Waste Italia

- Modificato il 07/1/2016 12:35
GIOLA N° messaggi: 29570 - Iscritto da: 03/9/2014

KINEXIA CAMBIA DENOMINAZIONE: LA SIGLA DELLA QUOTAZIONE A PIAZZA AFFARI CAMBIA DA "KNX" A "WIG"





http://www.wasteitalia.it/it/









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5101 di 5411 - 17/1/2018 08:46
vik69 N° messaggi: 281 - Iscritto da: 01/2/2016
Occhio che sta accendendo i motori.
5102 di 5411 - 17/1/2018 09:11
dria1304 N° messaggi: 1202 - Iscritto da: 22/7/2015
Quotando: vik69 - Post #5101 - 17/Gen/2018 07:46Occhio che sta accendendo i motori.


concordo e quoto qualcosina
5103 di 5411 - 17/1/2018 09:15
LuciaNoemi N° messaggi: 81 - Iscritto da: 29/10/2013
🛵
5104 di 5411 - 17/1/2018 11:36
Ricleone1086 N° messaggi: 4455 - Iscritto da: 21/1/2014
Posso sapere da cosa lo deducete? Notizie o movimenti particolari sul titolo?
5105 di 5411 - 17/1/2018 13:35
zxcaste N° messaggi: 995 - Iscritto da: 08/9/2015
Colucci tornerà all'attacco!?!?
Iran International Environment Exhibition, MinAmbiente a caccia di imprese italiane nel settore della gestione dei rifiuti e recupero di energia e materiali

Ministero dell’Ambiente e UNIDO-ITPO Italia organizzano a Teheran il seminario tecnico “A Circular Economy Waste Management Approach for Industrial and Urban areas” nell’ottica di facilitare l’incontro tra le tecnologie e le imprese italiane e le istituzioni e il sistema economico iraniano

16 gennaio, 2018
Rifiuti

Si avvicina la 17a edizione dell'Iran International Environment Exhibition che si terrà dal 21 al 24 febbraio 2018 nel quartiere fieristico internazionale permanente di Teheran, in concomitanza con la 10a edizione del Salone Internazionale delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica. Considerando i drastici cambiamenti ambientali in atto in Iran, le autorità nazionali stanno adottando misure “serie ed efficaci” per ridurre e mitigare gli impatti climatici. Questa preoccupazione, i fondi e gli sforzi ad essa assegnati dalle autorità iraniane hanno attirato molte aziende, organizzazioni locali e internazionali in quest'area di attività. Considerando le priorità attribuite alla conservazione dell'ambiente, la 17a edizione di questa mostra è un'opportunità unica per tutti gli attivisti di questo settore di esplorare le opportunità di investimento in questo fiorente mercato.

Nell’ambito della 17^ Esposizione Internazionale dell’Ambiente il Ministero dell’Ambiente e UNIDO-ITPO Italia organizzano il seminario tecnico “A Circular Economy Waste Management Approach for Industrial and Urban areas”.

Il seminario tratterà il tema della gestione sostenibile del ciclo dei rifiuti con particolare attenzione al recupero di energia e di materiali, nell’ottica di facilitare l’incontro tra le tecnologie e le imprese italiane e le istituzioni e il sistema economico iraniano. Gli esiti del seminario potranno fornire eventualmente anche spunti per la cooperazione bilaterale in corso.

L’evento è aperto a imprese italiane e altri soggetti operanti nel settore della gestione dei rifiuti e del recupero di energia e materiali che vogliano portare contributi sul tema e presentazioni di tecnologie innovative con un approccio formativo-informativo. Le presentazioni dovranno essere contenute in 45 minuti.

Il seminario si svolgerà a margine dell’Esposizione Internazionale dell’Ambiente ed avrà una durata di 2 giorni. Le date esatte verranno comunicate nei prossimi giorni assieme al programma completo. Il seminario si svolgerà in inglese e non sono previsti servizi di interpretariato da parte dell’organizzazione. Le spese di missione sono interamente a carico dei soggetti partecipanti.

Gli interessati dovranno comunicare il loro interesse entro e non oltre il 2 febbraio 2018 scrivendo a dangelo.salvatore@minambiente.it o cappelluti.felice@minambiente.it e inviando una scheda di presentazione della società/ente in italiano e inglese di massimo 2 pagine e una proposta motivata di intervento/contributo.

L’espressione di interesse non vincola il Ministero che si riserva, di intesa con UNIDO-ITPO, il diritto di selezionare i soggetti da invitare come relatori.

Per un aggiornamento sulla collaborazione tra Italia e Iran consultare la pagina http://www.minambiente.it/pagina/iran.
5106 di 5411 - 22/1/2018 15:57
zxcaste N° messaggi: 995 - Iscritto da: 08/9/2015
dottoressa Paola Molina, dirigente del servizio competente di Città Metropolitana, facendosi portavoce di tutti i tecnici provinciali e regionali membri dell’’Organo tecnico’, ha espresso un definitivo giudizio negativo sul progetto Wastend. Il progetto, presentato in prima versione nel 2014 dalla società SMC srl, comprende un ampliamento di 1.320.000 metri cubi di volumetria di rifiuti e un impianto di riciclo.

Molina ha messo nero su bianco il giudizio negativo in una lettera di 41 pagine del 2 gennaio, indirizzata alla Consigliera delegata all’ambiente di Città Metropolitana Elisa Pirro. Come dire: ora tocca alla dirigenza politica mettere la parola fine. Ovvero tocca a Marco Marocco, vicesindaco di Città Metropolitana, cioè capo dell’ex Provincia, che non avrà difficoltà a controfirmare, essendo da sempre contrario, come consigliere comunale di Chivasso, all’ampliamento.

Significativamente Molina richiama una pronuncia dell’organo politico, citando la Delibera di Giunta Provinciale del 2008 che autorizzava un ampliamento di 700.000 metri cubi della Chivasso 3, ma contemporaneamente stabiliva: “considerata l’elevata pressione delle discariche di regione Pozzo sul territorio circostante l’ampliamento di Chivasso 3 dovrà considerarsi conclusivo e finalizzato al recupero della discarica stessa”.

Partendo da questa delibera, quando nel 2016 SMC ha presentato la seconda versione del progetto, Molina ha argomentato in questo modo: considerato che la situazione era già grave nel 2008, il progetto Wastend sarà accettabile solo se migliorerà il bilancio ambientale della zona, cioè se i benefici supereranno i probabili danni. Un obiettivo difficile da raggiungere per SMC: se si portano altri rifiuti in un sito è difficile che ciò migliori le condizioni ambientali del territorio circostante. La società, in questa seconda versione, ha cercato di raggiungere l’obiettivo del miglioramento ambientale proponendo di eseguire il “landfill mining” della Chivasso 1, che sarebbe consistito nelle seguenti operazioni: estrarre tutti i 500.000 metri cubi di rifiuti della Chivasso 1, riciclarne una parte, rifare il vecchio fondo della vasca, e rimettervi la parte non recuperabile di rifiuti. L’efficacia del landfill mining fu però messa subito in dubbio dai tecnici di CMTO.

La strada di SMC divenne ancor più in salita a causa del peggioramento delle condizioni del territorio, peggioramento imputabile in gran parte proprio alla società: la bonifica della Chivasso 1 e della Chivasso 2, che da una quindicina d’anni contaminano le falde acquifere, era sostanzialmente fallita. Il fallimento fu accertato da ARPA nel 2017. Nello stesso anno anche la Chivasso 3 cominciò a “perdere”, e il volume del percolato depositatosi sul fondo aumentava. Tanto che Città Metropolitana l’anno scorso ha emesso due nuove diffide per il troppo percolato della Chivasso 3.

A questo punto il progetto Wastend era morto. Oltretutto la crisi del Gruppo Waste Italia, controllante di SMC, suscitava forti dubbi che la società avesse le risorse per rimediare alle disfunzioni delle discariche. La nuova amministrazione chivassese di Claudio Castello aveva comunicato a CMTO il proprio parere negativo. Come quello di Giovanni Ponchia, sindaco di Montanaro, contrario al progetto da quando Chivasso era ancora favorevole con riserve. Nell’ottobre 2017, nell’ultima conferenza dei servizi, i tecnici della dottoressa Molina hanno smontato pezzo per pezzo il progetto. Se ne è salvato ben poco.

Molte le criticità rilevate: le posa delle nuove tubature che dalla zona discariche porteranno i liquidi al depuratore di regione Arianasso non è ancora completata, e non lo sarà nemmeno per la fine del 2018. ASL ha osservato che le condizioni dell’area sono gravi, e che la relazione sanitaria redatta per conto di SMC dal professor Gilli dell’Università di Torino probabilmente sottostima il rischio sanitario che arrecherebbe la realizzazione del progetto. Lo studio “Sentieri” commissionato dal governo, e altri studi riguardanti altre discariche, hanno rilevato correlazioni tra i siti di discarica e determinate patologie. Le emissioni odorigene accrescerebbero il disagio delle popolazioni. Il pozzo acquedottifero Baragino 2, che serve il 60% della popolazione chivassese, è vicino e a valle delle discariche, e le preoccupazioni ci sono. I terreni di Chind sul quale avrebbe dovuto sorgere l’impianto di riciclo non è più disponibile per SMC. Il 12 dicembre 2017 la società ha depositato presso il Tribunale di Milano la domanda di ammissione al concordato preventivo: per la legge gli enti pubblici autorizzatori non devono nemmeno prendere in considerazione i progetti presentati dalle società in regime di concordato o di fallimento.

Le conclusioni della dottoressa Molina sono nette: “Alla luce di tutto quanto sopra esposto, in conclusione, si può dunque affermare che sono emerse rilevanti criticità in merito alla compatibilità ambientale dell’intervento proposto con il contesto ambientale e territoriale ed all’autorizzabilità del progetto e dunque non sussistono i presupposti per il rilascio di giudizio positivo di compatibilità ambientale e, conseguentemente, per il rilascio dell’AIA”.

La lunga battaglia condotta tenacemente dagli ambientalisti chivassesi e montanaresi – Terrasana, Restiamo sani, Comitato Difesa Ambientale, In bici a Chivasso, Coldiretti, Legambiente, Mac, Pro Natura, Comitato Vivi Chivasso, Massimo Rubin, Terra di Mezzo e altri – è finita. Per il momento. SMC potrebbe presentare ricorso contro la bocciatura e depositare un nuovo progetto. Inoltre, ora comincia una partita che, secondo le parole dell’assessore Pasquale Centin, fa tremare i polsi: bonificare, controllare, gestire per decenni l’area delle discariche. E trovare i soldi, e le competenze tecniche, per farlo.
5107 di 5411 - 24/1/2018 18:31
GIOLA N° messaggi: 29570 - Iscritto da: 03/9/2014
Quotando: giola - Post #5099 - 13/Gen/2018 12:01Waste Italia, prorogata al 13 marzo la proposta di concordato

Il precedente termine era stato fissato al 12 gennaio. La proroga è stata richiesta dalla società lo scorso 22 dicembre e il Tribunale ha disposto, inoltre, il deposito in cancelleria entro il 12 febbraio della situazione finanziaria aggiornata dell'emittente

di Marco Sasso

Il Tribunale di Milano ha concesso, nell'ambito del concordato del gruppo Waste Italia, una proroga del termine per la presentazione della proposta definitiva del piano e della documentazione al 13 marzo. Il precedente termine era stato fissato al 12 gennaio.

La proroga è stata richiesta dai vertici della società con istanza depositata lo scorso 22 dicembre. Inoltre, il Tribunale di Milano ha disposto il deposito in cancelleria, entro il 12 febbraio, di una situazione finanziaria aggiornata dell'emittente, assieme ad una relazione redatta dal legale della società sullo stato di predisposizione della proposta definitiva e sulla gestione corrente.

Lo scorso 21 agosto e 31 luglio il gruppo Waste Italia aveva depositato, presso il Tribunale di Milano, il ricorso per l'ammissione alla procedura di concordato preventivo "con riserva", mentre il 14 settembre lo stesso Tribunale aveva concesso termine al gruppo fino al 12 gennaio 2018 per la presentazione di una proposta definitiva di concordato preventivo o di una domanda di omologa di accordi di ristrutturazione dei debiti.

La richiesta di concordato rientra nell'impossibilità della società di far fronte all'intero complesso delle proprie obbligazioni a seguito di una situazione di disequilibrio finanziario principalmente dovuta dal Bond Waste non derivante, tuttavia, dall'attività caratteristica del business ambiente.

https://www.milanofinanza.it



6c0v4

6flc8
5108 di 5411 - 30/1/2018 17:51
vik69 N° messaggi: 281 - Iscritto da: 01/2/2016
E intanto piano piano in punta di piedi é arrivata 0,144.
5109 di 5411 - 01/2/2018 07:19
zxcaste N° messaggi: 995 - Iscritto da: 08/9/2015
.
http://www.borsaitaliana.it/borsa/notizie/price-sensitive/201323/detail.html
5110 di 5411 - 04/2/2018 12:47
zxcaste N° messaggi: 995 - Iscritto da: 08/9/2015
Intermonte Sim Spa GRUPPO WASTE ITALIA SPA IT0004441603 0.48% 31/01/2018
Non saranno più visibili movimenti....
5111 di 5411 - 13/2/2018 20:45
zxcaste N° messaggi: 995 - Iscritto da: 08/9/2015
http://www.borsaitaliana.it/borsa/notizie/price-sensitive/201724/detail.html
5112 di 5411 - 13/2/2018 20:47
zxcaste N° messaggi: 995 - Iscritto da: 08/9/2015
.
detail.html
5113 di 5411 - 14/2/2018 07:58
paolosimon N° messaggi: 9 - Iscritto da: 14/2/2018
Analisi, Report, Target, Grafici, Quotazioni, Book live push 20 livelli
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5114 di 5411 - 14/2/2018 17:23
zxcaste N° messaggi: 995 - Iscritto da: 08/9/2015
Finte fidejussioni, a Roma il processo per capo banda

Di Gennaro accusato dalla procura di Brescia. La nostra Provincia e altre due aziende locali, con altre, sono rimaste vittime del raggiro da 500 milioni.
Feb 14, 2018 181
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(red.) A capo di una presunta associazione a delinquere, tra le aziende che era riuscito a raggirare facendo stipulare false fidejussioni c’erano anche le bresciane Systema Ambiente e la Waste Italia, oltre alla Rete Ferroviaria Italiana, Anas, Provincia di Brescia, Consip e Regione Lombardia. Il barese Di Gennaro, accusato dal procuratore aggiunto di Brescia Sandro Raimondi, sarà processato a Roma per competenza territoriale. L’uomo, secondo l’accusa e attualmente detenuto in carcere, aveva una stamperia clandestina a Latina con la quale, insieme ai componenti della banda, avrebbe prodotto decine di documenti per una trentina di imprese.

Li faceva inviare proponendosi come membro di rinomate assicurazioni inglesi e usando propri i marchi di Oltremanica. Ma si trattava solo di carta straccia. I beneficiari di queste finte fidejussioni, per un totale di 500 milioni di euro, erano aziende dedicate al trattamento dei rifiuti, ma anche quelle che avrebbero dovuto presentare delle garanzie agli enti pubblici prima di costruire grandi opere. Insieme a Di Gennaro, un altro ha già patteggiato una pena di 2 anni e sei mesi, mentre altri nove saranno a dibattimento.
5115 di 5411 - 17/2/2018 15:49
zxcaste N° messaggi: 995 - Iscritto da: 08/9/2015
Verso l’ampliamento della discarica di Bossarino. Convocata conferenza servizi
Sarà ampliata di altri 1, 1 milioni di metri cubi
di redazione - 17 febbraio 2018 - 8:21discarica-bossarino-geotea-266720

Vado Ligure. Superato lo scoglio della valutazione di impatto ambientale, sarà dato giovedì 1 marzo il via libera alla realizzazione dell’ampliamento della discarica per rifiuti speciali di Bossarino, a Vado ligure, gestita dalla società Green Up, del gruppo Waste Italia. Alla conferenza dei servizi convocata in seduta deliberante presso la Regione Liguria sono stati convocati una ventina tra amministrazioni, società ed enti coinvolti nella procedura di approvazione dell’intervento. Lo scrive il quotidiano economico Savonauno

La discarica di Bossarino è autorizzata come discarica per rifiuti speciali non pericolosi e con elevato contenuto sia di rifiuti organici o biodegradabili, con recupero di biogas, sia di rifiuti inorganici. La discarica è oggi autorizzata per una volumetria complessiva di circa 3,3 milioni di metri cubi di rifiuti, capacità quasi del tutto esaurita. Di qui il progetto di ampliamento che consentirà la prosecuzione dell’attività per altri 9 anni grazie ad un incremento di capacità pari ad oltre 1,1 milioni di metri cubi. In particolare, in una prima fase è previsto l’ampliamento, con allestimento di una nuova vasca alla base dell’attuale discarica, nel settore Sud/Ovest per una volumetria di 514.100 mc. La seconda fase prevede l’allestimento di una nuova vasca a Est della discarica esistente, verso il lato del rio Tana, con un incremento di volumetria pari a 606.200 mc. Questa seconda fase potrà avere inizio soltanto una volta decaduto il vincolo sulle aree percorse dal fuoco (inizio 2022).

Il via libera regionale è stato subordinato al rispetto di una serie di prescrizioni che riguardano la qualità dei rifiuti e la mitigazione delle emissioni di odori: copertura tempestiva dei rifiuti e presenza di sistemi di abbattimento degli odori fissi e mobili. Dovrà anche essere trasmesso a Regione Liguria uno studio di fattibilità per l’utilizzo del “naso elettronico” come strumento per ottimizzare la gestione dei rifiuti in ingresso. Novità assoluta e ancora sperimentale, il naso elettronico è una tecnologia che tende a sostituire il sistema olfattivo umano nella percezione e verificare delle qualità degli odori. Si tratta di apparecchi elettronici complessi, con i quali si tenta di riprodurre il funzionamento del sistema olfattivo dei mammiferi.
5116 di 5411 - 19/2/2018 13:17
zxcaste N° messaggi: 995 - Iscritto da: 08/9/2015
Discarica di Bossarino, il primo marzo il disco verde all’ampliamento
di redazione - 18 febbraio 2018 - 8:01Una-discaricai

Vado Ligure. Giovedì 1 marzo arriverà il via libera alla realizzazione dell’ampliamento della discarica per rifiuti speciali di Bossarino, a Vado ligure, gestita dalla società Green Up, del gruppo Waste Italia.

Alla conferenza dei servizi convocata in seduta deliberante presso la Regione Liguria sono stati convocati una ventina tra amministrazioni, società ed enti coinvolti nella procedura di approvazione dell’intervento.

La discarica di Bossarino è autorizzata come discarica per rifiuti speciali non pericolosi e con elevato contenuto sia di rifiuti organici o biodegradabili, con recupero di biogas, sia di rifiuti inorganici. La discarica è oggi autorizzata per una volumetria complessiva di circa 3,3 milioni di metri cubi di rifiuti, capacità quasi del tutto esaurita. Di qui il progetto di ampliamento che consentirà la prosecuzione dell’attività per altri 9 anni grazie ad un incremento di capacità pari ad oltre 1,1 milioni di metri cubi. In particolare, in una prima fase è previsto l’ampliamento, con allestimento di una nuova vasca alla base dell’attuale discarica, nel settore Sud/Ovest per una volumetria di 514.100 mc. La seconda fase prevede l’allestimento di una nuova vasca a Est della discarica esistente, verso il lato del rio Tana, con un incremento di volumetria pari a 606.200 mc. Questa seconda fase potrà avere inizio soltanto una volta decaduto il vincolo sulle aree percorse dal fuoco (inizio 2022).

Il via libera regionale è stato subordinato al rispetto di una serie di prescrizioni che riguardano la qualità dei rifiuti e la mitigazione delle emissioni di odori: copertura tempestiva dei rifiuti e presenza di sistemi di abbattimento degli odori fissi e mobili. Dovrà anche essere trasmesso a Regione Liguria uno studio di fattibilità per l’utilizzo del “naso elettronico” come strumento per ottimizzare la gestione dei rifiuti in ingresso. Novità assoluta e ancora sperimentale, il naso elettronico è una tecnologia che tende a sostituire il sistema olfattivo umano nella percezione e verificare delle qualità degli odori. Si tratta di apparecchi elettronici complessi, con i quali si tenta di riprodurre il funzionamento del sistema olfattivo dei mammiferi.
5117 di 5411 - 19/2/2018 14:31
LuciaNoemi N° messaggi: 81 - Iscritto da: 29/10/2013
Quindi? Per fortuna che potranno ampliare... Pensa se non avrebbero potuto joyjoyjoy
5118 di 5411 - 20/2/2018 22:21
dellots N° messaggi: 686 - Iscritto da: 05/6/2013
Waste I.: Pietro Colucci riduce quota a 39,817% Fonte: MF Dow Jones (Italiano) A seguito della rinuncia irrevocabile a una parte dei diritti di voto attribuiti a Sostenya nell'ambito della maggiorazione legata alle azioni di Waste I., dallo scorso 7 febbraio la quota che fa capo a Pietro Colucci si è ridotta dal 48,76% al 39,817%. E' quanto emerge dagli aggiornamenti odierni di Consob relativi alle variazioni delle quote rilevanti.
MODERATO Franco Cecchino (Utente disabilitato) N° messaggi: 681 - Iscritto da: 10/11/2017
5120 di 5411 - 28/2/2018 20:54
zxcaste N° messaggi: 995 - Iscritto da: 08/9/2015
Gruppo Waste Italia ha comunicato l’aggiornamento mensile sulla struttura patrimoniale del gruppo.

A fine gennaio 2018 l’indebitamento netto dell'azienda era salito a 294,91 milioni di euro, rispetto ai 293,09 milioni del mese precedente.



Alla stessa data le posizioni debitorie scadute erano pari a 346,37 milioni di euro, rispetto ai 342,37 milioni di fine inizio anno, dopo che la controllata Waste Italia ha ricevuto un avviso di accelerazione del Bond Waste da parte di alcuni detentori delle obbligazioni rappresentanti una quota superiore al 25%.
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