Notizie:yen Spikes Up Further Against Most Majors (USDJPY)

- 07/9/2010 20:04
diablo270879

(RTTNews) - The Japanese yen spiked up further against most major currencies in New York morning deals on Tuesday. At present, the yen is trading near a 2-week high of 83.62 against the US dollar, a new multi-month high of 128.13 versus the British pound and a fresh multi-day high of 106.57 against the euro.




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1 di 2 - 07/9/2010 20:04
diablo270879
mi piacerebbe saper qualche parere sull'andamento di questa valuta!....non è troppo sotto il minimo storico???...
2 di 2 - Modificato il 05/12/2022 21:34
Gianni Barba

Yen meglio della nazionale di Emerick de Narda

La divisa giapponese continua il trend di rafforzamento sul dollaro arrivando a raggiungere un minimo sotto l'area dei 134 yen.
Il Giappone sorprende in settimana non solo dal punto di vista calcistico ma anche per il rafforzamento della valuta. Dopo mesi di eccezionale debolezza dello yen, sulla scia della politica monetaria tuttora accomodante applicata dalla BoJ rispetto agli altri istituti internazionali, che stanno alzando in modo consistente i tassi di interesse, si intravede finalmente un segnale di forza, ovvero di inversione al rialzo.


A dare la spinta decisiva per questa nuova impostazione di fondo sono state le parole di Jerome Powell, che hanno lasciato inteso che si potrà assistere ad un politica monetaria meno restrittiva già del prossimo 14 dicembre.

L’intenzione non sarà più quella di rialzare di 0,75% ma di solo 0,50% portando alla fine il ciclo dei rialzi probabilmente poco sotto il 5%.
Sempre che le cose non cambino ancora in corso d’opera. Tale premessa è d’obbligo visto quanto successo nell’ultima seduta della settimana, ossia quando è stato pubblicato il dato sul Non Farm Payroll americano (il dato sulla variazione degli occupati nel settore non agricolo). Il dato ha evidenziato che nel mese di novembre sono stati creati 263 mila posti di lavoro, ben al di sopra del consensus, e con un tasso di disoccupazione sceso al 3,7%.

Il numero dei nuovi assunti in novembre è di poco inferiore rispetto a quello registrato del mese di ottobre, quando è stata registrata la creazione di 285 mila posti.
Dopo la pubblicazioni di questi dati gli operatori hanno iniziato a sospettare che il rallentamento del rialzo di tasso Usa potrebbe non avvenire così velocemente. Ad ogni modo il breakout ribassista di 138 yen del dollaro/yen, avvenuto il 30 novembre scorso è stato subito interpretato come opportunità di acquisto a favore della divisa del Sol Levante, e fino all’area 131-132 yen non sembrano essere sopporti in grado di ostacolare la discesa in atto.


Ecco perché i forex trader hanno spinto sull’acceleratore con gli short sul cambio tanto che, nell’arco di due sedute, hanno fatto arrivare il dollaro/yen fino a un minimo a 133,65 yen. E le cose sarebbero andate sicuramente peggio (o meglio, dipende dai punti di vista) se non fosse arrivato il dato macro sul lavoro Usa.

Che l’impatto alla pubblicazione del dato sia stato forte non vi è dubbio e per averne conto basta andare a vedere il cambio con un time frame a cinque minuti dell’ultima seduta.
Nella fattispecie, il recupero del dollaro/yen è stato significativo portando le quotazioni da 134,25 yen ad un massimo intraday a 136 yen salvo, nel corso dell’ore successive, esser riassorbito quasi tutto e andare a chiudere a 134,5 yen.

Un simile andamento lascia intendere che non ci sia proprio voglia d’invertire la tendenza sul cambio.
In ottica contrarian, solo il superamento di 142 yen potrebbe rinvigorire il trend di indebolimento della divisa nipponica, con successiva resistenza in prossimità di 146 yen. Su cambio euro-yen tali dinamiche hanno avuto un effetto sfumato, per via del parallelo netto indebolimento del dollaro rispetto alla divisa dell’eurozona. (riproduzione riservata)

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