Trevi Finanziaria Industriale Spa (TFI)

Sta facendo un bel movimento up and go...🛒🥸

Parte, invece, il prossimo 19 dicembre l'aumento di capitale fino a un massimo di 25 milioni di euro di Trevi Finanziaria. Si concluderà il 2 gennaio.

La perdita semestrale di Trevi si riduce a 19,8 milioni. Entro la metà di novembre la firma del nuovo accordo con le banche finanziatrici

di Francesca Gerosa

Nessun impatto del conflitto Russia-Ucraina. Confermati i target 2022. Ok del cda al piano industriale 2022-2026 aggiornato e all'aumento di capitale. Tutti i punti della manovra finanziaria per il riassetto del debito, aumentato a 274,6 mln di euro | L'accordo con Saipem fa volare Trevi

Prosegue il percorso di rilancio del gruppo Trevi. Nel corso del primo semestre 2022 la società ha ottenuto ordini acquisiti pari a circa 391,3 milioni di euro, in aumento del 22%, ovvero circa 71,8 milioni rispetto al medesimo periodo dell'esercizio precedente (gli ordini acquisiti al 30 giugno 2021 erano pari a circa 319,5 milioni). Solo gli ordini della divisione Trevi sono risultati pari a 310,2 milioni, 86 milioni quelli ottenuti dalla divisione Soilmec.

Nonostante le perdite su cambi, il rosso semestrale si è ridotto a 19,8 milioni di euro

Ordini a fronte dei quali i ricavi totali hanno raggiunto quota 236,1 milioni, evidenziando una crescita del 9% anno su anno, l'ebitda ricorrente e l'ebitda sono migliorati a 23,1 e 21 milioni, in crescita, rispettivamente, del 15% e del 13%, mentre l'ebit è risultato sostanzialmente a break-even, comunque in miglioramento di 4,4 milioni rispetto al primo semestre 2021 (-4,5 milioni). Seppur condizionato da perdite su cambi pari a 4,7 milioni, la perdita netta di pertinenza del gruppo si è significativamente ridotta dai 29,2 milioni del primo semestre 2021 a 19,8 milioni. Infine, la posizione finanziaria netta al 30 giugno era pari a -274,6 milioni, in aumento di 22,8 milioni rispetto ai 251,8 milioni registrati al 31 dicembre 2021.

Nessun impatto del conflitto Russia-Ucraina

In relazione alla guerra ancora in corso in Ucraina, Trevi ha segnalato che non ha attività produttive in Russia o Ucraina, né ha esternalizzato lo sviluppo o l'utilizzo di software e data centers nelle zone interessate dal conflitto. Pertanto, non vi è stata necessità di spostare personale fuori dalle zone del conflitto e al momento non si ritiene che altri paesi impattati in qualche misura dal conflitto generino problematiche alle attività del gruppo. Tuttavia, "le spinte inflazionistiche e le difficoltà di approvvigionamento stanno generando un aumento generalizzato dei prezzi delle materie prime", ha osservato la società, assicurando che dispone di strumenti di controllo di gestione e sta aumentando la frequenza e profondità dei controlli e delle analisi dei rischi per monitorare l'evoluzione del mercato, in un contesto nel quale è difficile fare previsioni di medio periodo.

Confermati i target 2022

Al contempo, Trevi non ha previsto difficoltà di finanziamento dal momento che non sono presenti esposizioni verso Russia ed Ucraina. Inoltre, il costo dei finanziamenti del gruppo è a tasso fisso, essendo lo stesso cristallizzato secondo quanto previsto nell'accordo di ristrutturazione. "Al momento non si ritiene che i rischi sopra indicati rappresentino un rischio residuo rilevante ai fini della continuità delle attività aziendali", ha precisato Trevi che si attende per l'esercizio 2022 ricavi compresi tra 530 e 555 milioni, un ebitda ricorrente compreso tra 52 e 58 milioni e un portafoglio ordini tra 550 e 600 milioni.

Ok del cda al piano industriale 2022-2026 aggiornato e all'aumento di capitale

Il cda di Trevi, oltre ad approvare i conti semestrali, ha dato l'ok al piano industriale 2022-2026, aggiornato al fine di recepire i dati contabili al 31 dicembre 2021. I principali obiettivi del nuovo piano consolidato prevedono una crescita dei ricavi nel periodo di riferimento con un tasso medio annuo di crescita (cagr) pari a circa il 5%, una marginalità, rappresentata dall'ebitda ricorrente, che passi progressivamente dal 10% circa atteso nel 2022 a circa il 13% alla fine del periodo del piano, e una generazione di cassa che, unitamente al rafforzamento patrimoniale previsto, possa portarenel 2026 il rapporto tra posizione finanziaria netta ed ebitda ricorrente a un livello inferiore a 2x.

Tutti i punti della manovra finanziaria, la firma entro la metà di novembre

Al contempo il board ha approvato la proposta di manovra finanziaria per il riassetto del debito e il rafforzamento patrimoniale.
Più in dettaglio, la manovra prevede un aumento di capitale per cassa offerto in opzione ai soci per 25 milioni massimi, interamente garantiti pro quota dai soci Cdp Equity Investimenti e Polaris Capital Management, e un aumento di capitale riservato alle banche finanziatrici, attraverso la conversione dei crediti in azioni, per un controvalore minimo di crediti almeno pari a 20 milioni.
Inoltre, sono previste la subordinazione e postergazione sino al 30 giugno 2027 di una porzione del debito bancario fino a un massimo di 40 milioni, l'estensione della scadenza finale dell'indebitamento a medio-lungo termine sino al 31 dicembre 2026, con introduzione di un piano di ammortamento a partire dal 2023, la concessione/conferma di linee di credito per firma a supporto del piano industriale, l'estensione al 2026 della scadenza di un prestito obbligazionario per un valore di 50 milioni.Quanto alla tempistica per l'attuazione dell'operazione, "appare a oggi ragionevole ritenere che i procedimenti deliberativi delle banche finanziatrici consentano di pervenire alla firma del nuovo accordo entro la metà del mese di novembre", ha precisato il gruppo. A Piazza Affari, dopo i conti semestrali, il titolo Trevi flette del 2,16% a 0,499 euro. Negli ultimi tre mesi ha lasciato sul terreno quasi il 10% e in un anno il 54,8%. (riproduzione riservata)Orario di pubblicazione: 30/09/2022 10:00Ultimo aggiornamento: 30/09/2022 10:10

La Consob ha autorizzato la pubblicazione del prospetto informativo relativo all’offerta in opzione di azioni Trevi Finanziaria Industriale e all’ammissione alle negoziazioni delle azioni di nuova emissione su Euronext Milan.

Le azioni di nuova emissione - spiega una nota - che saranno ammesse alle negoziazioni saranno rivenienti: dall’aumento del capitale in opzione deliberato dal Consiglio di Amministrazione a valere sulla delega conferita dall’Assemblea Straordinaria dell’11 agosto 2022, per un importo complessivo massimo pari ad Euro 25.106.155,28; e dall’aumento di capitale inscindibile a pagamento, di importo massimo pari ad Euro 26.137.571,21, riservato in sottoscrizione ad alcuni dei creditori finanziari individuati nell’Accordo di Risanamento, con liberazione mediante compensazione volontaria di crediti vantati nei confronti della Società.

La società conferma che i diritti di opzione che daranno diritto alla sottoscrizione delle azioni oggetto dell’Offerta in Opzione dovranno essere esercitati a pena di decadenza nel periodo dal 19 dicembre 2022 al 2 gennaio 2023, estremi inclusi. I Diritti di Opzione saranno negoziabili in Borsa dal 19 dicembre 2022 al 27 dicembre 2022, estremi

Trevi, Consob autorizza pubblicazione prospetto aumento

Lo scenario di medio periodo è sempre connotato negativamente, mentre la struttura di breve periodo mostra qualche miglioramento, per la tenuta dell'area di supporto individuata a quota 0,3473.

Il movimento positivo di breve è indicativo di una potenziale inversione del trend ribassista, con possibili tentativi di aggressione dei prezzi verso l'importante area di resistenza stimata a quota 0,3693.

E' concreta quindi la possibilità di una continuazione della fase rialzista verso quota 0,3913.

Giùùùùù Bestiassa che ti compro bella bassa🥸🤠🛵

Un cippino adesso e un altro dopo🥸