I futures sul greggio sono in calo con il derivato Usa vicino ai minimi di sei anni dopo che l'insediamento del nuovo re Salman, succeduto al re Abdullah, morto la scorsa settimana, ha scongiurato i timori di instabilità del paese e di qualsiasi cambiamento nella politica del primo esportatore d petrolio al mondo.
Alle 11,50 italiane il futures Brent cede l'1,56% a 48,03 dollari al barile, mentre quello Usa perde l'1,54% a 44,91 dollari dopo un minimo intraday di 44,35 dollari, poco sopra il minimo da aprile 2009 toccato il 13 gennaio scorso a 44,20.
82 di 345-26/1/2015 12:060
vipex
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83 di 345-26/1/2015 12:060
vipex
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84 di 345-26/1/2015 15:040
GIOLA
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I prezzi del petrolio ai livelli attuali potrebbero aver raggiunto il fondo e di conseguenza risalire molto presto.
Lo ha detto il segretario generale dell'Opec, Abdullah al-Badri, in un'intervista a Reuters.
"Attualmente i prezzi oscillano tra i 45 e i 55 dollari il barile: credo potrebbero aver raggiunto una soglia minima e che inizieranno molto presto a risalire", ha spiegato Badri.
Attorno alle 14,45 i derivati sul Brent scambiano a circa 49 dollari il barile dopo essere arrivati a perdere oltre un dollaro a 47,57.
85 di 345-27/1/2015 12:090
GIOLA
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Greggio, Brent in leggero rialzo sopra quota 48 dollari.
86 di 345-29/1/2015 10:120
GIOLA
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La stima sul prezzo del petrolio è stata ridotta a 62,5 dollari al barile per quest'anno da 75 dollari al barile (consenso 62 dollari, fonte: Bloomberg), a 75 nel 2016 da 80 dollari al barile (consenso 75 dollari) e a 85 dollari nel 2017 (consenso 78 dollari). Invece la stima 2015 sul margine di raffinazione è stata alzata in media di 1 dollaro al barile. Il cambio euro/dollaro è stato portato a 1,15 da 1,25. (EQUITA)
87 di 345-30/1/2015 12:150
GIOLA
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Greggio positivo grazie a regole riserve Cina, ma tono di fondo debole.
88 di 345-02/2/2015 12:420
GIOLA
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Improvvisa fiammata del prezzo del Brent: dal -2,5% di stamattina (51,80 dollari/barile) ora viene scambiato a 54,7 dollari/barile, in progresso del 3%, sui massimi dal 5 gennaio scorso.
Il Brent ha messo a segno venerdì il più forte rialzo giornaliero dal giugno del 2012 (+8%), spiegato dalla diffusione di un dato sull'attività di perforazione.
89 di 345-03/2/2015 12:180
GIOLA
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I futures sul greggio sono in rialzo anche oggi, dopo il balzo di oltre l'11% registrato nelle due precedenti sessioni, a seguito dell'annuncio da parte di BP di un taglio degli investimenti per il 2015.
La major ha detto che ridurrà gli investimenti del 13% a 20 miliardi di dollari nel 2015. La scorsa settimana, Chevron (CVX.N) aveva annunciato un taglio del 13% negli investimenti a 35 miliardi di dollari.
L'annuncio del taglio del capex da parte delle principali major sta aiutando a sostenere i prezzi, dice un broker.
Il futures sul Brent sale di 1,90 dollari a 56,65 dollari al barile, mentre il futures sul Wti Usa si attesta a 51,08 dollari al barile, in salita di 1,51 dollari.
90 di 345-04/2/2015 12:330
GIOLA
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Le quotazioni del greggio tornano a scendere dopo quattro sedute in cui i prezzi hanno recuperato circa il 19% per i rinnovati timori sulla domanda globale e gli elevati livelli delle scorte.
A guidare il recente rally è stata la scommessa che i prezzi petroliferi abbiano raggiunto livelli minimi dopo sette mesi di continua discesa, che hanno ridotto le quotazioni di quasi il 60% e spinto i grandi gruppi petroliferi a tagliare i costi sulla nuova produzione.
I deboli dati macro cinesi hanno invece riacceso i timori sulla domanda, trascinando al ribasso i prezzi.
Un altro elemento di pressione arriva dai dati Api di ieri sera, che mostrano una crescita settimanale delle scorte di greggio Usa di oltre 6 milioni di barili, superiore alle attese degli analisti di un incremento di 3,5 milioni.
Intorno alle 12,20 italiane il futures Brent perde 1,19 dollari a 56,72 dollari al barile dopo che ieri aveva guadagnato il 6% e dopo un minimo della mattinata di 56,16 dollari. Il greggio Usa cede 1,60 dollari a 51,45 dollari dopo il +7% della vigilia e dopo che in mattinata è arrivato a perdere oltre 2 dollari a 51,00 dollari.
91 di 345-11/2/2015 12:220
GIOLA
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Seduta in calo per i derivati sul greggio, con il Brent scivolato sotto i 56 dollari al barile per le attese che l'eccesso di offerta sui mercati proseguirà e dopo i dati Api che hanno mostrato un aumento delle scorte Usa.
Le riserve sono già su livelli record, secondo l'agenzia governativa Eia che a sua volta pubblica oggi le statistiche settimanali.
A mettere sotto pressione i corsi petroliferi hanno contribuito ieri le previsioni della International Energy Agency, che stima un proseguimento della crescita dell'offerta negli Stati Uniti fino al 2020 nonostante il calo dei prezzi e una possibile nuova salita delle scorte a massimi record quest'anno.
"La crescita dell'offerta nel 2015 probabilmente continuerà senza sosta, anche se a un ritmo un po' più lento", commenta in una nota ai trader Fereidun Fesharaki di Facts Global Energy. "Tutto questo significa un mercato debole nel 2015 e prezzi petroliferi ancora più bassi. Il rimbalzo della domanda non salverà il mercato petrolifero".
Intorno alle 12,15 italiane il contratto sul Brent per consegna marzo cede 63 cent a 55,80 dollari e la scadenza analoga sul greggio Usa arretra di 27 cent a quota 49,75.
92 di 345-11/2/2015 16:380
GIOLA
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Usa, scorte settimanali greggio crescono oltre attese.
93 di 345-11/2/2015 17:070
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Il Ftse Mib cede lo 0,9% a 20.539 punti. Un esperto contattato da MF-Dowjones evidenzia che sul principale indice milanese pesa il calo "del comparto dell'Oil&Gas, che e' il settore peggiore in Ue con una perdita dell'1,83%. Il Brent (55,75 dollari al barile) e il Wti (48,49 usd al barile) hanno accelerato al ribasso dopo il dato americano sulle scorte di greggio" che ha visto un aumento di 4,868 mln di barili rispetto alla settimana precedente. A piazza Affari Saipem cede il 3,05%, Eni il 2,53% e Tenaris lo 0,83%.
94 di 345-13/2/2015 12:000
GIOLA
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Greggio, Brent risale sopra 60 dollari per la prima volta in 2015.
95 di 345-16/2/2015 12:240
GIOLA
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Il futures Brent sul greggio è in rialzo, sopra quota 62 dollari, dopo i guadagni della scorsa settimana e dopo che il ministro del petrolio del Kuwait ha detto che livelli di offerta contenuti sosterranno i prezzi nella seconda metà dell'anno.
Il Brent è salito di oltre il 30% nelle ultime quattro settimane, sostenuto da segnali di un calo degli investimenti del settore. A gennaio ha toccato un minimo da sei anni a 45,19 dollari, dopo il crollo, innescato da un eccesso di offerta, dai massimi di giugno a 115 dollari.
Alle 12,15 italiane il futures Brent sale dell'1% a 62,12 dollari al barile, quello Usa dello 0,15% a 52,86.
96 di 345-17/2/2015 12:190
GIOLA
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I futures sul greggio a Londra si avvicinano ai massimi del 2015 supportati dalle minacce alle fonti di offerta in Medio Oriente e dall'aspettativa che i prezzi più bassi possano rallentare la produzione negli Usa.
Ieri l'Egitto ha bombardato alcuni obiettivi Isis in Libia, paese nel quale si registrano disordini nella maggior parte dei centri di produzione del greggio. Il governo semi-autonomo regionale curdo in Iraq nel frattempo ha minacciato di bloccare le esportazioni se Baghdad non invia il proprio contributo al bilancio.
Intorno alle 12, il futures sul Brent guadagna lo 0,93% a 61,97 dollari al barile, mentre quello Usa sale dello 0,42% a 53,20 dollari.
97 di 345-Modificato il 18/2/2015 11:580
GIOLA
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Il greggio ritraccia dopo i guadagni della vigilia, con gli analisti convinti che il recente rally dei prezzi sia stato esagerato.
"Il mancato proseguimento del rialzo di ieri è fonte di preoccupazione e ci sono molte ragioni per restare neutrali e osservare con attenzione", commenta l'analista di PVM Oil Associates Robin Bieber.
Le quotazioni petrolifere sono salite di oltre il 35% dal minimo di quasi sei anni toccato a gennaio.
Intorno alle 11,45 il contratto sul Brent per consegna aprile cede 1,22 dollari a 61,31. La scadenza marzo del greggio Usa tratta a 52,76 dollari, in calo di 77 cent.
I volumi sono stati molto sottili nei primi scambi per l'inizio delle festività del Capodanno lunare, che dureranno per il resto della settimana, in vari paesi asiatici.
98 di 345-Modificato il 19/2/2015 11:580
GIOLA
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I prezzi del petrolio sono in deciso ribasso oggi dopo un'altra settimana di crescita per le scorte Usa e il possibile aumento della produzione saudita che fanno aumentare i timori di una sovracapacità.
Le scorte Usa sono salite di 14,3 milioni di barili la scorsa settimana, secondo quanto riporta l'American petroleum institute rispetto alle attese degli analisti di una crescita di 3,2 milioni di barili. Se anche l'Eia dovesse oggi pomeriggio confermare il dato, si tratterebbe del più forte balzo settimanale di barili da quando sono disponibili questi dati nel 1982.
Il futures sul Brent cede 1,1 dollari a 59,42 dollari al barile rispetto ai massimi da due mesi toccati martedì a 63 dollari. Il greggio Usa cede 1,7 dollari circa a 50,44 dollari al barile.
99 di 345-20/2/2015 12:250
GIOLA
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Il futures sul greggio a Londra è in calo e si muove nell'intorno di 60 dollari a causa di un eccesso di offerta, sostenuto da un dato record sulle scorte Usa.
Le scorte della scorsa settimana negli Usa sono infatti cresciute di 7,7 milioni di barili a 425,6 milioni, segnando la sesta settimana di fila di massimi storici, secondo i dati diffusi ieri da Eia.
Alle 12,20 il futures Brent cede lo 0,17% a 60,11 dollari al barile, mentre il derivato Usa perde lo 0,49% a 50,91 dollari.
Alle 11,50 italiane il futures Brent cede l'1,56% a 48,03 dollari al barile, mentre quello Usa perde l'1,54% a 44,91 dollari dopo un minimo intraday di 44,35 dollari, poco sopra il minimo da aprile 2009 toccato il 13 gennaio scorso a 44,20.