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15/10/2024 09:33
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GIOLA
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Petrolio, sui prezzi pesano i dubbi sulla domanda cinese (Il Sole24Ore)
Secondo quanto riporta Sissi Bellomo per Il Sole24Ore, la domanda di petrolio in Cina non registra alcuna ripresa. I dati di settembre annunciano anzi una riduzione delle importazioni di greggio, lasciando intendere che il problema non sia solo a livello di economia, ma anche a una potenziale maggiore diffusione di veicoli elettrici o non alimentati a benzina/diesel. La Cina attualmente detiene il record di penetrazione delle auto elettriche: la metà delle immatricolazioni sono auto elettriche pure (BEV, battery electric vehicles). Boom anche per le vendite dei camion alimentati a GNL (gas naturale liquefatto).
Queste evidenze hanno costretto l'OPEC a tagliare le previsioni per il terzo mese consecutivo: ora la vede crescere di 1,9 milioni di barili al giorno nel 2024 (+2% circa) e di 1,6 nel 2025. Ancora in robusto aumento, ma con un cauto pessimismo di fondo tenendo conto che fino allo scorso luglio si era ostinata a prevedere un aumento di 2,2 milioni al giorno quest’anno e di 1,8 milioni il prossimo.
Attualmente la Cina assorbe più del 10% dell'offerta globale del petrolio e importa ancora circa un quantitativo doppio di quanto non faccia l'India. Per l'OPEC - e in generale i mercati petroliferi - è importante comprendere se si tratta di un periodo di debolezza o a una transizione verso nuovi modelli di consumo.
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03/12/2024 15:50
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REGISIII
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GREGGIO-Prezzi salgono 1% in vista di riunione Opec+
I prezzi del petrolio salgono dell'1%, mentre i trader attendono l'esito della riunione dell'Opec+ che si terrà nel corso della settimana.
** Alle 10,45 i futures sul Brent
guadagnano 75 centesimi, o l'1%, a 72,58 dollari il barile e il greggio Usa West Texas Intermediate (Wti) 74 centesimi, o l'1%, a 68,83 dollari.
** Secondo alcune fonti, l'Opec+ probabilmente estenderà il suo ultimo ciclo di tagli alla produzione fino alla fine del primo trimestre durante la riunione del 5 dicembre.
** Il gruppo di Paesi produttori sta cercando di ridurre gradualmente i tagli alla produzione fino al 2025, tuttavia, la possibilità di un surplus del mercato petrolifero esercita una pressione al ribasso sui prezzi.
** Anche i timori che la Federal Reserve non tagli i tassi nella riunione di dicembre frenano i prezzi del greggio.
** In Medio Oriente, il cessate il fuoco mediato dagli Usa tra Israele e il gruppo militante libanese Hezbollah continua ad avere problemi. Nove persone sono state uccise in attacchi contro due città del Libano meridionale, poco dopo che Hezbollah ha lanciato missili contro una postazione militare israeliana nella zona contesa delle Fattorie Sheb'a ieri.
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Secondo quanto riporta Sissi Bellomo per Il Sole24Ore, la domanda di petrolio in Cina non registra alcuna ripresa. I dati di settembre annunciano anzi una riduzione delle importazioni di greggio, lasciando intendere che il problema non sia solo a livello di economia, ma anche a una potenziale maggiore diffusione di veicoli elettrici o non alimentati a benzina/diesel. La Cina attualmente detiene il record di penetrazione delle auto elettriche: la metà delle immatricolazioni sono auto elettriche pure (BEV, battery electric vehicles). Boom anche per le vendite dei camion alimentati a GNL (gas naturale liquefatto).
Queste evidenze hanno costretto l'OPEC a tagliare le previsioni per il terzo mese consecutivo: ora la vede crescere di 1,9 milioni di barili al giorno nel 2024 (+2% circa) e di 1,6 nel 2025. Ancora in robusto aumento, ma con un cauto pessimismo di fondo tenendo conto che fino allo scorso luglio si era ostinata a prevedere un aumento di 2,2 milioni al giorno quest’anno e di 1,8 milioni il prossimo.
Attualmente la Cina assorbe più del 10% dell'offerta globale del petrolio e importa ancora circa un quantitativo doppio di quanto non faccia l'India. Per l'OPEC - e in generale i mercati petroliferi - è importante comprendere se si tratta di un periodo di debolezza o a una transizione verso nuovi modelli di consumo.