Siti B&t

- Modificato il 12/3/2017 13:01
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014

 









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1 di 60 - 26/2/2017 09:31
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014
Profilo societario

SITI-B&T Group, produttore di impianti completi a servizio dell’industria ceramica mondiale, con una presenza capillare in tutti i mercati, propone soluzioni tecnologiche d’eccellenza e servizi innovativi, con una particolare attenzione ai temi dell’efficienza energetica e della riduzione dei costi di produzione. Garantisce alla clientela un servizio completo e personalizzato che include l’assistenza tecnica per l’istallazione, la manutenzione e l’ammodernamento delle linee di produzione.

Il Gruppo SITI-B&T opera attraverso le unità operative: “Tile” (impianti completi per piastrelle), Projecta Engineering e Digital Design (decoratrici digitali e progetti grafici digitali), “B&T White” (impianti completi per i sanitari) e Ancora (impianti per la finitura del materiale ceramico).


Settore: Industria
NomAd: Banca Pop. di Vicenza
Sede: via Prampolini, 18 - 41043 Formigine MO
Ricavi 2015: 182,6 € mln
Data IPO: 31/3/2016
Raccolta da IPO: 26,0 € mln(inclusa opzione Greenshoe, esclusi € 3,0 mln da POC)
Prezzo IPO: 8,0 €

Top Management

Fabio Tarozzi - Presidente e Amministratore Delegato
Marco Tarozzi - Consigliere Delegato

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2 di 60 - 26/2/2017 09:50
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014
Il successo della squadratrice a secco ad alta velocità “Speed Dry” Ancora:50 macchine in un solo anno

SITI B&T Group, due anni fa ha rivoluzionato il mercato delle tecnologie di fine linea proponendo l’innovativa squadratrice “Speed Dry”, destinata alla lavorazione a secco di tutti i tipi di materiale ceramico, con rese e produttività mai raggiunte prima di allora.

Se la rettifica a secco era limitata dalla tipologia di utensili per i soli materiali ceramici a bassa durezza (monoporosa e bicottura), Ancora l’ha resa disponibile anche per il gres porcellanato, portando la produttività di questi materiali a livelli superiori della squadratura tradizionale a umido.

La lavorazione a secco porta moltissimi vantaggi economici e produttivi: dalla durata e manutenzione dell’impianto, al consumo energetico, fino al consumo degli utensili diamantati.


Queste caratteristiche, unite al servizio Ancora, hanno fatto della “Speed Dry” un successo che conta 50 macchine commissionate nell’ultimo anno. Un’affermazione tecnologica e commerciale ottenuta non solo tra i top player italiani, ma anche nelle principali aree di riferimento del mercato estero: Europa, America e Asia.

La linea di squadratura a secco “Speed Dry” di Ancora vanta anche elevate velocità di produzione, sia performati classici che pergrandi lastre fino a 1600x3200mm.

Un innovativo brevetto permette l’asportazione di elevati spessori di materiale con estrema efficienza ottenendo, anche per il gres porcellanato, una velocità fino a 30 mlineari al minuto. Tutto questo grazie a mandrini ad alta velocità di rotazione dotati di un sistema di raffreddamento, equipaggiati con utensili speciali di concezione esclusiva e mantenuti puliti da getti d’aria compressa.

Ancora ha registrato nel 2016 un forte incremento delle vendite, con unapercentuale di fatturato di oltre il 70% fuori dai confini nazionali. Questo incremento è da ricondurre a diversi fattori:

1)il successo commerciale delle ultime novità lanciate (prima fra tutte la squadratrice a secco);

2)le numerose vendite di impianti di finitura per lastre ceramiche,
prodotto che sta prendendo sempre più piede presso i produttori ceramici;

3)le sinergie commerciali con SITI B&T Group, per una maggiore penetrazione dei mercati.
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3 di 60 - 26/2/2017 09:53
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014
Siti BeT: forte incremento delle vendite 2016 per la controllata Ancor


Nuovo successo per SITI BeT: la controllata Ancora ha registrato nel 2016 un forte incremento delle vendite, con una percentuale di fatturato di oltre il 70% fuori dai confini nazionali. Questo incremento è da ricondurre a diversi fattori: il successo commerciale delle ultime novità lanciate (prima fra tutte la squadratrice a secco); le numerose vendite di impianti di finitura per lastre ceramiche, prodotto che sta prendendo sempre più piede presso i produttori ceramici; le sinergie commerciali con la capogruppo, per una maggiore penetrazione dei mercati.

Ancora, azienda di Sassuolo leader nella progettazione e produzione di linee complete per la finitura del prodotto ceramico, due anni fa ha rivoluzionato il mercato delle tecnologie di fine linea proponendo l’innovativa squadratrice “Speed Dry”, destinata alla lavorazione a secco di tutti i tipi di materiale ceramico, con rese e produttività mai raggiunte prima di allora.

Se la rettifica a secco era limitata dalla tipologia di utensili per i soli materiali ceramici a bassa durezza (monoporosa e bicottura), Ancora l’ha resa disponibile anche per il gres porcellanato, portando la produttività di questi materiali a livelli superiori della squadratura tradizionale a umido.

La lavorazione a secco porta moltissimi vantaggi economici e produttivi: dalla durata e manutenzione dell’impianto, al consumo energetico, fino al consumo degli utensili diamantati. Queste caratteristiche, unite al servizio Ancora, hanno fatto della “Speed Dry” un successo che conta 50 macchine commissionate nell’ultimo anno. Un’affermazione tecnologica e commerciale ottenuta non solo tra i top player italiani, ma anche nelle principali aree di riferimento del mercato estero: Europa, America e Asia.

La linea di squadratura a secco “Speed Dry” di Ancora vanta anche elevate velocità di produzione, sia per formati classici che per grandi lastre fino a 1600x3200mm.

Un innovativo brevetto permette l’asportazione di elevati spessori di materiale con estrema efficienza ottenendo, anche per il gres porcellanato, una velocità fino a 30 m lineari al minuto. Tutto questo grazie a mandrini ad alta velocità di rotazione dotati di un sistema di raffreddamento, equipaggiati con utensili speciali di concezione esclusiva e mantenuti puliti da getti d’aria compressa.

Infine Compacglass, rinomato produttore di piastrelle appartenente al Gruppo Pamesa con sede a Onda (Castellón), ha acquistato da SITI B&T il forno bicanale XXL Titanium® 3500 – il più grande in funzione in Europa – con sistema di recupero aria calda, di lunghezza pari a 160 m.

L’efficienza delle nuove prestigiose installazioni dimostra come SITI B&T, grazie alle sinergie di gruppo, sia in grado di offrire una linea integrata e completa “chiavi in mano”, con tecnologie d’eccellenza per ogni fase del processo produttivo, dalla preparazione terre fino alla decorazione e finitura delle piastrelle ceramiche, per produrre qualunque formato di materiale, garantendo la massima flessibilità ed efficienza oltre a minori costi produttivi.

Attraverso la filiale B&T Iberica attiva dal 1981, SITI B&T Group presidia il mercato spagnolo garantendo tecnologia all’avanguardia e servizio impeccabile, accompagnando quotidianamente la clientela nella produzione di ceramica di elevata qualità.

Con la partecipata Digital Design, SITI B&T Group sarà presente alla fiera internazionale Cevisama in programma a Valencia dal 20 al 24 febbraio.

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4 di 60 - 26/2/2017 10:32
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014
Per Siti BeT importante basket di commesse in Spagna

Il distretto ceramico di Castellón, in Spagna, cresce e rafforza il posizionamento nei mercati internazionali grazie alle innovative tecnologie di SITI B&T Group, quotato sul mercato AIM Italia da marzo 2016. Il gruppo italiano ha infatti acquisito un importante basket di commesse confermandosi partner tecnologico dei maggiori produttori spagnoli, particolarmente attenti alle innovazioni di processo e di prodotto.

Baldocer, importante azienda con sede a Vilafamés (Castellón), ha confermato la piena fiducia nelle tecnologie SITI B&T realizzando due nuove linee ad alta produttività ed efficienza per la produzione di pavimenti in porcellanato smaltato di grande formato. L’impianto comprende presse XL EVO 7608/2450, essiccatoi e forni ad alta efficienza energetica e massima resa produttiva. La propensione da system integrator di SITI B&T trova conferma inoltre nelle macchine di squadratura e lappatura di Ancora – azienda del Gruppo specializzata nella finitura del prodotto ceramico – che completano la linea.

Investimento importante anche per MYR Cerámica, azienda di Alcora (Castellón), che ha trasformato il proprio stabilimento con le più recenti tecnologie SITI B&T: sono state installate una pressa XL EVO 6608/2450 dotata del dispositivo E-Syncro, il miglior sistema elettronico per la sformatura dello stampo, essiccatoi a 5 piani, stoccaggio e movimentazione per formati medio-grandi. Grazie all’utilizzo della tecnologia Titanium® nel forno monocanale, MYR ha potuto beneficiare di un abbattimento del consumo energetico e di una forte riduzione delle emissioni in atmosfera, oltre ad una maggiore produttività. Nell’impianto è stata integrata una linea di squadratura a secco ad alta velocità Ancora.

Con l’obiettivo di aumentare capacità produttiva e valore aggiunto del prodotto con nuovi formati e tipologie, Cicogres ha introdotto nello stabilimento di Vilafamés (Castellón) la tecnologia Titanium® di SITI B&T, che anche in questo caso ha consentito maggiore efficienza energetica abbassando in modo drastico costi di produzione e emissioni. Nel fine linea sono state adottate le tecnologia Ancora per squadratura, lappatura e protezione superficiale del materiale. Uno stoccaggio automatico di ultima generazione rende l’impianto molto flessibile ed efficiente.

Grazie a un importante investimento in tecnologie SITI B&T, Stylnul (STN Cerámica) ha ottenuto ottimi risultati sui mercati internazionali lanciando prodotti innovativi di eccellente qualità. Il Gruppo, tra i principali produttori ceramici spagnoli, ha raddoppiato la capacità produttiva dello stabilimento Azulmed con una nuova linea veloce ed efficiente, comprendente una pressa EVO 5008/2450, un essiccatoio a 7 piani con bocca 4000 per grandi formati (il primo in assoluto al mondo nel settore ceramico), un forno Titanium® con bocca 3500. All’uscita forno, è stata installata la macchina di taglio e spacco a secco di Ancora, una tecnologia che permette di ottimizzare la lavorazione del materiale finito garantendo una percentuale maggiore di “prima scelta”.

Un atomizzatore SITI B&T da 25 mila litri – il più grande al mondo – è stato installato presso il Gruppo Tierra Atomizada con sede a L’Alcora (Castellón): si tratta di una soluzione ideale in un mercato dove i parametri di flessibilità, produttività ed efficienza energetica sono importantissimi.

Infine Compacglass, rinomato produttore di piastrelle appartenente al Gruppo Pamesa con sede a Onda (Castellón), ha acquistato da SITI B&T il forno bicanale XXL Titanium® 3500 – il più grande in funzione in Europa – con sistema di recupero aria calda, di lunghezza pari a 160 m.

L’efficienza delle nuove prestigiose installazioni dimostra come SITI B&T, grazie alle sinergie di gruppo, sia in grado di offrire una linea integrata e completa “chiavi in mano”, con tecnologie d’eccellenza per ogni fase del processo produttivo, dalla preparazione terre fino alla decorazione e finitura delle piastrelle ceramiche, per produrre qualunque formato di materiale, garantendo la massima flessibilità ed efficienza oltre a minori costi produttivi.

Attraverso la filiale B&T Iberica attiva dal 1981, SITI B&T Group presidia il mercato spagnolo garantendo tecnologia all’avanguardia e servizio impeccabile, accompagnando quotidianamente la clientela nella produzione di ceramica di elevata qualità.

Con la partecipata Digital Design, SITI B&T Group sarà presente alla fiera internazionale Cevisama in programma a Valencia dal 20 al 24 febbraio.


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5 di 60 - 09/3/2017 20:05
barbaleri N° messaggi: 195 - Iscritto da: 15/2/2014
Cin Cin ti sei persa questa...
6 di 60 - 19/3/2017 12:02
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014
Cfo Sim nuovo Specialist di Siti BeT Group

A partire dal prossimo 31 marzo sarà Cfo Sim ad agire in qualità di Operatore specialista per il produttore di impianti completi a servizio dell’industria ceramica mondiale.

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7 di 60 - 21/3/2017 16:26
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014
Tarozzi (Siti BeT Group): “Sovraperformiamo il settore grazie alle innovazioni”


Fabio TarozziFabio Tarozzi, presidente e amministratore delegato di Siti B&T Group, leader in Italia nel comparto, oltre che tra i più importanti player a livello mondiale di impianti completi a servizio dell’industria ceramica delle piastrelle e dei sanitari e nell’ambito della robotica avanzata. “E anche per il 2017 le attese sono di una sostanziale stabilità per il settore. Noi da parte nostra dovremmo riuscire a sovraperformare grazie alle innovazioni che abbiamo presentato e continuiamo a proporre (investiamo in R&D il 3% del fatturato); il nostro centro tecnologico di Formigine è una struttura unica al mondo di impianti di prove e test”.


Qual è l’andamento della marginalità?

Dopo la crisi del 2009-10 c’è stato un ritorno dei volumi che a livello aggregato sono tornati ai livelli pre crisi e anche la redditività è tornata a crescere: siamo stabilmente intorno al 10% di ebitda.


Quali sono i trend del settore?

Il prodotto “piastrella” sta guadagnando quote di mercato a scapito di altri materiali, sia nei mercati evoluti sia emergenti, in quanto sta diventando un prodotto sia “indoor” sia “outdoor”. E questo porta inevitabilmente a una maggiore domanda di macchinari. A questo si aggiunga che i produttori italiani sono in grado di stimolare la domanda con innovazione tecnologica, di processo e di prodotto. A Tecnargilla, la più importante fiera al mondo del settore, avevamo per stand un intero padiglione con 14 novità portate da tutte le società del gruppo. Ad esempio nei forni, in cui siamo i primi al mondo, con i concorrenti a parecchia distanza da noi.


Qual è il peso dell’Italia sul settore a livello globale?

Riteniamo che il nostro Paese valga il 50% della produzione mondiale. E dell’altra metà una buona parte è cinese, che però ha quasi solo vendite domestiche. Oggi, chiunque al mondo voglia fare un impianto completo viene in Italia.


La Cina ha già acquisito aziende italiane per ottenere la tecnologia?

Finora no. Non escludo ovviamente che in futuro possano verificarsi situazioni di questo tipo, ma i pezzi migliori li abbiamo già presi noi.


Dove state crescendo all’estero?

Abbiamo una leadership italiana delle macchine per ceramica presente in tutti i continenti. È andata bene tutta l’Europa, dalla Spagna alla Germania, oltre all’Italia stessa. Anche da Medio Oriente e Nord Africa abbiamo avuto soddisfazioni, nonostante i prezzi del petrolio siano rimasti bassi e nonostante l’Iran, che era un mercato di sbocco importante per il nostro comparto prima delle sanzioni, sia ancora fermo. Se ripartisse il commercio con il Paese, per noi sarebbe tutto valore aggiunto che al momento non consideriamo nelle nostre stime.


E in America?

Avremo una fornitura importante per un grande cliente in Messico, ma più in generale è andata bene sia nel Nord che nel Sud, oltre che in Asia. Il Brasile invece è ancora fermo: il peggio è passato, ma si iniziano a vedere segni di ripresa che dovrebbero evidenziarsi dal secondo semestre del prossimo anno. Ma anche qui stiamo assistendo a una migrazione in termini di prodotto che rende la domanda slegata dal ciclo economico: molti clienti si stanno portando infatti verso il gres porcellanato e questo fa sì che vi sia domanda di macchinari in questo comparto. In ogni caso siamo positivi sul Paese: abbiamo una filiale locale e vi stiamo investendo, dato che l’espansione della classe media è un driver importante della crescita nel continente sudamericano. Abbiamo alcuni progetti già in corso di implementazione, altri ancora in corso, ma in ogni caso il riposizionamento del Paese verso l’alto coinvolge le macchine di finitura, quindi la nostra controllata Ancora.


Come sta andando l’integrazione della Società nel Gruppo?

Il management è stato confermato e l’aggregazione sta proseguendo più velocemente delle attese.


Altre operazioni in vista?

Ci sono sicuramente dei target interessanti, a seconda degli obiettivi che si vogliono perseguire e inoltre siamo il maggior polo aggregante in Italia, visto che operiamo nella zona di Sassuolo, che storicamente è quella e a più alta densità di produttori. Al momento però credo sia ancora presto per nuove operazioni.


Il titolo ha target superiori ai 10 euro e di recente avete riacquistato azioni attraverso la vostra holding. Lo ritenete molto sottovalutato?

Penso sia sottovalutato perché in primo luogo abbiamo fatto un Ipo con uno sconto significativo per premiare gli investitori. Il titolo è rimasto sui livelli di Ipo fino a poche settimane fa, quando è stato oggetto di vendite, anche a causa della scarsa liquidità del mercato. A questo punto, e soprattutto a questi prezzi facciamo qualche acquisto a livello di holding, non come buy back, perché lo riteniamo premiante, anche alla luce dei numeri che ci attendiamo per il futuro.


Che giudizio avete di questo primo anno di Aim?

Siamo industriali, quindi i nostri orizzonti non sono mai di breve termine, ma guardiamo al futuro con un’ottica di qualche anno. In ogni caso, nonostante un mercato azionario come quello del 2016, il nostro titolo ha dimostrato fino a novembre una grande stabilità. E pensiamo che gli investimenti e i risultati ci premieranno.


Avete già in mente il passaggio all’Mta?

Ne dibattiamo con amministratori e soci. Pensiamo di meritare un mercato più liquido anche alla luce delle nostre dimensioni industriali e di capitalizzazione.

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8 di 60 - 29/3/2017 15:20
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014
Valore della produzione Siti BeT a 209 milioni, utile netto a 9,7 milioni


Siti B&T Group ha chiuso il 2016 con 209 milioni di euro di valore della produzione, il 14,3% in più rispetto al 2015, grazie anche all’importante crescita nella vendita di linee complete per produzione ceramica. L'ebitda è cresciuto del 9,3% a 18,9 milioni, con ua marginalità del 10,1% e l'ebit del 9,7% a 14,4 milioni.

L'utile netto complessivo normalizzato è stato di 9,7 milioni di euro (il 33% in più rispetto al 2015), mentre di 3,2 milioni quello civilistico, che sarà interamente destinato a riserva. Sul lato patrimoniale, l'indebitamento finanziario netto si attesta a 32,6 milioni, i mezzi propri a 70,3 milioni.


"La quotazione in Borsa ci permetterà di supportare la nostra strategia di crescita, proseguendo nel processo di investimento in innovazione e in sviluppo di nuovi prodotti - ha spiegato il presidente e Ad Fabio Tarozzi - L’internazionalizzazione e l’espansione del network mondiale della nostra divisione dedicata al Customer Service ha consentito inoltre a quest’ultima di raggiungere il record storico di fatturato.

La bontà delle scelte strategiche fatte ci ha permesso di cogliere importanti opportunità per la fornitura di linee complete per la produzione ceramica dei maggiori player mondiali del settore". E per il 2017 "è verosimile attendersi il raggiungimento degli obiettivi di budget prefissati" spiega la nota societaria.

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3kgva
9 di 60 - 30/3/2017 09:01
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014
Siti BeT, l’innovazione come impegno costante

Nei risultati record di Siti B&T Group, che ha chiuso il 2016 con un valore della produzione in crescita del 14,3% a 209 milioni di euro, l'estero vale oltre l'805 grazie a un network internazionale in continua evoluzione affiancato da importanti investimenti nella nuova divisione dedicata al Customer Service.

Ma continuano il proprio percorso di crescita anche le altre divisioni del gruppo: "Projecta Engineering" continua a potenziare tutte le tecnologie per la decorazione digitale di prodotti ceramici, "Ancora" amplia la gamma dei prodotti con nuove tecnologie sempre più performanti e meno energivore, mentre "B&T White" sviluppa le tecnologie per la produzione di sanitari nelle due fasi decisive del processo produttivo, il colaggio in alta pressione e la smaltatura robotizzata.

L’innovazione rimane quindi un impegno costante per il gruppo di Sassuolo che produce impianti completi a servizio dell’industria ceramica mondiale e che continua a investire ogni anno il 4% del proprio giro d’affari in Ricerca & Sviluppo e che lo scorso anno ha presentato numerose innovazioni di prodotto in ottica “smart manufacturing” Industry 4.0 e Green. Ad esempio "Supera", la rivoluzionaria linea completa per la produzione di grandi lastre ceramiche, caratterizzata da massima versatilità di formati, infinite possibilità di decorazione, innovative lavorazioni di fine linea, ottimizzazione di magazzino e logistica.

Oppure "Titanium XXL", che rappresenta invece il top mondiale dell’efficienza energetica per quanto riguarda l'ultima generazione di forni con un calo del 30% di consumi di combustibile ed emissioni in atmosfera. "Multisky Dryer" è invece un innovativo essiccatoio orizzontale “jumbo” a sette piani che permette un significativo aumento della produzione.

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10 di 60 - 08/4/2017 15:56
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014
AIM, nuovi capitali in arrivo per le piccole imprese italiane

di Luigi Dell’ Olio

Secondo uno studio di IR Top, i PIR promettono di far affluire 1,25 miliardi di euro in cinque anni sull’AIM di Borsa Italiana, il listino ideato proprio per favorire l’accesso al mercato dei capitali da parte delle PMI, architrave dell’economia reale italiana.

Nuova liquidità in arrivo per le piccole e medie imprese italiane che scelgono di quotarsi a Piazza Affari per crescere e ovviare alle politiche creditizie restrittive delle banche. Secondo uno studio di IR Top, i PIR potrebbero agevolare l’afflusso di 1,25 miliardi di euro in cinque anni sull’AIM, il listino ideato proprio per favorire l’accesso al mercato dei capitali da parte delle PMI, architrave dell’economia reale italiana.

Dunque, il cane potrebbe presto smettere di mordersi la coda. Finora l’AIM, segmento gestito da Borsa Italiana non è mai davvero decollato (almeno se paragonato al successo dell’omonimo listino londinese), con le aziende – senza particolari distinzioni merceologiche, dalle realtà che si occupano di industria a quelle di servizi – che lamentano una scarsa considerazione da parte di investitori e analisti, mentre questi ultimi si dicono frenati dalla scarsa liquidità di molti dei titoli quotati su questo mercato.

Le semplificazioni previste dal listino dei piccoli finora hanno convinto solo alcuni. Ad esempio la quotazione viene curata da un advisor finanziario che prende il nome di Nomad, al quale tocca valutare l’appropriatezza delle società che richiedono l’ammissione e, successivamente, assisterle nel corso della loro permanenza sul mercato; non è previsto alcun requisito minimo in termini di capitalizzazione, governo societario e anni di esistenza. Anche se, dobbiamo dire, 33 sbarchi in tre anni contro gli 11 del mercato principale non sono bruscolini per un’imprenditoria italiana a lungo abituata a dipendere esclusivamente dal credito bancario.

Cambio di scenario

La prospettiva però cambia con l’introduzione dei PIR, contenitori fiscali che prevedono la detassazione (non si paga l’aliquota del 26% sugli eventuali guadagni di Borsa), a patto di dedicare almeno una parte del portafoglio a titoli di ridotte dimensioni. Secondo uno studio di IR Top, l’introduzione di questo strumento da parte del legislatore avrà un impatto sull’AIM nell’ordine di 1,25 miliardi di euro nei prossimi cinque anni. Considerato che questo mercato oggi capitalizza poco più di 3,6 miliardi, vi sono le condizioni per un flusso di denaro importante.

Nuova liquidità in entrata, dunque, che promette di convincere altri imprenditori a giocare la carta della quotazione in Borsa, nella consapevolezza che i tempi del credito bancario facile non torneranno più. Infatti, la prudenza degli istituti di credito non è conseguenza solo della mole di crediti deteriorati accumulata con la lunga crisi, ma anche delle regole comunitarie che impongono criteri di patrimonializzazione più stringenti del passato.

I criteri di calcolo

L’ad di IR Top Anna Lambiase spiega così i criteri seguiti per arrivare alla stima elaborata: «Il peso attribuito alle variabili dinamiche nella nostra valutazione si basa sull’ipotesi di un incremento del numero di Ipo e sull’operatività relativa al mercato secondario, con nuovi ricorsi al mercato da parte delle società quotate, in particolare attraverso aumenti di capitale senza diritto di opzione finalizzati a consentire l’ingresso di nuovi investitori e l’aumento del flottante, con effetti positivi sulla liquidità del titolo». Le analisi di IrTop partono dalla stima generale dell’Esecutivo, che parla di 18 miliardi di flussi in cinque anni verso Piazza Affari, per poi “ripulire” il dato della quota attesa verso l’obbligazionario (circa un terzo) e quella destinata alle mid cap.

L’universo dei potenziali investimenti

Le regole relative alla composizione del portafoglio PIR compliant prevedono che almeno il 21% del valore complessivo degli investimenti venga destinato a strumenti finanziari emessi da società italiane ed estere con stabile organizzazione in Italia diverse da quelle rilevanti ai fini del Ftse Mib o di altri indici equivalenti. Al 31 marzo 2017, il paniere italiano è formato da 274 titoli, per una capitalizzazione complessiva di 123 miliardi di euro. In particolare è possibile investire in 62 società di medie dimensioni, per una capitalizzazione di102 miliardi, e 212 small cap per una capitalizzazione di 21 miliardi.

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Società in vetrina

La presentazione dello studio di IR Top, avvenuta nella cornice di Borsa Italiana, è stata anche l’occasione per conoscere le strategie di alcune delle società quotate all’AIM. Come Casta Diva, società di comunicazione e organizzazione di eventi, che ha aperto a una possibile crescita per linee esterne. «Abbiamo una pipeline di possibili acquisizioni. Ci sono aziende che vedono in noi un potenziale polo aggregatori», ha sottolineato l’ammministratore delegato Andrea De Micheli, affermando che le operazioni straordinarie potrebbero avvenire già nell’anno in corso.

Mentre per la società cinematografica Notorius si potrebbero aprire le porte di un accordo con Amazon. Il numero della società italiana, Guglielmo Marchetti, ha parlato di trattative in corso sui contenuti delle library, pur senza fornire ulteriori dettagli. In passato la società ha già siglato intese con realtà come Tim, Netflix, Chili, Google e Apple.

Ma la notizia del giorno per l’AIM arriva da Fope, azienda orafa di Vicenza. La FOPE è una delle 4 aziende industriali approdate sul mercato nel 2016, assieme a S.M.R.E., SITI B&T, Group Energica Motor Company. L’incidenza delle società industriali su AIM si è incrementata dalla fine del 2014 e negli ultimi 2 anni si è affermata maggiormente la capacità di AIM Italia di rappresentare l’economia reale italiana anche attraverso le nuove IPO.

Oltre a quelle già citate abbiamo LU-VE Group, Bomi Italia, Cover 50, Clabo, Giorgio Fedon & Figli, Modelleria Brambilla, Rosetti Marino.

La Fope ha visto il titolo balzare del 27% dopo che l’ad Diego Nardin si è detto ottimista sull’andamento dell’esercizio in corso. Sta di fatto che è partita la corsa all’acquisto del titolo, tanto da far scattare il blocco delle contrattazioni per eccesso di rialzo.

Un ulteriore segnale dell’importanza di accrescere la liquidità su questo listino per evitare eccessive escursioni di prezzo.

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11 di 60 - 12/4/2017 15:26
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014
Siti BeT Group: Buy con target price di 11,8 euro per azione

Cfo Sim avvia la copertura di Siti B&T Group con una raccomandazione Buy e un target price di 11,8 euro per azione. L'upside, rispetto alle quotazioni attuali, sfiora così il 50 per cento. Senza contare che il passaggio all'Mta, atteso per il primo trimestre 2018 rende ancora più appealing il titolo.

La società è il terzo produttore al mondo di impianti completi a servizio dell’industria ceramica globale, ma anche l'unico presente in tutta la catena del valore e circa tre anni avanti rispetto ai competitor. Quest'anno il fatturato, nelle attese di Cfo Sim, dovrebbe attestarsi a 208 milioni di euro, con 19 milioni di ebitda e 8 di utile netto, mentre per il 2018 i ricavi dovebbero arrivare a 218,7 milioni, con 20,8 milioni di ebitda e 9,3 di profitti. L'azione tratta così a un enterprise value di 6,5 volte l'ebitda 2017 e 5,3 quello previsto per il 2018.

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12 di 60 - 22/5/2017 18:28
christianlea N° messaggi: 222 - Iscritto da: 29/10/2015
bene
13 di 60 - 06/11/2017 15:45
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014
Siti B&T Group porta la linea di ceramiche “Supera” in Iran

SITI-B&T Group S.p.A., produttore di impianti completi a servizio dell’industria ceramica mondiale, quotata sul mercato AIM Italia (Ticker: SITI) ha sottoscritto un accordo per installare la prima linea completa Supera® in Iran, presso la ceramica Rock Sanat (MA Ceram), in uno dei più importanti mercati ceramici al mondo, destinato a riprendere rapidamente quota.
Un risultato che dà continuità al progetto pluriennale di Ricerca & Sviluppodel Gruppo, che si conferma full provider globale di tecnologia ceramica, con una particolare focalizzazione sulle fasi che rappresentano il cuore del processo produttivo: la formatura e la cottura.

Grazie al sistema di pressatura Supera® da 36.000 ton e a un forno monocanale XXL (con bocca 3850), questa nuova linea produrrà infatti le lastre di granito ceramico più grandi mai realizzate in Iran, fino al formato 1600×3200 mm e con spessori fino a 25 mm. SITI B&T apre quindi il mercato delle grandi lastre – prodotto sempre più di tendenza a livello globale – anche in questo Paese.

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MODERATO FrancoCecchino (Utente disabilitato) N° messaggi: 13603 - Iscritto da: 13/3/2020
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