondimento sulla geopolitica dell'agroalimentare arricchito dagli interventi di Carlo Borgomeo, Presidente di GESAC e Assaeroporti, Giosy Romano, Coordinatore della Zes Unica del Mezzogiorno, e Agostino Gallozzi, Presidente del Gruppo Gallozzi.
La giornata continuerà con una discussione sull'uso dell'intelligenza artificiale per combattere lo spreco alimentare con il professore Andrea Segrè dell'Università di Bologna, seguita da un confronto sull'innovazione e la sostenibilità nel food system, che vedrà la partecipazione della Direttrice dell’Osservatorio Smart AgriFood del Politecnico di Milano Chiara Corbo, Angelo Riccaboni dell'Università di Siena e Michele Kettmaier, Docente di Ecologia dell’intelligenza artificiale Università Cattolica di Benguela.

La serata dell’ultimo giorno, martedì 10 settembre, prevede un panel introduttivo condotto da Luca de Biase de Il Sole 24 Ore: Nicola Caputo, Assessore all’Agricoltura della Regione Campania, e altri accademici di rilievo come Gianluca Brunori e Teresa Del Giudice discuteranno le potenzialità dell'intelligenza artificiale a supporto della filiera dei freschi. Un successivo dialogo tra Luca de Biase e Matteo Bassetti affronterà il tema dell’obesità come principale epidemia del nostro secolo e il ruolo che il cibo italiano può giocare nella sua prevenzione.
Il panel "Mangia come parli", con la partecipazione di Cinzia Scaffidi, Michelangelo Tagliaferri e Roberta Garibaldi, esplorerà la comunicazione del cibo, analizzando i dati, il greenwashing e l'intelligenza artificiale. La giornata culminerà con la consegna del Premio AFF al viticoltore ed enologo Riccardo Cotarella da parte del Presidente di Unioncamere, Andrea Prete. In chiusura di serata, Luca De Biase intervisterà il Presidente di Coldiretti, Ettore Prandini.

AgriFood Future 2024 è una piattaforma nazionale che mira a posizionare l'Italia come leader nell'innovazione agroalimentare. Con un programma ricco e variegato, l'evento si propone di affrontare le sfide future con uno sguardo proiettato verso il 2050, quando il mondo dovrà affrontare la sfida di nutrire 10 miliardi di persone. La partecipazione di attori chiave del settore, conferma l’importanza strategica di questa iniziativa per il futuro dell'agricoltura italiana.
3 di 3 - 05/9/2024 14:53
MIO NONNO N° messaggi: 8099 - Iscritto da: 07/7/2024

Agroalimentare, Istat: "Confermato il primato italiano per riconoscimenti Dop, Igp e Stg"

Agroalimentare,Economia05 settembre 2024 - 13.14
Agroalimentare, Istat: "Confermato il primato italiano per riconoscimenti Dop, Igp e Stg"
(Teleborsa) - Nel 2022 i produttori certificati nel settore agroalimentare di qualità sono circa 81.400, in lieve aumento rispetto al 2021 (+0,4%). Tra i settori in crescita per numero di produttori figura, in particolare, quello delle carni fresche. L'Italia mantiene il suo primato tra i Paesi UE per riconoscimenti nel comparto del cibo. In crescita i produttori nel Mezzogiorno. Questo il quadro tracciato dall'Istat nel Report 2022 su "Prodotti agroalimentari di qualità Dop, Igp e Stg".

Cresce la presenza italiana nel panorama internazionale dei prodotti di qualità

Nel 2022 il prestigio e la qualità italiane nel comparto agroalimentare del cibo certificato mantengono costante il primato per numero di riconoscimenti, con 319 eccellenze riconosciute dall'Unione Europea (UE); seguono Francia (262) e Spagna (205). Nell'intera UE i prodotti di qualità nel comparto agroalimentare del cibo erano 1.466(1); nel 2012 (ad esclusione del Regno Unito) erano 1.079. Le denominazioni agroalimentari di qualità italiane si rafforzano crescendo di dimensione nel panorama internazionale. Tra il 2012 e il 2022 il numero dei riconoscimenti segna, infatti, una crescita del 28,6% (da 248 a 319). In particolare, cresce il settore degli ortofrutticoli e cereali con un incremento, in termini assoluti, di 23 nuove denominazioni e quelli dei formaggi e degli olii extravergine di oliva, con l'ingresso, rispettivamente, di 11 e 6 nuovi marchi di qualità. Nel decennio 2012-2022 i produttori aumentano dell'8,3% (da 75.148 del 2012 a 81.403 del 2022); i trasformatori crescono, invece, del 6,8% (da 7.015 a 7.492). La lettura congiunta della variazione per ripartizione e per settore evidenzia come nel Nord siano in flessione i produttori del settore lattiero-caseario, della preparazione di carni e degli olii extravergine di oliva. Nel Mezzogiorno si registrano segni positivi in tutti i settori, mentre nel Centro la variazione è negativa per la preparazione di carni e per gli oli extravergine di oliva.

La vocazione territoriale, definita oltre che dalle caratteristiche del territorio stesso anche dai vincoli imposti dai disciplinari di produzione, si traduce in una forte localizzazione dei produttori, che nel 2022 per il 41,5% si trovano tra il Sud (14,4%) e le Isole (27,1%), il 19,4% nella sola Sardegna (seguita dal Trentino-Alto Adige con il 13,9% e dalla Toscana con il 13,8%). Il 40,4% dei trasformatori opera invece nel Nord del Paese. Nel 2012 le quote per i produttori erano, rispettivamente, dell'8,4% per il Sud e del 20,8% per le Isole, mentre nel Nord era presente il 46,6% dei trasformatori. Nel tempo si sta quindi assistendo a una crescita di produttori operanti nella filiera di qualità nelle aree meridionali del Paese e, in misura minore, di trasformatori.

Cresce il peso dei produttori tra il 2012 e il 2022 nel Mezzogiorno
Il confronto regionale nella composizione percentuale deiproduttori nei vari settori tra il 2012 e il 2022 mostra come l'ingresso di nuovi prodotti, peculiari di determinati territori, unito alle dinamiche del mercato, abbia parzialmente ridefinito la geografia dei settori. È il caso dei formaggi, dove i produttori erano territorialmente meno polarizzati nel 2012 rispetto al 2022. Nell'arco temporale di riferimento, infatti, la quota della Sardegna aumenta di oltre dieci punti percentuali (salendo dal 34,7% del 2012 al 44,8% del 2022), mentre, parallelamente, perdono peso alcune regioni del Nord: in particolare la Lombardia (-4,5 punti percentuali) e il Veneto (-3,4 punti).

Nello stesso periodo anche le carni fresche vedono aumentare la propria quota di produttori in Sardegna (che sale dal 46,4% al 55,3%).
Al Nord, i produttori del settore preparazione di carni aumentano la loro quota relativa in Piemonte, anche se in termini assoluti il saldo della regione è negativo. Perdono peso relativo la Lombardia (che scende dal 42,1% al 40,9% del 2022) e l'Emilia-Romagna. Sono invece sostanzialmente stabili le altre ripartizioni geografiche.

In direzione opposta si muove il settore ortofrutticolo e cerealicolo che, tra il 2012 ed il 2022, vede crescere la quota relativa di produttori, in particolare, in Piemonte, in Sicilia ed Emilia-Romagna e, parallelamente, registra una flessione del suo peso in Trentino-Alto Adige (dal 64,5% del 2012 al 49,7% del 2022).

Il settore olivicolo oleario si contrae in Toscana (tra il 2012 e il 2022 perde 17 punti percentuali, passando dal 58,5% al 41,5%) e, contemporaneamente, cresce soprattutto in Puglia e in Sicilia.

Nel complesso, – rileva l'Istat – le suddette dinamiche dei produttori delineano, ad esclusione del Piemonte, tendenze opposte tra Nord e Sud, mentre il Centro si divide, da un lato, tra l'Umbria e la Toscana, che registrano una flessione del loro peso percentuale tra il 2012 e il 2022 e, dall'altro lato, il Lazio. Nelle Marche la situazione appare, invece, pressoché invariata.

Nel Centro oltre due terzi dei produttori è nel settore olivicolo oleario

Tra il 2021 e il 2022 si assiste a un lieve aumento dei produttori (+0,4%) e a una parallela flessione dei trasformatori (-0,9%). Nel complesso, questi operatori segnano una variazione del +0,3%. L'aumento dei produttori interessa le regioni del Sud (+2,8%) e delle Isole (+3,1%), mentre la flessione dei trasformatori non è compensata dalla loro lieve crescita nelle zone settentrionali del Paese (+0,4%). Nel 2022 oltre l'80% dei produttori si ripartisce tra i formaggi (28,9%), gli olii extravergine di oliva (28,6%) e il settore degli ortofrutticoli e cereali (25,1%). La lettura per settore mostra come, sempre nel 2022, il 44,8% delle aziende agricole operanti nel settore lattiero-caseario sia localizzato in Sardegna. Nella stessa regione è presente oltre la metà dei produttori delle carni fresche. Nella preparazione di carni spiccano regioni del Nord-ovest (Lombardia in testa seguita dal Piemonte con il 24,4% dei produttori del settore). Il settore ortofrutticolo si concentra prevalentemente in Trentino-Alto Adige (49,7%), mentre in Toscana è presente soprattutto una tradizione legata all'olivicoltura.

Nel dettaglio territoriale, il 43,8% dei produttori presenti nel Nord-ovest è nel settore dei formaggi, nel Nord-est il 61,2% è legato al settore ortofrutticolo e cerealicolo. Nel Centro, il 66,4% delle aziende è nell'olivicoltura. Sempre con riferimento all'olivicoltura, circa la metà dei produttori presenti nel Sud è legato a questa attività, mentre nelle Isole il 48,1% nel settore dei formaggi.

3 Commenti
1
Titoli Discussi
NYSE:PFGC 81.55 0.4%
Performance Food Group Company
Performance Food Group Company
Performance Food Group Company
Indici Internazionali
Australia 0.9%
Brazil 0.8%
Canada 0.7%
France 0.0%
Germany 0.8%
Greece 0.0%
Holland 0.0%
Italy 0.0%
Portugal 0.0%
US (DowJones) 0.5%
US (NASDAQ) 0.9%
United Kingdom 0.5%
Rialzo (%)
BIT:TCM 1.94 15.5%
BIT:1ADJ 0.38 14.9%
BIT:1SKB 8.05 13.4%
BIT:ADV 21.20 11.0%
BIT:1AA 38.00 10.8%
BIT:FDA 0.11 10.3%
BIT:1COIN 176 10.2%
BIT:1PTON 4.43 8.7%
BIT:WTWL24 0.29 8.4%
BIT:SIAV 2.72 7.9%

Accedendo ai servizi offerti da ADVFN, ne si accettano le condizioni generali Termini & Condizioni

ADVFN Network