Reno De Medici

- Modificato il 05/5/2011 09:23
Made73 N° messaggi: 394 - Iscritto da: 28/3/2007

BILANCIO I TRIMESTRALE 2011: Si converrà con me che con dei risultati del genere è difficile pensare che il titolo resti così sotto stimato ancora per molto.

TRATTO DALLA RELAZIONE DEL I TRIMESTRE 2011

"Il Gruppo Reno De Medici chiude positivamente il primo trimestre del 2011, con ricavi in crescita ed un utile netto di 2,2 milioni di Euro, rispetto ad una perdita di 1,9 milioni di Euro consuntivata nello stesso periodo dell’anno precedente. In sensibile crescita anche l’EBITDA, passato dai 7,1 milioni di Euro del primo trimestre 2010 ad 11,2 milioni di Euro.

La domanda europea in termini di tonnellate spedite mostra una crescita contenuta, pari al 2,5%, rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, seppur in un contesto di mercato che mostra una leggera flessione di ordinativi rispetto agli ultimi trimestri dell’anno precedente.

Il trimestre è stato caratterizzato anche da un generale incremento di costo dei principali fattori di

produzione, fibre cellulosiche, sia vergini che di recupero ed energie (gas ed energia elettrica). Al fine di preservare la marginalità, la Società ha annunciato un incremento di prezzo su tutti i mercati con efficacia sulle consegne a partire dal 15 aprile. L’impatto di tale aumento si evidenzierà nel corso dei trimestri successivi. L’andamento della quotazione delle fibre è legato:

Per la fibra vergine ad uno sbilancio della domanda rispetto all’offerta a seguito delle chiusura di diverse fabbriche di cellulosa negli anni della recente crisi;

Per la fibra di recupero alla continua riduzione nella generazione di maceri da parte dell’industria

grafica, e all’export verso l’Estremo Oriente.

L’andamento dei prezzi dell’energia, e del petrolio in particolare, mostra un trend rialzista motivato:

Da una forte attività speculativa connessa alla crisi nord africana ed alla la tragedia di Fukushima;

Dalla più elevata domanda di combustibili legata alla significativa attività economica nei paesi BRIC, affiancata da un più modesto incremento dell’attività produttiva nei paesi industrializzati.

La produzione del Gruppo nel periodo ha raggiunto le 243 mila tonnellate, rispetto alle 226 mila tonnellate dello stesso periodo del 2010; con riferimento ai volumi venduti, le quantità spedite ammontano a circa 241 mila tonnellate, rispetto alle 235 mila tonnellate del 2010.

I ricavi di vendita consolidati del periodo ammontano a 138 milioni di Euro, in crescita del +20% rispetto al 2010, grazie all’aumento dei ricavi unitari ed ai maggiori volumi di vendita prima ricordati.

Circa le voci di costo, oltre alle materie prime d’impasto e all’energia, si segnala il leggero aumento, in cifra assoluta, del costo del lavoro rispetto all’anno precedente; migliorano invece gli indicatori di produttività (tonnellate prodotte per addetto) ed efficienza (costo del lavoro per unità di prodotto).

In definitiva, l’EBITDA consolidato si attesta a 11,2 milioni di Euro, rispetto agli 7,1 milioni di Euro consuntivati nello stesso periodo del 2010.

Il Risultato Operativo consolidato è positivo per 4,7 milioni di Euro, rispetto ai 0,3 milioni di Euro positivo consuntivato nello stesso periodo del 2010.

Sostanzialmente invariati gli Oneri Finanziari Netti rispetto al primo trimestre del 2010. I benefici prodotti dalla diminuzione dell’indebitamento sono stati infatti assorbiti dal venir meno dei proventi su cambi dei quali aveva beneficiato il primo trimestre dell’anno precedente, per il temporaneo apprezzamento del dollaro. Si segnala anche il leggero rialzo dei tassi di interesse.

La Posizione Finanziaria Netta è scesa sotto la soglia dei 100 milioni di Euro, in ulteriore miglioramento rispetto ai 106,5 milioni di Euro del dicembre 2010, effetto dovuto sia della positiva performance economica che della gestione del circolante, in calo di circa 5 milioni di Euro.

Il mix geografico dei ricavi del Gruppo nel primo trimestre del 2011 risente delle diverse dinamiche delle sue componenti: crescita più marcata nei mercati extra‐UE, trainata soprattutto dalle vendite in Turchia e, in minor misura, nei mercati Overseas, rispetto al mercato nazionale, con conseguente aumento del peso europei dei mercati extra UE. Da notare che la crescita dei fatturati è sostanzialmente attribuibile all’aumento dei prezzi di vendita, ad eccezione della Turchia, dove si registra una crescita rilevante delle quantità vendute."


http://www.renodemedici.it/cgi-bin/bilanci/doc/RDM%20-Resoconto%20Intermedio%20di%20gestione%20al%2031%20marzo%202011.pdf





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41 di 47 - 13/2/2015 17:43
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014
Reno de Medici è salita del 5,63% a 0,3264 euro. Dopo la diffusione dei risultati preliminari del 2014 gli analisti di Intermonte hanno alzato da 0,4 euro a 0,45 euro il target price sulla società, in seguito al miglioramento delle stime sull’utile per azione per il biennio 2015/2016. Intermonte ha anche migliorato il giudizio su Reno de Medici e ora consiglia l’acquisto delle azioni.

42 di 47 - 20/2/2015 09:29
tarzan7 N° messaggi: 799 - Iscritto da: 18/5/2008
buon giorno
benissssimo
sta andando su
come previsto
43 di 47 - 11/3/2015 12:44
Dadopaffo N° messaggi: 73 - Iscritto da: 24/9/2013
Bombaaaaaaaa si saleeee
44 di 47 - 09/4/2015 16:37
tarzan7 N° messaggi: 799 - Iscritto da: 18/5/2008
buona sera
reno è fermo
sob sob
45 di 47 - 09/4/2015 16:38
tarzan7 N° messaggi: 799 - Iscritto da: 18/5/2008
reno non sa cosa fare
sob sob
46 di 47 - 10/4/2015 11:15
tarzan7 N° messaggi: 799 - Iscritto da: 18/5/2008
buon giorno
chi è la brava persona
che mi dica
per che non sale???
cè qualcosa che non và??
è un brutto segno??
47 di 47 - 31/7/2015 12:06
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014
RENO DE MEDICI - Sui conti del trimestre pesano le svalutazioni

Reno De Medici, un produttore di cartone per imballaggi, ha chiuso il secondo trimestre con ricavi a 111,6 milioni di euro, in rialzo dello 0,9% anno su anno. L'utile netto si è attestato a 3,8 milioni di euro.

Il dato dell'utile è inferiore alle nostre aspettative, è stato penalizzato da 1,3 milioni di euro di svalutazioni dell'impianto di Magenta. L'aumento di prezzi, effettivo a partire da luglio, dovrebbe sostenere la nostra stima di EBITDA 2015.

Confermiamo la raccomandazione MOLTO INTERESSANTE con target price a 0,50 euro.

(WEBSIM)

p.php?pid=chartscreenshot&u=Omv8KDw6vGTU
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