81 di 1069
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27/5/2015 13:23
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GIOLA
N° messaggi: 29894 -
Iscritto da: 03/9/2014
Mediobanca, Ferragamo sarà il vero vincitore con il taglio dei dazi in Cina
Continuano a salire a Piazza Affari i titoli del lusso in scia alla decisione del governo cinese di dimezzare i dazi di importazione su abbigliamento e calzature a partire dal primo giugno di quest'anno. Ecco, nel dettaglio, i tagli applicati: ai cosmetici dal 5% al 2%, alle calzature dal 24% al 12%, ai maglioni di cachemire dal 14% al 7%, ai vestiti il 10% e all'outerwear l'8%. Non saranno inclusi borse, piccola pelletteria, gioielli e orologi.
L'obiettivo dei tagli è quello di sostenere la spesa interna in un contesto economico in rallentamento. Nel 2014 i turisti cinesi hanno speso 165 miliardi di dollari all'estero (+28% anno su anno), vista la differenza di prezzo tra la Cina e l'Europa. Sulla base dei dati più recenti, il turismo cinese conta per il 31% dello shopping tax free in Europa, con un incremento del 24% nel 2014 rispetto al 2013.
Il provvedimento è una buona notizia soprattutto per Ferragamo (+0,77% a 28,79 euro), Tod's (-0,18% a 84 euro) e Moncler (+2,22% a 17,52 euro) che realizzano in Cina rispettivamente il 13%, il 12% e l'11% del fatturato. E' una buona opportunità anche per Yoox (+0,89% a 29,49 euro) e Brunello Cucinelli (+0,12% a 16,7 euro) che però realizzano in Cina un fatturato inferiore al 5% del totale.
Tra le società coperte da Mediobanca Securities, gli analisti stimano che la Cina contribuisca per 774 milioni di euro o il 9% del fatturato del settore previsto per quest'anno, con Ferragamo tra i più esposti (12%). "Questa mossa da parte del governo dovrebbe attirare una base di consumatori più ampia in Cina dal momento che i prodotti costosi dovrebbero diventare più accessibili", osservano alla banca d'affari.
Supponendo che il mix di prodotto sia lo stesso in tutte le aree geografiche e considerando che le borse non sono coinvolte in questa mossa, il business soggetto a possibili cambiamenti dovrebbe ammontare a circa 420 milioni di euro, quindi circa il 5% del fatturato del settore, con Tod's e Moncler più esposte (8%).
C'è anche l'altra faccia della medaglia: un divario di prezzo più basso tra la Cina e l'Europa potrebbe ridurre l'appeal per l'acquisto di beni di lusso per i viaggiatori cinesi in Europa. "Sulla base delle nostre stime, le vendite generate dai turisti cinesi in Europa sono pari a 500 milioni di euro o il 6% del fatturato del settore; quindi le opportunità in Cina da parte dei consumatori locali potrebbero essere compensate dal rischio in Europa di un calo della domanda turistica. Tuttavia l'effetto combinato di questi possibili cambiamenti è molto difficile da quantificare", precisano a Mediobanca.
Più in particolare, "riteniamo che una migliore crescita organica in Cina dovrebbe sostenere i profitti aziendali lì, dal momento che, secondo le aziende, i costi degli affitti non sono ancora scesi nonostante una domanda interna contenuta". Comunque, con la domanda interna cinese sostenuta da prezzi più bassi di vendita nel retail alla luce del taglio dei dazi, "riteniamo che Ferragamo , coperta con un rating outperform e un target price a 32 euro, Tod's , neutral e target price a 80 euro, e Moncler , outperform e target price a 197 euro, siano i principali beneficiari, in quanto sono i più esposti agli acquisti cinesi globali".
Tuttavia "riteniamo che Ferragamo sia il vero vincitore grazie alla sua consolidata presenza in Cina, dove la riconoscibilità del marchio è molto alta, e alla sua presenza capillare nelle città minori: nel 2014 il gruppo ha coperto 37 città, dove la popolazione cinese viaggia di meno e, a causa di un reddito più basso, è più sensibile ai prezzi ed è attratta dagli articoli di lusso meno costosi".
Tra i nomi non italiani con i maggiori benefici potenziali ci sono sicuramente Lvmh (30% del fatturato in Asia) e Burberry (30%) anche se, considerando le categorie merceologiche maggiormente impattate (scarpe, cosmetici e abbigliamento), il gruppo inglese, a detta degli analisti di Equita, sembrerebbe essere più favorito.
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82 di 1069
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27/5/2015 13:48
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N° messaggi: 1223 -
Iscritto da: 10/2/2010
Di qus o di li l importante e che salvatore venda.......
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83 di 1069
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27/5/2015 13:50
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N° messaggi: 1223 -
Iscritto da: 10/2/2010
L ultimo marchio indipendentev del made in italy......
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84 di 1069
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27/5/2015 21:58
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luigi_pd_mi
N° messaggi: 254 -
Iscritto da: 10/2/2014
Sono proprio curioso di vedere che succede nei prossimi due giorni!!
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85 di 1069
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27/5/2015 22:11
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N° messaggi: 1223 -
Iscritto da: 10/2/2010
Domani buca I 29......
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86 di 1069
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27/5/2015 22:12
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N° messaggi: 1223 -
Iscritto da: 10/2/2010
Spero......
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87 di 1069
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27/5/2015 22:12
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N° messaggi: 1223 -
Iscritto da: 10/2/2010
Devo cambiare gli pneumatici dell auto.......
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88 di 1069
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28/5/2015 12:19
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N° messaggi: 1223 -
Iscritto da: 10/2/2010
600 euro .....4 gomme....sali aalvatore
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89 di 1069
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28/5/2015 12:59
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N° messaggi: 1223 -
Iscritto da: 10/2/2010
Test veloce dei 29.50..........vediamo che fa.......mi servono altri 600 euri per I cerchi ........1200 totali........
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90 di 1069
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03/6/2015 17:33
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luigi_pd_mi
N° messaggi: 254 -
Iscritto da: 10/2/2014
Speriamo che le sfilate dei prossimi giorni, qui a Milano, portino il titolo su, almeno a 31 €!!!
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91 di 1069
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08/6/2015 13:12
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N° messaggi: 1223 -
Iscritto da: 10/2/2010
Cambio gomme e cerchi sospesooooo.....viaggio sulle tele......fan culo
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92 di 1069
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08/6/2015 13:15
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Finpao
N° messaggi: 625 -
Iscritto da: 19/5/2015
Se va avanti così, fra un po' retrocede...
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93 di 1069
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08/6/2015 14:18
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N° messaggi: 1223 -
Iscritto da: 10/2/2010
Penso anch io
... mi piacerevbe a 25.......ormai debbo mediare
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94 di 1069
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08/6/2015 21:32
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N° messaggi: 1223 -
Iscritto da: 10/2/2010
Porca puttasca
........
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95 di 1069
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09/6/2015 07:44
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N° messaggi: 1223 -
Iscritto da: 10/2/2010
Oggi qquanto perde.....ieri in afthe era deboluccia............e a luglio c ho da il bollo auto........ fanculi.....
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96 di 1069
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12/6/2015 08:22
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luigi_pd_mi
N° messaggi: 254 -
Iscritto da: 10/2/2014
Fra 20 e 23 giugno c è la moda uomo milano. Sicuramente, subito dopo, con le campagna vendite negli show room, ci sarà un rialzo. Bisogna aspettare
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97 di 1069
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12/6/2015 12:49
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N° messaggi: 1223 -
Iscritto da: 10/2/2010
Sta caricqndo la molla......!
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98 di 1069
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12/6/2015 13:05
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N° messaggi: 1223 -
Iscritto da: 10/2/2010
28.50......
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99 di 1069
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Modificato il 12/6/2015 13:28
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GIOLA
N° messaggi: 29894 -
Iscritto da: 03/9/2014
SALVATORE FERRAGAMO -0,58% a 27,25 €
Attenzione alla seguenti notizie:
1)PRADA - Brutte nuove per il Lusso, risultati trimestrali molto sotto le attese;
2)Il presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem ha dichiarato che un accordo con la Grecia per sbloccare gli aiuti senza il Fondo monetario internazionale non e' possibile.
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100 di 1069
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12/6/2015 18:12
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N° messaggi: 1223 -
Iscritto da: 10/2/2010
Ha.......
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Continuano a salire a Piazza Affari i titoli del lusso in scia alla decisione del governo cinese di dimezzare i dazi di importazione su abbigliamento e calzature a partire dal primo giugno di quest'anno. Ecco, nel dettaglio, i tagli applicati: ai cosmetici dal 5% al 2%, alle calzature dal 24% al 12%, ai maglioni di cachemire dal 14% al 7%, ai vestiti il 10% e all'outerwear l'8%. Non saranno inclusi borse, piccola pelletteria, gioielli e orologi.
L'obiettivo dei tagli è quello di sostenere la spesa interna in un contesto economico in rallentamento. Nel 2014 i turisti cinesi hanno speso 165 miliardi di dollari all'estero (+28% anno su anno), vista la differenza di prezzo tra la Cina e l'Europa. Sulla base dei dati più recenti, il turismo cinese conta per il 31% dello shopping tax free in Europa, con un incremento del 24% nel 2014 rispetto al 2013.
Il provvedimento è una buona notizia soprattutto per Ferragamo (+0,77% a 28,79 euro), Tod's (-0,18% a 84 euro) e Moncler (+2,22% a 17,52 euro) che realizzano in Cina rispettivamente il 13%, il 12% e l'11% del fatturato. E' una buona opportunità anche per Yoox (+0,89% a 29,49 euro) e Brunello Cucinelli (+0,12% a 16,7 euro) che però realizzano in Cina un fatturato inferiore al 5% del totale.
Tra le società coperte da Mediobanca Securities, gli analisti stimano che la Cina contribuisca per 774 milioni di euro o il 9% del fatturato del settore previsto per quest'anno, con Ferragamo tra i più esposti (12%). "Questa mossa da parte del governo dovrebbe attirare una base di consumatori più ampia in Cina dal momento che i prodotti costosi dovrebbero diventare più accessibili", osservano alla banca d'affari.
Supponendo che il mix di prodotto sia lo stesso in tutte le aree geografiche e considerando che le borse non sono coinvolte in questa mossa, il business soggetto a possibili cambiamenti dovrebbe ammontare a circa 420 milioni di euro, quindi circa il 5% del fatturato del settore, con Tod's e Moncler più esposte (8%).
C'è anche l'altra faccia della medaglia: un divario di prezzo più basso tra la Cina e l'Europa potrebbe ridurre l'appeal per l'acquisto di beni di lusso per i viaggiatori cinesi in Europa. "Sulla base delle nostre stime, le vendite generate dai turisti cinesi in Europa sono pari a 500 milioni di euro o il 6% del fatturato del settore; quindi le opportunità in Cina da parte dei consumatori locali potrebbero essere compensate dal rischio in Europa di un calo della domanda turistica. Tuttavia l'effetto combinato di questi possibili cambiamenti è molto difficile da quantificare", precisano a Mediobanca.
Più in particolare, "riteniamo che una migliore crescita organica in Cina dovrebbe sostenere i profitti aziendali lì, dal momento che, secondo le aziende, i costi degli affitti non sono ancora scesi nonostante una domanda interna contenuta". Comunque, con la domanda interna cinese sostenuta da prezzi più bassi di vendita nel retail alla luce del taglio dei dazi, "riteniamo che Ferragamo , coperta con un rating outperform e un target price a 32 euro, Tod's , neutral e target price a 80 euro, e Moncler , outperform e target price a 197 euro, siano i principali beneficiari, in quanto sono i più esposti agli acquisti cinesi globali".
Tuttavia "riteniamo che Ferragamo sia il vero vincitore grazie alla sua consolidata presenza in Cina, dove la riconoscibilità del marchio è molto alta, e alla sua presenza capillare nelle città minori: nel 2014 il gruppo ha coperto 37 città, dove la popolazione cinese viaggia di meno e, a causa di un reddito più basso, è più sensibile ai prezzi ed è attratta dagli articoli di lusso meno costosi".
Tra i nomi non italiani con i maggiori benefici potenziali ci sono sicuramente Lvmh (30% del fatturato in Asia) e Burberry (30%) anche se, considerando le categorie merceologiche maggiormente impattate (scarpe, cosmetici e abbigliamento), il gruppo inglese, a detta degli analisti di Equita, sembrerebbe essere più favorito.